ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00059

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 25 del 29/05/2013
Abbinamenti
Atto 1/00053 abbinato in data 29/05/2013
Atto 1/00054 abbinato in data 29/05/2013
Atto 1/00055 abbinato in data 29/05/2013
Atto 1/00056 abbinato in data 29/05/2013
Atto 1/00057 abbinato in data 29/05/2013
Atto 6/00011 abbinato in data 29/05/2013
Atto 6/00012 abbinato in data 29/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: MELONI GIORGIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 29/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 29/05/2013
CORSARO MASSIMO ENRICO FRATELLI D'ITALIA 29/05/2013
LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA 29/05/2013
MAIETTA PASQUALE FRATELLI D'ITALIA 29/05/2013
NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA 29/05/2013
RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 29/05/2013
TAGLIALATELA MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 29/05/2013
TOTARO ACHILLE FRATELLI D'ITALIA 29/05/2013


Stato iter:
29/05/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 29/05/2013
Resoconto TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto RICHETTI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GIORGIS ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto OTTOBRE MAURO MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Resoconto BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto NASTRI GAETANO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
DICHIARAZIONE VOTO 29/05/2013
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE
 
INTERVENTO GOVERNO 29/05/2013
Resoconto LETTA ENRICO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 29/05/2013
Resoconto BORGHESE MARIO MISTO-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Resoconto DI LELLO MARCO MISTO
Resoconto SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD E AUTONOMIE
Resoconto MIGLIORE GENNARO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Resoconto BALDUZZI RENATO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Resoconto BRUNETTA RENATO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto EPIFANI ETTORE GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MARTINO ANTONIO IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 29/05/2013
Resoconto LETTA ENRICO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 29/05/2013
Resoconto CORSARO MASSIMO ENRICO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto LA RUSSA IGNAZIO FRATELLI D'ITALIA
 
PARERE GOVERNO 29/05/2013
Resoconto LETTA ENRICO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 29/05/2013

DISCUSSIONE IL 29/05/2013

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 29/05/2013

INVITO AL RITIRO IL 29/05/2013

PARERE GOVERNO IL 29/05/2013

DISCUSSIONE IL 29/05/2013

VOTATO PER PARTI IL 29/05/2013

NON ACCOLTO IL 29/05/2013

PARERE GOVERNO IL 29/05/2013

RESPINTO IL 29/05/2013

CONCLUSO IL 29/05/2013

Atto Camera

Mozione 1-00059
presentato da
MELONI Giorgia
testo di
Mercoledì 29 maggio 2013, seduta n. 25

