XVII Legislatura

Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria

Resoconto stenografico



Seduta n. 35 di Mercoledì 21 ottobre 2015

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULL'ANAGRAFE TRIBUTARIA NELLA PROSPETTIVA DI UNA RAZIONALIZZAZIONE DELLE BANCHE DATI PUBBLICHE IN MATERIA ECONOMICA E FINANZIARIA. POTENZIALITÀ E CRITICITÀ DEL SISTEMA NEL CONTRASTO ALL'EVASIONE FISCALE

Audizione del direttore generale della SIAE-Società italiana degli autori ed editori, Gaetano Blandini.
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 3 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 3 
Milzi Gennaro , direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE ... 4 
Pagano Alessandro (AP)  ... 5 
Sciascia Salvatore  ... 6 
Bignami Laura  ... 6 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 6 
Milzi Gennaro , direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE ... 7 
Pagano Alessandro (AP)  ... 7 
Milzi Gennaro , direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE ... 7 
Pagano Alessandro (AP)  ... 7 
Milzi Gennaro , direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE ... 7 
Pagano Alessandro (AP)  ... 7 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 7 
Milzi Gennaro , direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE ... 8 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 8 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 8 
Milzi Gennaro , direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE ... 8 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 8 
Ruocco Carla (M5S)  ... 8 
Milzi Gennaro , direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE ... 9 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 9 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 9 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 9 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 9 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 9 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 9 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 9 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 9 
Milzi Gennaro , direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE ... 9 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 10 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 10 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 10 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 10 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 10 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 10 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 10 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 10 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 10 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 10 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 10 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 10 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 10 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 10 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 11 
Petrini Paolo (PD)  ... 11 
Blandini Gaetano , direttore generale della SIAE ... 11 
Portas Giacomo Antonio , Presidente ... 11

Testo del resoconto stenografico
Pag. 3

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIACOMO ANTONIO PORTAS

  La seduta comincia alle 8.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso e la trasmissione diretta sulla della Camera dei deputati e, successivamente, sul canale satellitare della Camera dei deputati.
  (Così rimane stabilito).

Audizione del direttore generale della SIAE-Società italiana degli autori ed editori, Gaetano Blandini.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del direttore generale della SIAE, Gaetano Blandini, che, anche a nome dei colleghi, ringrazio per aver accolto l'invito della Commissione.
  Sono presenti, inoltre, il capo dell'ufficio legislativo e rapporti istituzionali della SIAE, Paolo Agoglia, e il direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE, Gennaro Milzi.
  L'audizione si inquadra nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'anagrafe tributaria nella prospettiva di una razionalizzazione delle banche dati pubbliche in materia economica e finanziaria. Potenzialità e criticità del sistema nel contrasto all'evasione fiscale.
  Do la parola al dottor Blandini con riserva per me e per i colleghi di rivolgergli, al termine del suo intervento, domande e richieste di chiarimenti.

