ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00285

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 138 del 13/12/2013
Firmatari
Primo firmatario: BIANCHI DORINA
Gruppo: NUOVO CENTRODESTRA
Data firma: 13/12/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALLI PAOLO NUOVO CENTRODESTRA 13/12/2013
GAROFALO VINCENZO NUOVO CENTRODESTRA 13/12/2013
TANCREDI PAOLO NUOVO CENTRODESTRA 13/12/2013


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-00285
presentato da
BIANCHI Dorina
testo di
Venerdì 13 dicembre 2013, seduta n. 138

   La Camera,
   premesso che:
    la regolamentazione costituisce un elemento essenziale della società moderna e della buona governance. Una regolamentazione a livello dell'Unione europea apporta un valore aggiunto in settori quali la concorrenza, il commercio e il mercato interno, per instaurare condizioni di concorrenza uniformi che creino opportunità alle imprese, ai lavoratori e ai consumatori;
    essa tutela inoltre la salute e la sicurezza dei cittadini, dei consumatori e dei lavoratori. Il diritto europeo forgia un quadro comune che allinea 28 diverse legislazioni nazionali o che si sostituisce ad esse; permette agli Stati membri di lavorare insieme per garantire i diritti e le libertà fondamentali, creare opportunità che siano per natura transfrontaliere – come quelle offerte da Internet o dalla mobilità professionale – e affrontare cambiamento climatico, l'inquinamento ambientale, le minacce alla salute di animali e piante;
    spesso, però, la regolamentazione dell'Unione europea viene accusata di imporre una quantità eccessiva di condizioni che soffocano le imprese, soprattutto le più piccole;
    per rispondere a tale problematica, negli ultimi anni la Commissione ha posto in atto uno sforzo concertato per snellire la legislazione e ridurre gli oneri regolamentari;
    dal 2005 ha approvato 660 iniziative di semplificazione, codificazione o rifusione. Sono stati abrogati più di 5.590 atti legislativi. Il nuovo quadro legislativo per i prodotti comporta sostanziali semplificazioni della regolamentazione e una riduzione degli oneri gravanti sulle imprese in molti settori – agricoltura, statistica, salute degli animali e delle piante, IVA, trasporti, appalti pubblici, conti annuali, per citarne solo alcuni;
    nel dicembre 2012 la Commissione ha avviato il Programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione (REFIT), che traduce il suo attuale impegno a favore di un quadro regolamentare semplice, chiaro, stabile e prevedibile per le imprese, i lavoratori e i cittadini. REFIT è un programma di revisione dell'intero corpus legislativo dell'Unione europea finalizzato a individuare oneri, incoerenze, lacune o misure inefficaci e a presentare le proposte necessarie per dar seguito ai risultati di tale esame;
    nell'ambito del programma REFIT la Commissione ha comunicato di voler prendere in considerazione anche l'idea di ritirare la proposta di direttiva «Suolo» che, a partire dalla Strategia tematica sul suolo, adottata nel 2006, prevede l'istituzione di un quadro comune per la difesa del suolo con particolare riferimento al consumo di suolo e all'individuazione delle aree a rischio di erosione, diminuzione di materia organica, compattazione, frane, e dei siti contaminati;
    la proposta di direttiva quadro sul suolo, che è stata da sempre vista con favore dal Governo italiano, prevede misure importanti per la difesa del suolo, anche in vista della necessità di adattamento alle conseguenze inevitabili del cambiamento climatico, e per la bonifica dei siti contaminati, nonché strumenti per garantire l'attuazione di un inventario dei siti contaminati, di una strategia nazionale di bonifica dei siti contaminati e di un meccanismo di finanziamento per bonifica dei siti «orfani»;
    la definizione di un quadro normativo europeo sulla protezione del suolo e in particolare sui siti contaminati garantirebbe maggiore solidità alle politiche nazionali e consentirebbe di evitare potenziali distorsioni di mercato connesse ai differenti obblighi, normativi e non, vigenti negli Stati membri. È per questo motivo che la proposta di direttiva quadro sul suolo era stata accolta con favore anche dal comparto industriale a livello nazionale;
    le problematiche relative alla protezione del suolo e alle bonifiche sono particolarmente sentite e rilevanti per l'Italia come dimostrano i recenti drammatici fatti di cronaca (alluvione in Sardegna, caso Ilva di Taranto, e altro) e i dati impressionanti relativi all'aumento costante del consumo di suolo in Italia (8 metri quadrati al secondo, secondo i dati ISPRA);
    il Governo e il Parlamento italiano sono da sempre attenti alle tematiche inerenti alla protezione del suolo e alle bonifiche come dimostrano le relazioni della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti della XVI Legislatura, e i numerosi progetti di legge presentati dal Governo e dal Parlamento in tema di consumo di suolo,

impegna il Governo:

   a segnalare, nelle sedi opportune, alla Commissione europea la necessità di riprendere i lavori di concertazione sulla proposta di direttiva quadro sul suolo, anche in vista del semestre di Presidenza italiana, affinché l'intera Unione europea possa continuare sulla strada della crescita economica e della creazione di occupazione in un mercato trasparente e giusto, anziché falsato da interpretazioni normative parziali e dannose per il sistema economico di alcuni dei Paesi membri dell'Unione europea;
   a garantire alla Commissione europea il massimo supporto per una revisione della proposta di direttiva quadro sul suolo che consenta di giungere in tempi brevi ad un voto favorevole del Consiglio;
   ad attuare, anche attraverso una organica revisione della normativa di settore, gli indirizzi e gli strumenti per la protezione del suolo e per la gestione dei siti contaminati, già contenuti nella proposta di direttiva quadro sul suolo.
(1-00285) «Dorina Bianchi, Alli, Garofalo, Tancredi».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

politica ambientale

protezione del suolo

direttiva comunitaria

revisione della legge