   La Camera,
   premesso che:
    il tema delle riforme istituzionali, che accompagna il dibattito politico italiano dalla fine degli anni ’70, s'intreccia oggi con le esigenze di rilancio della crescita economica e di rafforzamento della coesione sociale, ponendosi con esse al centro dell'attenzione del Parlamento e del programma di Governo;
    l'ammodernamento delle istituzioni repubblicane è condizione essenziale per favorire la stabilità del sistema politico e rendere più efficienti i circuiti decisionali di un sistema di governo multilivello tra Unione europea, Stato e Autonomie territoriali assai più complesso e articolato che nel passato, elevando, per questa via, la qualità della vita democratica, la partecipazione dei cittadini, la tutela dell'interesse nazionale e la trasparenza delle Istituzioni;
    per avviare una stagione di riforme costituzionali di ampio respiro, occorre definire un metodo che consenta di affrontare, secondo un disegno coerente, le principali questioni sinora irrisolte, da ultimo richiamate nel discorso programmatico tenuto dal Presidente del Consiglio innanzi alle Camere, concernenti la forma di Stato, la forma di Governo, il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari e la riforma del sistema elettorale, la quale – naturalmente – non potrà che essere coerente e contestuale con il complessivo processo di riforma costituzionale. Tuttavia, al fine di garantire che in ogni caso gli elettori non siano più chiamati a votare con la legge elettorale attualmente in vigore, si rende necessario che il Parlamento adotti entro e non oltre la pausa estiva una norma di salvaguardia che modifichi, sia pur parzialmente, la normativa attualmente in vigore, prevedendo, in particolare: 1) la modifica delle modalità di attribuzione del premio di maggioranza al Senato, al fine di favorire la governabilità; 2) una soglia minima per l'attribuzione del premio di maggioranza assegnato alla coalizione vincente, sia alla Camera, sia al Senato; 3) una modalità che consenta, almeno per la maggior parte dei seggi da assegnare, la possibilità per l'elettore di scegliere i candidati e le candidate da eleggere;
    rilevata, pertanto, la necessità di definire tempestivamente, attraverso l'approvazione di un'apposita legge costituzionale, una procedura straordinaria di revisione costituzionale che permetta di avviare un lavoro comune dei due rami del Parlamento, di programmare una tempistica certa e in linea con le attese del Paese dell'esame dei progetti di legge di revisione della Costituzione, di assicurare un più largo consenso parlamentare in sede di approvazione degli stessi e di potenziare il controllo dei cittadini sul risultato finale del processo riformatore; una procedura, dunque, idonea a valorizzare il ruolo del Parlamento e ad assicurare la partecipazione diretta dei cittadini;
    preso atto dell'intendimento del Governo di estendere il dibattito sulle riforme alle diverse componenti della società civile, anche attraverso il ricorso a una procedura di consultazione pubblica;
    valutato con favore il lavoro che stanno portando avanti i competenti organi delle Camere, al fine di pervenire in tempi rapidi all'approvazione di una riforma dei regolamenti parlamentari idonea a dare una prima efficace risposta alla domanda di modernizzazione delle nostre istituzioni, nella prospettiva di una piena valorizzazione del Parlamento, di un efficace controllo sull'operato del Governo e di un più stretto raccordo con le istanze della società civile, anche al fine di elevare la qualità della produzione legislativa. In particolare, occorrerà superare l'eccessivo ricorso alla decretazione d'urgenza e a votazioni di fiducia su maxi emendamenti, salvaguardando al contempo le prerogative del Governo, cui deve essere riconosciuta la facoltà di attivare procedure che, senza comprimere il ruolo delle Camere, garantiscano tempi certi per l'approvazione dei disegni di legge di attuazione del suo programma, nonché a rafforzare i diritti dei gruppi d'opposizione e lo statuto regolamentare delle iniziative legislative popolari;
    considerato che la necessità di individuare modifiche costituzionali che rendano più efficiente il sistema istituzionale può essere colta anche con l'individuazione di taluni principi fondamentali da esplicitare nella Carta costituzionale quali, tra gli altri:
     a) l'inserimento di un tetto al prelievo fiscale e tributario, al fine anche di determinare un forzato virtuosismo nella gestione della spesa pubblica che dovrà essere uniformata alla disponibilità massima di entrata dello Stato nelle sue diverse articolazioni, al fine di evitare il progressivo innalzamento del prelievo ai danni del contribuente;
     b) la definizione del principio di equità generazionale che impedisca la formazione di debiti da trasferire alle successive generazioni. Ciò per determinare conseguenze virtuose quali, ad esempio, modalità obbligatorie di contenimento del debito pubblico e forme di razionalizzazione del sistema pensionistico tali per cui quanti da oggi avranno diritto ad un vitalizio determinato secondo il regime contributivo non siano chiamati a sopportare l'onere di chi per diritto acquisito beneficia del calcolo retributivo;
     c) la previsione della sovranità e dell'interesse nazionale, per la quale ogni atto, impegno o contribuzione determinata da organismi comunitari o sovranazionali potranno trovare applicazione previa valutazione della compatibilità con lo sviluppo socio economico dei cittadini italiani e delle famiglie, e con la sicurezza nazionale;
     d) una più puntuale definizione delle forme politiche, dello status giuridico e dell'organizzazione di partiti e movimenti, nell'ottica di garantire libertà di partecipazione, forme di democrazia interna e trasparenza nell'impiego delle risorse economiche;
     e) la previsione di una disciplina che, pur in vigenza dell'articolo 67 della Costituzione, favorisca il rispetto della volontà popolare, troppe volte tradita da parte dei parlamentari attraverso i cosiddetti ribaltoni;
     f) il diritto di elettorato attivo e passivo per tutti i maggiorenni;
     g) il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, la riforma della legge elettorale, la definizione delle funzioni del Presidente della Repubblica e le modalità della sua elezione, a suffragio universale e diretto, nonché delle competenze del Primo Ministro;
    richiamate le considerazioni espresse dal Presidente della Repubblica nel suo messaggio al Parlamento, formulato nel giorno del giuramento, circa la necessità di non «sottrarsi al dovere della proposta, alla ricerca della soluzione praticabile, alla decisione netta e tempestiva per le riforme di cui hanno bisogno improrogabile per sopravvivere e progredire la democrazia e la società italiana»,

