XVII Legislatura

IV Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 17 di Mercoledì 2 aprile 2014

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Vito Elio , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SUI SISTEMI D'ARMA DESTINATI ALLA DIFESA IN VISTA DEL CONSIGLIO EUROPEO DI DICEMBRE 2013:

Seguito dell'esame del documento conclusivo.
Vito Elio , Presidente ... 3 
Scanu Gian Piero (PD)  ... 4 
Vito Elio , Presidente ... 4 
Artini Massimo (M5S)  ... 5 
Vito Elio , Presidente ... 5 
Duranti Donatella (SEL)  ... 5 
Vito Elio , Presidente ... 6 
Cicu Salvatore (FI-PdL)  ... 6 
Marcolin Marco (LNA)  ... 6 
Vito Elio , Presidente ... 7 
Scanu Gian Piero (PD)  ... 7 
Vito Elio , Presidente ... 7 
Artini Massimo (M5S)  ... 7 
Duranti Donatella (SEL)  ... 7 
Vito Elio , Presidente ... 8 
Cicu Salvatore (FI-PdL)  ... 8 
Vito Elio , Presidente ... 8

Sigle dei gruppi parlamentari:
Partito Democratico: PD;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente: FI-PdL;
Scelta Civica per l'Italia: SCpI;
Sinistra Ecologia Libertà: SEL;
Nuovo Centro-destra: NCD;
Lega Nord e Autonomie: LNA;
Per l'Italia (PI);
Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN);
Misto: Misto;
Misto-MAIE-Movimento Associativo italiani all'estero-Alleanza per l'Italia: Misto-MAIE-ApI;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l'Italia (PLI): Misto-PSI-PLI.

Testo del resoconto stenografico
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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ELIO VITO

  La seduta comincia alle 14.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  (Così rimane stabilito).

Seguito dell'esame del documento conclusivo.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito dell'esame del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sui sistemi d'arma destinati alla difesa, in vista del Consiglio europeo di dicembre 2013.
  Ricordo che il termine per lo svolgimento dell'indagine conoscitiva è spirato lo scorso 31 dicembre e che nella seduta del 10 dicembre scorso ho presentato una proposta di documento conclusivo dell'indagine conoscitiva che, nella successiva seduta del 17 dicembre, ha incontrato un generale primo apprezzamento positivo da parte dei rappresentanti dei gruppi intervenuti e, in particolare, quelli del Partito Democratico, di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle, anche rilevando alcune criticità.
  Successivamente, l'8 gennaio scorso, vi sono stati ulteriori interventi da parte dei rappresentanti dei gruppi e l'onorevole Scanu ha preannunciato la predisposizione di una proposta di integrazione al documento presentato, chiedendo del tempo per presentare, distribuire e preparare tale documento.
  Tale richiesta è stata condivisa e accolta dagli altri gruppi, con la necessità anche di acquisire i contenuti dell'audizione che avrebbe dovuto svolgere l'allora Ministro Mauro sugli esiti del Consiglio europeo.
  Successivamente, tale richiesta di approfondimento è stata reiterata più volte nel corso dell'Ufficio di presidenza, anche alla luce della necessità di ascoltare l'audizione programmatica del nuovo Ministro della difesa, senatrice Pinotti, sino a quando – nella scorsa riunione dell'Ufficio di presidenza – non è stato sollecitato l'inserimento nel calendario dei lavori della Commissione del seguito della discussione del documento, anche su richiesta del Movimento 5 Stelle.
  A questo punto desidero ricordare che, come chiarito dall'articolo 144, comma 1, del Regolamento e come ricordato anche in fase di avvio della nostra indagine conoscitiva, l'indagine conoscitiva è uno strumento procedurale mediante il quale le Commissioni, nelle materie di loro competenza, acquisiscono notizie, informazioni e documenti utili ai fini dell'attività della Camera. A tal fine esse possono invitare qualsiasi persona in grado di fornire elementi utili, e l'abbiamo fatto ampiamente. L'indagine si conclude – recita, infine, il Regolamento – con l'approvazione di un documento che dia conto dei risultati acquisiti.
  Trattasi, pertanto, come più volte precisato anche dalla Presidente della Camera e dagli altri presidenti in numerosi precedenti, di una procedura avente una natura squisitamente conoscitiva e ricognitiva, cui resta evidentemente estranea ogni finalità di controllo, di indirizzo o ispettiva tipica invece di altri strumenti parlamentari, la cui attivazione dipenderà eventualmente da altre apposite autonome iniziative. Lo ripeto adesso, dopo averlo già ricordato in avvio dell'indagine conoscitiva.
  A questo punto, avendo noi depositato il documento conclusivo ed essendo stato chiesto più volte un rinvio della conclusione dell'esame del documento per poter presentare altri documenti e altre proposte, Pag. 4chiedo ai colleghi se intendono svolgere interventi o formulare proposte integrative.

