XVII Legislatura

VII Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 5 di Mercoledì 29 marzo 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Piccoli Nardelli Flavia , Presidente ... 2 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA BIGLIETTAZIONE DELLO SPETTACOLO DAL VIVO

Audizione di rappresentanti dell'Agenzia delle Entrate e del Consorzio Netcomm.
Piccoli Nardelli Flavia , Presidente ... 2 
Polito Aldo , Direttore Centrale Accertamento dell'Agenzia delle Entrate ... 2 
Piccoli Nardelli Flavia , Presidente ... 5 
Elia Silvia , Legal Advisor del Consorzio Netcomm ... 5 
Piccoli Nardelli Flavia , Presidente ... 6 
Vacca Gianluca (M5S)  ... 6 
Rampi Roberto (PD)  ... 7 
Piccoli Nardelli Flavia , Presidente ... 7 
Polito Aldo , Direttore Centrale Accertamento dell'Agenzia delle Entrate ... 7 
Piccoli Nardelli Flavia , Presidente ... 7 
Elia Silvia , Legal Advisor del Consorzio Netcomm ... 7 
Piccoli Nardelli Flavia , Presidente ... 7

Sigle dei gruppi parlamentari:
Partito Democratico: PD;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Il Popolo della Libertà- Berlusconi Presidente: (FI-PdL);
Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista: MDP;
Alternativa Popolare-Centristi per l'Europa-NCD: AP-CpE-NCD;
Lega Nord e Autonomie - Lega dei Popoli - Noi con Salvini: (LNA);
Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà-Possibile: SI-SEL-POS;
Scelta Civica-ALA per la Costituente Liberale e Popolare-MAIE: SC-ALA CLP-MAIE;
Civici e Innovatori: (CI);
Democrazia Solidale-Centro Democratico: (DeS-CD);
Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN);
Misto: Misto;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l'Italia (PLI): Misto-PSI-PLI;
Misto-Conservatori e Riformisti: Misto-CR;
Misto-USEI-IDEA (Unione Sudamericana Emigrati Italiani): Misto-USEI-IDEA;
Misto-FARE! - Pri: Misto-FARE! - Pri;
Misto-UDC: Misto-UDC;
Misto-Alternativa Libera-Tutti Insieme per l'Italia: Misto-AL-TIpI.

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
FLAVIA PICCOLI NARDELLI

  La seduta comincia alle 13.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori è garantita anche dalla trasmissione in diretta sul canale web-tv.

Audizione di rappresentanti dell'Agenzia delle Entrate e del Consorzio Netcomm.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla bigliettazione dello spettacolo dal vivo, l'audizione di rappresentanti dell'Agenzia delle Entrate e del Consorzio Netcomm. Vi informo che la F&P Group e Riserva Rossa, non potendo partecipare all'audizione, hanno inviato una memoria congiunta, che è in distribuzione assieme alle memorie degli ospiti odierni. Voglio anche rendere noto, non solo come curiosità, che l'omologa Commissione parlamentare della Camera dei Comuni, come emerge dagli organi di stampa, sta conducendo un'inchiesta sullo stesso oggetto della nostra indagine, quindi, se non ci sono obiezioni, metteremo a disposizione dei colleghi il materiale già pubblicato dalla Commissione britannica.
  Nel rivolgere un saluto di benvenuto ai partecipanti di oggi, do la parola al dottor Aldo Polito, Direttore Centrale per l'Accertamento dell'Agenzia delle Entrate.

