XVII Legislatura

Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale

Resoconto stenografico



Seduta n. 6 di Giovedì 12 marzo 2015

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Di Salvo Titti , Presidente ... 2 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA GESTIONE DEL RISPARMIO PREVIDENZIALE DA PARTE DEI FONDI PENSIONE E CASSE PROFESSIONALI, CON RIFERIMENTO AGLI INVESTIMENTI MOBILIARI E IMMOBILIARI, E TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI FORNITE, ANCHE NEL SETTORE ASSISTENZIALE

Audizione del Presidente f.f. della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP), Francesco Massicci.
Di Salvo Titti , Presidente ... 2 
Puglia Sergio  ... 2 
Di Salvo Titti , Presidente ... 4 
Massicci Francesco , Presidente f.f. della COVIP ... 4 
Di Salvo Titti , Presidente ... 4 
Puglia Sergio  ... 4 
Di Salvo Titti , Presidente ... 4 
Massicci Francesco , Presidente f.f. della COVIP ... 5 
Di Salvo Titti , Presidente ... 6 

ALLEGATO: Documentazione inviata dalla COVIP ... 7

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE TITTI DI SALVO

  La seduta comincia alle 8.15.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  (Così rimane stabilito).

Audizione del Presidente f.f. della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP), Francesco Massicci.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito dell'audizione, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla gestione del risparmio previdenziale da parte dei fondi pensione e casse professionali, con riferimento agli investimenti mobiliari e immobiliari, e tipologia delle prestazioni fornite, anche nel settore assistenziale, del dottor Francesco Massicci, presidente f.f. della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP).
  Avverto che il dottor Massicci è accompagnato dal dottor Raffaele Capuano, direttore generale della COVIP, e dall'avvocato Leonardo Tais, direttore centrale della COVIP.
  Abbiamo tempi, come sempre, molto condizionati dai lavori di Camera e Senato, ragion per cui, dal momento che continuiamo una seduta precedente, io chiederei al senatore Puglia di porre le sue domande, che sono inerenti la discussione già iniziata nella precedente seduta del 12 febbraio scorso.