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. Ringrazio il presidente e gli onorevoli deputati e senatori per l'invito.
  Per economia dei lavori, abbiamo lasciato agli atti della Commissione un documento. Farò una brevissima introduzione e poi lascerò la parola al dottor Milzi, il direttore dei servizi che rendiamo ai soggetti terzi.
  La nostra società, come certamente sapete, ha più di 130 anni, è diffusa capillarmente su tutto il territorio nazionale. Credo che più di noi, presidente, siano diffuse solo l'Arma dei carabinieri e la Chiesa cattolica. Siamo ente pubblico in quanto tuteliamo il diritto d'autore, tutelato anche dalla Costituzione della Repubblica, ma siamo fuori dal perimetro della finanza pubblica. Rendiamo però servizi all'erario dello Stato da moltissimi anni: la prima convenzione con l'amministrazione finanziaria risale al 1921.
  Attualmente, abbiamo in essere due convenzioni: con l'Agenzia delle entrate e con l'Amministrazione dei Monopoli, per la quale svolgiamo un'attività di controllo sulle cosiddette macchinette da gioco per verificarne la legittimità rispetto al collegamento e ai software dei Monopoli stessi.
  Rendiamo servizi, come ci dirà il direttore Milzi, secondo noi molto importanti. Riteniamo di costituire un valore aggiunto per l'erario dello Stato. Forniremo poi dei numeri precisi su quanto svolgiamo. Gestiamo anche, per conto dell'Agenzia delle entrate e d'intesa con essa, mediante un comitato che vede la Pag. 4partecipazione di nostri tecnici, le biglietterie elettroniche dei cinema e di tutto il settore spettacolo. Le attività che svolgiamo per l'Agenzia si rispecchiano in numeri molto importanti. Ne cito solo alcuni del 2014, quindi recenti. Abbiamo accertato – svolgiamo infatti solo attività di accertamento, mentre per il resto trasmettiamo all'Agenzia, che provvede per quanto di competenza al recupero – un volume di corrispettivi superiore a 11,5 miliardi di euro, con un potenziale gettito IVA di oltre un miliardo di euro e un potenziale gettito d'imposta sugli intrattenimenti di oltre 58 milioni di euro. Abbiamo verificato per conto dell'Agenzia delle entrate oltre 4 milioni di eventi, oltre 100.000 organizzatori e oltre 113.000 luoghi di spettacolo.
  Prima di lasciare la parola al collega Milzi che vi illustrerà i dati più significativi dell'attività di controllo che svolgiamo, se il presidente è d'accordo, vorrei citare un ultimo numero per il 2014 relativo all'omesso versamento di IVA che abbiamo constatato e che l'Agenzia ha recuperato all'Erario per 31,1 milioni di euro. Parliamo di numeri significativi che credo diano valore aggiunto alla convenzione che abbiamo con l'Agenzia delle entrate.