  ALDO POLITO, Direttore Centrale Accertamento dell'Agenzia delle Entrate. Ringraziamo per averci dato l'opportunità di essere ascoltati dalla Commissione. Come sapete, ci occupiamo delle tematiche fiscali e, per quanto di interesse della Commissione, abbiamo ritenuto opportuno darvi uno spaccato delle nostre attività specifiche, sia con riferimento alla gestione delle biglietterie automatizzate, gli strumenti attraverso cui si accede agli eventi, sia con riferimento alle attività di controllo che poniamo in essere nel settore.
  Le nostre attività si sostanziano anche nella gestione delle biglietterie automatizzate. Per quest'attività, ci avvaliamo, in maniera pressoché esclusiva, della SIAE, nel senso che la Società italiana autori editori si occupa prevalentemente dei diritti d'autore, ma ha anche una convenzione con l'amministrazione fiscale da diversi anni, per la gestione dell'imposta sugli intrattenimenti e per l'imposta cosiddetta «IVA spettacoli». Nell'ambito di quest'attività convenzionale, è stata affidata alla Società anche parte della gestione delle biglietterie automatizzate, che sono uno strumento particolarmente importante. Introdotte nel nostro Paese ormai oltre quindici anni fa, sono finalizzate ad avere un presidio sull'accesso agli eventi di spettacolo e constano di apparecchiature hardware, che sono portate da una commissione dell'amministrazione finanziaria, istituita presso l'Agenzia. Questa commissione, composta da dirigenti dell'amministrazione fiscale, del Ministero dello sviluppo economico, dalla Guardia di finanza e della SIAE stessa nonché dall'Agenzia delle Dogane, ha la funzione di validare la capacità delle apparecchiature e di garantirne l'integrità fiscale.
  In breve, i misuratori fiscali, ossia le biglietterie cosiddette «automatizzate», sono i corrispondenti dei registratori di cassa, che sono in tutti gli esercizi di vendita al dettaglio di beni e servizi. In sostanza, chi svolge attività spettacolistiche, in luogo di quei misuratori, ne adotta altri, che hanno Pag. 3caratteristiche di maggiore raffinatezza, atteso che i titoli di accesso all'evento recano il cosiddetto «sigillo fiscale». Questo ci consente, con riferimento ai corrispettivi riscossi, di avere una mappatura completa su: quantità di soggetti che hanno avuto accesso all'evento; ammontare dei corrispettivi pagati; ammontare dell'imposta inglobata nel prezzo; somme aggiuntive eventualmente corrisposte dall'acquirente del biglietto. Tutta l'attività, poi, è rinforzata dal rilascio di una smart card di cui devono dotarsi i cosiddetti «operatori», ovvero i soggetti che prevedono di istituire apparecchiature per il rilascio dei titoli di accesso: essa è, di fatto, una tessera identificativa che collega l'operatore alla macchina, consentendo l'integrità complessiva del sistema. A quest'attività, in particolare, provvede la SIAE. Nella relazione che abbiamo inviato, ci sono anche i numeri e i volumi delle attività poste in essere, delle quali vorrei offrirvi una prima sintesi.
  Dal 2010, da quando cioè abbiamo iniziato a operare nel settore, il volume di affari è notevolmente cresciuto, rispetto agli anni Novanta. Soprattutto, siamo riusciti a mettere sotto controllo un sistema di operatori particolarmente ampio e complesso. Quello che forse è importante ai nostri fini – ci torneremo più avanti – è il fatto che, a metà del nostro percorso, intorno al 2008, l'Agenzia ha previsto un'ulteriore evoluzione dei sistemi: sostanzialmente, ha previsto la possibilità di emettere titoli digitali in luogo del biglietto cartaceo, ovvero uno strumento digitale che consentisse l'accesso all'evento, senza la materiale esibizione del titolo, e ha previsto, contestualmente, la possibilità di controllare gli accessi attraverso varchi cosiddetti «automatizzati».
  Ricordo che questo evento fu, in verità, innescato dagli eventi particolarmente delicati che, a metà degli anni Duemila, come ricorderanno gli onorevoli deputati, avvenivano negli stadi calcistici. Ci fu una serie di difficoltà di ordine pubblico, a causa delle quali il Ministero dell'interno ha previsto il cosiddetto «Daspo» per i tifosi che avevano provvedimenti di esclusione dall'accesso agli stadi e ha imposto una serie di regole di ordine pubblico e di pubblica sicurezza alle squadre di calcio professionistiche e ai gestori degli stadi. In quella circostanza, l'Agenzia – che fu parte particolarmente attiva, essendo lo strumento con cui far funzionare il sistema – ha immaginato e