XVII Legislatura

Commissione parlamentare per la semplificazione

Resoconto stenografico



Seduta n. 3 di Giovedì 16 marzo 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Tabacci Bruno , Presidente ... 3 

SULLE SEMPLIFICAZIONI POSSIBILI NEL SETTORE FISCALE

Audizione di rappresentanti della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) e dell'Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI).
Tabacci Bruno , Presidente ... 3 ,
Bernasconi Carla , Vice Presidente della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) ... 3 ,
Prada Gianfranco , Presidente Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) ... 4 ,
Tabacci Bruno , Presidente ... 6

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
BRUNO TABACCI

  La seduta comincia alle 8.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispongo l'attivazione.

  (Così rimane stabilito).

Audizione di rappresentanti della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) e dell'Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI).

  PRESIDENTE. Nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle semplificazioni possibili nel settore fiscale, la seduta di oggi è dedicata all'audizione di rappresentanti della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) e dell'Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI).
  Le vostre professioni rientrano tra le vittime della semplificazione, con l'obbligo di trasmissione dei dati fiscali, quest'anno duplicato: prima al Sistema Tessera Sanitaria, per la dichiarazione dei redditi precompilata, poi per lo spesometro. L'anno scorso la duplicazione era stata evitata grazie a una espressa previsione di carattere, però, transitorio (articolo 1, comma 953, della legge di stabilità per il 2016), che non è stata ripetuta e che forse – anticipo uno dei temi che sicuramente tratteremo – potrebbe essere prevista a regime.
  Più in generale, vogliamo conoscere gli adempimenti fiscali cui dovete ottemperare e le relative scadenze, nonché le difficoltà che incontrate per la trasmissione dei dati.
  Ringrazio per la loro partecipazione la dottoressa Carla Bernasconi, Vice Presidente della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI), il dottor Gianfranco Prada, Presidente dell'Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI), che è accompagnato dal dottor Roberto Callioni, Past-president e Responsabile Servizio Studi, e dal dottor Pasquale Quaranta, consulente Legislativo.
  Do la parola ai nostri ospiti, iniziando dalla dottoressa Bernasconi.