  GENNARO MILZI, direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE. Intendo svolgere un breve approfondimento sulle due citate convenzioni, poi mi soffermerò sul credito d'imposta cinema, altro tema oggetto della presente audizione.
  La convenzione con l'Agenzia delle entrate si basa sostanzialmente su tre capisaldi. La prima attività che svolgiamo è di reperire, acquisire e controllare il volume dei corrispettivi conseguito da tutti coloro che organizzano spettacoli o intrattenimenti. La seconda attività concerne il controllo sul territorio, e quindi la verifica della regolarità delle manifestazioni nel loro svolgersi sia della documentazione. Infine svolgiamo l'attività tecnico-amministrativa, cui faceva cenno il direttore generale, inerente alla gestione delle biglietterie automatizzate.
  L'acquisizione avviene di norma proprio attraverso i misuratori fiscali, strumento con cui normalmente gli esercenti, le imprese di attività di spettacolo e intrattenimento, certificano i corrispettivi mediante l'emissione di biglietti d'ingresso, e quindi comunicano automaticamente a SIAE le relative informazioni. L'attività di controllo è stata inserita nella convenzione indicandoci un quantitativo di accessi, che devono essere almeno 20.000, di cui non meno del 15 per cento deve constare di verifiche documentali, quindi di verifica delle scritture contabili e del corretto versamento delle imposte.
  I numeri sono già stati forniti dal direttore generale. Un particolare sviluppo si è avuto proprio l'anno scorso, quando l'Agenzia delle entrate ci ha chiesto di inserire i nostri atti direttamente nella procedura MUV, il modello unificato delle verifiche, che utilizzano tutti gli operatori, come Guardia di finanza e Agenzia delle entrate, in modo che trovino già nel loro sistema le informazioni relative a questi atti. Ciò avviene con l'invio di tutti gli atti relativi ai controlli che abbiamo effettuato a una PEC dell'Agenzia delle entrate.
  Per quanto riguarda la gestione delle banche dati, queste sono tutte della SIAE, che tutte le raccoglie, dopodiché, per motivi di sicurezza, viene dato l'accesso al personale dell'Agenzia delle entrate, ma lo stesso discorso vale anche per la convenzione con i Monopoli. L'Agenzia delle entrate o la direzione dei Monopoli ci comunicano una serie di nominativi di soggetti che devono entrare nelle nostre banche dati. Noi forniamo loro una ID e una password, che poi i soggetti interessati devono cambiare al primo accesso. Il loro accesso consente di verificare tutto il volume d'affari in capo a un soggetto, a un'attività, a una manifestazione verificatasi nel periodo considerato; per quanto riguarda gli atti, anche l'accesso semplicemente per partita IVA, quindi su tutti gli atti redatti in capo a un soggetto su tutto il territorio nazionale.
  Altro discorso che stiamo approfondendo è quello della cooperazione informatica Pag. 5tra SIAE e Agenzia dell'entrate. Mettiamo a disposizione dell'Agenzia tutte queste banche dati, come dicevo on line, ma non abbiamo accesso all'Anagrafe tributaria, cosa che abbiamo richiesto recentemente all'Agenzia: si tratta di un punto delicato d'intervento. È evidente che abbiamo la conoscenza del volume d'affari dei corrispettivi introitati dagli organizzatori di spettacoli di intrattenimento, ma di fatto non sappiamo se e quanto questi soggetti hanno effettuato in termini di dichiarazione IVA o di F24, quindi di versamento vero e proprio. Quando effettuiamo le verifiche documentali, è come se andassimo al buio, svolgendo cioè le verifiche documentali senza un supporto di informazione. Abbiamo quindi chiesto all'Agenzia delle entrate di stipulare una convenzione per la cooperazione informatica. Il discorso è in via di definizione e ritengo che entro l'anno si raggiungerà l'obiettivo, in modo da rendere più produttivo e mirato il nostro intervento sulle aree di evasione o di elusione.
  Per quanto riguarda il credito d'imposta cinema, si tratta, sostanzialmente, di abbuoni, di benefìci che sostituiscono i vecchi abbuoni cinema della previgente legislazione, progressivamente rimpiazzati dal nuovo decreto interministeriale del 2000. La legge Urbani, che modifica la previgente normativa, prevede che ai fini dell'erogazione dei benefìci non fiscali siano sufficienti i provvedimenti provvisori per i film sia di nazionalità italiana sia dell'Unione europea. L'Agenzia dell'entrate, invece, in sede di approfondimento, ha definito che, per ottenere i benefìci fiscali, cioè il credito d'imposta, ovvero gli ex abbuoni cinema, sono necessari i provvedimenti definitivi. Ovviamente, ci atteniamo a quello che ci ha comunicato l'Agenzia delle entrate, e quindi effettuiamo i controlli sulla base dei provvedimenti definitivi. I provvedimenti provvisori e definitivi hanno tempistiche di emanazione differenti: dalle nostre relazioni risulta che, per i film italiani, lo scarto tra provvedimenti provvisori e definitivi è di tre mesi circa, mentre per quelli dell'Unione europea, addirittura si supera l'anno. Quando viene comunicato un film, il MiBACT emana un provvedimento provvisorio, in forza del quale scattano una serie di benefìci non fiscali come il credito alla produzione. Invece, per quanto riguarda il nuovo credito d'imposta, ovvero i benefìci fiscali, l'Agenzia delle entrate ha stabilito che deve essere stato emanato il provvedimento definitivo di riconoscimento della nazionalità italiana. Questo passaggio comporta che, quando effettuiamo i controlli, verifichiamo che vi è un provvedimento provvisorio, e non definitivo. Secondo l'interpretazione dell'Agenzia delle entrate, questo significa che l'esercente ha beneficiato illegittimamente del credito d'imposta, per cui non ci resta che redigere il verbale di accertamento.
  La questione provvedimento provvisorio versus provvedimento definitivo è stata oggetto di una recente audizione della dottoressa Orlandi. Stiamo lavorando sia con l'Agenzia delle entrate sia col MiBACT per risolvere la questione e riterrei che a brevissimo la risolveremo.