  SERGIO PUGLIA. Grazie, presidente. Ringrazio la gentilezza degli organi COVIP, intervenuti anche questa mattina. Vorrei porre delle domande in merito alla relazione del 2013, poiché quella del 2014 non è ancora stata pubblicata.
  Sulla gestione dei fondi pensione l'oggetto sono le sanzioni. Dalla relazione leggiamo: «In particolare, l'accertamento ha consentito di verificare la sussistenza di operazioni rilevanti ai sensi delle disposizioni di cui al DM Economia n. 703 del 1996 sui conflitti di interesse, per le quali non era stata data attuazione all'obbligo di comunicazione all'Autorità di vigilanza da parte del legale rappresentante, né erano state fornite nel bilancio di esercizio del fondo le informazioni richieste...».
  In questo caso sto leggendo proprio un estratto della relazione 2013. Si parla di un accertamento, in particolare «sui conflitti d'interesse, per i quali non era stata data attuazione all'obbligo di comunicazione all'Autorità di vigilanza da parte del legale rappresentante, né erano state fornite nel bilancio di esercizio del fondo le informazioni richieste con deliberazione COVIP del giugno 1998 in materia di bilancio e contabilità.
  In relazione a tali inadempimenti, imputabili a effettive disfunzioni riscontrate nell'organizzazione dei processi di lavoro e di controllo da parte del fondo, le sanzioni hanno riguardato il rappresentante del fondo, i componenti degli organi di amministrazione e di controllo, nonché il responsabile, ciascuno in base ai relativi profili di competenza e responsabilità».Pag. 3
  La prima domanda è: sapete già oggi dirmi a quanto ammonta il valore totale delle sanzioni applicate, in questo caso ?
  La seconda domanda è: se durante i controlli vengono rilevati degli illeciti di natura penale, inviate anche segnalazione alla procura della Repubblica ? In questi ultimi due anni, 2013 e 2014, quante segnalazioni avete fatto alla procura della Repubblica ?
  Inoltre, la Commissione per i procedimenti sanzionatori della COVIP, presieduta dal direttore generale, nel 2013 e nel 2014 quante volte si è riunita e quanti provvedimenti di sanzione ha emesso ?
  Vorrei sapere se ci siano delle motivazioni e vorrei, quindi, che spiegaste proprio la motivazione delle sanzioni e che tipo di sanzioni sono state applicate per la problematica riscontrata sul Fondo famiglia, che aveva come amministratore l'ex Sottosegretario al Ministero del lavoro Federica Rossi Gasparrini.
  Passiamo alle attività ispettive: la COVIP esercita la propria azione di vigilanza anche mediante la realizzazione di accertamenti ispettivi presso le forme pensionistiche complementari. Tale attività trova fondamento giuridico nel disposto dell'articolo 19, comma 2, lettera i del decreto legislativo n. 252 del 2005, che attribuisce all'Autorità il potere di esercitare il controllo sulla gestione tecnica, finanziaria, patrimoniale e contabile delle forme pensionistiche complementari anche mediante ispezioni presso le stesse, richiedendo l'esibizione dei documenti e degli atti che ritenga necessari.
  Nella relazione leggiamo: «Nel corso del 2013, oltre a concludere tre accertamenti ispettivi avviati nell'anno precedente, sono stati eseguiti, come da Piano annuale, nove accertamenti ispettivi, alcuni dei quali conclusi nei primi mesi del 2014».
  Se abbiamo ben capito dalla tavola A1, a pagina 177 della Relazione per il 2013, i fondi pensione in Italia sono ben 510, suddivisi in diverse categorie. Su un totale di 510 fondi la COVIP ha svolto soltanto nove ispezioni ? Sono stati ispezionati effettivamente soltanto nove fondi ? Su 510 sono l'1,7 per cento. Si va a campione, ed è questo il motivo per cui questa percentuale è così bassa, oppure è perché ci sono state delle segnalazioni in particolare ?
  Quante sono le ispezioni svolte sulle casse privatizzate, cioè sugli enti previdenziali ai sensi del decreto legislativo n. 509 del 1994 ?
  Voi ritenete adeguato l'organico del personale qualificato e preposto all'analisi critica dei dati su cui viene svolta l'attività di vigilanza ?
  Non ritenete eccessivo il numero delle casse privatizzate e dei fondi pensione in rapporto alla capacità offerta dal personale della COVIP per l'analisi dell'ispezione ?
  È opinione di chi scrive che o la vigilanza è reale, approfondita, accurata e fatta con le competenze giuste, o non serve giustamente a nulla. È, anzi, una dannosa foglia di fico, che certifica un adempimento formale, quando invece nella sostanza ci sono gravi irregolarità o illeciti ai danni degli iscritti alla previdenza.
  Passando alla gestione enti privatizzati, all'interno della relazione 2013 si evidenzia che la COVIP ha definito gli schemi di rilevazione dei dati sulla composizione mobiliare e immobiliare degli enti sia a valori contabili, sia a valori di mercato, nonché sulla relativa redditività, valorizzando anche l'esperienza maturata sotto il profilo delle segnalazioni di vigilanza dei fondi pensione.
  Notiamo che la COVIP rileva che nella sua attività di controllo vi sono delle situazioni di difformità rispetto alle istruzioni COVIP. Premesso che non stiamo parlando di ciò che il ministero richiede a COVIP e della relazione che essa fornisce ai ministeri vigilanti, bensì della fase a monte di acquisizione dei dati trasmessi da un ente alla COVIP, quali provvedimenti vengono presi nei confronti di un ente se quest'ultimo non rispetta le istruzioni COVIP sulle informazioni da inviare, sulla loro classificazione e sulla loro formattazione ? Ci chiediamo come sia possibile non rispondere o rispondere parzialmente a un'Autorità di vigilanza.Pag. 4
  Esiste un'attività sanzionatoria della COVIP rivolta agli enti o ai fondi pensione che non trasmettono, o trasmettono parzialmente, o non strutturano i dati come COVIP chiede loro di fare ? Esiste una sanzione in tal senso ? Se sì, quante sanzioni sono state comminate e per quali importi ai soggetti che non hanno seguito le istruzioni o che omettono i dati del tutto o parzialmente ?
  Se durante i controlli, per esempio, vengono rilevati potenziali illeciti di natura penale, i consiglieri COVIP inviano una segnalazione alla procura della Repubblica ? In questi ultimi due anni quante segnalazioni avete inviato alla procura della Repubblica ? Mentre prima le avevamo viste in particolare sulla gestione dei fondi, adesso le vediamo sugli enti privatizzati.
  Adesso tocco l'aspetto COVIP e Banca d'Italia. Già con il decreto legislativo n. 265 del 2005, all'articolo 21 e seguenti, la COVIP era stata annoverata tra le Autorità, come la Banca d'Italia e l'ISVAP, oggi IVASS, che operano nell'ambito della tutela del risparmio e, in particolare, di quello assicurativo e previdenziale. Il medesimo decreto legislativo, denominato proprio legge sul risparmio, agli articoli 23 e 24 accomuna le suddette attività nella modalità di formazione dei procedimenti per l'adozione di atti regolamentari propri nel settore di competenza, stabilendo nella pratica le forti affinità dei suddetti enti nell'ambito della vigilanza di un settore delicatissimo come quello del risparmio.
  Non riusciamo a capire quali sinergie e affinità istituzionali si sono concretizzate con il protocollo d'intesa siglato nel 2013 tra COVIP e Banca d'Italia.
  La Banca d'Italia mette a disposizione della COVIP i propri servizi informatici e i propri sistemi per l'elaborazione e la gestione delle informazioni relative alle segnalazioni statistiche provenienti dai fondi pensione. In questo caso questa osservazione è effettiva ? Realmente la Banca d'Italia vi mette a disposizione i servizi informatici e i propri sistemi di elaborazione, gestione e raccolta dei dati provenienti dai fondi pensione, oppure questo non viene fatto, ai fini della vigilanza istituzionale ?
  Grazie, presidente.

