XVII Legislatura

Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale

Resoconto stenografico



Seduta antimeridiana n. 77 di Giovedì 19 ottobre 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Di Gioia Lello , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA GESTIONE DEL RISPARMIO PREVIDENZIALE DA PARTE DEI FONDI PENSIONE E CASSE PROFESSIONALI, CON RIFERIMENTO AGLI INVESTIMENTI MOBILIARI E IMMOBILIARI, E TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI FORNITE, ANCHE NEL SETTORE ASSISTENZIALE

Audizione del Presidente e del Direttore generale dell'Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi (ENPAP), Felice Damiano Torricelli e Stefano Cruciani.
Di Gioia Lello , Presidente ... 3 
Galati Giuseppe (SC-ALA CLP-MAIE)  ... 3 
Torricelli Felice Damiano , presidente dell'ENPAP ... 3 
Di Gioia Lello , Presidente ... 6 
Galati Giuseppe (SC-ALA CLP-MAIE)  ... 6 
Di Gioia Lello , Presidente ... 6 

ALLEGATO: documentazione presentata dall'ENPAP ... 7

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
LELLO DI GIOIA

  La seduta comincia alle 14.30.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Audizione del Presidente e del Direttore generale dell'Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi (ENPAP), Felice Damiano Torricelli e Stefano Cruciani.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del Presidente dell'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Psicologi (ENPAP), Felice Damiano Torricelli, e del Direttore generale dell'Ente, Stefano Cruciani.
  Do la parola al relatore sui bilanci dell'Ente, onorevole Giuseppe Galati, per le sue considerazioni, in vista del relativo parere che dovremo esprimere.

  GIUSEPPE GALATI. Grazie, presidente. Come lei ricordava, noi abbiamo lavorato insieme con gli uffici e i consulenti alla predisposizione del parere che riguarda sia i bilanci consuntivi dal 2011 al 2015, sia quelli preventivi e il bilancio tecnico attuariale.
  Siamo qui per alcune domande conclusive di questo nostro lavoro, così da poter esprimere – presumo nella prossima seduta – il nostro parere. Vado subito alle questioni che abbiamo posto all'Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi.
  Con riferimento al comparto PSY ENPAP, avviato dall'ente nel dicembre 2015 con la sottoscrizione di quote per un valore pari a 350 milioni di euro, la nostra richiesta è quale sia l'andamento dello stesso in termini di rendimento finanziario e in quali ambiti economici e sociali le risorse finanziarie conferite vengano investite.
  Seconda questione: quale risulta essere l'importo medio delle pensioni attualmente erogate dall'ENPAP in termini di adeguatezza ai trattamenti previdenziali, nonché quali potranno essere gli effetti della recente riforma dell'articolo 14 del Regolamento di previdenza all'ENPAP, che prevede ogni anno la possibilità di attribuire al montante di ciascun iscritto un importo aggiuntivo, dato dalla differenza tra il rendimento degli investimenti effettivamente conseguito nell'anno e il totale degli importi attribuiti a titolo di capitalizzazione minima dei montanti previsto dalla norma di legge, cioè la media quinquennale del PIL.
  Ultima questione posta: quali misure sono state intraprese per ridurre l'elevato ammontare dei crediti contributivi, molti dei quali risalenti nel tempo. Grazie.