  ALESSANDRO PAGANO. Alcune domande per aumentare le conoscenze sulla SIAE, che certamente tutti percepiamo essere un ente utile, ma alcuni aspetti non sono facilmente leggibili. Il vostro ente, come è stato già detto in premessa dal direttore, è una risorsa non pienamente valorizzata. Relativamente alle vostre banche dati, come avviene l'elaborazione e chi le gestisce, una struttura in house o una struttura affidata all'esterno ? Che costi di gestione ci sono ? Lo chiedo senza mezzi termini, perché, la nostra Commissione ha contribuito concretamente – credo che ne parlerà poi il presidente con la sua consueta ultima domanda – a razionalizzare in maniera esponenziale il sistema. La cabina di regia che si è inteso realizzare ha fatto sì che, utilizzando il nostro braccio operativo, nostro inteso come risorsa dello Stato in generale, cioè SOGEI, siano Pag. 6state realizzate tante e tali cose che, sia per razionalizzazione della spesa sia per successivi vantaggi in termini di entrate, se ne sono potuti misurare i risultati in maniera tangibile. Alcuni enti però sfuggono, tra essi sicuramente SIAE: avrei piacere di capire se tutto questo è avvenuto per via di una scelta, probabilmente altrettanto valida ma diversa, o se non avete mai preso in esame la possibilità di entrare nel sistema integrato che lo Stato in questo caso offre.
  Questo discorso vale anche per i costi di gestione, un altro dei veri problemi della nostra realtà sociale, fiscale e, in generale, di tutto il sistema dei controlli del paese. Vorremmo sapere se SIAE possegga il «cruscotto» – per usare un termine caro al presidente Portas – ai fini dell'analisi complessiva, in che termini tutto questo avvenga e come questi dati, che ripeto attengono al controllo della gestione, vengano trasferiti sia all'ente superiore sia, in generale, ai terzi.
  Quanto al credito d'imposta cinema, vorrei capire ancora meglio. Come mi pare di capire, potenzialmente potreste svolgere un ruolo importante, soprattutto per le opportunità offerte a talenti che possono operare in questo senso: o è nella parte finale – questa è la ragione della domanda – e quindi solo quando il prodotto viene distribuito, che si ha il vantaggio ? Vorrei un chiarimento, perché probabilmente non ho ben capito come funziona dal punto di vista tecnico.

  SALVATORE SCIASCIA. Ringrazio i relatori, per i quali ho una domanda concernente uno degli argomenti che interessa la 6a Commissione Finanze del Senato, cui appartengo, ovvero il gioco con apparecchi con vincite in denaro, tema purtroppo all'ordine del giorno. Leggo che, in base a una convenzione con l'Agenzia delle dogane, siete obbligati contrattualmente a effettuare 12.000 accessi, secondo la competenza territoriale. La prima domanda è: non avete un'autonoma organizzazione ? Dovete visitare soltanto i luoghi dove ci sono macchine di tutti i tipi, dai biliardi ai biliardini, alle ultime slot super-automatiche e così via ? Non avete un'attività propria di indagine ? Non potete quindi recarvi in locali che non vi sono stati segnalati dall'Amministrazione delle Dogane ? I dati poi sono veramente sorprendenti. Sul totale dei controlli, 11.913, più del 60 per cento presenta irregolarità. Penso che su biliardi e biliardini si tratti di un de minimis: sulle macchine per il controllo slot, super-slot e simili, vi è capitato, come ci è capitato, di vedere duplicazioni di macchine, cioè macchine truccate da parte di persone ovviamente non intenzionate a pagare le imposte ?

  LAURA BIGNAMI. Ho sentito che controllate il software dei giochi d'azzardo e mi chiedo se vi occupiate anche dell'identificazione dell'utenza on line o possiate intervenire in tal senso. La mia preoccupazione riguarda i minori. Non so se esista un metodo per controllare che ci sia effettivamente un padre e non un minore on line. Per immettere una password o anche solo il codice di un documento è sufficiente sottrarre momentaneamente il portafoglio al babbo, eventualmente estorcere in qualche modo la password, e direi che il danno è fatto. Siccome questa è una piaga silente ma molto grave della nostra società, mi chiedo se sia possibile introdurre o predisporre un'identificazione con un'impronta digitale o qualcosa di simile.