  GIAN PIERO SCANU. Signor presidente, cercherò di evitare di abusare della pazienza sua e di quella dei colleghi, ma credo di aver bisogno di qualche minuto per rappresentare il pensiero del gruppo del Partito Democratico.
  Noi siamo perfettamente a conoscenza di quella che è la natura dell'indagine conoscitiva. Cionondimeno non ci sfugge che esistano altri strumenti attraverso i quali esercitare una forza di tipo prescrittivo da parte del Parlamento nei confronti del Governo.
  Per il Partito Democratico l'indagine conoscitiva è la condizione base per acquisire la conoscenza dello stato dell'arte e farne discendere coerentemente una posizione; ovviamente la coerenza la si declina con una interpretazione che comunque è di parte, benché per essere tale dovrebbe discenderne in maniera diretta.
  Il gruppo del Partito Democratico ha a suo tempo manifestato la propria condivisione relativamente al testo che Lei ha presentato alla Commissione. Cionondimeno, anche in questo caso ha ritenuto di dover pervenire, a valle di tutto questo, ad altre considerazioni che stanno per essere presentate a questa Commissione.
  Noi in verità pensavamo che questo potesse accadere già nella data odierna, ma siccome anche per noi, come per gli altri gruppi politici, l'indagine conoscitiva è stata un momento importante e un'eventuale risoluzione vorrebbe poter essere estremamente seria, noi qui chiediamo di poter mettere il nostro gruppo nella condizione di disporre di un ulteriore periodo non più lungo di due settimane. A beneficio di qualche collega che legittimamente ha manifestato per le vie brevi, amichevoli, il timore che potessimo, per ragioni che sarebbero gravissime se vere, spostare con gradualità la scadenza per farne una sorta di araba fenice, dico che formalmente ci impegniamo, come gruppo, a mettere nella disponibilità di questa Commissione entro e non oltre il 17 di questo mese la nostra valutazione, in maniera tale che, insieme a quelle che gli altri gruppi avranno verosimilmente proposto, si possa pervenire a una o più votazioni.
  Nell'occasione vorremmo anche noi dire la nostra a proposito di quello che ci appare come il più naturale percorso da utilizzare. Una volta che questa Commissione avrà votato il documento conclusivo, ciascun gruppo, se lo riterrà – e il nostro gruppo certamente lo riterrà – elaborerà una risoluzione che in quanto tale verrà sottoposta all'esame del Parlamento, con caratteristiche (voi le conoscete almeno quanto me) tali che possa auspicabilmente essere votata e impegnare conseguentemente il Governo.
  Si tratterebbe, di fatto, di quindici giorni di calendario. Dopodiché potrà finalmente dirsi chiusa un'importante pagina dell'attività di questa Commissione, per la quale a nome di tutto il gruppo mi sento di dover innanzitutto esprimere un apprezzamento nei Suoi confronti, presidente, per la correttezza con la quale ne ha accompagnato il cammino, e anche nei confronti dei colleghi di tutti i gruppi, indistintamente, per il proficuo, serio, onesto e corretto impegno che hanno profuso fin dall'inizio.

