Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento affari esteri
Titolo: Protocollo d'intesa con l'Organizzazine delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura relativo al funzionamento in Italia, a Perugia, dell'UNESCO Programme Office on Global Water Assessment Programme A.C. 1247
Riferimenti:
AC N. 1247/XVII     
Serie: Progetti di legge    Numero: 39
Data: 02/07/2013
Descrittori:
ACQUE   ATTIVITA' CULTURALI
ISTRUZIONE   ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE ( ONU )
ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE PER L' EDUCAZIONE, LA SCIENZA E LA CULTURA ( UNESCO )   PERUGIA, PERUGIA - Prov, UMBRIA
RATIFICA DEI TRATTATI   RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
Organi della Camera: III-Affari esteri e comunitari


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Protocollo d'intesa con l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura relativo al funzionamento in Italia, a Perugia, dell'UNESCO Programme Office on Global Water Assessment Programme

2 luglio 2013
Elementi per l'istruttoria legislativa



Indice

Contenuto dell'accordo|Contenuto del disegno di legge di ratifica|



Contenuto dell'accordo

 

Genesi del Protocollo


Il Protocollo d'intesa tra l'UNESCO ed il Governo italiano relativo al funzionamento, a Perugia, del Segretariato del Programma mondiale di valutazione delle acque denominato WWAP (World Water Assessment Programme), è stato sottoscritto a Parigi il 12 settembre 2012.

 

Il Programma di Valutazione delle Risorse Idriche Mondiali, fondato nel 2000, è uno dei quattro programmi in cui si articola UN-Water (http://www.unwater.org/discover.html), il meccanismo inter-agenzia delle Nazioni Unite incaricato di coordinare le attività relative all'acqua all'interno del sistema ONU. Ospitato dall'UNESCO (United Nations Educational Scientific and Cultural Organization), il WWAP supervisiona le questioni legate all'acqua dolce per dare raccomandazioni, sviluppare casi di studio, rafforzare la capacità di valutazione su scala nazionale ed informare sui processi decisionali a riguardo. L'UNESCO, infatti, ha avviato tale programma permanente di valutazione dell'acqua nell'ambito del sistema delle Nazioni Unite, al fine di verificare il raggiungimento dell'obiettivo del  Millennio consistente nella riduzione, entro il 2015, della quota di popolazione che non ha a disposizione acqua potabile sicura, nonché di perseguire l'arresto dello  sfruttamento non sostenibile delle risorse idriche.

 

Il principale prodotto del WWAP è il Rapporto sullo Sviluppo delle Risorse Idriche Mondiali (WWDR). Il Rapporto, articolandosi in una componente tematica, in una metodologica e in casi di studio, fornisce una visione aggiornata dello stato, dell'uso e della gestione delle risorse di acqua dolce nel mondo. Dopo le prime quattro edizioni (http://www.unesco.org/new/en/natural-sciences/environment/water/wwap/wwdr/wwdr4-2012/#c219661), rilasciate a cadenza triennale a partire dal 2003 (la più recente nel 2012), è previsto che dal 2014 il WWDR avrà cadenza annuale.

 

Come precisato nella relazione illustrativa che correda il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica (A.S. 590) approvato dal Senato il 19 giugno 2013, il Programma mondiale di valutazione delle acque ha avuto sede temporanea a Parigi, presso l'UNESCO, dal 2000 al 2007. In quell'anno il WWAP si è insediato a Perugia, sede approvata all'unanimità nel febbraio 2006 dal Consiglio di coordinamento del Programma mondiale di valutazione delle acque.

L'insediamento a Perugia è avvenuto in virtù di un Accordo fiduciario con l'UNESCO sottoscritto dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) il 2 febbraio 2007. Tale Accordo, in attesa degli effetti di un Protocollo d'intesa tra Governo italiano ed UNESCO, impegnava il MATTM a depositare la cifra annuale di 2,5 milioni di euro per tre anni (2007- 2009). Un Protocollo tra Italia ed UNESCO firmato il 21 novembre 2007, tuttavia, non giunse alla ratifica per difficoltà in buona parte legate al finanziamento di tali oneri.

