ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00218

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 104 del 24/10/2013
Firmatari
Primo firmatario: CAPARINI DAVIDE
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 24/10/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
BORGHESI STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
BOSSI UMBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 24/10/2013


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-00218
presentato da
CAPARINI Davide
testo di
Giovedì 24 ottobre 2013, seduta n. 104

   La Camera,
   premesso che:
    il Rapporto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca denuncia come il diverso grado di alfabetizzazione linguistica degli studenti stranieri non italofoni rispetto alla media della classe a cui si iscrivono si rivela quindi un ostacolo ad un proficuo quanto compiuto percorso didattico;
    gli alunni italofoni, al contrario, subiscono il contestuale detrimento dell'offerta didattica anche a causa della eterogeneicità delle necessità didattiche che impongono approcci differenziati a seconda delle esigenze di apprendimento degli studenti;
    la direzione generale per gli studi, la statistica e per i sistemi informativi nel rapporto del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca evidenzia come nell'anno scolastico 2011/2012, nelle scuole statali e non, il numero degli alunni di cittadinanza non italiana è pari a 755.930 unità in continua crescita per ciascun ordine di studio;
    la presenza degli alunni stranieri è disomogenea per provenienza (ben 191 Paesi) e per distribuzione sul territorio nazionale;
   Emilia Romagna, Lombardia (che ospita un quarto del totale) e Piemonte sono le regioni che registrano una maggiore presenza di studenti non italiani contro Campania, Sardegna e Sicilia che hanno tra il 40 e 46 per cento di scuole prive di alunni stranieri;
   la maggior parte dei Paesi europei ha istituito luoghi separati allo scopo di intraprendere un percorso di alfabetizzazione culturale e linguistica del Paese accogliente;
   il Testo Unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998 e la legge n. 189 del 2002 contengono indicazioni utili sulla funzione e sull'uso dei cosiddetti «spazi dotati di strumenti appositamente dedicati», demandando alle scuole e agli enti locali l'iniziativa e la gestione di tali spazi e strumenti, mirati all'istituzione di percorsi specifici di alfabetizzazione linguistica;
    i dati forniti dal Ministero della pubblica istruzione, università e ricerca evidenziano che il numero degli studenti stranieri ripetenti è del 4 per cento nella scuola primaria, dell'8 per cento nella scuola secondaria di primo grado per arrivare al 14 per cento nella scuola secondaria di secondo grado. In riferimento a quest'ultimo ciclo di istruzione per i tre quarti degli studenti sono state rilevate notevoli incongruenze tra la classe frequentata e l'età;
    i dati ministeriali rilevano che per i diversi ordini e gradi di istruzione c’é un rapporto tra la dimensione della scuola, la quantità di studenti stranieri non italofoni rispetto alla popolazione scolastica totale, l'eterogeneità dei luoghi di provenienza concorrono al successo o all'insuccesso scolastico della stragrande maggioranza degli studenti;
   intervenendo in un dibattito il 24 settembre 2013 nella trasmissione «Nel cuore dei giorni» su Tv Sat 2000 il Ministro dell'integrazione Cècile Kashetu Kyenge si è espressa favorevolmente sulla proposta del vicesindaco leghista di Telgate (Bergamo), di realizzare le «classi ponte» (ovvero di inserimento ed alfabetizzazione) per i bambini non italofoni con due ore al giorno che consentano ai bambini di imparare la lingua italiana necessaria per apprendere e socializzare, «anche se – ha aggiunto – occorre reperire le risorse». Il Ministro Kyenge ha commentato: «Dovremmo considerare l'insegnamento della lingua italiana proprio come uno degli strumenti di integrazione. Ci sono diversi modelli per poter accompagnare l'integrazione delle persone all'interno delle scuole. La possibilità per rafforzare appunto la lingua italiana in alcune persone dipende anche dalle risorse che abbiamo a disposizione;
    al contrario, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Maria Chiara Carrozza, intervenendo il 7 ottobre 2013 nell'aula magna del liceo scientifico Lussana di Bergamo, si è espressa negativamente in merito all'istituzione delle «classi ponte», motivando il suo diniego con il fatto che: «la scuola ha già la sua metodologia. L'integrazione è il valore di riferimento e, a distanza, il metodo scolastico attuale ha dimostrato che i risultati degli alunni immigrati sono i medesimi degli alunni italiani», smentendo quanto si evince dai dati statistici forniti dal suo dicastero;
    al di là dei pregiudizi politici, infatti, la proposta di istituzione delle classi di alfabetizzazione degli studenti stranieri non italofoni (ovvero classi di inserimento o classi ponte) è fondamentale per l'apprendimento della lingua necessaria per intraprendere un regolare percorso didattico, necessaria agli insegnanti che vengono così messi in condizione di seguire il programma scolastico proposto dal Ministero e, infine, determinante a consentire quel percorso di integrazione necessario nelle nostre comunità;

    il Ministro Kyenge ha riconosciuto un metodo di lavoro che garantisce il processo di apprendimento degli studenti stranieri non italofoni senza penalizzare i cittadini ed evitandone la fuga col conseguente depauperamento dalla scuola pubblica;

impegna il Governo:

   ad istituire le classi di alfabetizzazione per gli studenti stranieri non italofoni (ovvero classi di inserimento o classi ponte) che non superano il test per appurare i requisiti minimi di conoscenza della lingua italiana necessaria all'ingresso della relativa classe permanente;
   a favorire, all'interno delle predette classi di alfabetizzazione per gli studenti stranieri non italofoni, l'attuazione di percorsi monodisciplinari e interdisciplinari, attraverso l'elaborazione di un percorso formativo con progetti interculturali, educazione alla legalità e alla cittadinanza e quindi: a) alla comprensione dei diritti e doveri (rispetto per gli altri, tolleranza, lealtà, rispetto della legge del paese accogliente); b) sostegno alla vita democratica; c) interdipendenza mondiale;
   a non consentire l'ingresso nelle classi ordinarie oltre il 31 dicembre 2013 di ciascun anno, al fine di un razionale ed agevole inserimento degli studenti prevedendo, quando possibile, una equa distribuzione degli studenti stranieri non italofoni, proporzionata al numero complessivo degli alunni per classe, al fine di favorirne la piena integrazione scongiurando il rischio della formazione di classi di soli alunni stranieri;
   a prevedere l'eventuale maggiore fabbisogno di personale docente da assegnare a tali classi, inserendolo nel prossimo programma delle assunzioni di personale docente, alla cui copertura finanziaria si provvede mediante finanziamenti da iscrivere annualmente nella legge finanziaria.
(1-00218) «Caparini, Fedriga, Giancarlo Giorgetti, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Buonanno, Busin, Caon, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini, Prataviera, Rondini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

studente straniero

assunzione

insegnamento

insegnante

istruzione