  PRESIDENTE. Non ho alcuna difficoltà, onorevole Scanu, sentiti naturalmente i colleghi che riterranno di dover intervenire, ad accogliere la Sua proposta.
  Tra l'altro, apprezzo in particolar modo la distinzione che correttamente Lei pone fra i due documenti, richiamata nella prescrizione regolamentare citata, cioè la differenza tra l'indagine conoscitiva, che ha caratteristiche ricognitive, e altri documenti parlamentari che alla luce dell'indagine conoscitiva potranno impegnare il Governo. Lei ha fatto riferimento alle risoluzioni, ma ci sono altri strumenti, non escluse anche le proposte di legge.
  Questo è il significato dell'indagine conoscitiva che per questo, tradizionalmente, essendo uno strumento di natura ricognitiva, dovrebbe vedere una condivisione abbastanza ampia sulla ricognizione che è stata effettuata, fermo restando che le valutazioni politiche di opportunità sugli effetti di quella ricognizione sono rimesse alle considerazioni dei gruppi.Pag. 5
  Ricordo anche che a dicembre avevamo concordato di non procedere all'immediata votazione del documento conclusivo, che voleva essere una ricognizione anche ai fini del Consiglio europeo di dicembre, perché si era convenuto di iscrivere all'ordine del giorno, insieme con la III Commissione, un'apposita risoluzione, questa sì di indirizzo al Governo, in vista del Consiglio europeo di dicembre. È agli atti la risoluzione da Lei presentata insieme all'onorevole Manciulli nella seduta del 17 dicembre, che fu approvata, e altre risoluzioni presentate dai gruppi di opposizione che furono respinte. In quella risoluzione, tra l'altro, veniva anche richiamato, con un giudizio positivo di apprezzamento, il documento presentato in Commissione. In qualche misura, dunque, il cerchio si chiudeva.
  Chiedo se vi siano altri colleghi che intendono intervenire, altrimenti dovrei chiudere questa seduta e mettere direttamente all'ordine giorno, fra due settimane – salvo diversa decisione dell'Ufficio di presidenza convocato al termine – l'argomento.

  MASSIMO ARTINI. Signor presidente, vorrei far notare alla Commissione che è vero che l'indagine ha solamente lo scopo di definire una situazione, ma è anche vero che è stata richiamata in una particolare mozione e, quindi, la sua conclusione implica una serie di successivi passaggi.
  Relativamente alla proposta del collega Scanu – come ha detto, la sua richiesta ci era stata già preannunciata in via amichevole – il nostro gruppo ha già pronto un documento sia di integrazione all'indagine, sia di valutazione non tanto rispetto alla risoluzione che abbiamo già presentato su una parte dell'indagine conoscitiva, ma anche rispetto ad altre risoluzioni o leggi che potranno derivare.
  L'idea nostra è che, dato il discreto lasso di tempo trascorso, potrebbe essere sufficiente anche solo una settimana di sospensione. Questo è il tempo massimo che avremmo potuto concedere. Ricordo, peraltro, che molto vicino alla deadline proposta dal collega Scanu si dovrebbe tenere anche l'eventuale audizione del Commissario Cottarelli relativamente alla spending review. Il rinvio di due settimane, per quanto ci riguarda, ci pare eccessivo. Tuttavia, è giusto che sia la Commissione a esprimersi.

  PRESIDENTE. Io ho un ricordo diverso. Mi pare che la mozione approvata dall'Assemblea richiamasse nelle premesse le indagini conoscitive delle varie Commissioni, ma che nella parte conclusiva facesse riferimento alla legge n. 244 del 2012. Si tratta comunque di documenti che sono agli atti.
  La ringrazio per il riferimento all'audizione del Commissario Cottarelli perché ne avrei dato informazione nell'Ufficio di presidenza che si svolgerà al termine. Effettivamente avevamo previsto l'audizione del dottor Cottarelli per mercoledì 16 aprile, ma il Commissario ci ha chiesto di poterla spostare al mercoledì successivo, ossia al 23 aprile. Ciò ci consentirebbe, pertanto, di concludere l'esame del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva la settimana precedente. Comunque, possiamo rimettere i dettagli all'Ufficio di presidenza.

