XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti

Resoconto stenografico



Seduta n. 144 di Giovedì 9 febbraio 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Bratti Alessandro , Presidente ... 3 

Audizione del sindaco di Crotone, Ugo Pugliese (Svolgimento e conclusione) :
Bratti Alessandro , Presidente ... 3 
Pugliese Ugo , Sindaco di Crotone ... 4 
Bratti Alessandro , Presidente ... 5 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 5 
Pugliese Ugo , Sindaco di Crotone ... 5 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 5 
Pugliese Ugo , Sindaco di Crotone ... 5 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 5 
Pugliese Ugo , Sindaco di Crotone ... 5 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 5 
Pugliese Ugo , Sindaco di Crotone ... 5 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 5 
Pugliese Ugo , Sindaco di Crotone ... 6 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 6 
Pugliese Ugo , Sindaco di Crotone ... 6 
Bratti Alessandro , Presidente ... 6 
Pugliese Ugo , Sindaco di Crotone ... 7 
Bratti Alessandro , Presidente ... 7 

Audizione del commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone, Elisabetta Belli (Svolgimento e conclusione) :
Bratti Alessandro , Presidente ... 7 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 8 
Bratti Alessandro , Presidente ... 8 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 8 
Bratti Alessandro , Presidente ... 9 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 9 
Bratti Alessandro , Presidente ... 9 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 9 
Bratti Alessandro , Presidente ... 9 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 9 
Bratti Alessandro , Presidente ... 10 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 10 
Bratti Alessandro , Presidente ... 12 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 12 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 12 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 12 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 12 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 12 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 12 
Bratti Alessandro , Presidente ... 12 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 12 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 12 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 12 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 12 
Bratti Alessandro , Presidente ... 13 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 13 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 13 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 13 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 14 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 14 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 14 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 14 
Bratti Alessandro , Presidente ... 14 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 14 
Bratti Alessandro , Presidente ... 14 
Braga Chiara (PD)  ... 14 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 14 
Braga Chiara (PD)  ... 15 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 15 
Bratti Alessandro , Presidente ... 16 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 16 
Bratti Alessandro , Presidente ... 16 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 16 
Braga Chiara (PD)  ... 16 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 16 
Bratti Alessandro , Presidente ... 16 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 16 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 16 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 16 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 17 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 17 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 17 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 17 
Vignaroli Stefano (M5S)  ... 17 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 17 
Bratti Alessandro , Presidente ... 17 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 18 
Bratti Alessandro , Presidente ... 18 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 18 
Bratti Alessandro , Presidente ... 18 
Zolezzi Alberto (M5S)  ... 18 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 18 
Bratti Alessandro , Presidente ... 19 
Belli Elisabetta , commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone ... 19 
Bratti Alessandro , Presidente ... 19  ... 19

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ALESSANDRO BRATTI

  La seduta comincia alle 14.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Audizione del sindaco di Crotone, Ugo Pugliese.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, che ringrazio per la presenza. L'audizione odierna si inserisce nell'ambito dell'approfondimento che come Commissione stiamo svolgendo sullo stato di avanzamento dei lavori di bonifica nel sito di interesse nazionale di Crotone. Ricordo che la Commissione si è recata in missione a Crotone lo scorso 7 settembre, dove ha svolto una serie di audizioni, ascoltando, tra gli altri, anche il sindaco Ugo Pugliese (che credo era stato eletto da pochissimo tempo). Abbiamo inoltre effettuato il sopralluogo del sito.
  Ricordo che la Commissione si occupa di illeciti ambientali relativi al ciclo dei rifiuti, ma anche dei reati contro la pubblica amministrazione e dei reati associativi connessi al ciclo dei rifiuti, alle bonifiche e al ciclo di depurazione delle acque. Avverto il nostro ospite che della presente audizione viene redatto un resoconto stenografico e che, facendone espressa e motivata richiesta, in particolare in presenza di fatti illeciti sui quali siano in corso indagini tuttora coperte da segreto, consentendo la Commissione, i lavori proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata nella parte finale della seduta.
  Signor sindaco, abbiamo fatto, come ho già detto, questa visita, ma Crotone era stato oggetto di attenzioni molto forti da parte dei nostri predecessori anche nella scorsa legislatura, per tanti motivi. Allora c'era il tema delle scorie Cubilot, c'era comunque quell'area complessa da bonificare; poi sono successe delle cose (sono stati messi dei fondi, anche a livello parlamentare), è stato nominato un commissario (che audiremo subito dopo) ed è cambiato il governo della regione; così quindi abbiamo ripreso in mano il ragionamento, anche con la regione. Dal sopralluogo svolto ci sembrava che le cose si profilassero per il verso giusto, ovviamente, in primis per i per i suoi cittadini; in secundis, essendo quelli che vengono spesi anche soldi pubblici, ci preme che questi denari siano spesi bene, nella maniera più corretta e adeguata: è anche questo il nostro compito.
  Abbiamo però visto, anche dalla stampa, che invece la situazione è un po’ conflittuale, probabilmente anche per una visione differente delle cose, che noi stiamo cercando di capire. Ieri abbiamo avuto l'audizione del presidente della regione, che ha manifestato una serie di preoccupazioni al riguardo, ma abbiamo ritenuto giusto ascoltare anche lei in quanto sindaco e il commissario straordinario, il soggetto che ha una buona fetta della partita in mano.
  Abbiamo anche già ascoltato, più di una volta, anche Syndial, ovviamente per la parte dell'area che a loro compete. Sappiamo Pag. 4 che in quell'area c'è anche Sasol e che ci sono altre aree in condizioni molto critiche. Oggi le chiederei, dandole la parola, di delinearci un breve quadro aggiornato della situazione per capire un po’ come si sta procedendo. È nostra intenzione, come Commissione, così come stiamo seguendo altri iter altrove, seguire un po’ l'avvio dell'attività di messa in sicurezza o bonifica, per andare, come si spera, verso una soluzione il più possibile soddisfacente per tutti. Le cedo quindi la parola, signor sindaco; poi, sicuramente, i colleghi le rivolgeranno qualche domanda.