  CARLA BERNASCONI, Vice Presidente della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI). Buongiorno a tutti. Ringrazio per questa audizione su un tema che ci vede coinvolti molto da vicino, come Federazione.
  Si è parlato poc'anzi dei problemi che riguardano la fiscalità della nostra professione. La nostra è una professione costituita all'80 per cento da liberi professionisti, che operano in strutture singole o più o meno complesse, per cui tutte le novità fiscali hanno un impatto non indifferente sulla gestione della professione e del lavoro.
  Per quanto riguarda il Sistema Tessera Sanitaria, nel 2016 abbiamo avuto enormi difficoltà, perché, seppur da parte nostra c'è stata molta chiarezza, non abbiamo visto una comprensione della tipologia della nostra professione, per cui si è arrivati a un punto, che, secondo noi, è assurdo: le grandi strutture che erogano prestazioni professionali sono state, in un certo senso, esentate dal Sistema Tessera Sanitaria, perché non erano state previste le Srl e le società tra professionisti. Pag. 4
  Quest'aspetto ci ha lasciato un po’ sbalorditi. Io ho una Srl e sono contenta perché produco 15.000 fatture, però vorrei sottolineare che il sistema è stato molto complicato ed è arrivato molto in ritardo, non avendo fatto tesoro di quanto era stato previsto l'anno prima per medici e odontoiatri.
  I tempi sono stati molto lunghi, anche con grande difficoltà per l'ottenimento delle credenziali, come per il call center che diceva cose diverse, ma non voglio ripercorrere questa lunga storia, altrimenti occupo troppo tempo.
  Il problema è che è stata prevista una scadenza al 31 gennaio, ma, a ridosso della scadenza, siamo slittati al 9 febbraio e, poi, al 28 febbraio. Tutto questo complica moltissimo la situazione, anche perché i sistemi informatici di fatturazione devono essere adeguati. Soprattutto, a complicare la situazione è stata la duplicazione dello spesometro, che è iniziato in un certo modo, ma adesso noi duplicheremo l'invio dei dati. Inoltre, lo spesometro, da annuale, diventerà semestrale e, poi, quadrimestrale.
  Tutto questo comporta un costo, anche perché i programmi di software devono essere aggiornati e ci devono essere verifiche continue. Inoltre, anche coloro che fanno assistenza fiscale tributaria ai professionisti non fanno nulla gratuitamente, quindi c'è un aggravio di costi.
  Per quanto riguarda le prestazioni veterinarie, come voi sapete, queste possono essere detraibili, ma con una percentuale molto bassa, perché parliamo al massimo, per il cittadino contribuente, di 49 euro.
  Abbiamo messo in piedi un impianto, che culturalmente ed eticamente può andare bene, ma che ha un costo elevato per il professionista, a fronte di un beneficio del cittadino molto ridotto, anche perché noi siamo gravati dell'IVA al 22 per cento.
  C'è una quadruplicazione, anche nel caso dell'IVA. Il termine per la presentazione della dichiarazione IVA, per quest'anno previsto per il 28 febbraio, diventerà il 30 aprile. Poi, dovrà essere presentata una dichiarazione IVA ogni tre mesi. Per quest'anno, non si sa se la prima dichiarazione deve essere fatta con il sistema di tre più tre o ogni sei mesi.
  Tutte queste cose implicano dei costi enormi per i professionisti e, secondo noi, poca semplificazione.
  La semplificazione dovrebbe garantire la possibilità per ogni cittadino di fare una dichiarazione da solo, senza avere grandi complicazioni e senza i costi, anche giusti, dei professionisti. Noi siamo professionisti, quindi il professionista vende tempo e conoscenza, per cui chi fa il medico veterinario non so fare il commercialista. Tuttavia, penso che, nell'era dell'informatica, il vero problema dovrebbe essere di poter fare le cose velocemente con sistemi informatici, che si aggiornino, rimanendo uguali e senza essere stravolti.
  C'è anche un'altra duplicazione, che si è presentata per chi ha dei collaboratori. Prima, ognuno dava la certificazione delle ritenute d'acconto e si faceva il 770, mentre, adesso, bisogna mandare la Certificazione unica entro il 28 febbraio, che, per quest'anno, ha un'altra scadenza, e poi rifare il 770, che praticamente prevede, rispetto all'invio delle certificazioni uniche, solo l'elenco degli F24, che sono stati inviati, quindi questa è la differenza con la Certificazione unica.
  Il grosso problema di quest'anno, oltre a tutte queste novità che dovrebbero semplificare e che secondo noi complicano enormemente, è che non si tiene mai conto del professionista, che si deve adeguare per rendere la prestazione fruibile al cliente, anche dal punto di vista fiscale.
  Penso che anche i colleghi, più o meno, abbiano gli stessi problemi. Non vorrei dilungarmi oltre, ma, se necessario, posso ritornare sugli argomenti, anche perché penso di aver elencato tristemente tutte le incombenze.