  DONATELLA DURANTI. Signor presidente, anche io annuncio che il gruppo di SEL ha preparato un documento contenente le considerazioni conclusive sull'indagine sui sistemi d'arma, che Le consegnerò con la preghiera di inoltrarlo agli altri componenti della Commissione.
  Anche io ho chiara la distinzione degli strumenti, tra indagine conoscitiva, mozioni e risoluzioni. Come gruppo, dopo la votazione che faremo sul documento conclusivo dell'indagine conoscitiva, presenteremo sul tema una mozione in Assemblea.
  Per quello che riguarda il rinvio ulteriore del voto sul documento conclusivo, ho già detto all'onorevole Scanu, che gentilmente mi aveva preannunciato che avrebbe fatto questa richiesta in Commissione, che anche io ritengo eccessivo – così come il collega Artini – spostare ulteriormente in avanti di due settimane la conclusione di un'indagine che va avanti da luglio. Peraltro, in queste settimane si è discusso più fuori che dentro questa Commissione delle considerazioni, dei pareri, Pag. 6dell'approccio che diversi gruppi hanno avuto rispetto al documento conclusivo. Pertanto ero convinta – e ne ero contenta – che oggi si potesse arrivare al voto sul documento conclusivo.
  Capisco che ci sono esigenze, che vengono dal gruppo del Partito Democratico, di ulteriore approfondimento, però io sarei contraria a spostare ulteriormente in avanti la conclusione di questa nostra discussione.

  PRESIDENTE. Grazie anche a Lei per la distinzione fra i due strumenti che sono tenuto a far rispettare.

  SALVATORE CICU. La nostra posizione sostanzialmente condivide non solo l'impostazione ma anche il contenuto del documento presentato dalla presidenza, che peraltro è stato richiamato anche dal Consiglio supremo di difesa, rispetto a tutti i passaggi centrali e più rilevanti, sostanzialmente ripresi e fatti propri.
  Non sentiamo dunque l'esigenza di ulteriori approfondimenti o valutazioni rispetto al documento, ma quella di soffermarci su un punto che, a nostro giudizio, è centrale. Lo richiamo perché resti a verbale, poi mi esprimerò rispetto alla richiesta del collega Scanu.
  Credo che sul tema del libro bianco, presidente e colleghi, dovremmo avere un ruolo guida e, nel farlo, dovremmo rilanciare una proposta forte, facendoci assegnare dalla Presidenza della Camera, attraverso la proposta unitaria di questa Commissione, un ruolo che veda la composizione delle Commissioni parlamentari e dei componenti del Governo che riguardano la difesa, insieme a terzi esterni, che sono quelli che magari abbiamo anche audito o se vogliamo anche altri soggetti, che possano in maniera autorevole, insieme a noi, concorrere affinché non ci sia la solita proposta di un Governo che viene a dirci che cos’è il libro bianco, ma una contestuale valutazione, un approfondimento e una definizione degli indirizzi, dei criteri e delle norme che il libro bianco deve contenere. Nell'ipotesi contraria, credo che noi ci lasceremmo sfuggire un'occasione irripetibile, naturalmente ognuno con le proprie idee, con il proprio contributo, con le proprie caratteristiche, con la propria cultura di riferimento.
  Credo che questo sarebbe centrale rispetto a qualsiasi ulteriore passaggio, perché una cosa sono gli indirizzi che restano comunque avulsi dalla teoria e poi attuati come meglio capita dai governi che si succedono. Cosa diversa sarebbe istituire una Commissione che lavori unitariamente, tra Parlamento, Governo e terzi, e che delinei il libro bianco che dovrebbe rivedere complessivamente – e io ritengo finalmente in maniera più credibile e autorevole – un percorso che veda il ruolo del Parlamento in un confronto con il Governo, ma anche e soprattutto con l'apporto degli esperti esterni.
  Credo che se il collega Scanu ha ritenuto di avanzare alla Commissione una proposta di questo tipo, almeno per quanto ci riguarda, nulla cambia se il rinvio è di sette giorni oppure di quindici. A mio parere in questi casi dobbiamo renderci disponibili alla migliore prospettiva e al migliore obiettivo senza lacerare quell'intendimento che la Commissione vuole realizzare, cioè un percorso non di esclusione ma di inclusione rispetto al contributo di tutti.