Da ciò è derivata la necessità di estendere ed aggiornare l'accordo di fondi fiduciari tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e l'UNESCO del 2 febbraio 2007, una prima volta il 14 dicembre 2009, quindi il 3 agosto 2010 e finalmente il 3 agosto 2012, con esaurimento degli effetti di questa ultima estensione il 31 dicembre 2012.

Un ulteriore accordo tra la Regione Umbria e l'UNESCO (26 luglio 2007) ha messo a disposizione di quest'ultima la sede di Villa "La Colombella".

Un nuovo negoziato con l'UNESCO sui contenuti economici del Protocollo 2007 finalizzato al raggiungimento della soluzione definitiva della questione della permanenza del Segretariato WWAP a Perugia ha condotto alla firma, il 12 settembre 2012, del nuovo Protocollo d'Intesa in esame.

 

 

Contenuto del Protocollo

 

L'articolo 1 del Protocollo d'intesa è dedicato al funzionamento del Segretariato WWAP di Perugia: le Parti si accordano per fornire la continuità operativa nella sede di Villa La Colombella (Perugia) richiamando, per quanto riguarda il funzionamento e la manutenzione della sede, quanto stabilito nell'Accordo separato tra Regione Umbria e UNESCO del 26 luglio 2007.

L'articolo 2 concerne lo status e l'amministrazione del Segretariato WWAP, che è parte integrante del Segretariato dell'UNESCO nell'ambito della Divisione delle scienze idrologiche, ed è soggetto al controllo e all'autorità dell'UNESCO.  Ai sensi del comma 2 il Governo italiano riconosce la personalità giuridica dell'UNESCO Programme Office e la sua capacità contrattuale, di acquisizione e disposizione di beni nonché di stare in giudizio.

Con l'articolo 3 vengono dettate le disposizioni finanziarie: il comma 1 definisce l'ammontare del contributo finanziario che l'Italia si impegna ad erogare all'UNESCO per il funzionamento del Segretariato WWAP in 1,653 milioni di euro l'anno a decorrere dal 2013; il comma 2 individua nel mese di maggio di ogni anno la data di accredito dei fondi; il comma 3 subordina l'erogazione del contributo finanziario alla ratifica dell'Accordo da parte del Parlamento italiano, come previsto dalla normativa nazionale.

L'articolo 4 fornisce una lista di obiettivi e funzioni del Segretariato WWAP di Perugia. Oltre all'obiettivo generale della compilazione del "Rapporto sullo stato delle risorse idriche mondiali" (comma 1) (in ordine al quale la relazione illustrativa precisa che dal prossimo rapporto, che sarà pubblicato nel 2014, si procederà con pubblicazioni annuali), vengono stabilite (comma 2) le funzioni principali del Segretariato WWAP, tra le quali si rammentano il supporto agli Stati membri per la valutazione dell'efficienza e dell'efficacia di programmi e decisioni nazionali in materia di politica idrica e monitoraggio dello stato di attuazione dei diversi obiettivi, inclusi gli Obiettivi di sviluppo del Millennio; la realizzazione di Rapporti sulla situazione delle acque con particolare riferimento alla disponibilità e all'utilizzo sui singoli piani nazionali; l'assistenza agli Stati membri perché sviluppino e migliorino le capacità di raccolta e analisi dei dati per le proprie iniziative in tema di politica idrica.

L'articolo 5 individua ulteriori possibilità di collaborazione tra Italia ed  UNESCO in ambito WWAP, tra le quali, in particolare, la produzione di rapporti informativi sui progressi conseguiti, su scala sia regionale sia globale, nel raggiungimento dei traguardi stabiliti dagli Obiettivi di sviluppo del Millennio connessi all'acqua e l'organizzazione di programmi di formazione su scala regionale e nazionale nello specifico settore.