impegna il Governo

   a presentare alle Camere, entro il mese di giugno 2013, un disegno di legge costituzionale, che in coerenza con le finalità e gli obiettivi indicati nelle premesse, preveda, per l'approvazione della indicata riforma costituzionale, una procedura straordinaria rispetto a quella di cui all'articolo 138 della Costituzione, che tenda a agevolare il processo di riforma, favorendo una ampia convergenza politica in Parlamento. Il disegno di legge dovrà, altresì, prevedere adeguati meccanismi per un lavoro comune delle due Camere;
   in particolare, dovranno essere previsti:
    l'istituzione di un Comitato, composto da venti senatori e venti deputati, nominati dai rispettivi Presidenti delle Camere, su designazione dei gruppi parlamentari, tra i componenti delle Commissioni Affari costituzionali, rispettivamente, del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, in modo da garantire la presenza di ciascun gruppo parlamentare e di rispecchiare complessivamente la proporzione tra i gruppi, tenendo conto della loro rappresentanza parlamentare e dei voti conseguiti alle elezioni politiche e presieduto congiuntamente dai presidenti delle predette Commissioni, cui conferire poteri referenti per l'esame dei progetti di legge di revisione costituzionale dei Titoli I, II, III e V della Parte Seconda della Costituzione, afferenti alla forma di Stato, alla forma di Governo e all'assetto bicamerale del Parlamento, nonché, coerentemente con le disposizioni costituzionali, di riforma dei sistemi elettorali;
    l'esame, dei progetti di legge approvati in sede referente dal Comitato bicamerale alle Assemblee di Camera e Senato, secondo intese raggiunte fra i due Presidenti;
    la previsione di modalità di esame, in sede referente e presso le Assemblee, dei progetti di legge che fermo restando il diritto di ciascun senatore e deputato, anche se non componente il Comitato o componente del Governo, di presentare emendamenti, assicurino la certezza dei tempi del procedimento, con l'obiettivo di garantire che l'esame parlamentare sui disegni di legge di riforma si concluda entro 18 mesi dall'avvio;
    fermi restando i quorum deliberativi di cui all'articolo 138 della Costituzione, la facoltà di richiedere comunque, ai sensi del medesimo articolo, la sottoposizione a referendum confermativo della legge ovvero delle leggi di revisione costituzionale approvate dal Parlamento;
    ove il Governo non fosse in grado, entro il predetto termine del 30 giugno 2013, di presentare alle Camere un progetto di legge costituzionale come sopra previsto,

impegna, inoltre, il Governo

a presentare alle Camere, entro il mese di luglio 2013, il testo della proposta di legge di modifica della Costituzione approvato dal Senato della Repubblica nel corso della XVI Legislatura, al cui interno sono trattati i temi del superamento del bicameralismo paritario, della riduzione del numero dei parlamentari, del diritto di elettorato attivo e passivo per i giovani, dei regolamenti parlamentari e delle procedure di approvazione delle leggi, delle funzioni del Presidente della Repubblica e della sua elezione a suffragio universale e diretto, nonché delle competenze del Primo Ministro.
(1-00059) (Nuova formulazione) «Giorgia Meloni, Cirielli, Corsaro, La Russa, Maietta, Nastri, Rampelli, Taglialatela, Totaro».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

revisione della costituzione

bicameralismo

capo di Stato

diritto elettorale

proposta di legge

costituzione

suffragio universale