Legislatura: 17Seduta di annuncio: 181 del 27/02/2014
Primo firmatario: CAPELLI ROBERTO
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 27/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma TABACCI BRUNO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO 27/02/2014 FORMISANO ANIELLO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO 27/02/2014 BRUNO FRANCO MISTO-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO - ALLEANZA PER L'ITALIA (API) 27/02/2014 DI GIOIA LELLO MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 27/02/2014 LABRIOLA VINCENZA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 27/02/2014 LO MONTE CARMELO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO 27/02/2014 OTTOBRE MAURO MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 27/02/2014 PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/02/2014 VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 27/02/2014
La Camera,
premesso che:
le istituzioni parlamentari sono state coinvolte, su iniziativa della Federazione nazionale della stampa, in relazione alle numerose vertenze in corso riguardanti le crisi di diverse testate giornalistiche e i rapporti sempre più tesi che si registrano tra i lavoratori dell'informazione e le proprietà aziendali;
appaiono emblematiche, anche se differenti nel merito, la situazione che si è manifestata, nelle scorse settimane in una delle più importanti agenzie giornalistiche italiane, Adnkronos, e la vicenda che da mesi interessa l'emittente televisiva regionale «Sardegna 1»;
le vertenze predette hanno in comune: a) l'annuncio di licenziamenti collettivi, che rappresentano un ulteriore pesante colpo per l'occupazione nel settore; b) comportamenti aziendali di dubbia legittimità perché adottati da soggetti destinatari di risorse pubbliche o che intrattengono rapporti contrattuali con enti pubblici, che richiamano il pieno rispetto dei diritti e delle prerogative dei lavoratori dipendenti;
in entrambe le situazioni si registrano atteggiamenti ad avviso dei firmatari del precedente atto di indirizzo non accettabili di intolleranza dell'azione di difesa sindacale e del ruolo delle rappresentanze dei lavoratori, a fronte dell'annuncio di licenziamenti che appaiono oggettivamente immotivati;
i 23 licenziamenti (20 giornalisti e 3 poligrafici), avviati ex legge n. 223 dall'Adnkronos, appaiono un atto unilaterale di gestione aziendale volto ad affermare un potere d'impresa sul lavoro professionale di informazione primaria, facendo cadere bruscamente i presupposti di mantenimento degli standard di qualità e dell'informazione oggetto di contratti di fornitura con l'amministrazione dello Stato;
inoltre, lo Stato rischia di tutelare gli affari di un'azienda che opera in un mercato protetto e agisce invece a scapito dei lavoratori provocando ingiustificata disoccupazione e introducendo distorsioni sulle potenzialità dell'esercizio dell'indipendenza professionale;
in modo particolare, la decisione di licenziare 13 tra giornalisti, tecnici e amministrativi di «Sardegna Uno» dimezza l'organico dell'emittente e ne mette a rischio la sopravvivenza, pregiudicando il pluralismo dell'informazione in Sardegna, realtà regionale ampiamente colpita dalla cessazione di attività di numerose testate ed emittenti locali e dal ridimensionamento di quotidiani di rilievo regionale,
impegna il Governo:
ad adottare tutte le iniziative atte a contribuire a una soluzione delle crisi dell'occupazione giornalistica ed editoriale di Adnkronos e Sardegna 1 e a cancellare le gravi ripercussioni che le stesse possono pesantemente esercitare sul settore dell'informazione;
ad acquisire ogni utile elemento conoscitivo sui comportamenti aziendali in questione, al fine di tutelare i diritti dei lavoratori e dei cittadini-utenti dell'informazione, avuto riguardo al fatto che si tratta di soggetti aziendali interessati da commesse e contributi pubblici e, pertanto, obbligati al rigoroso rispetto delle norme in materia di lavoro, previdenza e tutela sindacale;
ad assumere iniziative volte a rimuovere i propositi di contrazione di organici nel settore delle agenzie e delle aziende editoriali e dell'informazione, ivi comprese le emittenti locali e regionali, al fine di assicurare stabilità occupazionale, pluralismo e vera libertà di stampa, in ogni parte del Paese;
ad avanzare proposte per il rilancio dell'editoria, avuto riguardo all'informazione e alla comunicazione istituzionale, anche tramite soggetti no-profit.
(1-00350) «Capelli, Tabacci, Formisano, Bruno, Di Gioia, Labriola, Lo Monte, Ottobre, Piras, Vargiu».
EUROVOC :Sardegna
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licenziamento
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professioni del settore delle comunicazioni
soppressione di posti di lavoro
salariato