realizzato la cosiddetta «sinergia» tra apparecchi per il controllo dell'accesso automatizzato e titoli digitali, quindi fondamentalmente la possibilità di presidiare l'accesso a questi spettacoli. Lo strumento del titolo digitale e del controllo degli accessi rafforza il presidio di sicurezza, quindi è particolarmente significativo, anche ai fini che la Commissione si sta ponendo, cioè quelli di contrastare, quanto più possibile, il fenomeno di secondary ticketing, che noi stiamo in qualche modo osservando e studiando, ormai da diverso di tempo. Dalla fine del 2014 o dall'inizio 2015, si è riscontrata la presenza di fenomeni particolarmente rilevanti che cominciavano ad affacciarsi sul mercato, oltre a fatti di cronaca. In verità, la vicenda parte un po’ più indietro negli anni e, poi, ha avuto una certa esplosione.
  Nei limiti della nostra capacità operativa e della variegata gamma di attività, cui pure siamo preposti, abbiamo iniziato a esaminare questo fenomeno nel dettaglio, individuando gli operatori che stavano sul mercato. Ora abbiamo una mappatura abbastanza completa, ma presumo che anche la Commissione sia arrivata ad analogo traguardo, dopo le varie audizioni svolte. Gli operatori del secondary ticketing agiscono nella legalità, ma, a volte, anche nell'illegalità. Nella stragrande maggioranza dei casi, questi operatori sono collocati fuori dal territorio nazionale, rendendo molto più complesso per le autorità il controllo degli aspetti fiscali: segnalo che noi, comunque, non possiamo che preoccuparci del profilo più strettamente fiscale. Purtuttavia, abbiamo anche verificato, sulla base delle analisi di intelligence compiute dalle nostre strutture preposte a questo scopo, che comunque questi operatori, non potendo operare totalmente on-line, si servono di una serie di soggetti che coprono il territorio nazionale. Ciò induce ad una serie di riflessioni, in corso di approfondimento anche giuridico, per capire se, in Pag. 4qualche misura, possa ipotizzarsi una stabile organizzazione personale o materiale di questi soggetti, che potrebbe essere rilevante, ai fini della tassazione nel territorio nazionale, per i proventi derivanti dalle loro attività. Quest'attività ha avuto uno sviluppo particolarmente intenso nel 2016. Come ricorderanno gli onorevoli deputati e lei, signora presidente, nell'audizione della SIAE svoltasi a febbraio presso la vostra Commissione, la Società italiana autori e editori segnalava una serie di iniziative sul piano giudiziario, poste in essere dalla società stessa. Mi permetto di collegarmi a quell'evento per rappresentare che c'è una strettissima sinergia tra l'amministrazione fiscale e la SIAE stessa. Nel periodo tra aprile e giugno, abbiamo svolto diversi incontri con SIAE sul tema del secondary ticketing, sfociati poi nel segnalare, suggerire e invitare SIAE ad avviare una serie di iniziative sul piano civilistico e penalistico, per gli eventi che in qualche modo cominciavano a delinearsi, per effetto delle attività che svolge la SIAE. Ricordo, in proposito, che la SIAE svolge anche un'attività di controllo in loco anche in nome e per conto del presidio fiscale, avendo assunto, poteri specifici in funzione della convenzione realizzata con l'amministrazione fiscale, in applicazione della norma del 1999. Sulla base dei poteri specifici che le sono propri, la SIAE ha alcuni poteri di accesso nonché di regolazione, quindi anche di riferire e informare le autorità giudiziarie. Questo accadeva nel 2016, quando, cioè, abbiamo avviato un'attività preparatoria per iniziative di accessi, ispezioni e verifiche, come riportato nel documento inviato stamattina. Poi, come penso sappiano anche i deputati, a novembre c'è stata una notizia di cronaca abbastanza rilevante concernente una serie di indagini su questo campo, avviate da una procura nazionale, con connesse attività di sequestro e attività di polizia giudiziaria.
  A quel punto, secondo le regole tipiche a presidio degli obblighi tributari, le amministrazioni devono fermarsi per non entrare in conflitto con gli organi di polizia giudiziaria ed evitare di interferire con le indagini in corso. Oggi siamo in attesa dell'esito delle indagini svolte dai colleghi della Guardia di finanza per proseguire con l'azione amministrativa, che spetta a noi.