  UGO PUGLIESE, Sindaco di Crotone. Sono sindaco di Crotone da luglio del 2016. Ho ereditato questa situazione della bonifica dalle precedenti amministrazioni e ho cominciato a lavorare su tutta la documentazione relativa alla bonifica di Crotone. Ho avuto modo di incontrare la Commissione in audizione a Crotone. Da allora c'è stata un’escalation di notizie, o meglio di progetti che sono venuti fuori relativi alla metodologia di bonifica del sito di Crotone. Quello di Crotone è un ex sito industriale, che presenta alcune scorie: cadmio, arsenico, piombo, cioè questa tipologia di «veleni». Per questa bonifica c'è stato una precedente progetto, presentato da Syndial, che prevedeva una discarica in località Giammiglione. Questa discarica, oggi, non si può realizzare più perché il piano dei rifiuti della regione Calabria non prevede più discariche e, di conseguenza, non abbiamo più possibilità di abbancare fuori sito le scorie relative alla bonifica. Di fatto, non solo abbiamo l'area industriale ma, di fianco all'area industriale, negli anni passati fu fatto un abbancamento di scorie di ferriti di zinco e altri materiali, attualmente definite come discariche a mare (Farina Trappeto), le quali in questo momento presentano alcuni problemi di non completa messa in sicurezza. La bonifica, quindi, dovrebbe riguardare sia il sito industriale, sia la rimozione di due discariche, con abbancamento di queste due discariche all'interno del sito di Pertusola.
  Qui, adesso, faccio un primo passo come primo cittadino. La città non gradisce, almeno da questi primi studi, l'ipotesi dello studio di fattibilità presentato da Syndial a novembre del 2016, di cui si è discusso in conferenza di servizi a gennaio, che prevede, nel sito ex Pertusola, la realizzazione di due colline e l'abbancamento sotto di esse di tutti i materiali riguardanti sia le due discariche, sia il terreno proprio dell'area ex Pertusola. In verità, in conferenza di servizi si è discusso sia di questo piano di fattibilità presentato da Syndial a novembre, che a dicembre è giunto a noi, sia della possibilità di abbancare fuori, in altra discarica, i materiali di risulta di questa bonifica. Ciò detto, la discussione sta andando avanti e, dalla conferenza dei servizi del 12 gennaio, è ora emersa una terza ipotesi, cioè una valutazione, una messa a confronto tra le due ipotesi di discarica. Su questo oggi si sta ragionando. Ieri abbiamo avuto un ulteriore incontro, un tavolo tecnico-istituzionale, cui ha partecipato anche Syndial, che ha presentato una sua idea progettuale mediante l'ipotesi di avvalersi di un software per l'inserimento dei dati che sia rilasciato per zona, cioè alla città, alla regione e alla provincia per realizzare, di comune accordo, finalmente, una strada che possa essere condivisa da tutti.
  È chiaro che, da primo cittadino, mi preme dire che, al di là delle modalità con cui verrà fatta questa bonifica, a me interessa che questa venga fatta subito e a rischio zero per i cittadini. Ho avuto modo di incontrare Syndial per discutere di questa questione. Nell'ipotesi che loro dovessero non abbancare in situ questi materiali di risulta delle discariche a mare, ho anche detto che possono portarsele dove vogliono: abbiamo il porto a 50 metri dalle discariche e se fosse possibile mettere tutto su una nave e portare via il materiale, dove si vuole, questo non mi riguarda personalmente. Ho fatto fare dai tecnici interni alcune valutazioni relative al piano di fattibilità presentato a novembre. Questo piano, da un punto di vista squisitamente tecnico, presenta alcune criticità perché le aree in cui verrebbero realizzate queste cosiddette colline sono al di sotto dei 300 metri dalla linea di costa, si presentano in zone con dissesto idrogeologico (per cui possono tranquillamente essere alluvionate) e sono destinate Pag. 5 alla raccolta delle acque piovane. Ecco uno dei motivi particolari per cui c'è stato un primo stop relativamente a questo discorso. Poi si è discusso della restituzione delle aree, o meglio della realizzazione delle suddette aree relativamente a quello che la città intende fare, cioè a quello che è previsto dal piano regolatore generale di Crotone, che non è stato modificato. Voglio ricordare che a dicembre è stata approvata la deroga al PSC a consumo di suolo zero, che riprende per intero le linee guida del piano regolatore generale: non si sfrutta più il territorio. Per il momento, fino a giugno, noi andremo avanti con questa regolamentazione.

  PRESIDENTE. Do ora la parola agli onorevoli colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  STEFANO VIGNAROLI. Io ho qualche domanda. Per quanto riguarda l'antica Kroton, so che sono stati piantati degli alberi per la...

  UGO PUGLIESE, Sindaco di Crotone. Fitorimediazione.

  STEFANO VIGNAROLI. Dopo la cura e il taglio dei rami, dove va a finire lo scarto di queste piante? A carico di chi sono le spese di gestione? Per quanto riguarda Syndial, vuole affrancarsi dal depuratore del consorzio industriale perché lo ritiene una spesa eccessiva: com'è il funzionamento di questo depuratore? Funziona bene? Quali sono i costi? Ci fa un'analisi di questo depuratore?
  Per quanto riguarda la spesa, Syndial spende intorno ai 26 milioni ma, visto che sono stati fatti ancora alcuni pozzi per il dragaggio delle acque, lei ritiene...

  UGO PUGLIESE, Sindaco di Crotone. La captazione!

  STEFANO VIGNAROLI. Sì, la captazione. Questa spesa, insomma, potrebbe lievitare anche di più? Si parla di 60 milioni: chi mette questi soldi? Inoltre, dal progetto, relativamente ai pozzi che vanno realizzati, c'è un buco all'altezza della Sasol: per quale motivo? Ciò potrebbe rendere inefficace la barriera: ci può spiegare la situazione? Visto che Sasol adesso è stata acquisita, se ho capito bene, da Kroton Gres, in capo a chi sono le spese, alla vecchia gestione o alla nuova?

  UGO PUGLIESE, Sindaco di Crotone. Ricapitolo, ho preso appunti. La fitorimediazione è in corso d'opera nell'area antica Kroton. Ancora non è stato fatto alcuno sfalcio per capire i risultati di questa tecnica di fitorimediazione, anche se la contaminazione dell'area antica Kroton non è paragonabile a quella nelle aree industriali. Una è la vera area industriale, mentre in quella di fronte ci dovrebbe essere inquinamento da ricaduta. Questo mi dicono i tecnici. Per quanto riguarda il depuratore del nucleo industriale...

  STEFANO VIGNAROLI. Non ho capito come funziona per le spese.

  UGO PUGLIESE, Sindaco di Crotone. Devo essere sincero, non so se siano a carico del comune o meno. Le dico, in tutta sincerità, che non lo so. Devo chiedere ai tecnici. Non ho chiesto a chi sono attribuite le spese per lo sfalcio della fitorimediazione. Per quel che riguarda la depurazione del nucleo industriale, bisogna fare una premessa. La depurazione dei pozzi di captazione di Syndial è demandata al depuratore del nucleo industriale limitrofo all'area di cui stiamo parlando. Ad oggi, il nucleo industriale è stato acquisito dalla regione nel CoRAP. La regione ha raccolto tutti i nuclei industriali e li ha messi insieme in un consorzio che si chiama CoRAP, un consorzio regionale. Dei costi non ho la più pallida idea. Non è a mia conoscenza quali possano essere i costi, anche se mi sembrano eccessivi quelli che ho sentito, cioè quelli che lei mi ha esposto. Io ho sentito parlare di cifre molto più basse.

  STEFANO VIGNAROLI. Credo che la cifra sia 12 euro a metro cubo.

Pag. 6

  UGO PUGLIESE, Sindaco di Crotone. Non li conosco proprio. Io ho sentito, solo per sommi capi, di costi sui 5/6 milioni: non pensavo a cifre così alte. Lo stesso vale per i pozzi di captazione, che Syndial dice di aver già completato. Per quel che riguarda i pozzi l'area ex Sasol, le posso dire che la regione ha finanziato per 1.200.000 euro il comune di Crotone per l'inizio dei lavori di realizzazione dei pozzi di captazione. Di questa cifra, 1.200.000 euro, ne sono ne arrivati al comune di Crotone, con delibera di dicembre, 400.000: così mi dice la regione. Non ho avuto ancora riscontro dagli uffici tecnici. Quanto all'area Sasol, si sta discutendo. Abbiamo invitato al comune anche il commissario del fallimento di Kroton Gres per capire le posizioni e per poter iniziare, anche lì, le operazioni di bonifica. Invero, l'accelerazione ce l'ha richiesta proprio il commissario perché avevano intenzione, con la demolizione e la vendita delle parti in ferro e in acciaio, di andare a costo zero. Credo – lo dico con tutte le riserve del caso – che la responsabilità di tutto questo ricada ancora su Sasol e non su Kroton Gres. Questo mi risulta da quanto ho sentito io, ma non ho atti ufficiali in mano. Abbiamo parlato con la dottoressa Belli della possibilità di cominciare un ragionamento anche sull'area ex Sasol, al fine di iniziare la bonifica perché, al completamento delle opere di bonifica da parte di Syndial, ci troveremmo quest'area che va bonificata, anche in urgenza; da quel che mi dicono, infatti, pare esserci anche lì parecchio materiale abbastanza pericoloso.

