ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00050

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 21 del 22/05/2013
Firmatari
Primo firmatario: MOLTENI NICOLA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 22/05/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD E AUTONOMIE 22/05/2013
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 22/05/2013
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE 22/05/2013
MARCOLIN MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE 22/05/2013
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD E AUTONOMIE 22/05/2013
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD E AUTONOMIE 22/05/2013
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE 22/05/2013
CAON ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE 22/05/2013
ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE 22/05/2013


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-00050
presentato da
MOLTENI Nicola
testo di
Mercoledì 22 maggio 2013, seduta n. 21

   La Camera,
   premesso che:
    la politica di revisione della geografia giudiziaria adottata dal precedente Governo con l'esercizio della delega contenuta nell'articolo 1, comma 2, della legge n. 148 del 2011, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 138 del 2011, – soppressione di tutte le sezioni distaccate dei tribunali, di quasi tutti i tribunali non capoluogo di provincia e degli uffici dei giudici di pace –, in un contesto di grave crisi del settore giustizia, ha ulteriormente aggravato la situazione del sistema. E, infatti, facendo solo «cassa» nell'immediato per importi modesti – senza peraltro che vengano tenuti in debita considerazione i costi del trasferimento del personale e delle risorse materiali – e producendo nel breve delle diseconomie di scala, dovute alla creazione di macro strutture di tribunali che risulteranno dei veri e propri «carrozzoni», tali da compromettere ulteriormente il già carente servizio della giustizia, la citata revisione causerà che molti cittadini saranno indotti, di fatto, a rinunciare alla tutela costituzionalmente garantita dei propri diritti in una sede accentrata e molte volte lontana, a discapito di una giustizia di prossimità, che, come dimostrano i dati statistici, è efficiente e oltremodo la più conforme ai parametri europei;
    va rilevato che i decreti legislativi 7 settembre 2012, n. 155 «Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148» e 7 settembre 2012, n. 156 «Revisione delle circoscrizioni giudiziarie – Uffici dei giudici di pace, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148», disattendono le indicazioni contenute nei pareri delle Commissioni giustizia della Camera dei deputati e del Senato, che rilevavano come i princìpi e i criteri direttivi contenuti nell'articolo 1, comma 2, della delega prevista dalla legge n. 148 del 2011, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 138 del 2011, fossero stati recepiti solo in parte, poiché non si teneva conto, tra l'altro, dell'estensione del territorio, del numero degli abitanti, dei carichi di lavoro e dell'indice delle sopravvenienze, della specificità territoriale del bacino di utenza, anche con riguardo alla situazione infrastrutturale e del tasso d'impatto della criminalità organizzata, oltre a non preservare nuove strutture recentemente finanziate, tra cui quelle di Chiavari e Bassano del Grappa;
    la politica di revisione della geografia giudiziaria del precedente Governo deriva da scelte, ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, difficilmente apprezzabili, se si considera che in diverse circostanze, e con dichiarazioni apparse sui maggiori quotidiani nazionali, è stato affermato che la criminalità organizzata mafiosa è ben radicata nel Nord del nostro Paese, e ciò nonostante le uniche sedi di tribunale «ripescate», nel definitivo ridisegno della geografia giudiziaria, per ragioni connesse al contrasto alle mafie sono state solo quelle del Sud (Caltagirone e Sciacca in Sicilia, Castrovillari, Lamezia Terme e Paola in Calabria, e Cassino), mentre al Nord, in base agli atti del precedente Governo, non esiste alcun problema di infiltrazioni della criminalità organizzata che suggerisca il mantenimento dei tribunali quali presidi del territorio,

impegna il Governo

ad adottare con urgenza un provvedimento normativo correttivo dei decreti legislativi 7 settembre 2012, n. 155, e 7 settembre 2012, n. 156, al fine di dare puntuale attuazione ai contenuti dei pareri approvati nella scorsa legislatura, e precisamente dalla Commissione giustizia della Camera dei deputati il 31 luglio e il 1° agosto 2012 e dalla Commissione giustizia dell'altro ramo del Parlamento il 31 luglio 2012, e conseguentemente di pervenire alla reviviscenza degli uffici giudiziari soppressi in difformità dai citati pareri, ovvero ad adottare con urgenza un'iniziativa normativa che faccia slittare, di un periodo non inferiore a dodici mesi, l'operatività delle disposizioni concernenti la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari di cui ai citati decreti legislativi.
(1-00050) «Molteni, Grimoldi, Rondini, Fedriga, Marcolin, Caparini, Matteo Bragantini, Attaguile, Caon, Allasia».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

giudice

giurisdizione giudiziaria

impresa in difficolta'

lotta contro la criminalita'

magistrato non professionale