ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00187

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 80 del 19/09/2013
Firmatari
Primo firmatario: VITELLI PAOLO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 19/09/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARUSO MARIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 19/09/2013
CAPUA ILARIA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 19/09/2013
MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 19/09/2013
D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 19/09/2013
MONCHIERO GIOVANNI SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 19/09/2013
CESARO ANTIMO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 19/09/2013
GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 19/09/2013
VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 19/09/2013
VECCHIO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 19/09/2013
CAUSIN ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 19/09/2013
FITZGERALD NISSOLI FUCSIA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 19/09/2013
BOMBASSEI ALBERTO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 19/09/2013
RABINO MARIANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 19/09/2013
MOLEA BRUNO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 19/09/2013
DELLAI LORENZO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 19/09/2013


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-00187
presentato da
VITELLI Paolo
testo di
Giovedì 19 settembre 2013, seduta n. 80

   La Camera,
   premesso che:
    fra i compiti fondamentali della scuola di ogni ordine e grado deve rientrare l'obiettivo di formare e educare i cittadini al senso civico, alla responsabilità individuale e collettiva, al rispetto della persona umana senza discriminazioni, ai valori di libertà, di giustizia, di bene comune che affondano le radici nella Costituzione e, in una situazione definita da più parti emergenziale per una chiara deriva diseducativa, è urgente che la scuola possa svolgere appieno questo tipo di formazione;
    nel «Quadro di riferimento europeo» allegato alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente, si afferma tra l'altro che la «competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile, grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici a all'impegno a un partecipazione attiva e democratica»;
    nel nostro Paese la storia cinquantennale dei tentativi di istituire un insegnamento di educazione civica nella scuola ha mostrato successi, propositi nobili e soluzioni ragionevoli, ma anche parziali risultati. Introdotta nel 1958, la disciplina denominata «Educazione civica» (2 ore al mese obbligatorie, affidate al docente di storia, senza valutazione), è stata soppressa durante l'anno scolastico 1990/91, con motivazioni vaghe o comunque incoerenti, affermando che nella società ormai «evoluta» l'insegnamento di ciò che è o dovrebbe essere il comportamento di ogni singolo cittadino nei confronti della nazione che abita, a cominciare dallo studio approfondito di cosa sia la nazione, le sue istituzioni e la Costituzione, non fossero prioritari. Tentativi successivi di introdurre un'educazione alla convivenza civile, alla democrazia, alla legalità e alla cittadinanza attiva (direttiva 8 febbraio 1996, n. 58, legge delega 28 marzo 2003, n. 53 e decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, decreto ministeriale 31 luglio 2007) non hanno avuto applicazioni significative;
    una svolta da questo punto di vista è stata rappresentata dal decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169. Questo provvedimento, ha, infatti, previsto, all'articolo 1, l'istituzione per legge della disciplina denominata «Cittadinanza e Costituzione», nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale, con una propria dotazione oraria di 33 ore annue e con voto distinto per tutti gli ordini e gradi di scuola;
    la sperimentazione di questo insegnamento è stata avviata nella scuola già a partire dall'anno 2008-2009 e ha comportato nell'immediato la scelta di concentrare l'attenzione da un lato sulla formazione dei docenti e dall'altro su contenuti che avessero per oggetto «le conoscenze e le competenze relative a “Cittadinanza e Costituzione” nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse»;
    l'insegnamento di «Cittadinanza e Costituzione» è stato ribadito in una serie di regolamenti attuativi della riforma del sistema scolastico (decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89 «Revisione dell'assetto ordinamentale organizzativo e didattico...», in particolare articoli 4, comma 9, e 5, commi 6 e 9; decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87 «Riordino degli istituti professionali» articolo 5, comma 1, lettera e); decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 «Riordino degli istituti tecnici» articolo 5, comma 1, lettera e); decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 «Riordino dei licei», articolo 10, comma 7) e il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nelle sue articolazioni centrali e periferiche, ha cercato di sostenere l'attuazione del citato articolo 1 attraverso note esplicative, documenti e iniziative;
    nonostante gli sforzi fatti e le molteplici iniziative messe in campo, la situazione appare ancora un lavoro in progress piuttosto che una realtà pienamente attuata;
    oggi come non mai è fondamentale valorizzare, all'interno dell'orario scolastico, la disciplina Cittadinanza e Costituzione potenziando la formazione degli studenti al rispetto delle persone, delle leggi, dell'ambiente e dei beni comuni, alla cultura della legalità, del senso dello Stato, della responsabilità individuale e dei diritti e doveri nei confronti della collettività,

impegna il Governo:

   a proseguire con maggior forza nel dare piena attuazione dell'articolo 1 del decreto-legge sopracitato affinché l'insegnamento della materia «Cittadinanza e Costituzione» trovi attuazione nel percorso scolastico sia in una dimensione specifica integrata alle discipline dell'area storico-geografica e storico-sociale sia in una dimensione educativa che attraversi e interconnetta l'intero processo di insegnamento/apprendimento;
   a implementare iniziative e azioni che contribuiscano alla sensibilizzazione e alla formazione degli insegnanti, affinché questi da un lato rafforzino la loro preparazione culturale sui temi della cittadinanza e della Costituzione e, dall'altro, siano stimolati e incentivati a potenziare il loro impegno nell'insegnamento di questa disciplina;
   ad avviare iniziative di monitoraggio costante sull'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, in modo da verificare in che misura esso viene impartito nelle scuole dei vari ordini e grado, al fine di poter individuare le eventuali criticità e predisporre le opportune misure correttive.
(1-00187) «Vitelli, Caruso, Capua, Matarrese, D'Agostino, Monchiero, Antimo Cesaro, Galgano, Vargiu, Vecchio, Causin, Fitzgerald Nissoli, Bombassei, Rabino, Molea, Dellai».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

formazione degli insegnanti

insegnamento

insegnante

istituto di istruzione