  MARCO MARCOLIN. Signor presidente, noi siamo un po’ perplessi su questa richiesta di allungamento dei tempi. Anche noi leggiamo i giornali e credo che il Partito Democratico debba un po’ ragionare al suo interno e venire in Commissione con un intento unico. Oggi, invece, avvertiamo un po’ di confusione. È probabile che quindici giorni non siano sufficienti, forse ai colleghi ne servono ventuno.
  Tutti noi eravamo pronti a portare un contributo a questa indagine conoscitiva sui sistemi d'arma e siamo consapevoli che ciascuno ha le sue posizioni. Mi giunge nuova – sebbene nei corridoi si parli – questa richiesta che deriva chiaramente più da una confusione interna al partito, da un vostro status, che da un'esigenza di condividere realmente il vostro pensiero, che appare molto frastagliato, come si legge sui giornali di questi giorni.Pag. 7
  Credo che alla base di tutto ci sia la possibilità di stilare insieme il libro bianco e penso che questa sia un'occasione per potersi riappropriare di un ruolo vero di Commissione, tenendo nella giusta direzione il ruolo del Governo, assumendo così un ruolo propositivo su ciò che oggi è la difesa del suolo italiano.

  PRESIDENTE. Tra l'altro, a precisazione degli interventi degli onorevoli Cicu e Marcolin, ricordo che al libro bianco facevamo riferimento già nella proposta di documento conclusivo presentata in Commissione – anche io, onorevole Cicu, avevo osservato e apprezzato una certa coincidenza delle conclusioni con il Consiglio supremo – ma anche nella risoluzione Manciulli-Scanu, approvata dalla Commissione, in cui appunto vi era il riferimento all'adozione del libro bianco, oltre che al rilevante ruolo del controllo parlamentare.

  GIAN PIERO SCANU. Signor presidente, intervengo brevemente per ringraziarLa per come ha impostato e condotto anche questo passaggio, e per ringraziare il collega Cicu per la dichiarazione di voto che ha reso. Non so se il collega Marcolin sia rimasto ancora indeciso, mentre confido sul voto della collega Scopelliti. Si tratta effettivamente di una ordinaria, umana manifestazione di apertura e disponibilità.
  Voglio aggiungere, però, una considerazione a commento di quanto ha detto il collega Cicu relativamente al libro bianco. Noi siamo molto d'accordo su questo. Innanzitutto dobbiamo vedere quante sfumature ha questo bianco, forse diverse da quelle del grigio, come numero, però indiscutibilmente ne ha un'infinità. Fuor di metafora, credo che si debba stabilire ab origine che cosa si intenda per libro bianco, quali debbano essere le finalità per cui predisporlo. Ovviamente consideriamo ciò propedeutico rispetto a qualunque altro tipo di attività.
  Va sottolineato, inoltre, il ruolo centrale del Parlamento. Per quanto ci riguarda, nel concordare esplicitamente e formalmente con le considerazioni svolte dal collega Cicu, ci dichiariamo pronti ad avviare questa importante attività, naturalmente tenendo presente la centralità della rappresentanza parlamentare. Non si può lontanamente ipotizzare – ma credo che nessuno lo voglia – la stesura di un libro bianco a cura di una locomotiva targata Governo, con dei vagoni stupidi, stanchi e tonti targati Parlamento.
  Credo che il convoglio debba essere decoroso, ben compatto e magari anche ad alta velocità.

  PRESIDENTE. Colleghi, posso senz'altro rinviare il seguito dell'esame del documento conclusivo ad altra seduta. Preciso ancora, anche alla luce di quanto ha detto l'onorevole Scanu, che il coinvolgimento delle Commissioni parlamentari non solo non può essere escluso, ma che è stato espressamente richiamato – e ringrazio anche per questo – dal documento del Consiglio supremo di difesa.