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. Lascerò le risposte più tecniche al direttore Milzi, ma ritengo di dover rispondere personalmente a due domande, e quella della senatrice Bignami, è particolarmente delicata.
  Non effettuiamo questo tipo di controlli perché non ce lo chiede la convenzione. Potremmo richiederlo. Se fosse necessario, credo che attualmente le tecnologie potrebbero consentirlo a tutela dei minori, come ha detto lei. È un tema a cui tengo particolarmente. Altre sue colleghe sono venute anche in SIAE e ce lo hanno chiesto, in particolare la presidente della VII Commissione, onorevole Piccoli Nardelli. Ho emanato una circolare per tutto il territorio: se nel corso delle verifiche Pag. 7fisiche i nostri agenti mandatari, ovvero il nostro personale di ruolo incaricato di svolgerle, trovano minori che giocano, come purtroppo spesso accade, devono immediatamente segnalarlo alle autorità competenti per far chiudere quella sala. Su questo siamo molto rigorosi. Anche se non è nella convenzione, credo sia nostro dovere di cittadini prima ancora che di società che svolge un servizio per conto dell'Erario. Il tema che pone è molto delicato e giusto: siamo disponibili, qualora ce lo chiedessero, a trovare soluzioni.
  Per quanto riguarda il quesito posto dall'onorevole Pagano sul credito d'imposta cinema, vorrei specificare che ce ne sono di due tipi nel settore cinematografico: il cosiddetto tax credit, erogato ai produttori, che concorre alla produzione del film e il credito d'imposta riservato agli esercenti. Di fatto, quest'ultimo dovrebbe essere un incentivo affinché gli esercenti programmino il prodotto italiano ed europeo. È quasi banale dire che, rispetto alle grandi distribuzioni internazionali, americane in particolare, i film italiani ed europei soffrono e hanno problemi a entrare nelle sale. Tranne i grandi film di Natale o quelli comici, che in questo momento fanno botteghino, è un prodotto che sicuramente gli esercenti hanno più difficoltà a vendere al pubblico.
  L'esercente ritiene di aver diritto a quel credito d'imposta, ma c’è una discrasia temporale. In particolare, il Ministero dei beni e delle attività culturali e la direzione generale per il cinema rilasciano la nazionalità provvisoria del film quando ne viene denunciato l'inizio di lavorazione, mentre il provvedimento definitivo viene rilasciato molto tempo dopo, quando vengono portati tutti i documenti richiesti dalle norme vigenti. Tre mesi è all'incirca la differenza temporale per i film italiani; per i film europei, può addirittura arrivare a un anno, quando il ministero rilascia la nazionalità definitiva. Dato che c’è questa discrasia temporale, quando il nostro personale effettua il controllo, se il film che l'esercente programma ha solo il provvedimento provvisorio, dobbiamo fare l'atto di constatazione. Sebbene il successivo provvedimento definitivo sani la situazione, nel frattempo abbiamo però posto in essere l'atto di constatazione con conseguente revoca del credito d'imposta da parte dell'Agenzia delle entrate. Abbiamo segnalato questa discrasia temporale, come diceva il dottor Milzi, all'Agenzia delle entrate. Dobbiamo certamente evitare le «furberie», ma anche consentire agli esercenti che legittimamente, e magari con sacrifici, immettono il prodotto italiano nelle loro sale di non subire questi inconvenienti con l'Erario. La dottoressa Orlandi e l'amministrazione del MiBACT si sono però impegnati a trovare una soluzione che consenta agli esercenti di programmare le loro sale.
  Col permesso del presidente, cederei la parola al direttore Milzi per rispondere alle altre domande.

  GENNARO MILZI, direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE. Le banche dati sono tutte gestite direttamente in house da SIAE, il che corrisponde a tutto il processo seguìto per acquisire il volume d'affari.

  ALESSANDRO PAGANO. Quanti dipendenti ha la struttura ?

  GENNARO MILZI, direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE. La banca dati ?

  ALESSANDRO PAGANO. Sì, la vostra banca dati.

  GENNARO MILZI, direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE. Non è una società a parte, è proprio SIAE.

  ALESSANDRO PAGANO. Proprio SIAE ?

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. I nostri sistemi informativi hanno complessivamente 74 dipendenti, di cui 4 o 5 si occupano delle banche dati, che poi mettiamo a disposizione dell'Agenzia delle entrate.