  Con il tema specifico del secondary ticketing, giungo alla conclusione di questo mio brevissimo intervento. Poi, ovviamente i signori deputati e le signore deputate potranno chiedere ulteriori illustrazioni e spiegazioni. In questo documento, abbiamo messo in evidenza tre punti, che possono essere in qualche modo significativi. Ci riferiamo alla parte finale, nella quale sono state illustrate alcune misure di contrasto ai fenomeni.
  In questo caso, si parla di contrasto all'acquisto multiplo tramite «BoT», programmi che accedono ai siti attraverso lo stesso tipo di canale utilizzato dagli utenti umani, simulandone il comportamento. Questo consente di acquistare una mole ingente di biglietti in tempi molto ridotti, determinando inevitabilmente la contrazione, se non l'esclusione dal mercato, dei biglietti. È chiaro che questi sistemi possono essere efficacemente contrastati mediante strumenti Captcha. Per questo riteniamo che gli operatori sul mercato, da chi vende i biglietti agli organizzatori degli eventi, dovrebbero produrre un codice di autoregolamentazione, essendo i maggiori interessati a contrastare la piaga di questo fenomeno dilagante. Ci sono risvolti fiscali importantissimi, ma questi non sono gli unici: c'è infatti un problema di diritti d'autore, che non vengono pagati agli autori, oltre a una parte dei compensi, che non vanno agli autori stessi. I problemi investono l'intera collettività. Comunque, c'è un'illegalità diffusa, che, in quanto tale, deve essere contrastata da tutti. Crediamo e riteniamo che sia importante mettere evidenza come i sistemi possano autoregolarsi. L'introduzione di sistemi come i codici Captcha consentirebbe, in qualche modo, di ridurre questo fenomeno.
  L'altro fenomeno cui facevo riferimento è quello del biglietto nominativo. Come dicevo poc'anzi, le norme di pubblica sicurezza lo impongono per l'accesso agli stadi, con riferimento alle manifestazioni calcistiche; ma, ovviamente, avendo già predisposto a questo fine tutto l'apparato organizzativo, nessuno vieta all'organizzatore di utilizzare quelle stesse apparecchiature. Pensiamo agli spettacoli che avvengono negli stadi. Per la maggior Pag. 5 parte di essi, soprattutto quelli estivi, i grandi eventi, si possono utilizzare quelle stesse apparecchiature che non abbiamo immaginato solo per gli eventi calcistici. Il nostro provvedimento del 2008 era erga omnes, quindi – fermo restando che non è l'amministrazione fiscale che può imporre un sistema di sicurezza e controllo agli accessi, trattandosi di una questione di pubblica sicurezza – abbiamo fatto in modo che il provvedimento non fosse limitato solo al calcio: anzi, il provvedimento, all'epoca, fu immaginato e pensato per essere efficace erga omnes, perché, in realtà, ci interessava questa valenza più generale. Tenete conto che, per il biglietto nominativo, molti operatori sollevano il problema dell'obbligo di acquisto di un solo biglietto con una singola carta. Questo, in verità, non è vero. Come abbiamo già affermato, in via amministrativa, che, se si comprano con una carta di credito cinque biglietti, si possono digitalizzare cinque biglietti sul proprio smartphone con la propria carta di credito. Alcuni operatori ci hanno fatto presente la necessità di consentire l'ingresso delle famiglie, di genitori con bambini, rendendoci evidente che avremmo dovuto offrire, come abbiamo fatto già dal 2015, la possibilità agli operatori di andare anche in questa direzione. Tra l'altro, questa pronuncia è stata data agli operatori del settore specialistico, ma stiamo riflettendo da qualche giorno, anche in preparazione a quest'audizione, sul fatto che probabilmente vale la pena renderla pubblica, in modo che costituisca essa stessa un volano; quindi volevamo approfittarne, a valle di quest'audizione, per ritornare sul tema e cercare di rendere pubblica una pronuncia, che ormai risale a quasi due anni fa.
  L'ultimo tema riguarda il biglietto digitale, che si combina con quello nominativo. Ovviamente, le due funzioni hanno una capacità assai rilevante di contenere un fenomeno, che, come tutte le piaghe che assistono l'economia illegale, nessuno è in grado di eliminare, ma che certamente alcuni strumenti possono ridurre in maniera sensibile. Come dicevo poc'anzi, la nostra attività di controllo in questo momento è ferma, per la parte strettamente operativa, per evitare la sovrapposizione con le autorità di polizia giudiziaria. Pensiamo di ripartire, appena saranno terminate le funzioni specifiche, per una serie di accessi, ispezioni e verifiche, in capo ad alcuni operatori, tenendo presente l'indirizzo di Falcone «segui il denaro», per riuscire a scoprire il fenomeno. Grazie dell'attenzione.