  STEFANO VIGNAROLI. Non conosce i costi, ma è a conoscenza dello stato, cioè di come funziona il depuratore?

  UGO PUGLIESE, Sindaco di Crotone. Che io sappia, sta depurando. Fino ad oggi pare che stia depurando. Non so se a completamento vadano fatti altri lavori al depuratore o meno. È di competenza dell'ex nucleo industriale, attualmente CoRAP.

  PRESIDENTE. Signor sindaco, noi stiamo analizzando questa situazione. Personalmente, feci a suo tempo il relatore nella scorsa legislatura su questa questione e chiederò ciò anche al commissario, ma qui non c'è una commissione che propende per una metodologia per la bonifica o messa in sicurezza che comporti l'abbancamento, o in parte. Ciò di cui siamo molto preoccupati, anche perché la storia, purtroppo, descrive alcune situazioni, soprattutto per l'asportazione dei terreni – la falda, giocoforza, si bonifica in situ, cioè non si può portare via l'acqua – non è solo l'utilizzo di discariche, che a volte sono state molto discusse, soprattutto nell'area crotonese, ma anche tutto il business non perfettamente lecito che ci potrebbe essere nel settore dei trasporti. Questo non vuol dire che i trasportatori non debbano lavorare, ci mancherebbe altro! Ciò, tra l'altro, non vale solo per Crotone o per la Calabria ma in senso generale, tuttavia, dalle esperienze che ci siamo fatti, nel momento in cui ci sono delle grandi movimentazione di terreni, più o meno contaminati, con destinazione in discariche, purtroppo le operazioni diventano molto a rischio da tanti punti di vista, soprattutto in aree dove si ha una forte attenzione su queste questioni.
  La preoccupazione che le manifestiamo apertamente è di questo status; poi, le ripeto che è evidente che se c'è una scelta tecnica per cui si dice che bisogna assolutamente asportare un certo quantitativo di terreno e mandarlo via mediante nave o in altro modo, non saremo certo noi e non è nostra competenza entrare nelle modalità tecniche con cui si decide una messa in sicurezza o una bonifica. Noi siamo molto preoccupati perché su questo tema, discarica sì o discarica no, in realtà vi è una discussione che nel suo territorio va avanti più o meno da una decina d'anni. Saremmo quindi attenti a questi aspetti e mi permetto – non è tanto una domanda, quanto una considerazione – di suggerire di fare assolutamente attenzione a che, secondo le metodologie che si scelgono, ci sia una serie di precauzioni, anche di carattere gestionale e di controllo, che vanno assolutamente prese, al di là di quella che sarà una scelta che, legittimamente, il territorio nella Pag. 7sua complessità deciderà di fare. Questa è un po’ la nostra preoccupazione.
  Sappiamo – se ne dà conto anche nella rassegna stampa – che ieri avete fatto questo confronto. Noi saremo molto attenti a monitorare (ovviamente, finché questa Commissione sarà presente) che i lavori, qualunque essi siano, vadano nella direzione innanzitutto della piena legalità (questo è il nostro compito), della piena efficacia del processo e della spesa, che viene assolutamente analizzata. Queste sono le nostre preoccupazioni, che penso e credo siano anche le sue come primo cittadino. Su questo confidiamo che raggiungiate, a livello istituzionale, un accordo necessario per procedere, insieme alle imprese del posto, ovvero a quelle che ci sono, ad effettuare queste bonifiche (o messe in sicurezza) del territorio.

  UGO PUGLIESE, Sindaco di Crotone. Mi perdoni, la preoccupazione è la stessa che ho io, per cui si vedono movimentazioni forti di denaro. La cosa mi preoccupa e non poco. In ragione di questo, sto continuando a confrontarmi con la procura della Repubblica di Crotone, con la quale mi interfaccio settimanalmente proprio per mantenere un profilo. Mi sto anche appoggiando al consulente della procura per quel che riguarda proprio la discussione sulla bonifica. Ho chiesto a Syndial l'incontro di cui vi dicevo prima: non deve arrivare denaro a Crotone, devono arrivare lavori. Credo, quindi, che il concetto sia diverso. Sceglierà Syndial le aziende con le quali dovrà lavorare; se sono aziende locali, andrà prestata la massima attenzione, ma credo che ci sarà un'attività di indagine della procura attenta a questa situazione. Certamente, anche noi saremo molto vigili su questa parte delicata. Credo sia, in questo momento, la parte più delicata, come giustamente diceva l'onorevole Bratti, della bonifica vera e propria. Capisco che ancora non sappiamo nemmeno di che cosa stiamo parlando, cioè se dovrà spostarsi un milione di metri cubi di merce su autocarri, ovvero se sarà semplicemente una parte residuale, come diceva Syndial, in base al progetto. Sicuramente, proprio nella riunione di ieri, loro dicevano che una parte andrà portata in discarica; poi sceglieranno loro dove e, soprattutto, come far ciò. Non voglio avere proprio nessuna competenza in questo settore, tutt'altro.

  PRESIDENTE. La ringraziamo, signor sindaco. Se avremo bisogno di avere qualche ulteriore delucidazione, glielo faremo sapere anche tramite le vie brevi. Dichiaro conclusa l'audizione.