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  GENNARO MILZI, direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE. Il processo è estremamente complesso: infatti, accertiamo gli elementi relativi al volume d'affari direttamente durante lo svolgimento degli eventi. La nostra struttura periferica acquisisce i dati in una procedura di sportello i quali vengono poi controllati, validati e mensilmente messi a disposizione dell'Agenzia delle entrate.
  Sull'utenza on line ha già risposto il direttore. Aggiungerei soltanto che sicuramente effettuiamo un controllo sulla ludopatia. Quando controlliamo gli apparecchi, verifichiamo che sia apposto il prescritto avviso: certo, l'effetto è minimo, ma è previsto dalla legge. Allo stesso modo, controlliamo tutti i locali vicini a chiese e scuole: l'Agenzia delle dogane ha infatti stabilito di rimodulare la presenza sul territorio delle sale giochi in modo che siano più distanti da questi luoghi particolarmente delicati.
  Quanto all'irregolarità degli apparecchi, su 11.900 controlli abbiamo riscontrato 7.000 irregolarità, il più delle volte relative al contingentamento delle macchine. Il decreto ministeriale prevede che, secondo i metri quadri della sala, deve esserci un certo numero di new slot o video lottery, e che in determinati esercizi, come i tabaccai, deve esserci almeno un apparecchio meccanico, cioè non a vincita. Verifichiamo dunque i metri quadrati dei locali e il numero di slot e video lottery che possono contenere. In passato, abbiamo trovato casi di pulsanti che bloccano la trasmissione delle giocate a SOGEI. È come se cambiasse la maschera: viene fuori il videopoker, ma al momento del controllo si spinge il pulsante e si ripristina tutto. Un'altra irregolarità normalmente riscontrata è quella per cui la macchina non trasmette: con la prova di giocata, inserita la moneta, contattiamo SOGEI per verificare che effettivamente il contatore si sia incrementato. Le irregolarità emerse attengono dunque a queste grandi casistiche.
  Quanto alla distribuzione geografica, non abbiamo attività di controllo di iniziativa SIAE. Dei 12.000 controlli circa, l'ADM ci dice in quali locali dobbiamo andare, con una pianificazione bimestrale. Allo stato dell'arte, non tutta Italia è coperta. Ad esempio non controlliamo Campania e Calabria, tranne alcune zone. Per esempio, la Lombardia era prima interessata soltanto per due province, mentre dall'anno scorso tutta la regione è stata assoggettata al controllo.

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. Scusi, presidente, giustamente vedevo le facce perplesse degli onorevoli componenti della Commissione e vorrei dare una spiegazione. L'Agenzia delle dogane ci indica ogni due mesi in quali locali dobbiamo effettuare controlli, e quindi in quali regioni si trovano e non ci indicano sale in Campania e in Calabria.

  PRESIDENTE. In Campania e in Calabria le Dogane non vi fanno effettuare controlli da mesi o anni: dico bene ?

  GENNARO MILZI, direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE. Sì. Presumibilmente, provvedono mediante la Guardia di finanza, perché forse hanno una pianificazione di controlli differenziati. Possono mettere in campo diversi soggetti che controllano.

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. La convenzione è stata peraltro ridotta. Prima ve era una più ampia e tutti i controlli venivano affidati a SIAE. Da due anni, l'Agenzia delle dogane ha fatto una scelta diversa. Immaginiamo che siano loro a effettuare molti controlli, con proprio personale dipendente, ovvero con la Guardia di finanza o con altri strumenti a loro disposizione e ci dicono quali controlli «residuali» ci affidano.

  CARLA RUOCCO. Vi ringrazio per la relazione. Tutto questo riguarda i controlli sulla regolarità delle macchinette, per dirla in termini semplici, e dell'impiantistica tracciata: a tutto quello che, invece, è completamente fuori dal circuito della Pag. 9tracciabilità pensa la Guardia di finanza o siete coinvolti, avete un sistema di segnalazione incrociata ?