  GIANFRANCO PRADA, Presidente Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI). Ringrazio il Presidente e i componenti della Commissione. Sono qui in rappresentanza dell'Associazione Nazionale Dentisti Italiani, che rappresenta 25.000 dentisti sui circa 45.000 esercenti la professione in Italia. Pag. 5
  Le tematiche sollevate dalla dottoressa Bernasconi sono le stesse che abbiamo già posto alla vostra attenzione. In primo luogo, mi riferisco al Sistema Tessera Sanitaria e spesometro, con una duplicazione assurda di invio di dati identici, su cui ha già detto lei.
  Anche noi apparteniamo a realtà molto piccole, perché i nostri soci, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno studi monoprofessionali, con uno o al massimo due dipendenti, quindi gli oneri nuovi che, ogni anno, si aggiungono, naturalmente producono dei costi, che poi si ripercuotono direttamente sulla fatturazione del paziente, quindi sull'aumento dei costi anche delle cure, in un momento in cui ci sarebbe bisogno, invece, di andare incontro alla popolazione, che, sempre più spesso, ha difficoltà ad accedere alle cure, anche a quelle odontoiatriche essenziali.
  Chiediamo pertanto un vostro intervento presso l'Agenzia delle entrate, perché con un provvedimento, perlomeno, venga ripresa la norma dello scorso anno della legge di stabilità e vengano esentati dall'invio dello spesometro del 2016, che scade ad aprile, coloro che hanno già trasmesso gli stessi dati al Sistema Tessera Sanitaria. Chiediamo che la stessa cosa si ripeta anche per l'anno 2017, con quelle nuove scadenze trimestrali e quadrimestrali di invio di dati identici.
  Del resto, è previsto anche dallo statuto del contribuente, come abbiamo sottolineato nella nostra nota, che l'amministrazione non possa richiedere dati già in possesso di un'altra amministrazione finanziaria, quindi speriamo che almeno su questo aspetto ci sia un intervento rapido ed efficace.
  Mi permetto di sottolineare altri tre temi di nostro specifico interesse. Il primo tema riguarda l'interruzione della fatturazione elettronica. Ci rivolgiamo, con le nostre cure, per il 99 per cento ai privati, perché le nostre prestazioni appunto sono rese in quell'ambito, quindi l'attuale sistema predisposto anche dall'amministrazione finanziaria è estremamente complesso e ci renderebbe davvero la vita molto difficile, per cui chiediamo una semplificazione anche in questo senso.
  Chiediamo anche un rinvio della data prevista attualmente, che mi sembra sia al 31 marzo, per aderire alla possibilità di effettuare la fatturazione elettronica, in attesa appunto di una semplificazione assolutamente necessaria. Inoltre, chiediamo dei benefici fiscali per l'introduzione di questo nuovo onere, cui non ci sottraiamo e che probabilmente farà poi superare anche tutte le altre incombenze, come lo spesometro e il Sistema Tessera Sanitaria, anche se abbiamo qualche dubbio che, con l'introduzione della fatturazione elettronica, vengano eliminati gli altri oneri, visto come procedono queste cose.
  Sottolineo, poi, altri due temi di nostro specifico interesse, di cui il primo è relativo alla cosiddetta «riscossione accentrata dei compensi», dovuta per l'attività medica. Questa norma, introdotta dalla legge finanziaria del 2007, obbliga coloro che hanno dei collaboratori in uno studio a: incassare, in nome e per conto del collaboratore, i compensi che il collaboratore fattura direttamente ai pazienti, scrivere questi dati su un apposito registro e trasmetterli, con una dichiarazione, all'amministrazione finanziaria.
  Si tratta di un obbligo che non porta nessun tipo di beneficio e non si capisce perché ci debba essere un'ulteriore verifica tramite questa registrazione. Si tratta di un sistema poco applicato, ma, purtroppo, quando vengono fatti i controlli, per chi non ha questo registro e non ha effettuato questa dichiarazione, sono previste sanzioni anche abbastanza pesanti.
  L'ultimo tema che sottolineo riguarda l'evoluzione degli studi di settore. Siamo abbastanza preoccupati, nonostante ci sia la volontà di semplificazione con l'introduzione di un nuovo sistema degli indicatori sintetici di affidabilità fiscale, perché abbiamo partecipato all'ultima riunione della commissione esperti degli studi di settore, di cui fa parte un nostro diretto rappresentante, che ci ha riferito che gli indici di affidabilità fiscale sono molto strutturati per recepire soprattutto le realtà delle Pag. 6aziende o delle imprese ma non dei liberi professionisti.
  Sostanzialmente, si tengono presenti alcuni aspetti della strutturazione dell'attività, che non riescono a recepire lo specifico dell'attività professionale e, in particolare, di quella odontoiatrica, che prevede appunto che l'attività stessa sia eseguita esclusivamente dal professionista con le proprie mani, perché nessun altro può operare nella bocca del paziente, anche se lo studio è strutturato in modo più ampio e con tutta una serie di attrezzature e macchinari o personale, che fa da supporto, ma che non può svolgere l'attività del medico odontoiatra.
  Sono stato particolarmente veloce, ma trasmetteremo la documentazione con queste richieste.

  PRESIDENTE. Ringrazio i rappresentanti della Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) e dell'Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI), anche per le memorie che ci hanno lasciato e che considereremo un contributo importante in sede di stesura del documento conclusivo, al termine della nostra indagine conoscitiva.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 8.35.

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