  MASSIMO ARTINI. Ringrazio i colleghi Cicu e Scanu per i loro interventi in merito al libro bianco, che ho apprezzato. E, visto che si sta andando avanti in questa direzione – penso che questo sia il lavoro più impegnativo che la Commissione dovrà affrontare nel futuro più prossimo – vorrei che si ragionasse per rendere organico questo disegno di libro bianco.
  Siamo fortunati perché siamo una Commissione composta di persone che hanno la volontà di impegnarsi per riformare questa parte della difesa, però effettivamente sarebbe opportuno, in questa fase di valutazioni, pensare di rendere il libro bianco qualcosa di organico, in modo che non ci si avvalga solo della fortuna di essere un buon gruppo di parlamentari che hanno voglia di lavorare, coinvolgendo il Governo nella creazione del libro bianco, ma questa sia un'azione che il Parlamento possa portare avanti in concreto.

  DONATELLA DURANTI. Signor presidente, il mio è più che altro un intervento sull'ordine dei lavori. Anch'io apprezzo le posizioni dei colleghi che hanno ridato centralità al ruolo del Parlamento rispetto alla vicenda del libro bianco, però chiedo Pag. 8che su questo si svolga una seduta specifica di discussione, visto che non mi sembrava che oggi questo fosse il tema all'ordine del giorno. Credo che esso meriti una sessione specifica della nostra Commissione e che non si possa liquidare neppure un avvio di discussione sul libro bianco in questa maniera. Chiedo ai colleghi e alle colleghe, siccome subito dopo avremo l'Ufficio di presidenza, di inserire nel calendario una seduta di discussione su questo argomento, perché credo che esso meriti un approfondimento.
  Capisco che sia necessario cominciare a discuterne, però vorrei che potessimo farlo in maniera più organica. Ognuno di noi ha la sua idea di libro bianco e francamente inserire questo tema nella discussione, se non come un passaggio, come aveva fatto inizialmente l'onorevole Cicu, mi sembra inopportuno. Credo, quindi, che la discussione debba essere rimandata per essere svolta in maniera più organica e soprattutto inserita come punto all'ordine del giorno, se davvero pensiamo tutti che dobbiamo avere un ruolo.

  PRESIDENTE. Sono d'accordo con Lei, onorevole Duranti. D'altra parte, sull'esigenza di elaborare un libro bianco, oltre che con riferimento al documento dell'indagine conoscitiva e della risoluzione, la Commissione ne ha già discusso in questa legislatura in quanto ne avevano parlato in audizione sia il Ministro Mauro, sia il nuovo Ministro Pinotti.
  Naturalmente se emerge l'esigenza in Ufficio di presidenza di svolgere un ulteriore approfondimento sul tema, io non ho alcuna difficoltà a mettere non all'ordine del giorno la discussione astratta sul libro bianco, ma a svolgere un'altra audizione con il Ministro Pinotti sugli intendimenti per il prosieguo.
  Premetto, però, che è ineludibile il ruolo che il Parlamento e le Commissioni dovranno avere, un ruolo che è stato già autorevolmente richiamato. Credo che non sia intenzione di alcuno eludere un ruolo che compete al Parlamento.

  SALVATORE CICU. Signor presidente, secondo me siamo nella sede più opportuna, poiché non stiamo svincolando o realizzando condizioni per non parlare del tema che ci vede da una parte richiedere degli approfondimenti ma anche, in maniera più serena, realizzare la possibilità di dare il nostro contributo.
  Preciso ancora meglio la posizione del mio gruppo: noi non chiediamo di individuare una data per discutere sui contenuti, sulle sfumature del grigio o di altro tipo, del libro bianco; la nostra proposta è di chiedere, come Commissione difesa, alla Presidenza della Camera l'istituzione di un altro organismo, ossia di un'altra Commissione con un'altra presidenza, che realizzi la condizione affinché organicamente, attraverso componenti del Parlamento, componenti del Governo e autorevoli componenti terzi, si possa cominciare a discutere delle sfumature del libro bianco.

  PRESIDENTE. Credo che le posizioni di tutti i colleghi siano state sufficientemente espresse. D'altra parte, essendo in sede di indagine conoscitiva, è previsto anche il resoconto stenografico delle nostre sedute.
  Rinvio il seguito dell'esame del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.