  FELICE DAMIANO TORRICELLI, presidente dell'ENPAP. Grazie, presidente, vicepresidente, onorevoli commissari per l'invito anche a nome del Consiglio di amministrazione.
  In merito ai quesiti formulati, dal punto di vista del presidente dell'ENPAP rappresento che nell'ultimo triennio l'ente è stato Pag. 4fortemente impegnato proprio allo scopo di ammodernare ed efficientare le strategie relative agli investimenti.
  Ad inizio 2015 abbiamo approvato un Regolamento per la gestione del patrimonio, che poi ha avuto il suo iter presso i Ministeri vigilanti, e, grazie alla conclusione di questo iter, è stato possibile avviare un complessivo processo di ammodernamento e di organizzazione, partendo da quel poco che c'era prima di quell'epoca, che ha portato prima all'analisi integrata tra attivo e passivo in termini di rischio e rendimento, la cosiddetta ALM, asset liability management della Cassa, e poi a definire sulla base di questa l’asset allocation per gli investimenti, che l'ente di previdenza ha quindi messo in piedi di conseguenza.
  Nello sforzo di allineare il portafoglio dell'ente alle indicazioni dell’asset allocation strategica, è stata disegnata una struttura di supporto agli investimenti, che è il comparto Sicav di diritto lussemburghese PSY ENPAP, dove PSY sta per Psychology for Sustainable Yield. Questo comparto è stato costituito per gestire la parte di portafoglio in delega dell'ente, pari complessivamente a circa il 40 per cento del patrimonio investito dall'ente, che oggi ammonta al circa 480 milioni di euro su un patrimonio complessivo di circa 1,2 miliardi.
  Il comparto PSY ENPAP è diventato operativo negli ultimi giorni del 2015 e per noi è un progresso estremamente importante in termini di efficientamento e di riduzione del rischio del nostro processo di investimento.
  Gli investimenti sono attualmente affidati a quattro diversi gestori, due per la parte obbligazionaria e due per la parte azionaria. Per la parte obbligazionaria il 3 per cento è attribuito a obbligazioni governative dei Paesi non appartenenti all'area euro, il 3 per cento a obbligazioni corporate, ossia di società private con rating investment grade dell'area euro e di altri Paesi, abbiamo invece un'altra componente corporate con rating inferiore investment grade sempre per il 3 per cento, e obbligazioni governative dei Paesi cosiddetti «emergenti» che prendono il 2 per cento dello stanziamento per questa voce.
  Per la parte azionaria, invece, le azioni emesse da società che hanno sede in Paesi europei euro e non euro sono circa il 12 per cento del complessivo, le azioni emesse da società con sede nei Paesi cosiddetti «economicamente sviluppati» sono il 10 per cento, le azioni emesse da società con sede nei Paesi emergenti sono il 3 per cento.
  Gli indicatori di rischiosità, intesi numericamente con la deviazione standard di rendimento finanziario di questo comparto PSY ENPAP a valori di mercato, per il 2016 sono stati in termini di rendimento pari all'8,31 per cento, con un rischio del 7,74 per cento, per il 2017 al 30 settembre i nostri rilevamenti indicano un rischio al 4,74 per cento, in netta diminuzione, così come è in diminuzione anche il rendimento, anche se non siamo ancora a fine anno, e al 30 settembre è pari al 4,37 per cento.
  Questo comparto, oltre ad avere efficientato il sistema di investimento dell'ente e aver contenuto il rischio corso con gli investimenti, ha anche inteso valorizzare la vocazione etica e sociale della professione di psicologo, e abbiamo posto attenzione a dare indicazioni – in questo momento ancora generiche – per gli investimenti etici in termini di protocolli ESG, cioè gli investimenti che tengono conto dei fattori di rispetto dell'ambiente, di compliance sociale delle società nelle quali investiamo e di strutture di governance societaria che siano allineate al rispetto della legge e della deontologia in tutti i Paesi in cui vengono operate.
  In questo momento è in corso un attento monitoraggio degli aspetti ESG di tutti gli investimenti, nella prospettiva di efficientarli al massimo in termini di adesione massima possibile ai criteri ESG, mantenendo livelli di rendimento e di rischiosità compatibili con l’asset allocation strategica e gli intendimenti dell'ente.
  Di conseguenza, possiamo dire che la gestione finanziaria nel corso del 2016 nel suo complesso ha conseguito in valori contabili un risultato positivo del 4,153 per Pag. 5cento, che corrisponde a un netto del 3,448 nel 2016 a valori di mercato.
  Con questo penso di aver risposto alla prima domanda. Per quanto riguarda la seconda questione, quella relativa alle prestazioni previdenziali erogate dall'ente e all'effetto della riforma del Regolamento previdenziale corrispondente alla modifica dell'articolo 14 del Regolamento di previdenza, si rileva che al 31 dicembre 2016 l'ente eroga un numero estremamente ristretto di pensioni, pari a 3.391, per un controvalore complessivo che è inferiore ai 7 milioni di euro.
  L'importo medio della singola operazione è pertanto di poco superiore ai 2.000 euro annui, vista anche la recentissima istituzione dell'ente e quindi percorsi di contribuzione che sono assolutamente incompleti.
  Dal punto di vista della sostenibilità del sistema complessivo previdenziale dell'ente, lo stesso bilancio tecnico attuariale che avete avuto occasione di consultare, l'ultimo passato all'approvazione dei Ministeri vigilanti, che è quello al 31 dicembre 2014, rileva che non esistono in questo momento complessità o criticità e rileva una piena sostenibilità.
  Nella nota di riscontro dello stesso Ministero del lavoro e delle politiche sociali viene rilevata la sostenibilità gestionale dell'ente nel medio-lungo periodo, non vengono presentati e individuati problemi di stabilità per tutto l'orizzonte temporale di previsione, che è quello pari ai 50 anni indicati dalla legge.