  GENNARO MILZI, direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE. Per ogni apparecchio installato in una sala il produttore deve avere il nulla osta di distribuzione e l'attestato di conformità, che indica cosa fa e come è organizzato il software: il produttore deve sottoporlo a verifica dell'Agenzia delle dogane, che nel rilasciare tali documenti tecnici, attesta che un apparecchio può essere commercializzato in quanto rispondente a certe caratteristiche.
  Un secondo livello di documentazione riguarda i concessionari, assoggettati al PREU (prelievo erariale unico), che mettono in esercizio l'apparecchio. Per farlo, devono chiedere il nulla osta di esercizio. Quando l'apparecchio è in funzione, deve avere questi tre documenti a corredo. I primi due in fotocopia, mentre il terzo, il nulla osta di esercizio, deve essere in originale. Con i controlli verifichiamo l'esistenza di questa documentazione. Se troviamo apparecchi che ne sono privi o non rispondono a quella documentazione, per noi sono irregolari e lo segnaliamo. È evidente che controlliamo se le macchine sono lecite o meno. Se sono illecite, in alcuni casi, come in quello del videopoker, c’è addirittura la segnalazione per reato penale. Direi che i nostri controlli sono finalizzati proprio a verificare che gli apparecchi in funzione siano quelli che effettivamente rispondono al TULPS, autorizzati dall'ADM e verificati. Quando non hanno quelle caratteristiche vanno segnalati nei nostri atti.

  PRESIDENTE. Anzitutto, complimenti per i 31 milioni di euro che siete riusciti a recuperare sull'evasione fiscale. Ho due domande, a cui potrete rispondere anche per iscritto.
  Quanto costa alla SIAE complessivamente la manutenzione e il collocamento dei vostri server nell'azienda ?

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. Si riferisce, presidente, ai costi di gestione rispetto alla convenzione con l'Agenzia delle entrate e con i Monopoli ?

  PRESIDENTE. Certo, potete anche rispondere per iscritto.

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. Ci riserviamo di rispondere per iscritto.

  PRESIDENTE. È assurdo che ogni volta appuriamo in Commissione che qualsiasi ente italiano ha una banca dati per conto suo. Oggettivamente, è una follia. Lo dico assumendomi le mie responsabilità. È veramente una follia, in un momento di spending review. Penso che la vostra banca dati possa essere gestita direttamente da SOGEI, che ha 2.200 dipendenti e un costo di strumentazione – siamo andati a visitarla – che giudico compatibile con la gestione complessiva della vostra banca dati. Detto questo, se mi manda per iscritto il costo relativo a questo servizio, faremo la valutazione.
  In secondo luogo, effettuate 12.000 controlli e nel 60 per cento dei casi risultano delle anomalie: ho capito bene ?

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. Sugli apparecchi da gioco, presidente.

  PRESIDENTE. Sugli apparecchi da gioco. Potete mandarci la tipologia delle sanzioni irrogate ai trasgressori ? Multe, chiusura dei locali ?

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. Gliene parlerà il direttore Milzi, ma ci riserviamo di trasmettere alla Commissione un'analisi di dettaglio magari degli ultimi due anni, con le sanzioni irrogate. Se è un dato fresco, lo forniamo subito.

  GENNARO MILZI, direttore dell'ufficio servizi in convenzione della SIAE. Non dispongo di un dato preciso.

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  PRESIDENTE. Il tipo di sanzione, perché se si irrogano 2.000 euro dopo due anni a chi ne ha rubati 100.000 sarebbe una follia. In terzo luogo, voi siete il braccio armato delle Dogane.

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. Sulle macchinette, delle Dogane; sui controlli IVA, dell'Agenzia delle entrate.

  PRESIDENTE. L'Agenzia delle entrate ha proprio personale, le Dogane hanno il proprio, ma le Dogane non riescono col personale che hanno a effettuare questi controlli, per cui adopera voi. È questa la sostanza, giusto ?

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. Consideri, presidente, che in particolare i controlli che svolgiamo per l'Agenzia delle entrate avvengono di notte. Non parlo adesso delle macchinette, perché per l'Agenzia delle entrate si fanno nei locali di spettacolo, quindi sono tutti i controlli che solitamente si fanno la sera, quando svolgiamo anche la nostra attività di istituto, che riguarda la tutela, e quindi gli incassi per diritto d'autore. Non conosco i costi del personale delle Agenzie.