Audizione del commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone, Elisabetta Belli.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone, la dottoressa Elisabetta Belli, che ringrazio per la presenza.
  L'audizione odierna si inserisce nell'ambito dell'approfondimento che la commissione sta svolgendo sullo stato di avanzamento dei lavori di bonifica del sito di interesse nazionale di Crotone. Ricordo che la Commissione si è recata in missione a Crotone lo scorso 7 settembre, dove ha svolto una serie di audizioni ed effettuato il sopralluogo del sito. In particolare, il commissario Belli è già stata ascoltata da questa Commissione in sede lo scorso 20 ottobre 2016, quando era appena diventata commissario, quindi è evidente che ci interessa oggi capire, rispetto alla situazione di allora, quale sia lo stato dell'arte.
  Ricordo che la Commissione si occupa di illeciti ambientali relativi al ciclo dei rifiuti, ma anche dei reati contro la pubblica amministrazione e dei reati associativi connessi al ciclo dei rifiuti, alle bonifiche e al ciclo della depurazione delle acque. Avverto la nostra ospite che della presente audizione viene redatto un resoconto stenografico e che, facendone espressa e motivata richiesta, in particolare in presenza Pag. 8 di fatti illeciti sui quali siano in corso indagini tuttora coperte dal segreto, consentendo la Commissione, i lavori proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata alla parte finale della seduta.
  Questo è un tema che già dalla scorsa legislatura si era cominciato a seguire, con una serie di problematiche legate al tema «discarica sì, discarica no», con riferimento alla discarica di Giammiglione, autorizzata, poi non autorizzata. Sono nel frattempo successe alcune cose, compresa la sua nomina che, com'è scritto qui, serve per promuovere, realizzare e accelerare gli interventi di bonifica e/o messa in sicurezza.
  Abbiamo visto che, dopo una fase iniziale, in cui sembrava che le cose si incanalassero nel verso giusto, qualche stop c'è stato. Sappiamo che avete avuto anche una riunione, proprio ieri, per cercare di fare il punto della situazione. Abbiamo visto che sono stati anche emanati i decreti del Ministero per dare il via a queste due aree (dopo magari ci dirà che cosa ne pensa). Alla luce di tutta la situazione, abbiamo ascoltato di nuovo Syndial sul tema progetti presentati – sì, no, quali, perché, come – e il loro punto di vista. Abbiamo risentito, ieri, il presidente della regione, il quale ci ha manifestato – lo avrà letto sui giornali, era tutto pubblico – una serie di problematicità legate anche a una difficoltà di rapporti con il commissario stesso. Oggi abbiamo sentito il sindaco per capire qual è la situazione dal suo punto di vista. Adesso sentiamo, ovviamente, lei, cioè l'attore fondamentale della situazione. Vorremmo capire lo stato dell'arte, quali sono le eventuali preoccupazioni e situazioni, anche per cercare di capire se, eventualmente, possiamo anche intervenire per quelle che sono le nostre competenze, onde evitare che ci siano conflitti o che comunque vi sia una situazione stagnante, con le relative difficoltà nella risoluzione. È un film che abbiamo già visto, purtroppo, anche da altre parti. Alla fine, nel momento in cui a volte scattano dei conflitti tra i vari attori, si impantana un po’ tutta la situazione e diventa complesso procedere. Questa è un po’ la motivazione dell'audizione di oggi. Le chiederei, quindi, di farci il punto dal suo punto di vista. Eventualmente, potranno poi esserle rivolte delle domande da parte dei colleghi. Cedo dunque la parola al commissario Belli – che ringrazio nuovamente – perché ci faccia il punto della situazione.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Sono io che ringrazio voi per l'invito. Mi scuso in anticipo perché arrivo qui abbastanza impreparata. Quando mi è arrivato l'invito, avevo già programmato tutti gli interventi sul territorio a Crotone, compreso l'importante incontro di ieri, quindi mi riservo di mandarvi qualcosa di organico successivamente.
  Il mio ruolo è, appunto, quella di accelerare, di coordinare e, almeno in questa fase, di essere di supporto per rimuovere gli ostacoli e superare le complessità che hanno fin qui bloccato la bonifica del SIN. Se mi aveste chiamato la settimana scorsa, vi avrei detto che c'era un'idilliaca situazione di consenso da parte di tutti gli enti locali, ma che ieri, quando siamo entrati effettivamente nel merito delle questioni, si è un po’ defilata.
  Mi sono fatta un'idea più chiara, rispetto a tre mesi fa, delle cause che hanno determinato un così grave ritardo e sto lavorando su queste per rimuoverle definitivamente. È chiaro che non tutti sono felicissimi di quest'attività. Il contesto generale in cui mi muovo, comunque, è sostanzialmente positivo. L'apparato tecnico di tutti gli enti locali è assolutamente collaborativo, anzi c'è una grande collaborazione sul territorio.

  PRESIDENTE. Chiedo scusa: in questo senso, intende provincia e comune, o anche la regione?

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e Pag. 9promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Anche la regione. Io ho costituito un tavolo tecnico e un tavolo istituzionale. Ieri c'era un terzo tavolo per le attività che mi sono state demandate dalla conferenza dei servizi dell'11 gennaio scorso. Da un punto di vista tecnico, quindi, c'è grande collaborazione. Ho anche il prezioso sostegno delle due strutture tecniche fondamentali, cioè ISPRA e ARPACAL. Tutto, quindi, fila abbastanza liscio.
  Tornando alle cause del ritardo, la prima, a mio avviso, non in ordine di importanza, è il diverso orientamento degli enti locali sull'intervento da attuare nelle aree ex industriali, in particolare nelle aree Syndial, cui si associa l'assenza di un obiettivo specifico post-risanamento in grado di produrre importanti ricadute occupazionali misurabili. Questo è uno dei temi.
  Il secondo tema è la non conformità, a monte della numerosa progettazione nel tempo proposta da Syndial, ai vincoli di pianificazione, non solo a quelli nuovi, come può essere logico, ma anche a quelli già noti. Se vengono ripresentate sotto diversa forma delle ipotesi già bocciate, è evidente che l'esito è quasi scontato e che si perde del tempo. Questo è sicuramente un secondo motivo.
  Il terzo tema è anche dovuto – mi riferisco agli ultimi decreti emersi – a una certa disorganicità complessiva nell'attuazione del piano di bonifica. Questa è causata da molti fattori, anche da quelli che ho appena elencato e dal fatto che è stata consentita una sperimentazione, cioè c'è stato un primo modulo di attività che riguardava una sperimentazione autorizzata dal Ministero, che sappiamo per le vie brevi conclusa, ma non formalmente, i cui esiti condizionano la bonifica dei suoli. Poiché non c'è nessun intervento nell'area industriale che non condizioni gli altri, o si prende complessivamente tutto il tema e lo si porta avanti in maniera organica, oppure con un intervento di qui e un intervento di là, poi si va a finire, come è successo anche con l'area ex Agricoltura, che questi interventi diventano contraddittori. Stratificandosi nel tempo, le condizioni cambiano e cambiano anche gli attori (sono cambiati anche gli attori politici), quindi, chiaramente, la cosa diventa molto disorganica. In ogni caso, detto questo, ieri abbiamo avuto un incontro per cercare di sbloccare la situazione, che è questa. Forse lo sapete già ma, di fatto, le soluzioni progettuali sono due: una è di bonifica, con la quale scavo e mando a discarica; l'altra è di messa in sicurezza permanente, cioè non scavo, non elimino, ma isolo i contaminanti, che rimangono in sito. Isolo, quindi, in modo definitivo le fonti di inquinamento, garantisco un elevato livello di sicurezza, ma non una totale sicurezza: che cosa succede? Tutta la popolazione, ma anche – li avrete sentiti – le associazioni di categoria, i sindacati, insomma la società civile, cioè tutti quelli che vivono a Crotone vorrebbero un intervento di bonifica.

  PRESIDENTE. C'è anche la messa in sicurezza permanente.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Certo.

  PRESIDENTE. Vogliono la rimozione della causa...

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Su questo si fa molta confusione, anche dal territorio.

