Legislatura: 17Seduta di annuncio: 124 del 25/11/2013
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 25/11/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013 RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 25/11/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO PARLAMENTARE 25/11/2013 Resoconto PALESE ROCCO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO GOVERNO 25/11/2013 Resoconto GIOVANNINI ENRICO MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) PARERE GOVERNO 08/01/2014 Resoconto GUERRA MARIA CECILIA VICE MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) DICHIARAZIONE VOTO 08/01/2014 Resoconto MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA Resoconto ROSSI DOMENICO PER L'ITALIA Resoconto DI GIOIA LELLO MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) Resoconto TINAGLI IRENE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE Resoconto ZANETTI ENRICO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA Resoconto GALLI GIAMPAOLO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto PIZZOLANTE SERGIO NUOVO CENTRODESTRA Resoconto DI SALVO TITTI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' Resoconto POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/11/2013
DISCUSSIONE IL 25/11/2013
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 25/11/2013
ATTO MODIFICATO IL 08/01/2014
NON ACCOLTO IL 08/01/2014
PARERE GOVERNO IL 08/01/2014
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/01/2014
DISCUSSIONE IL 08/01/2014
RESPINTO IL 08/01/2014
CONCLUSO IL 08/01/2014
La Camera,
premesso che:
nell'attuale contesto di crisi economica che colpisce il Paese, che porta il legislatore ad adottare misure di contenimento della spesa fortemente penalizzanti per i cittadini, la questione delle cosiddette «pensioni d'oro» è argomento di acceso dibattito tra gli organi di informazione, le forze politiche e l'opinione pubblica, in relazione al rispetto dei principi di equità e giustizia sociale, del patto intergenerazionale e della sostenibilità del nostro sistema previdenziale;
da un'inchiesta condotta dal quotidiano Libero e pubblicata sulla prima pagina dell'edizione del 12 novembre 2013 emerge che una pensione su due è «regalata», nel senso che solo il 54 per cento dei trattamenti corrisposti è coperto dai contributi effettivamente versati;
urge, pertanto, un intervento normativo teso a contenere i trattamenti previdenziali di importo elevato, prevedendo che, laddove questi siano calcolati con il metodo retributivo, i relativi importi non debbano superare un limite prefissato e garantendo, invece, i trattamenti pensionistici calcolati esclusivamente con il metodo contributivo;
un intervento in un'ottica di solidarietà era stato attuato con il decreto-legge n. 98 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011, che, all'articolo 18, comma 22-bis, aveva previsto in via provvisoria dal 1o agosto 2011 fino al 31 dicembre 2014 un contributo di perequazione pari, rispettivamente, al 5 per cento della parte eccedente l'importo fino a 90.000 euro, al 10 per cento per la parte eccedente 150.000 euro e al 15 per cento per la parte eccedente 200.000;
la Corte costituzionale, però, con la sentenza n. 116 del 2013, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del predetto comma 22-bis, rilevando che il prelievo straordinario su tali pensioni costituiva un intervento impositivo «irragionevole e discriminatorio», realizzato ai danni di una sola categoria di cittadini, i pensionati, e che si poneva in contrasto con gli articoli 3 e 53 della Costituzione, rispettivamente sul principio di uguaglianza e sulla capacità contributiva come fondamento del prelievo tributario;
a parere dei firmatari del presente atto di indirizzo, le motivazioni addotte dalla Corte costituzionale sono capziose e discutibili, ritenendo invero che si rispetti il dettame costituzionale e si risponda ad un'esigenza di giustizia ed eguaglianza dei cittadini intervenendo laddove si annidano privilegi;
le pensioni di importo elevato erogate con il calcolo retributivo, infatti, secondo i firmatari del presente atto di indirizzo rappresentano già in sé una violazione dei principi costituzionali di parità ed eguaglianza, in quanto non sono frutto di accantonamenti «personali», secondo la ratio per cui un pensionato percepisce quanto versato nell'arco della vita lavorativa, bensì vengono pagate dai versamenti dei lavoratori attivi e rappresentano un trattamento di miglior favore rispetto alle generazioni successive, che, a seguito delle riforme pensionistiche, possono accedere alla pensione solo con il calcolo contributivo;
il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha recentemente definito questi trattamenti «quelle pensioni il cui elevato importo appare stridente nell'attuale contesto socio-economico e di sacrifici imposti alla generalità della popolazione»;
eppure il disegno di legge di stabilità attualmente all'esame dell'altro ramo del Parlamento reca all'articolo 12, comma 4, un intervento sul tema in questione valutato dai firmatari del presente atto di indirizzo insufficiente rispetto alla reale possibilità di incidere stabilmente sui privilegi esistenti,
impegna il Governo,
nel caso in cui il Parlamento non legiferi autonomamente nel senso di cui ai capoversi seguenti, entro il 31 marzo 2014:
ad intervenire sui trattamenti pensionistici di importo elevato, assumendo iniziative per prevedere che le pensioni ed i vitalizi, anche nel caso di cumulo di più trattamenti, erogati da gestioni previdenziali pubbliche in base al metodo retributivo non possano superare un limite prefissato, pari, ad esempio, a cinquemila euro netti al mese, mentre la parte eccedente tale limite venga calcolata con il metodo contributivo;
ad utilizzare i risparmi derivanti dagli interventi sulle pensioni di importo elevato in favore dello sblocco delle indicizzazioni delle pensioni e della salvaguardia dei lavoratori cosiddetti esodati derivanti dalle disposizioni in materia pensionistica, di cui all'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, e successive integrazioni e modificazioni.
(1-00259)
(Nuova formulazione) «Fedriga, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Buonanno, Busin, Caon, Caparini, Giancarlo Giorgetti, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini, Prataviera, Rondini».
EUROVOC :pensionato
vita lavorativa