  PRESIDENTE. Ringrazio il dottor Polito, Direttore Centrale Accertamento dell'Agenzia delle Entrate. Ringrazio anche l'ingegner Buono, Direttore Centrale Tecnologie e Innovazione, che lo accompagna.
  Do la parola all'avvocato Silvia Elia, Legal Advisor del Consorzio Netcomm.

  SILVIA ELIA, Legal Advisor del Consorzio Netcomm. Buongiorno a tutti. Voglio anch'io ringraziare tutti i deputati presenti e la presidente per aver accolto la nostra richiesta di audizione.
  Faccio una breve premessa per presentare il Consorzio Netcomm. Il nostro è il Consorzio del commercio elettronico e nasciamo con la finalità di incentivare lo sviluppo del commercio elettronico, facendoci portavoce delle istanze del settore e interfacciandoci con tutti i player che vi partecipano, non solo dal lato azienda, ma anche dal lato consumatori, quindi cercando anche di favorire la tutela del consumatore e il rispetto delle pratiche legali, per accrescere la fiducia in questa modalità di acquisto. Anche noi, alla luce di quello che è accaduto negli ultimi tempi, abbiamo notato come questi eventi abbiano avuto le ripercussioni che ben conoscete, non solo dal punto di vista fiscale, ma anche sotto altri profili, come quello del diritto d'autore e di altre tematiche connesse. Inoltre, questa situazione crea anche un po’ di sfiducia rispetto al nostro settore. Sentiamo di poter fornire il nostro supporto all’iter, essendo in grado di poterci interfacciare con i diversi player, sia, come dicevo, dal lato delle aziende che da quello del consumatore.
  Abbiamo fatto alcune brevi osservazioni, confrontandoci anche con alcuni operatori, tra cui Ticketone, e analizzando alcuni aspetti. Si tratta di un fenomeno ovviamente molto complesso e molto composito, le cui fattispecie di distorsione agiscono a diversi livelli. Tra questi, anche quello dei «BoT», i Pag. 6software che si interpongono in questo sistema con acquisti massivi. Oltre a questo, abbiamo visto che ci sono anche altri elementi, ai quali prestare attenzione. Nella disamina del testo dell'articolo 1, commi 545 e 546 della legge 232 del 2016, abbiamo rilevato aspetti che, secondo noi, potrebbero essere significativi in un'ottica di maggiore chiarezza della normativa, visto che è in discussione anche l'emanazione di un regolamento di disciplina del fenomeno. Abbiamo quindi evidenziato due aspetti: in primo luogo, abbiamo posto l'attenzione sull'eccezione prevista, ovvero tollerare la vendita di biglietti a persone fisiche che non operano nel settore come professionisti, ma che vendono questi titoli di accesso occasionalmente e, come riferisce la norma, senza scopi commerciali. Secondo il nostro punto di vista, potrebbe essere importante sottolineare l'occasionalità della vendita e disciplinare, in maniera ancora più compiuta, questo aspetto, in modo da fugare ogni dubbio. Al di là delle organizzazioni più o meno grandi che alimentano il mercato secondario, abbiamo visto che, molte volte, c'è anche un'attività da parte di privati, che acquistano titoli in maniera massiva per poi rivenderli. Il fatto che questa vendita sia effettuata con una certa abitualità non ci permette più di rientrare nella previsione. Suggerivamo di porre l'accento sul concetto dell'occasionalità della vendita, tollerarla, quindi, solo in via eccezionale e per motivi contingenti. Per motivo contingente, si intende, per esempio, il caso di un soggetto che, avendo acquistato pochi biglietti e trovandosi poi nell'impossibilità di poterne usufruire, decida di rivenderli. Questa fattispecie deve essere tollerata, a condizione che non generi guadagni e abbia l'unica finalità di disfarsi del bene. Vorremmo porre l'attenzione sul fatto che non devono esserci ricarichi sul prezzo di vendita, altrimenti, si generano anomalie. Abbiamo posto l'attenzione anche al punto b) del primo capitolo affrontato, precisando che sarebbe forse più opportuno che si indicasse non solo «senza finalità commerciale», ma anche «senza scopo di lucro», per enfatizzare tale circostanza. Per quanto concerne il contrasto di queste pratiche, abbiamo riflettuto, anche grazie al confronto con gli operatori, che sarebbe fondamentale anche tracciare i titoli di accesso, in modo da capire dove si pone questo fenomeno distorsivo, dal momento in cui questi biglietti vengono rimessi in vendita sul mercato secondario. Un valido espediente potrebbe essere quello di apporre sul biglietto anche un sigillo fiscale, ovvero un codice alfanumerico, che ne permetta l'immediata tracciabilità, oltre al settore, fila e posto di vendita o cosiddetto «posto unico». Tutto ciò al fine di riuscire a colpire eventuali vendite non autorizzate. Tra l'altro, riferendomi anche a quanto veniva detto in precedenza rispetto ai BoT, occorre rilevare che questi meccanismi, a volte, sfociano in un ambito ancora più fraudolento, perché vengono messi in vendita anche titoli che non sono emessi, dichiarandoli disponibili solo allo scopo di attirare l'attenzione. In questi casi, il consumatore rimane effettivamente privo di biglietto. Il fatto di indicare determinati elementi sul titolo stesso, ne permette l'identificazione e aiuta a contrastare anche questo tipo di fenomeno.
  Concludendo, vi ripeto che, per la posizione che rivestiamo e per il ruolo di interlocutori che abbiamo con i diversi player e anche con le piattaforme, riteniamo di poter collaborare per mettere a disposizione la competenza nostra e degli operatori che ci aiutano, in modo da riuscire, se non a risolvere, a contrastare questi fenomeni. Tra l'altro, vorrei sottolineare anche l'interesse preminente della nostra azienda a combattere tali contesti. Di conseguenza, siamo molto disponibili e favorevoli a trovare forme di collaborazione e di azione in assoluta trasparenza.