  PRESIDENTE. L'asportazione della fonte inquinante.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Il decreto legislativo n. 152 Pag. 10del 2006, all'articolo 240, individua due definizioni esatte: l'una di bonifica, l'altra di messa in sicurezza permanente. Le due categorie fanno parte degli interventi di risanamento. Quindi, o parliamo di interventi di risanamento ma le comprendiamo tutte e due, oppure se parliamo di bonifica, parliamo di una cosa, mentre se parliamo di messa in sicurezza permanente, parliamo di un'altra.
  Attualmente, sul tavolo del Ministero, proprio nell'ultima conferenza dell'11 gennaio 2017, c'erano due interventi: uno di bonifica, l'altro di messa in sicurezza permanente, entrambi non attuabili per motivi diversi. Il primo prevedeva lo smaltimento nella discarica Giammiglione, che come già sapete, per l'intervento del Consiglio di Stato, non è più realizzabile. L'altro è contrario a una serie di vincoli non banali, quali quello del PAI. Le NAMS, le norme tecniche di attuazione e misure di salvaguardia, hanno indicato l'area in cui si voleva operare come zona perimetrata a rischio idraulico P2 e P3, cioè pericolosità media e pericolosità elevata. Le NAMS dicono che sono vietate tutte le opere e le attività di trasformazione dello stato dei luoghi e quelle di carattere urbanistico ed edilizio. Poi abbiamo il vincolo del decreto legislativo n. 36 del 2003, anzi i tre vincoli che derivano da questo decreto legislativo per quanto riguarda l'ubicazione delle discariche. Nell'allegato 1, all'articolo 2.1, prima linea, il decreto legislativo prevede che di norma gli impianti di discarica per rifiuti pericolosi e non pericolosi non debbano ricadere in aree individuate dalla 183, con successive modificazioni. Poi si prevede, alla terza linea, che per i territori sottoposti a tutela del codice dei beni culturali e del paesaggio – ciò incide, quindi, sul vincolo paesaggistico – non possa esserci questo vincolo di ubicazione. Inoltre, un'ultima linea del secondo capoverso dice che questi non possono essere comunque collocati in aree esondabili, instabili e alluvionabili. Per una serie di motivi, quindi, c'è un vincolo che impedirebbe la messa in sicurezza permanente, per dirla in termini brevi. Il terzo vincolo, non banale, è il PRG. Comunque, il piano regolatore del comune prevede, seppure in maniera minoritaria, per un 10 per cento, che queste aree vengano destinate ad area residenziale. Da un lato, quindi, non c'è Giammiglione, dall'altro c'è da rivedere il progetto per renderlo conforme ai vincoli. Eravamo in una situazione di stallo, per cui si è deciso in conferenza dei servizi di rimandare tutto in sede locale, proprio per vedere se a un tavolo tecnico istituzionale non si riuscisse a trovare una soluzione a questo problema. Ripeto che il confronto è stato un po’ più articolato: che cosa ci apprestavamo a fare? Ci apprestavamo a comparare le alternative progettuali per riuscire a capire esattamente, attraverso delle misurazioni specifiche, degli indicatori, quale fosse la soluzione migliore delle due, o meglio, cosa più probabile, per trovare una soluzione terza che ottimizzasse il buono dell'una e il buono dell'altra. Questo è quello che si è cercato di fare.
  Ovviamente, era il primo incontro ma le posizioni sono molto distanti: uno vuole una e l'altro vuole l'altra. Chiaramente, il lavoro è ancora da fare, ma abbiamo iniziato. Se ci sono delle preclusioni assolute, è inutile farlo e fin qui siamo tutti d'accordo. Non provarci neanche, però, secondo me non è opportuno, anche perché il territorio di questo risanamento – chiariamoci – ha assolutamente bisogno. Sinceramente, tra le due soluzioni, la bonifica è più tranquillizzante per la popolazione, ma – diciamoci la verità – se ci fosse un progetto occupazionale che effettivamente andasse incontro al territorio, forse sarebbe meglio accettata anche la messa in sicurezza permanente: non c'è né l'uno, né l'altro. Questo è il quadro per quanto riguarda le aree industriali.
  Ieri, c'è stata anche un po’ di confusione perché si è voluta fare una conferenza stampa su temi tecnici, che sono difficilmente...

  PRESIDENTE. Abbiamo visto...

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale Pag. 11 nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. A me va benissimo. Io sono per la massima trasparenza, anche sui termini: sono usciti tre decreti e qualcuno non li aveva neanche letti.
  Questi sono meri decreti: è un fatto formale. Le attività, almeno per quanto riguarda la Pertusola, erano già state decretate d'urgenza dall'allora Ministro. Esiste una procedura per cui, quand'anche non sia ancora approvato il progetto di bonifica, io posso autorizzare per determinati motivi d'urgenza l'avvio dei lavori. Questa è stata semplicemente una formalizzazione, nel senso di approvazione del progetto, cioè di attività che, in teoria, dovrebbero essere già fatte e concluse. Non c'è stato niente di nuovo ma, a leggere un decreto d'approvazione, sembra che domattina si facciano queste cose: sono già state fatte, quelle di Pertusola.
  Poi ci sono altre mille problematiche, sempre in area industriale, per esempio nell'ex Sasol: quello è un problema grave. Dai sopralluoghi è emerso che serve la messa in sicurezza. Tuttavia, la provincia, che non ha ancora concluso – sta concludendo – il procedimento di individuazione del responsabile dell'inquinamento, anche a causa delle sentenze che si sono avute, pensa che non sia in realtà la Kroton Gres fallita, quindi la curatela, a dover fare gli interventi, quanto piuttosto l'ex Sasol. Anche lì, quindi, c'è una situazione di stallo. Io ho incontrato il curatore e i tecnici della curatela, i quali vorrebbero fare un primo intervento, almeno di soprassuolo e altro ma, probabilmente, non è neanche compito loro.
  Ci sono buone notizie almeno per quanto riguarda la barriera idraulica. Ci fu un finanziamento di 1.200.000 euro e quei lavori quantomeno stanno procedendo. Abbiamo, poi, l'altro intervento molto importante delle aree CIC, per le quali l'accordo del 2011 prevedeva già un finanziamento di 6 milioni, che non sono stati ancora spesi. Questi 6 milioni sono insufficienti per intervenire, almeno nelle quattro aree che il tavolo istituzionale ha ritenuto più importanti, su cui intervenire per prime, ovviamente in quanto aree pubbliche: la scuola «San Francesco», il campetto della zona di Lampanaro, la scuola ITC, la ragioneria e il quartiere popolare di Margherita.
  Ora, questi 6 milioni non sono sufficienti. Per poter utilizzare delle risorse a disposizione della struttura commissariale è necessario che queste aree vengano incluse nel SIN, mentre ora sono extra SIN. Il comune ha mandato una lettera alla regione di richiesta di inclusione di queste aree; la regione sta provvedendo alla delibera. Quando le aree saranno dentro, si potranno comunque avviare tutti e quattro gli interventi; al momento, però, bisogna avviarne uno solo al massimo e vedere poi quante risorse rimangono disponibili.
  Sempre in aggiornamento, il decreto per l'area di stabilimento ex Agricoltura è nuovo perché non era stato dato avvio preventivo in via d'urgenza ai lavori. Questo decreto stabilisce sia l'approvazione del progetto, sia l'avvio dei lavori ed è questo che va in contrasto, ad esempio, con lo studio di fattibilità da ultimo.
  Questo progetto prevede, comunque, una destinazione d'uso tutta in tabella B, quindi senza uso residenziale; lo studio di fattibilità ipotizza una destinazione a teatro, ma se è destinazione a teatro, la tabella B non va bene e ci vuole la tabella A, quindi l'intervento sarebbe da rifare. Per questo motivo parlavo anche di una disorganicità. D'altra parte, capisco anche la volontà di mandare avanti qualcosa, ma non è così semplice. Si rischia di far ciò per niente, o comunque di doverlo rifare: non è facile. In teoria, sarebbe opportuno scegliere definitivamente e poi andare velocemente verso la soluzione. Se però non si riesce a scegliere velocemente, è un disastro.
  Poi c'è l'area ex Fosfotec, per la quale nella conferenza dei servizi del 10 gennaio 2017 è stata richiesta la ripresentazione dell'analisi del rischio, riformulata a seguito dell'acquisizione di indagini integrative svolte nell'area: lì siamo fermi per questo motivo.
  Abbiamo anche la bonifica delle discariche Capraro, Chidichimo e Tre Ponti. La conferenza ha preso atto del certificato di avvenuta bonifica emesso dalla provincia di Cosenza, quindi non da quella di Crotone. Pag. 12È stato emesso il decreto di conclusione dal Ministero, ma questi tre progetti non comportavano qualcosa di nuovo o di diverso dal solito.