  PRESIDENTE. Do la parola al nostro ospite per la replica.

  FRANCESCO MASSICCI, Presidente f.f. della COVIP. Senatore, lei ha posto tante di quelle domande che, per soddisfazione di entrambi, io credo sia più opportuno che lei ci consegni un testo scritto, in modo che noi riscontriamo più efficacemente le questioni evidenziate. Diversamente, si farebbe un torto a lei e anche a noi.

  PRESIDENTE. Penso anch'io che questa sia la soluzione più congrua rispetto alle domande. Senatore Puglia, se lei ci consegna un testo scritto, possiamo trasmetterlo direttamente al dottor Massicci.

  SERGIO PUGLIA. Assolutamente sì. Consegno il testo delle domande alla Commissione, in modo tale che vengano trasmesse alla COVIP per una successiva risposta da parte della stessa.

  PRESIDENTE. Grazie, senatore.
  Continuiamo la nostra audizione. Più che porre delle domande, io svolgerei una considerazione generale su un punto che a noi sembra essere quello da chiarire nel sistema regolatorio. Riguarda il tema dei controlli sulle casse private di previdenza.
  Le casse vivono una condizione molto asimmetrica, essendo un soggetto privato che svolge una funzione pubblica. Di per sé, questo determina sulle casse un'incidenza di tanti controlli, nessuno dei quali, però, in realtà, ha una funzione specifica, come invece avviene sui fondi pensione. In particolare, quando le casse investono, per esempio, in proprio e non attraverso le SGR, questo elemento diventa ancora più evidente.
  La domanda che io vi pongo è se voi pensate che questa asimmetria necessiti di una soluzione e quale riterreste la soluzione migliore.