L'articolo 6 prevede la diffusione da parte di Italia e UNESCO dei risultati delle ricerche del Segretariato UNESCO di Perugia, anche tramite la rete globale dei Comitati idrologici nazionali.

Ai sensi dell'articolo 7 le Parti sono tenute ad intraprendere un regolare scambio di informazioni sulle attività del Segretariato UNESCO di Perugia.

L'articolo 8 concede benefici fiscali sia per le attività dell'Ufficio UNESCO di Perugia sia per i funzionari ivi impiegati. In particolare, ai funzionari viene ri-servato un trattamento agevolativo pari a quello previsto per il personale di corrispondente livello delle organizzazioni internazionali del sistema Nazioni Unite rappresentate in Italia, in aggiunta ai privilegi ed alle immunità stabiliti dalla Convenzione internazionale del 1947 sui privilegi e le immunità delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite alla quale l'Italia ha aderito nel 1985. Le agevolazioni riguardano l'esenzione da tutti i diritti doganali, le esenzioni garantite alle Amministrazioni governative italiane quanto a imposte indirette e tasse e diritti su operazioni e transazioni, l'esenzione da ogni forma di imposizione diretta su salari, emolumenti e indennità erogati dall'UNESCO Programme Office di Perugia e infine l'esenzione dall'imposta sul valore aggiunto per gli acquisti all'ingrosso, le prestazioni d'opera e gli appalti.

 

L'articolo 9 disciplina i rapporti di lavoro tra l'UNESCO ed il suo personale in forza presso il Segretariato UNESCO di Perugia, rinviando alla legislazione propria dell'Organizzazione internazionale.

L'articolo 10, che concerne il regolamento delle controversie relative all'applicazione o all'interpretazione del Protocollo in esame, rimette la soluzione delle medesime, quando impossibile per via amichevole, ad un lodo arbitrale inappellabile.  

L'articolo 11, infine, reca le disposizioni finali stabilendo che l'Accordo entrerà in vigore quando le parti si informeranno, per iscritto, dell'espletamento delle procedure interne previste. La durata dell'atto pattizio, emendabile in forma scritta, è indefinita, salvo denuncia scritta con preavviso di sei mesi. In caso di trasferimento del Segretariato WWAP dal territorio italiano, il Governo nazionale avrà il diritto di denunciare, nei termini sopra descritti, il protocollo.



Contenuto del disegno di legge di ratifica

 

Il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica del Protocollo, approvato dal Senato il 19 giugno scorso, consta di quattro articoli.

 

Gli articoli 1 e 2 contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione del Protocollo di Intesa con l'UNESCO per il funzionamento dell'UNESCO Programme Office on Global Water Assessment fatto a Parigi il 12 settembre 2012.

L'articolo 3 reca la norma di copertura finanziaria.

Il comma 1 quantifica, a partire dal 2013, in 2.260  euro annui le spese previste dall'attuazione degli articoli 5 e 7 del Protocollo di intesa, e in 2.313.000 euro annui le spese derivanti dall'attuazione degli articoli 3 e 8 del medesimo Protocollo. A tali oneri si provvede mediante riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente, nell'ambito del programma "Fondi di riserva e speciali" della missione "Fondi di ripartire" dello stato di previsione del Ministero dell'economia, utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.

In base al comma 2, i Ministri degli esteri e dell'ambiente e tutela del territorio e del mare sono tenuti al monitoraggio degli oneri derivanti dall'attuazione del provvedimento, nonché a riferirne al Ministro dell'economia e delle finanze il quale, a fronte di scostamenti, sentito il Ministro competente, provvede alla copertura finanziaria del maggior onere con la riduzione delle dotazioni finanziarie di parte corrente aventi la natura di spese rimodulabili di cui all' articolo 21, comma 5, lettera b) della legge 196 del 2009 (Legge di contabilità e finanza pubblica). Corrispondentemente è ridotto di pari importo, per il medesimo anno, il limite fissato dall'art. 6, comma 12, del D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica).