  Dal punto vista dell'adeguatezza, le prestazioni erogate al momento individuano un tasso di sostituzione potenziale per i colleghi a 65 anni con una carriera di 40 anni, quindi proiettati al 2055, intorno al 20 per cento per i colleghi non convenzionati, ossia coloro che versano il contributo del 10 per cento come contributo soggettivo.
  Il tasso di sostituzione aumenta invece al 50 per cento nel caso dei colleghi che sono in convenzione con il servizio integrazionale e che quindi versano un'aliquota contributiva del 20 per cento. Questo in realtà a riscontro delle modifiche regolamentari che sono state approvate perché, oltre alla modifica dell'articolo 14 su cui torno immediatamente, abbiamo modificato anche l'articolo 3 del Regolamento di previdenza, che consente di aumentare volontariamente la contribuzione fino al 20 per cento, e su questa linea l'ente è impegnato in una serie di azioni che troveranno sviluppo anche nei prossimi mesi.
  Tornando alla modifica dell'articolo 14 del Regolamento di previdenza, questa modifica ha consentito all'ente di attribuire al montante di ciascun iscritto un importo aggiuntivo rispetto a quello minimo previsto dalla norma di legge, pari alla media quinquennale del PIL italiano. Questo importo aggiuntivo può essere pari fino al 100 per cento della differenza tra il rendimento degli investimenti effettivamente conseguiti nell'anno e gli importi attribuiti come capitalizzazione sulla base del PIL quinquennale.
  In virtù di queste modifiche nel 2015 siamo quindi riusciti a incrementare i montanti descritti non dello 0,5 per cento, previsto dai calcoli Istat in base alla media quinquennale del PIL, ma del 2,97 per cento, in base alla reale capacità che l'ente ha avuto di ottenere rendimenti dagli investimenti, che nei prossimi anni dovrebbero essere maggiormente efficientati dall'entrata a regime della riorganizzazione che ha fulcro nella costituzione della Sicav PSY ENPAP.
  Per il 2016, infatti, siamo riusciti ad attribuire (in questo caso siamo in attesa ancora dell'approvazione da parte dei Ministeri vigilanti) un incremento complessivo dei montanti pari al 3,08 per cento piuttosto che allo 0,4684, previsto come media quinquennale del PIL e quindi come importo di rivalutazione minima.
  Passando alla terza questione posta dalla Commissione, l'attività di recupero crediti, vorrei rilevare che l'ente a fine 2016 aveva 54.444 iscritti, con un incremento per l'anno nel 2016 del 6,2 per cento del numero di iscritti rispetto all'anno precedente. Devo dire che il trend di crescita degli iscritti alla Cassa si è mantenuto negli anni precedenti anche superiore a questo livello. Abbiamo quindi un aumento importante del numero Pag. 6di iscritti e, a fronte di questo aumento, il complesso dei crediti verso gli iscritti si è tenuto, in termini percentuali, stabile e contenuto al 3,9 per cento.
  Questo probabilmente anche grazie all'azione che il Consiglio di amministrazione dell'ente ha avviato già nel 2015, con un'apposita deliberazione attraverso la quale ha individuato il percorso per rientrare dei crediti vantati dall'ente nei confronti degli iscritti.
  Sulla base di questa deliberazione è stata attivata una serie di innovazioni anche organizzative da parte dell'ente con la strutturazione di un team dedicato, la verifica puntuale di tutte le posizioni attenzionate in quanto debitrici verso l'ente, una serie di passaggi formali e poi di notifica e di definizione dei piani di rientro per tutti i colleghi che erano in posizione debitoria verso l'ente.
  Con questa azione diverse situazioni sono state ricondotte a piani di rateizzazione per il rientro del debito, la condizione preliminare è che venisse versato almeno il 20 per cento del dovuto per attivare questi piani di rientro, per i colleghi che non hanno accettato i piani di rateizzazione invece c'è stata la progressiva attivazione di procedure di recupero giudiziario.
  Ad oggi, sono circa 250 le posizioni che sono state attenzionate con lettere di messa in mora specifiche, il valore complessivo dei crediti vantati da queste posizioni è di circa 15 milioni di euro, sono arrivate diverse adesioni formali ai piani di rientro, che in questo momento sono corrispondenti all'incirca a 1,5 milioni di euro per i quali sono in corso i versamenti. Altre posizioni sono state inviate ai legali dell'ente per gli atti giudiziari necessari, e ad oggi abbiamo avuto l'emissione di decreti ingiuntivi per un controvalore complessivo superiore agli 8,5 milioni di euro.
  Nel corso dell'ultimo anno le attività di recupero crediti sono state maggiormente visibili (probabilmente ne avremo tracciabilità anche nei prossimi bilanci) e sono stati incassati 8,1 milioni di euro per contributi, interessi e sanzioni, come frutto della specifica attività di recupero dei crediti riferiti soprattutto alle annualità pregresse.
  Con questo credo di aver risposto alle domande poste dalla Commissione, vi ringrazio ancora per l'attenzione e sono a disposizione per ulteriori domande.

  PRESIDENTE. Grazie, presidente. Se ci sono ulteriori considerazioni da fare, è possibile farle ora.

  GIUSEPPE GALATI. Per quanto mi riguarda, presidente, visto che ci hanno dotato anche di una nota integrativa per queste richieste di chiarimento, ho i dati sufficienti per preparare e sottoporre alla Commissione il parere.

  PRESIDENTE. Nel ringraziare i nostri ospiti per la disponibilità, dichiaro conclusa l'audizione e dispongo che la documentazione prodotta sia allegata al resoconto stenografico della seduta odierna.

  La seduta termina alle 14.45.

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