Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Bilancio dello Stato
Altri Autori: Servizio Commissioni
Titolo: (AC.1247) Ratifica del Protocollo d'intesa tra Italia e Unesco relativo al funzionamento, a Perugia, dell'UNESCO Programme Office on Global Water Assessment
Riferimenti:
AC N. 1247/XVII     
Serie: Verifica delle quantificazioni    Numero: 17
Data: 08/07/2013
Descrittori:
ACQUE   ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE PER L' EDUCAZIONE, LA SCIENZA E LA CULTURA ( UNESCO )
PERUGIA, PERUGIA - Prov, UMBRIA   RATIFICA DEI TRATTATI
Organi della Camera: III-Affari esteri e comunitari

 


Camera dei deputati

XVII LEGISLATURA

 

 

 

 

 

 

 

 

Verifica delle quantificazioni

 

 

 

A.C. 1247

 

Ratifica del Protocollo d’intesa tra Italia e Unesco relativo al funzionamento, a Perugia, dell’UNESCO Programme Office on Global Water Assessment

 

(Approvato dal Senato – A.S. 590)

 

 

N. 17 – 9 luglio 2013

 

 


 

La verifica delle relazioni tecniche che corredano i provvedimenti all'esame della Camera e degli effetti finanziari dei provvedimenti privi di relazione tecnica è curata dal Servizio Bilancio dello Stato.

La verifica delle disposizioni di copertura, evidenziata da apposita cornice, è curata dalla Segreteria della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione).

L’analisi è svolta a fini istruttori, a supporto delle valutazioni proprie degli organi parlamentari, ed ha lo scopo di segnalare ai deputati, ove ne ricorrano i presupposti, la necessità di acquisire chiarimenti ovvero ulteriori dati e informazioni in merito a specifici aspetti dei testi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SERVIZIO BILANCIO DELLO STATO – Servizio Responsabile

( 066760-2174 / 066760-9455 – * bs_segreteria@camera.it

 

SERVIZIO COMMISSIONI – Segreteria della V Commissione

( 066760-3545 / 066760-3685 – * com_bilancio@camera.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Estremi del provvedimento

 

 

A.C.

 

1247

Titolo breve:

 

Ratifica ed esecuzione del Protocollo d'intesa tra il Governo della Repubblica italiana e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura relativo al funzionamento in Italia, a Perugia, dell'UNESCO Programme Office on Global Water Assessment, che ospita il Segretariato del World Water Assessment Programme, fatto a Parigi il 12 settembre 2012.

 

Iniziativa:

 

 

 

Commissione di merito:

 

 

Relatore per la

Commissione di merito:

 

 

Sereni

Gruppo:

PD

 

Relazione tecnica:

 

 

 

 

 

Parere richiesto

 

 

Destinatario:

 

Oggetto:

 

 


INDICE

 

ARTICOLO 3 del disegno di legge di ratifica.. 4

Copertura finanziaria.. 4



PREMESSA

 

Il disegno di legge in esame, già approvato dal Senato, autorizza la ratifica e l’esecuzione del Protocollo d’intesa tra il Governo della Repubblica italiana e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura relativo al funzionamento in Italia, a Perugia, dell’UNESCO Programme Office on Global Water Assessment, che ospita il Segretariato del World Water Assessment Programme, fatto a Parigi il 12 settembre 2012.

Come affermato dalla relazione illustrativa, il Segretariato del WWAP si è insediato a Perugia nel 2007 in virtù di due accordi, il primo di costituzione di un fondo fiduciario siglato dal Ministero dell’ambiente e dall’UNESCO ed il secondo tra la Regione Umbria e l’UNESCO per la messa a disposizione della sede di Villa La Colombella. In base al primo dei due accordi il Ministero dell’ambiente si è impegnato a depositare la cifra annua di 2,5 milioni di euro per tre anni (2007-2009) in attesa della stipula di un Protocollo di intesa tra Governo italiano ed UNESCO. Nelle more della ratifica del Protocollo, l’accordo è stato esteso ed aggiornato una prima volta il 14 dicembre 2009, poi il 3 agosto 2010 ed infine il 3 agosto 2012. Gli effetti dell’ultima estensione si sono esauriti il 31 dicembre 2012.

Con la ratifica del Protocollo di intesa, il Governo italiano assicura al Segretariato del WWAP un contributo annuale pari a 1,653 milioni di euro a decorrere dal 2013, cifra inferiore del 34% a quanto versato allo stesso scopo nel periodo 2007-2012.

Il disegno di legge è corredato di relazione tecnica.

La presente Nota esamina le norme del disegno di legge di ratifica che presentano profili di carattere finanziario.