 

L'art. 6, comma 12, del D.L. n. 78/2010 stabilisce che le amministrazioni pubbliche non possono effettuare spese per missioni, anche all'estero, ad esclusione di alcuni casi ben individuati, per un ammontare superiore al 50 per cento della spesa sostenuta nell'anno 2009.

 

Il comma 3 prescrive che il Ministro dell'economia e delle finanze riferisca senza ritardo alle Camere con apposita relazione, sulle cause degli scostamenti e sull'adozione delle relative contromisure.

 

La relazione tecnica riconduce gli oneri di attuazione del provvedimento agli articoli 3, 5, 7 e 8, dettagliandone le singole voci di spesa. 

L'articolo 3, del Protocollo, come si è visto, impegna il governo italiano ad un finanziamento annuo di 1,653 milioni di euro, a partire dal 2013 che, secondo la relazione illustrativa che accompagna l'A.S. 590,  costituiscono un contributo del 34 per cento circa inferiore a quello versato allo stesso scopo all'UNESCO nel periodo 2007-2012. L'articolo 5 prevede il possibile svolgimento di attività ulteriori rispetto a quelle insite nelle funzioni del Segretariato. Dall'articolo 7 del Protocollo discende un obbligo di rendicontazione da parte dell'UNESCO relativamente alla destinazione dei fondi messi a disposizione dal governo italiano, nonché l'espletamento di una missione annuale a Perugia di due dirigenti ministeriali (uno del Ministero dell'ambiente ed uno del Ministero degli esteri), volta alla valutazione preventiva e alla verifica successiva dell'utilizzo delle risorse. L'articolo 8 garantisce una serie di esenzioni e benefici fiscali al Segretariato e ai suoi funzionari, dalle quali derivano un minor gettito per l'erario. Le agevolazioni riguardano tra l'altro, come riporta la Relazione tecnica, l'esenzione dai diritti doganali e da ogni forma di imposizione diretta su salari, emolumenti e indennità corrisposti dal Programme Office, nonché l'esenzione dell'IVA per gli acquisti all'ingrosso, le prestazioni d'opera e gli appalti.

 

L'articolo 4 del disegno di legge di ratifica dispone l'entrata in vigore del provvedimento il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

 

Il disegno di legge è corredato, oltre che della Relazione tecnica, di Analisi dell'impatto della regolamentazione (AIR) e di Analisi tecnico-normativa (ATN).

Nell'AIR si sottolinea come la presenza del Segretariato del WWAP a Perugia abbia aumentato il ruolo e la visibilità dell'Italia nell'ambito delle istituzioni delle Nazioni Unite, incrementando, inoltre, il «networking» con le istituzioni italiane competenti in materia di acque dolci, come la rete globale di Comitati Idrologici Nazionali. L'AIR evidenzia, quindi, le ricadute negative sia sul ruolo di leader dell'Italia in ambito UNESCO, sia sul posizionamento del Paese in un'area scientifica e tecnologica di crescente rilevanza strategica, che deriverebbero da un'opzione di "non intervento" sulla materia oggetto del Protocollo.

L'ATN evidenzia, in particolare, che la Regione Umbria è intervenuta sistematicamente, inizialmente con la legge regionale 31 luglio 2007, n. 26 (pubblicata sul BUR n. 35 dell'8 agosto 2007), a finanziare l'Accordo di programma, con un impegno di spesa pari a euro 200.000,00 l'anno.

 

Il provvedimento si inquadra nell'ambito della materia politica estera e rapporti internazionali dello Stato, demandata alla competenza legislativa esclusiva dello Stato (art. 117, secondo comma, lettere a), Cost.).