  PRESIDENTE. La ringrazio. Do ora la parola agli onorevoli colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  STEFANO VIGNAROLI. Lei ha parlato di ottima collaborazione con la regione, ma ieri sembrava...

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Tecnica.

  STEFANO VIGNAROLI. A livello politico, è stato molto duro con lei, con il commissario....

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Non so che cosa abbia detto: non c'ero alla riunione, c'era l'assessore Rizzo.

  STEFANO VIGNAROLI. È meglio che non lo sappia!

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Me lo dica!

  PRESIDENTE. Lo saprà perché è tutto pubblico.

  STEFANO VIGNAROLI. Parlava di incontri del commissario con fantomatici comitati: vorrei capire a che cosa si riferisse. Tornando all'ultima sua frase, lei parlava di 6 milioni per estendere l'area SIN e fare scuole nel quartiere, ma ha detto che 6 milioni sono comunque insufficienti. Se allargate l'area SIN – un classico – e partite con gli interventi ma i soldi non bastano, come pensate poi di proseguire con i lavori? Per quanto riguarda l'area antica Kroton, ci sono degli alberi di fitorimediazione: a chi sono in carico la manutenzione, la spesa e la gestione di scarti e il taglio di questi alberi? Per quanto riguarda i pozzi e la barriera idraulica all'altezza dell'area ex Sasol, di certo c'era un buco, che quindi avrebbe vanificato la barriera: ho capito bene che invece c'è uno stanziamento e si sta provvedendo?

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Sì.

  STEFANO VIGNAROLI. Perfetto. Vorrei poi chiederle – mi ha risposto, anche se non è ben chiaro – a chi spetta bonificare, se a Kroton o a Sasol. Lei ha detto che ancora non si sa: è ufficiale, è già stabilito che sia l'ex Sasol o la situazione è ancora da dirimere? Per questa barriera idraulica quanto si è speso e, se non dovesse essere efficace e magari servisse anche una palancolatura – non so se sia sufficiente quella prevista – a quanto potrebbe ammontare la spesa? Com'è la situazione del depuratore esistente? Syndial intende staccarsene? Magari ritiene il costo molto elevato o lo giudica non efficiente. Chiedo quindi a lei com'è la situazione del trattamento idraulico e del depuratore.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Per quanto riguarda gli incontri, non ho chiesto alcun incontro ma ho risposto a tutti coloro che mi hanno chiesto di incontrarmi e li ho incontrati molto volentieri: ho incontrato i sindacati, ho incontrato Confindustria, ho incontrato Pag. 13anche un comitato cittadino (non vedo perché non avrei dovuto farlo).
  Per quanto riguarda l'ex Sasol, per me il problema principale non è tanto la barriera, nel senso che proprio lì ci sono ancora gli impianti pieni, quindi c'è bisogno proprio di una messa in sicurezza di emergenza perché non è stato fatto niente di niente. Per quanto riguarda però la barriera, ho capito qual è il problema a cui si riferisce e ci è stato detto che, nel tempo, la barriera era funzionante, che l'acqua andava a depurazione: non è vero! La barriera è completata ma non è in esercizio, tanto che il primo progetto prevedeva la realizzazione di un impianto. Poi c'è stata la presentazione di una variante: anziché costruire l'impianto – vado a memoria, ma credo si chiamasse TAF – voleva utilizzare quello già esistente del nucleo industriale, che non è ancora in funzione, per cui l'acqua non arriva lì e non viene depurata. L'intervento è completato ma non è assolutamente in esercizio. Ora affermano che è questione di giorni, che comunque il depuratore funzionerà. Syndial ha anche costruito due serbatoi, che si vedono a mare, di soccorso. Le cose sono due: o il depuratore è in grado di funzionare e va bene (poi avrà anche gli impianti di soccorso), oppure bisogna tornare alla prima soluzione: questo è sicuro. Al momento, però, nessuno pensa che ciò sia necessario, anzi si ritiene che la barriera possa cominciare a funzionare proprio in termini molto brevi. Per quanto riguarda l'antica Kroton, sinceramente, non fa parte delle mie competenze perché non è prevista dal decreto, in quanto sono finanziamenti non del Ministero dell'ambiente, ma anche...

  PRESIDENTE. Sono finanziamenti regionali.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Quindi, non saprei. Per quanto riguarda l'area archeologica – a volte si fa confusione tra questi due progetti – questa ha effettivamente qualche problema: c'è stata la piantumazione ma ci sono degli interventi tecnici da mettere in campo. Forse vi avevo già detto, tre mesi fa, che è stato rinvenuto un canale con dell'amianto, ma ancora non sono riusciti a fare il sopralluogo nonostante l'incontro e i termini stabiliti. C'è però un problema effettivo, che vi segnalo, di cui vi avevo già detto, relativo al mancato finanziamento sia ad ARPACAL, sia a ISPRA (e direi anche a INAIL). Il motivo principale per cui questi sopralluoghi non si fanno è che tutti chiedono chi pagherà le spese di trasferta, che nessuno ha a bilancio. Questa è un'assurdità ed è effettivamente qualcosa a cui mettere mano: non è ammissibile. Ho dimenticato qualcosa?

  STEFANO VIGNAROLI. Vorrei capire quanto è stato speso finora per questa barriera idraulica, a quanto potrebbe arrivare il costo totale, a chi è in carico il costo, se a Syndial o a chi, insomma se ha qualche cifra.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. L'intervento è, chiaramente, di tipo privato. La barriera è stata costruita da Syndial, il finanziamento disposto dal Ministero, per 1.200.000 euro ed è relativo all'ex Sasol, ma in danno. Il Ministero anticipa, ma per poi potersi rivalere ha bisogno della chiusura di un procedimento di identificazione del responsabile da parte della provincia, che inizialmente aveva individuato nell'ultimo proprietario, Kroton Gres, che è fallito, per cui adesso c'è il curatore fallimentare, che è il responsabile. In realtà, anche a seguito di una sentenza che riguardava i lavoratori dell'ex Sasol, che ha dichiarato di fatto nulla la vendita tra ex Sasol e Kroton Gres, la provincia ritiene che probabilmente dovrebbe individuare come responsabile Sasol e forse anche Syndial: alla fine, l'inquinamento era precedente.

Pag. 14

  STEFANO VIGNAROLI. Giusto per capire, per il milione stiamo parlando della barriera, ma per il resto a quanto ammonta la spesa?

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Purtroppo, non lo sappiamo. Avevamo anche ipotizzato di utilizzare 70 milioni senza avere dei preventivi precisi, ma ci hanno detto che non sono sufficienti.