 

ONERI QUANTIFICATI DALLA RELAZIONE TECNICA

(euro)

Articolo del Protocollo/

Voce di spesa

Stato di previsione del bilancio MAE

Stato di previsione del bilancio MATTM

Importo totale a carico del Bilancio dello Stato

Art. 3 comma 1 – Contributo obbligatorio

1.653.000,00

 

1.653.000,00

Art. 5 - Missioni finalizzate a concordare e verificare lo stato di realizzazione delle attività

564,90

564,90

1.129,80

Art. 7 - Missioni relative a questioni finanziarie

564,90

564,90

1.129,80

Art. 8 - Privilegi e immunità

660.000,00

 

660.000,00

TOTALE

2.314.129,80

1.129,80

2.315.259,60

 

 

 

VERIFICA DELLE QUANTIFICAZIONI

 

ARTICOLO 3 del disegno di legge di ratifica

Copertura finanziaria

Le norme:

·        dispongono la copertura relativa agli oneri derivanti dalle spese di missione di cui agli articoli 5 e 7 del Protocollo d’intesa, valutati in euro 2.260 a decorrere dall’anno 2013, e dalle rimanenti spese di cui agli articoli 3 e 8, pari a euro 2.313.000 a decorrere dall’anno 2013 (comma 1);

·        recano una clausola di salvaguardia ai sensi dell’articolo 17, comma 12, della legge 196/2009, per le spese di missione di cui agli articoli 5 e 7 del Protocollo, in virtù della quale il Ministro degli affari esteri ed il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare provvedono al monitoraggio dei relativi oneri e riferiscono in merito al Ministro dell’economia e delle finanze. Nel caso si verifichino o siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto alle previsioni di cui al comma 1, il Ministro dell’economia e delle finanze provvede mediante riduzione, nella misura necessaria alla copertura finanziaria del maggior onere risultante dall’attività di monitoraggio, delle dotazioni finanziarie di parte corrente aventi la natura di spese rimodulabili ai sensi dell’articolo 21, comma 5, lettera b), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, destinate alle spese di missione nell’ambito del pertinente programma di spesa e, comunque, della relativa missione del Ministero interessato. Si intende corrispondentemente ridotto, per il medesimo anno, di un ammontare pari all’importo dello scostamento, il limite di cui all’articolo 6, comma 12, del DL n. 78/2010[1] (comma 2).

 

La relazione tecnica afferma che l’attuazione del presente Protocollo comporta oneri a carico del bilancio dello Stato, in relazione agli articoli 3, 5, 7 e 8.

Ricorda che il comma 1 dell’articolo 3 del Protocollo prevede che, con la ratifica parlamentare dell’Accordo, si renderà permanente e obbligatorio il contributo annuo di 1,653 milioni di euro da iscrivere, a decorrere dal 2013, nello stato di previsione del Ministero degli affari esteri.

In base all’articolo 5 (potenziali attività congiunte) è prevista la possibilità che Italia e UNESCO svolgano congiuntamente una serie di attività che potrebbero essere concordate nel corso di riunioni periodiche tra le parti.

Si prevede pertanto una missione annuale, a Perugia, di due dirigenti, rispettivamente del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero degli affari esteri, per tre giorni, finalizzate alla valutazione preventiva di attività che potrebbero essere organizzate congiuntamente dalle Autorità nazionali e dall’UNESCO.

La RT quantifica nella tabella che segue il costo di missione, a Perugia, di un dirigente per tre giorni (2 notti + 1 giorno viaggio), ipotizzando che si tratti di dirigente che parta e ritorni da/a Roma in treno:

 

TABELLA I

 

Descrizione voce

Importo

(in euro)

Costo biglietto treno Roma-Perugia AIR prima

classe (euro 40,80 a tratta: 40,80 x 2 : 81,60)

 

81,60

Pasti giornalieri (n. 2 x 3 giorni) euro 61, l0 x 3

183,30

Pernottamento in albergo (n. 2 notti) 150,00 x 2

300,00

Totale costo missione a Perugia di n. 1 Dirigente

della durata di 3 gg. (n. 2 pernottamenti)

 

564,90

 

La RT stima il costo relativo alla missione di un dirigente a Perugia per tre giorni complessivi (2 notti) pari a euro 564,90. Pertanto, la realizzazione di una missione annuale, a Perugia, da parte di due dirigenti, per tre giorni, comporta un costo complessivo pari a euro 1.129,80, di cui euro 564,90 a carico dello stato di previsione di bilancio del Ministero degli affari esteri e euro 564,90 a carico del Ministero dell’ambiente.

La RT ricorda quindi che l’articolo 7 («coordinamento») prevede uno scambio sistematico di informazioni tra l’UNESCO e il Governo italiano sul funzionamento e sulle attività del Segretariato del WWAP, con riferimento implicito anche all’obbligo di rendicontazione annuale, da parte dell’Organizzazione internazionale nei confronti dell’Italia, circa l’utilizzo dei fondi messi a disposizione dell’Ufficio UNESCO di Perugia e alla possibilità che il Ministero degli affari esteri e il Ministero dell’ambiente possano effettuare missioni di valutazione sullo stato di utilizzo degli stessi fondi.

Alla luce di quanto sopra indicato, la RT prevede la realizzazione di una missione annuale, a Perugia, di due dirigenti, rispettivamente del Ministero dell’ambiente e del Ministero degli affari esteri, per tre giorni, finalizzata alla valutazione preventiva della destinazione delle risorse e alla verifica delle spese sostenute a carico del contributo offerto dall’Italia.

