XVII Legislatura

Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale

Resoconto stenografico



Seduta n. 35 di Giovedì 10 marzo 2016

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Di Gioia Lello , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA GESTIONE DEL RISPARMIO PREVIDENZIALE DA PARTE DEI FONDI PENSIONE E CASSE PROFESSIONALI, CON RIFERIMENTO AGLI INVESTIMENTI MOBILIARI E IMMOBILIARI, E TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI FORNITE, ANCHE NEL SETTORE ASSISTENZIALE

Audizione del Presidente dell'Ente di Previdenza dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati (EPPI), Valerio Bignami.
Di Gioia Lello , Presidente ... 3 ,
Bignami Valerio , Presidente dell'EPPI ... 3 ,
Di Gioia Lello , Presidente ... 5 ,
Bignami Valerio , Presidente dell'EPPI ... 5 ,
Di Gioia Lello , Presidente ... 5 

ALLEGATO: Documentazione presentata da EPPI ... 6

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
LELLO DI GIOIA

  La seduta comincia alle 8.35.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Audizione del Presidente dell'Ente di Previdenza dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati (EPPI), Valerio Bignami.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla gestione del risparmio previdenziale da parte dei fondi pensione e casse professionali, con riferimento agli investimenti mobiliari e immobiliari, e tipologia delle prestazioni fornite, anche nel settore assistenziale, l'audizione del dottor Valerio Bignami, presidente dell'Ente di previdenza dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati (EPPI). Avverto che il dottor Bignami è accompagnato dal dottor Francesco Gnisci, direttore generale.
  Lascio subito la parola al dottor Bignami per la sua relazione introduttiva.