  PRESIDENTE. Grazie all'avvocato Elia del Consorzio Netcomm. Do la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  GIANLUCA VACCA. Vorrei ringraziare innanzitutto gli ospiti e fare una richiesta al dottor Polito in merito all'ipotesi di una comunicazione che ci sarebbe stata già tra Agenzia delle entrate e le società, per quanto riguarda il sistema dei biglietti nominativi. Come già affermato in un'audizione precedente, ci è sembrato poco comprensibile il Pag. 7fatto che un sistema già utilizzato nel mondo sportivo non possa essere facilmente applicabile ed estensibile agli spettacoli dal vivo. Volevo chiedere se si pensa di rendere pubblica questa comunicazione e, quindi, se fosse possibile, averne una copia.

  ROBERTO RAMPI. Vorrei semplicemente ribadire i miei ringraziamenti. Credo che, nell'attuazione di un piccolo emendamento, che abbiamo voluto introdurre e che dovrà produrre un decreto, tenteremo di fare tesoro di tutte le vostre osservazioni, dando al Governo alcune indicazioni, come esito di questo lavoro prezioso. Mi sembra che tutti stiamo cercando di arginare un fenomeno nuovo e che ci siano difficoltà non banali, tra l'obiettivo largamente condiviso che ci poniamo e gli effettivi strumenti tecnici che ci permettono di arrestarlo. Penso – e lo ribadisco – che il fatto che il Parlamento italiano dedichi attenzione a questo tema, oltre a valorizzare un settore, possa servire a dare un'indicazione di natura etica e legale. In sostanza, si sta dicendo a tutti quelli che operano in questo settore (non solo a chi vi è preposto, come l'Agenzia delle Entrate, ma anche agli operatori), «tenete presente che lo Stato italiano non intende tollerare, nelle sue diverse forme, eccessi che favoriscano una parte a discapito di tutti gli altri lavoratori del settore e dei consumatori». Credo che già questo, in qualche misura, possa essere un messaggio, che, se viene registrato, fa capire che taluni comportamenti non saranno più tollerati.