Essendo il costo di una missione quello indicato nella Tabella l sopra riportata, anche in questo caso la realizzazione di una missione annuale, a Perugia, da parte di due dirigenti, per tre giorni, comporta un costo complessivo pari a euro 1.129,80 da ripartire tra i due Ministeri.

La RT specifica quindi che per lapplicazione della clausola di salvaguardia i programmi e le missioni da considerare sono: il programma «Promozione del Sistema Paese» della missione «L’Italia in Europa e nel Mondo» dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri ed il programma «Sviluppo sostenibile» della missione «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente» del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

In merito all’articolo 8 («Privilegi e immunità»), la RT ricorda che la disposizione concede benefici fiscali sia per le attività dell’Ufficio UNESCO di Perugia, che per i circa 20 funzionari che in detto ufficio sono impiegati. In particolare, ai funzionari viene riservato un trattamento agevolativo pari a quello previsto per il personale di corrispondente livello delle organizzazioni internazionali del sistema Nazioni Unite rappresentate in Italia, in aggiunta ai privilegi ed alle immunità stabiliti dalla Convenzione internazionale del 1947 sui privilegi e le immunità delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite alla quale 1’Italia ha aderito nel 1985. Le agevolazioni riguardano l’esenzione da tutti i diritti doganali, le esenzioni garantite alle Amministrazioni governative italiane quanto a imposte indirette e tasse e diritti su operazioni e transazioni, l’esenzione da ogni forma di imposizione diretta su salari, emolumenti e indennità erogati dall’UNESCO Programme Office di Perugia e infine l’esenzione dall’imposta sul valore aggiunto per gli acquisti all’ingrosso, le prestazioni d’opera e gli appalti.

La RT stima un onere annuo complessivo per minor gettito dovuto all’applicazione dell’articolo 8 del Protocollo pari a 660.000 euro:

·          minor gettito IRPEF: 500.000 euro/anno (arrotondamento da 476.000 euro dovuti a 70.000 euro – reddito medio annuo lordo pro-capite – x 20 – dipendenti – x 34 per cento – aliquota media stimata)

·          mancato gettito IRAP: 55.000 euro/anno (arrotondamento da 54.600 euro dovuti a 70.000 euro – reddito medio annuo lordo pro-capite – x 20 – dipendenti – x 3,9 per cento – aliquota);

·          mancato gettito IVA: 105.000 euro/anno (500.000 euro di acquisti e/o lavori x 21 per cento).

 

Nel corso dell’esame al Senato presso la Commissione Bilancio, è stato rilevato, in relazione alla quantificazione degli oneri dovuti al minor gettito dell'IVA derivante dall'applicazione dell'articolo 8 del protocollo, che il medesimo è stato calcolato sull'aliquota del 21 per cento, mentre la legislazione vigente nel corso dell’esame al Senato prevedeva che tale aliquota scattasse automaticamente dal mese di luglio di un punto percentuale (aumento ora rinviato al mese di ottobre). A tale proposito è stato richiesto al Governo di valutare l'opportunità di integrare la copertura degli oneri calcolando la perdita di gettito sull'aliquota del 22 percento.

In risposta alla predetta osservazione, il Governo ha reputato fondato il rilievo aggiungendo tuttavia che la differenza di gettito rispetto alla precedente aliquota IVA appare, in considerazione della somma impegnata, complessivamente trascurabile e che,  pertanto, le stime di spesa fatte proprie dalla relazione tecnica sul disegno di legge potevano essere sostanzialmente confermate.

 

Al riguardo non si hanno osservazioni da formulare su quanto indicato dalla relazione tecnica, tenuto conto altresì di quanto affermato dal Governo nel corso dell’esame presso il Senato.

 

 

In merito ai profili di copertura finanziaria, si rileva che l’accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero degli affari esteri reca le necessarie disponibilità. Con riferimento alla clausola di salvaguardia, in considerazione delle numerose disposizioni che hanno previsto riduzioni delle spese rimodulabili, appare opportuno che il Governo confermi che i programmi e le missioni dei quali è previsto l’eventuale utilizzo e che sono esplicitamente individuati nella relazione tecnica (programmi “Promozione del sistema paese” e “Sviluppo sostenibile” iscritti, rispettivamente negli stati di previsione del Ministero degli affari esteri e del Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare) rechino le necessarie disponibilità.

 

A tale proposito, si ricorda che i capitoli interessati dall’applicazione della clausola di salvaguardia sarebbero il 2560 (piano di gestione 2) dello stato di previsione del Ministero degli affari esteri e il 2101 (piano di gestione 2) dello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.



[1] Trattasi dei limiti alle spese per missioni da parte delle pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della P.A., incluse le autorità indipendenti. Tale limite è costituito dal divieto di effettuare spese per missioni per un ammontare superiore al 50 per cento della spesa sostenuta nel 2009.