  STEFANO VIGNAROLI. Lei ha una sede lì come commissario, quindi ha una retribuzione come...

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Io ho una sede operativa in Crotone, presso la provincia.

  PRESIDENTE. È la stessa domanda che abbiamo fatto anche l'altra volta. Abbiamo chiesto sia se avesse la sede, sia se percepisse dei soldi.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Ho una sede presso la provincia. Non ho una sede presso il Ministero, ma ho una sede locale di ISPRA, a Ozzano dell'Emilia, dove c'è una sede distaccata di ISPRA.

  PRESIDENTE. Ex INFS, a Ozzano. È in provincia di Bologna, dove c'era l'Istituto nazionale per la fauna selvatica, che è stato assorbito nella fusione ICRAM-APAT-INFS (lì c'è un istituto che si occupa di fauna selvatica, in realtà, ma che oggi fa parte di ISPRA).

  CHIARA BRAGA. Io avrei quattro domande per la dottoressa. Quando ci illustrava le due soluzioni possibili, quella della messa in sicurezza e quella della bonifica, parlando della bonifica ha sostanzialmente detto che si tratta di sbancare e portare il materiale in discarica: crede sia l'unica soluzione possibile, cioè praticabile, quella di conferirlo in discarica? Ne è convinta?
  Vorrei poi chiederle quante riunioni del comitato istituzionale si sono svolte da quando lo ha istituito e sta svolgendo il ruolo di commissario, e se ad alcune di queste riunioni hanno partecipato anche dei referenti politici diversi dal sindaco, dall'assessore comunale o dal presidente della regione e dall'assessore regionale competente. Tra le cause di ritardo, o comunque di oggettiva difficoltà a procedere con le operazioni, per le quali comunque sono presenti degli stanziamenti, mi sembra di aver capito – se ho capito bene – che c'è anche il fatto di avere in corso una sperimentazione su queste aree autorizzata dal Ministero, i cui esiti incidono sul percorso. Questo è un elemento sul quale le chiederei qualche chiarimento in più. Se non si risolve quest'aspetto, il paradosso è che, per attendere l'esito di sperimentazioni che dovevano, almeno idealmente, velocizzare o comunque smuovere la situazione, si saranno determinati, invece, un rallentamento e una paralisi. Se è così, in quali tempi e con quali modalità pensa che si possa superare quest'elemento ostativo, che abbiamo capito non essere chiaramente l'unico?
  Quanto all'ampliamento del SIN, ha fatto riferimento ad alcuni interventi che, per poter essere attuati, richiederebbero una riperimetrazione del SIN. Allo stato attuale, da commissaria, ritiene che sia auspicabile aprire una fase di riperimetrazione del SIN in un contesto già così complesso? Sappiamo, per esperienza, che cosa ciò comporti in termini di chiusura delle procedure di revisione dei perimetri delle aree interne al SIN.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale Pag. 15 nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Per quanto riguarda la mia opinione, che ovviamente non conta niente, sull'intervento da attuare, posso dire con assoluta certezza che non ho una preferenza per l'uno o per l'altro intervento: uno è di rimozione, quindi di eliminazione degli inquinanti, peraltro con dei volumi molto significativi, anche con costi piuttosto elevati; l'altro è una messa in sicurezza permanente, quindi con una discarica di rifiuti pericolosi in loco, con il problema paesaggistico di due colline alte 10 metri, a fronte di una popolazione con un registro dei tumori che certifica una situazione allarmante, che costa meno, problema chiaramente non particolarmente ben visto e che non è controbilanciato da qualcosa di cui la popolazione avrebbe altrettanto bisogno, cioè un'attività che porti occupazione. Dal mio punto di vista, se fossi crotonese, forse preferirei la seconda, ma a patto che ci fosse occupazione, altrimenti è evidente che preferirei la prima: questa è una cosa logica, che credo penserebbe chiunque di noi. Questo è il fatto e il motivo per cui volevamo pesare l'aspetto ambientale, quello sociale e quello economico era proprio questo, cioè per vedere se si potevano trovare delle soluzioni che andassero incontro a tutte e tre questi aspetti. Se però ciò non è possibile, cambieremo percorso.
  Per quanto riguarda il tavolo istituzionale, abbiamo avuto un'unica riunione. Al tavolo istituzionale partecipano la regione, la provincia, il comune e il prefetto. Avevo invitato anche il procuratore, che ha apprezzato l'iniziativa ma che, chiaramente, per motivi istituzionali non può partecipare ai lavori. Benissimo: se queste persone ritengono di farsi accompagnare da propri tecnici o non tecnici, io non ho niente in contrario. Su questo non ci piove e se vuole cerco di recuperare esattamente i presenti.

  CHIARA BRAGA. Se fosse possibile acquisire il verbale...

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Certo, ma non è ancora pronto. Quanto alla sperimentazione, è la prima attività che è stata iniziata nel SIN di Crotone e ci è stato comunicato per le vie brevi che è conclusa. Syndial dice che questa si è conclusa e che ha inviato gli esiti al Ministero a marzo del 2015. Da un'analisi della documentazione è emerso che a marzo 2015 è stato inviato uno stato di avanzamento delle attività, non gli esiti conclusivi, tanto che successivamente il Ministero ha anche sollecitato l'invio di questi esiti e anche nell'ultima conferenza è stato richiesto a Syndial di rinviarli. Va benissimo che questi siano conclusi e stiamo attendendo non uno stato di avanzamento, ma gli esiti finali di questa sperimentazione che, ripeto, sono fondamentali per sapere se quelle tecniche hanno funzionato e possono quindi essere immediatamente allargate sulle tre aree di ex Pertusola, ex Fosfotec ed ex Agricoltura (ovviamente, parte suoli). Diversamente, bisognerà trovare interventi alternativi, quindi fare un'analisi tecnica e trovare delle soluzioni alternative. Finché non avremo gli esiti effettivi e non si capirà che cosa ha funzionato, non ha funzionato o può funzionare, non possiamo estenderli.
  Infine, per quanto riguarda l'ampliamento del SIN, concordemente con tutte le amministrazioni e con il Ministro, si era ritenuto opportuno dare un segnale anche alla cittadinanza e intervenire sulle scuole, sui quartieri popolari; ci sono delle aree che sono sottratte anche alle nuove generazioni e a tutti questa è sembrata una buona idea. Il problema dell'inclusione nel SIN dipende dalle risorse disponibili. Poiché nell'accordo del 2011 sono stati stanziati su quest'attività «solo» – non si sapeva, evidentemente, se sarebbero stati sufficienti o meno – 6 milioni e dopo sono state individuate quattro aree tra quelle pubbliche, che oltretutto sono molte di più, si è pensato di utilizzare le risorse della sentenza, quindi quelle affidate alla struttura commissariale, per completare tutti e quattro gli interventi e mandarli avanti subito. Finché, però, questo non succede, o meglio se queste aree non vengono incluse nel SIN, le risorse vanno trovate altrove. Io Pag. 16non posso spendere i soldi in aree non incluse nel SIN. Non è che per me ciò non sia opportuno, è che siamo già in ritardo. Non è una riparametrazione. Si tratta di includere quattro aree cartografate (un piazzale, un altro piazzale e così via) dentro il SIN, non di includere tutta la città di Crotone dentro il SIN. Questo è il punto fondamentale. Ciò serve proprio per fare gli interventi, cioè per essere sicuri di avere la copertura.