  VALERIO BIGNAMI, Presidente dell'EPPI. Grazie, presidente, buongiorno. Credo che l'audizione sia concentrata soprattutto sulle ultime vicende in riferimento all'investimento che la cassa che rappresento ha fatto nel tempo in Banca Etruria. Vi ringrazio dell'opportunità di chiarire il rapporto oggettivo con dei dati concreti in riferimento a questo, anche perché precedentemente, per quanto riguarda gli investimenti e l'ambito assistenziale, avevamo già fornito a questa Commissione un'ampia documentazione.
  Visto che stiamo parlando di numeri e quindi l'esposizione potrebbe essere molto più veloce leggendo la relazione, entro subito nel merito.
  I rapporti con la Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio iniziano verso la fine del 2009 su presentazione della stessa all'ente da parte di funzionari della banca. Successivamente la banca fu contattata dall'ente congiuntamente ad altri istituti bancari per la verifica delle possibili condizioni economiche e finanziarie per la proposta di una convenzione da offrire a favore degli iscritti e dei dipendenti dell'ente, oltre che per operazioni di gestione della liquidità (PCT, deposito a termine, tassi di conto corrente per denaro giacente).
  Le operazioni, in relazione alla gestione della liquidità dell'ente con operazioni di breve durata sono state eseguite con la banca operazioni di Pronti contro termine, ovvero di deposito vincolato, al fine di impiegare parte della liquidità dell'ente non investita direttamente nei mercati finanziari.
  La suddetta gestione della liquidità, realizzata tempo per tempo dal mese di giugno 2010 sino al mese di dicembre 2015, periodo in cui si interrompe il rapporto, ha comportato interessi lordi per euro 6,3 milioni, pari ad euro 5 milioni al netto della tassazione vigente. Il rendimento lordo medio annuo dei cinque anni è stato Pag. 4del 2,35 per cento, mentre al netto della tassazione è stato pari all'1,95 per cento.
  Nel giugno del 2011 il CdA dell'ente valutò positivamente la sottoscrizione dell'obbligazione emessa dalla Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio per complessivi euro 20 milioni, avente durata dal 20 luglio 2011 al 20 luglio 2015, con tasso cedolare annuo fisso del 4,10 per cento e periodicità semestrale della liquidazione degli interessi.
  L'obbligazione ha corrisposto regolarmente le cedole e alla scadenza del quadriennio ha rimborsato l'intero capitale, rimborso alla pari. L'operazione ha determinato proventi finanziari lordi di euro 3.280.000, pari ad euro 2.599.489 al netto della tassazione. In termini percentuali il rendimento lordo dell'obbligazione è stato del 4,10 per cento, mentre quello netto del 3,25 per cento.
  Il giorno 26 giugno 2013 il presidente ha assunto il provvedimento di urgenza, ratificato nel successivo CdA del 10 luglio 2013, in relazione all'acquisizione dei diritti d'opzione e conseguente esercizio per la sottoscrizione dell'aumento di capitale offerto al pubblico dalla banca. In merito si ricorda che il periodo di rinegoziazione dei suddetti diritti era dal 10 giugno 2013 al 28 giugno 2013, e questo giustifica il provvedimento d'urgenza.
  Furono acquistati 112.912 diritti d'opzione al prezzo unitario di 0,1799, per un controvalore di euro 20.312, e 332.888 diritti al prezzo unitario di 0,2047, per un controvalore di euro 68.142, e pertanto complessivi 445.800 diritti al prezzo medio unitario di 0,19842, per un controvalore complessivo di euro 88.455.
  Esercitando 445.800 diritti sono stati acquisiti, con data valuta 5 luglio 2013, secondo il rapporto di cambio 17 nuove azioni ogni 5 diritti detenuti, 1.515.720 azioni dalla Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio al prezzo unitario di 0,60, per un controvalore complessivo di addebito di euro 909.434, incluse euro 2,50 di spesa.
  Alla luce di quanto sopra esposto, il totale generale dell'operazione fra diritti ed azioni ammontava ad euro 997.889, per un prezzo medio unitario di carico di euro 0,6583, e 1.515.720 azioni, valore iscritto in Bilancio al 31 dicembre 2013 tra le immobilizzazioni finanziarie. Alla stessa data del 31 dicembre il valore di mercato era di euro 0,5140 per azione, per un controvalore complessivo di euro 779.000.
  Il mercato valutò positivamente l'operazione, in quanto l'aumento di capitale fu completamente sottoscritto e successivamente ci furono importanti apprezzamenti di valore nel corso del titolo, anche in presenza di notizie in merito all'attività di vigilanza condotta dalla Banca d'Italia.
  Nel 2014, a seguito della sospensione della quotazione in Borsa del titolo, per effetto del decreto 45 del 10 febbraio 2015 del MEF, si è proceduto alla rettifica contabile del valore di carico della partecipazione, pertanto al 31 dicembre 2014 il numero di 1.515.720 azioni è stato valorizzato al valore unitario di euro 0,3580, per un controvalore complessivo di euro 542.627, registrando così la minusvalenza da valutazione di euro 455.000.
  Nel mese di febbraio 2015 l'ente ha ricevuto la comunicazione del commissario straordinario, che forniva precisazioni sulla procedura del commissariamento e rassicurava in merito alla correttezza del rapporto tra l'ente e la banca, oltre che auspicare la continuazione.
  Conseguentemente ai provvedimenti adottati in data 22 novembre 2015 dalla Banca d'Italia ai sensi del decreto legislativo n. 180 del 2015, gli amministratori in sede di redazione del Bilancio consuntivo del 2015 provvederanno ad annullare (cosa che abbiamo fatto) il valore della partecipazione, registrando così ulteriori minusvalenze di euro 542.627.
  Il rapporto con la banca è stato oggetto di richiesta di dati e di informazioni da parte di Covip, che abbiamo allegato e prontamente trasmesso.
  La conclusione è questa: il rapporto bancario e finanziario con la Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio è stato contraddistinto da accordi di convenzione a favore degli iscritti e dei dipendenti, per i quali l'ente, nel particolare contesto economico e finanziario del periodo, ha individuato soluzioni che fossero a supporto Pag. 5delle esigenze di finanziamento a condizioni di accesso ed economiche sostenibili (naturalmente questo non è quantificabile).
  Sono state inoltre valutate proposte di investimento a breve e medio termine, compatibili con l'esigenza di assicurare la rivalutazione di legge dei montanti previdenziali degli iscritti dell'ente.
  Il rapporto finanziario con la Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio dal 2010 al 2015 ha complessivamente realizzato proventi finanziari di oltre 8,5 milioni al netto della perdita azionaria, pari a circa 6,6 milioni al netto della tassazione vigente tempo per tempo.
  In termini percentuali ha consentito la copertura della rivalutazione di legge dei montanti contributivi degli iscritti. Le operazioni finanziarie eseguite nel periodo 2010-2015 hanno infatti realizzato – al netto delle perdite azionarie – il rendimento medio annuo lordo del 2,35 per cento, che al netto della tassazione si è assestato sull'1,89 per cento, rendimento superiore al tasso di rivalutazione di legge, che è stato in media pari a circa 0,76 per cento.
  Ricordo che la legge n. 335 del 1995 impone agli enti di previdenza privatizzati e privati la rivalutazione dei rendimenti uguale alla media quinquennale del PIL, e ricordo che nell'anno 2010 il tasso di rivalutazione era l'1,66, nel 2011 l'1,50 per cento, nel 2012 l'1,13 per cento, nel 2013 lo 0,5 per cento, nel 2014 meno 0,32 per cento, nel 2015 0,50 per cento.
  In questi sei anni il rendimento medio del rapporto complessivo con la Banca Etruria ha superato dello 0,76 per cento il coefficiente di rivalutazione che dovevamo riconoscere per legge.
  Abbiamo allegato tutta la documentazione che attesta il percorso che il nostro ente ha intrapreso con Banca Etruria. Al di là delle perdite azionarie, poiché credo che un rapporto finanziario si debba verificare al suo termine, con tutti gli strumenti che noi abbiamo attivato con la banca stessa, è un risultato complessivamente positivo.

  PRESIDENTE. Grazie, presidente. Siccome i commissari hanno avuto questa mattina la relazione con tutti i dati tecnici e abbiamo la necessità di valutare queste operazioni, se ce ne sarà bisogno vi riconvocheremo successivamente per chiedervi delle ulteriori spiegazioni.

  VALERIO BIGNAMI, Presidente dell'EPPI. Ringrazio voi per averci dato l'opportunità di chiarire e siamo a vostra completa disposizione, come sempre, per fornire qualsiasi tipo di approfondimento su questa vicenda e su tutte le altre che ci vedono impegnati quotidianamente per i nostri iscritti.

  PRESIDENTE. Nel ringraziare il presidente e il direttore generale dell'EPPI per la partecipazione all'odierna seduta, dichiaro conclusa l'audizione e dispongo che la documentazione prodotta sia pubblicata in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna.

  La seduta termina alle 8.55.

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