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  FRANCESCO MASSICCI, Presidente f.f. della COVIP. Lei dice che ci sono diversi soggetti che interagiscono per la vigilanza sulle casse privatizzate. Invero, ci sono i ministeri vigilanti, che hanno una funzione molto più ampia, la Commissione, che chiaramente è dentro il contesto della vigilanza, e il sindacato parlamentare. Vigilano ognuno con la propria funzione. Alla COVIP, rispetto alla vigilanza che svolgono i ministeri vigilanti, è stata attribuita una funzione con specifico riguardo agli investimenti.
  Le casse privatizzate, che svolgono la funzione statale, sono enti con gestione finanziaria a ripartizione e hanno un segmento degli investimenti. In merito è stato attribuito legislativamente alla COVIP il compito di svolgere una vigilanza che attiene a questo aspetto.
  Mi permetto di segnalare, però, che noi dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno. Col decreto-legge n. 98, a luglio del 2011, è stata attribuita alla COVIP la funzione di vigilanza sulle casse privatizzate, ma il decreto attuativo e la definizione della scansione di tutta la metodologia accertativa e di referto ai ministeri vigilanti sono stati perfezionati l'anno dopo, a ottobre del 2012. Dal 2012 la COVIP ha iniziato a chiedere elementi informativi alle casse, elementi che le sono stati forniti con maggiore o minore articolazione e che sono stati segnalati nei referti.
  L'ultima informazione, per esempio, al caso principe, l'Enasarco, l'abbiamo chiesta, in relazione agli elementi informativi, nell'aprile del 2013, perché il decreto attuativo è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale nell'ottobre del 2012. Abbiamo successivamente scritto una nota ai ministeri vigilanti a giugno del 2013 in cui si rappresentavano tutte le questioni. Noi non abbiamo avuto poi segnalazioni al riguardo, ma la nostra funzione l'avevamo svolta. A ottobre del 2013 c’è stato il referto annuale.
  Stiamo parlando, per la prima volta, di vicende che sono ancora in corso di formazione ed implementazione. Io credo che, passato quest'anno, al prossimo esercizio quest'attività verrà portata a regime.
  Lo stesso vale anche per le comunicazioni. È la prima volta che si prendono dei contatti. Anche la verifica dei dati e il modo in cui vengono trasmessi sono in una fase di rodaggio. In due o tre esercizi questa è un'attività che andrà sicuramente a regime, essendo stata standardizzata. Pertanto, le informazioni saranno tutte più puntuali ed espresse nei termini più ristretti.
  Stiamo d'altra parte parlando di una funzione che nel 2011 non esisteva. Nel 2012 è stato perfezionato il decreto, sono cominciati a pervenire gli elementi informativi e adesso siamo al secondo referto.
  Ricordo che l'Enasarco ha adottato dei regolamenti, che però devono essere esaminati e approvati. La COVIP ha fatto il suo esame e ha detto se andavano bene oppure se andavano corretti, ma per perfezionarsi e implementarsi con le modifiche organizzative, questi regolamenti devono essere approvati. È un processo che sta marciando.
  Relativamente alle proprie funzioni, io credo che la COVIP si sia attrezzata e che abbia prodotto tutta la documentazione richiesta. Vorrei che fosse pure apprezzato questo aspetto, altrimenti si rischia di buttare il bambino con l'acqua sporca.
  Sicuramente migliorerà sia la capacità di conoscenza da parte della COVIP che le modalità di relazione con gli stessi enti, che per la prima volta si confrontano con qualcuno in maniera strutturata sulle dinamiche e sugli aspetti qualitativi degli investimenti.
  In ogni caso, la questione di fondo è anche che questa attività di verifica noi la abbiamo effettuata in assenza di un regolamento che disciplinasse la materia degli investimenti. Il procedimento è ancora in corso di perfezionamento, essendo terminata la consultazione. In presenza di un regolamento, i compiti si faciliteranno, sia sul versante degli enti, sia sul versante della vigilanza.
  Se voi leggete tutte le nostre note e i nostri referti, noi scriviamo che finora abbiamo lavorato in assenza di un regolamento. Gli enti si sono trovati delle regole. Noi siamo andati anche a verificare Pag. 6se almeno avessero rispettato le regole che si erano dati autonomamente, oppure ne abbiamo lamentato l'assenza.

  PRESIDENTE. Grazie, Presidente Massicci. In realtà la domanda che ponevo non era relativa alla capacità con cui la COVIP svolge la sua funzione, ma era di riflessione su un sistema che ha tanti controlli. Il punto era verificare quanto l'insieme di questi controlli avesse poi un'efficacia effettiva.
  La settimana scorsa noi abbiamo fatto un'audizione proprio sulle consultazioni, che stanno per ultimarsi, sullo schema di regolamento relativo agli investimenti delle casse. Se ho capito bene, la vostra riflessione è relativa a una messa a regime del sistema. La vostra risposta è non solo di rivendicazione puntuale di una funzione svolta, ma anche di un'attenzione rispetto a un processo in corso e, quindi, di valutazione di un sistema che va ancora messo a regime. Questo mi pare sia il suggerimento che voi proponete.
  Nel ringraziare ancora i nostri ospiti, dispongo che la documentazione che verrà successivamente inviata dalla COVIP in risposta alle questioni poste del senatore Puglia nella odierna seduta vengano pubblicate in allegato al resoconto stenografico della stessa, e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 8.40.

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