  PRESIDENTE. Non essendoci altri interventi dei colleghi, ringrazio i nostri ospiti e do loro la parola.

  ALDO POLITO, Direttore Centrale Accertamento dell'Agenzia delle Entrate. Sicuramente forniremo a lor signori la copia dei documenti richiesti, anche perché, seguendo le riflessioni dell'onorevole Rampi, qui testimoniamo l'attenzione e l'interesse dell'Agenzia sul tema. Tra l'altro, l'antifrode è nella mia diretta responsabilità, una struttura nazionale che fa riferimento alla Direzione Centrale Accertamento e che sta lavorando intensamente, nei limiti delle risorse disponibili, ma con particolare attenzione, su questo tema. Inoltre, c'è una sensibilità anche molto particolare, atteso che si tratta di una struttura fatta di molti giovani, che frequentano gli spettacoli.
  Poi, quando il prezzo che paghi è incommensurabilmente più elevato rispetto a quello che sarebbe frutto del libero mercato, ci si deve rifiutare di pagarlo, ma ci si deve anche impegnare, come stiamo cercando di fare, perché questo non accada. Ce la stiamo e ce la metteremo tutta, ovviamente nei limiti delle nostre forze. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie, dottor Polito. Prego, avvocato Elia.

  SILVIA ELIA, Legal Advisor del Consorzio Netcomm. Grazie. Solo per concludere, vorrei ribadire quanto detto in precedenza. Questo tema davvero richiede uno sforzo congiunto da parte di tutti quanti. È importante che tutti collaborino e che si agisca sui vari fronti. Purtroppo, gli episodi vanno a discapito dei consumatori, oltre che del mercato stesso. Da parte nostra, rinnovo il massimo impegno e la massima disponibilità. Vi ringrazio nuovamente.

  PRESIDENTE. Grazie all'avvocato Elia e ai nostri ospiti. Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.15.