  PRESIDENTE. Il personale delle Agenzie non potrebbe lavorare di notte: questo è il problema.

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. Da un lato. Noi, invece, abbiamo alcuni nostri dipendenti e 500 agenti mandatari sul territorio: il 95 per cento del valore economico della convenzione lo distribuiamo proprio ai mandatari e al nostro personale che effettua i controlli di notte. A noi rimane una percentuale davvero piccola – su cui daremo una specifica sui costi di informatica – ma che per noi ha un grande valore. Il nostro è un Paese in cui, quando si paga qualsiasi cosa, dalle tasse al diritto d'autore, che è un diritto del lavoro, quindi tutelato dal codice civile, lo si fa di malavoglia: il fatto di essere rappresentanti dello Stato, e dell'Agenzia delle entrate in particolare, è un po’, se mi passa il termine, ma in senso alto, buono, la nostra «paletta rossa». Produce effetti positivi sia per la tutela del diritto d'autore sia per l'Erario, tanto che quei 31 milioni superano il valore della convenzione. Tenga anche presente che gli altri dati che trovate nella relazione, se l'Agenzia li recupera, rappresentano un valore importante, un potenziale gettito di oltre un miliardo di euro.

  PRESIDENTE. Non si tratta di un dibattito tra lei e me, però, sapendo quanti dipendenti hanno l'Agenzia delle entrate e l'Agenzia delle dogane, capisco in questo momento che lavorate per loro perché non hanno il personale adatto per farlo.

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. Perché abbiamo il know how.

  PRESIDENTE. Detto questo, il problema della Calabria e della Campania è di ordine pubblico ? È per questo che per quelle regioni non si rivolgono a voi ?

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. Presidente, le confesso che non so risponderle. È una domanda che dovrebbe porre...

  PRESIDENTE. Mi sembra strano.

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. Per quanto riguarda il diritto d'autore, cioè la nostra attività di istituto, in quelle regioni, in particolare in Calabria, abbiamo grandissime difficoltà. Alcuni nostri mandatari hanno avuto nell'ultimo anno cinque macchine bruciate, intimidazioni.

  PRESIDENTE. Presumo che sia la Guardia di finanza...

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. Presumo che, se non le segnalano a noi, le svolgano come attività di istituto, con la Guardia di finanza, i Carabinieri, la Polizia di Stato. Devo presumere questo.

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  PRESIDENTE. Anch'io, ma faremo le interrogazioni del caso.

  PAOLO PETRINI. Torniamo a questioni più leggere, anche se sempre riguardanti la banca dati in vostro possesso: quali sono i vostri rapporti con il nuovo IMAIE (Istituto mutualistico per la tutela dei diritti degli artisti interpreti ed esecutori) visto che hanno sempre problemi proprio in relazione alla distribuzione delle informazioni in loro possesso dopo la riforma, che pure c’è stata ?

  GAETANO BLANDINI, direttore generale della SIAE. Abbiamo un solo un tipo di rapporto con il nuovo IMAIE, come del resto lo avevamo con il vecchio. Mentre abbiamo accordi, ad esempio, con l'SCF (Società consortile fonografi), e riscuotiamo anche per conto loro il diritto connesso sulla musica registrata, col nuovo IMAIE, invece, che come sa tutela invece interpreti ed esecutori, non autori, (come attori e cantanti), per legge riscuotiamo i compensi di copia privata. Inoltre, un tavolo interassociativo, presieduto dalla SIAE, si occupa della distribuzione percentuale, le cui aliquote sono sempre previste dalla legge, tra le varie associazioni di categoria. Il tavolo decide solo, sulla base di studi internazionali terzi, la quota che va all'audio e quella della copia privata che va al video. All'IMAIE, quindi, diamo i danari di copia privata che gli spettano per legge. Peraltro, l'IMAIE è l'unico istituto che per legge deve destinare il 50 per cento degli introiti di copia privata in attività di promozione: gli altri non hanno quest'obbligo di legge. Questo è l'unico rapporto che abbiamo con il nuovo IMAIE.

  PRESIDENTE. Ringrazio il direttore generale della SIAE e i suoi collaboratori, e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.20.