  PRESIDENTE. Serve per usare quei soldi in quella direzione.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. A questo fine.

  PRESIDENTE. Noi abbiamo fatto altri interventi, come legislatori, ma bisogna trovare altre poste di finanziamento se si vuole eventualmente intervenire su siti extra SIN. Lo abbiamo fatto già, per esempio con l'Isochimica di Avellino, laddove una parte dei soldi per le ecoballe li abbiamo messi lì, ma ciò è avvenuto in sede di legge di stabilità.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Tenete presente che la prima tranche di finanziamento sulla contabilità speciale è arrivata a Natale, non ricordo in quale giorno di dicembre. Siamo a gennaio, per cui non stiamo parlando di chissà quale periodo. Evidentemente, ancora non si è scelto che cosa fare di quelle risorse, anche perché, come avete visto, la situazione è molto complessa. Inoltre, per scegliere dove destinarle, dobbiamo avere degli importi certi. Per l'ex Sasol, per esempio, c'era stata un'ipotesi, ma poi mi sono spaventata molto quando mi hanno detto che probabilmente non erano sufficienti. Per la caratterizzazione dell'area marina costiera mi è stata detta la stessa cosa. I soldi necessari sono molti di più di quelli attualmente disponibili.

  CHIARA BRAGA. Lei ha detto «siamo già in ritardo»: chi è in ritardo per l'inclusione nel SIN di queste aree?

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. In che senso?

  PRESIDENTE. Le responsabilità, secondo lei...

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Direi che è condivisa. I tre attori sono il comune, la regione e il Ministero. Il comune ha fatto la lettera di trasmissione alla regione (mi pare il 20 dicembre) e avrebbe potuto farla prima. La regione ha anche i suoi tempi tecnici: deve fare la delibera, che arriverà al Ministero e non so che tempi ci saranno. Siamo in ritardo nel senso che ne parliamo da prima ancora che arrivasse la contabilità, ma io non vado alla ricerca di colpevoli, anzi cerco di trovare un accordo. È difficile – lo capisco – ma penso che sia l'unico modo che hanno per uscirne, con un aiuto, per carità, con la mia massima disponibilità, ma non ho la bacchetta magica.

  STEFANO VIGNAROLI. Le chiederei due piccoli chiarimenti. Ammesso che queste quattro aree entrino a far parte del SIN, se ho capito bene, questi 6 milioni sono sufficienti per queste quattro aree o no?

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale Pag. 17 di Crotone. Adesso che il comune, che è il soggetto attuatore...

  STEFANO VIGNAROLI. Qual è l'idea, quella di iniziare tutte e quattro anche se poi non si sa se si finiscono, oppure di iniziarne una per volta?

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Io avevo chiesto che venissero progettate tutte e quattro assieme e che quindi, contestualmente, si facesse quest'inclusione nel SIN. Attualmente stiamo valutando se non sia il caso di farne intanto uno: non si inizia niente senza finirlo.

  STEFANO VIGNAROLI. Con gli esiti effettivi della sperimentazione, che credo sia una questione importante, a che punto siamo? Quanto manca per avere questi esiti?

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Aspettiamo che Syndial li trasmetta: ci ha detto che sono terminati.

  STEFANO VIGNAROLI. Parliamo di una settimana, di un mese, o non si sa?

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. L'ho chiesto: la richiesta di produrre è a verbale anche della conferenza dei servizi istruttoria. C'è questo qui pro quo tra lo stato di avanzamento di marzo 2015 e i risultati finali della sperimentazione.

  PRESIDENTE. Avrei un paio di cose da chiederle e poi vorrei fare anche una brevissima considerazione. Il sindaco e la regione – vorremmo capire ciò da lei – ci dicono che c'è la possibilità, in attesa di decidere la strada migliore, di intervenire subito sul fronte mare, la situazione che sembra tra le più preoccupanti dal punto di vista ambientale. A suo avviso, ci sono le condizioni, in attesa di prendere una decisione definitiva sul modello di bonifica/messa in sicurezza, ovvero parziale bonifica/messa in sicurezza, per poter subito agire con degli interventi di messa in sicurezza sul fronte mare?
  Così come è successo da altre parti, al di là di questa sperimentazione, i cui risultati speriamo arrivino il prima possibile, comunque, nelle bonifiche e/o messe in sicurezza è possibile anche procedere per fasi. È stata una delle vecchie discussioni che si fece a suo tempo: c'è la possibilità di andare avanti per fasi consecutive. Secondo lei, anche in questo caso si può essere in una situazione del genere, sempre in attesa di avere delle indicazioni?
  C'è poi un'altra domanda che non posso non farle. Da qualche mese lei è in un contesto abbastanza complesso e difficile. Quello calabrese, infatti, è comunque un contesto complicato e magari dietro le cose più nobili a volte si nascondono cose anche molto meno nobili. Sappiamo che sia nel settore dei trasporti, sia nella gestione delle discariche, in passato la storia di quella regione non è sicuramente una storia brillante dal punto di vista della legalità. Ciò non vuol dire che il ragionamento che faceva lei faccia una piega. È evidente che togliere la fonte inquinante è un conto, mentre mettere in sicurezza non è probabilmente la stessa cosa, per quanto credo che l'elemento conduttore debba essere per forza quello di non avere, in nessuno dei due casi, nessun tipo di ripercussioni da un punto di vista delle ricadute «sanitarie». Questa deve essere la conditio sine qua non. Da lì, poi, si possono accendere tutti ragionamenti immaginabili possibili, ma in una corretta valutazione, in un'analisi di rischio, per cui bisogna escludere assolutamente il rischio sanitario. Credo che questo sia l'elemento di base da cui partire per fare qualsiasi tipo di considerazione ulteriore. Pag. 18
  Vorrei sapere da lei se in un contesto così complicato non ha notato, visto o capito di movimenti – non possiamo non farle questa domanda perché siamo una Commissione d'inchiesta che si occupa di fatti illeciti – che tendano a spingere verso soluzioni, magari anche tecnicamente più giustificate, che però «nascondono» altri tipi di interessi. Da questo punto di vista, lei mantiene un rapporto continuo di confronto con la procura generale? Noi di ciò siamo molto preoccupati, al di là della soluzione al problema. Certo, credo che dopo vent'anni sia giusto che lo Stato nella sua complessità debba dare una risposta a un territorio già ferito profondamente. Nel contempo, purtroppo, abbiamo però visto che cosa è successo in altre regioni, laddove c'è una presenza piuttosto invasiva della criminalità organizzata, quando c'è un business: qui di soldi ne stanno girando parecchi, per il momento ancora in forma teorica ma diventeranno reali a breve dal punto di vista pratico. Tutte queste considerazioni, anche sul cercare di ripararsi in maniera preventiva da eventuali possibili infiltrazioni, sono un lavoro fortemente presente nella sua attività?

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Comincio con l'intervento a mare. Io per prima ho auspicato che venissero anticipati tutti gli interventi compatibili con le due soluzioni. Quando Syndial ha proposto l'intervento a mare, ho detto assolutamente di sì, ciò ribadito anche non più tardi di ieri. Poi ci sono dei problemi tecnici sicuri perché c'è la caratterizzazione marina da fare, quindi abbiamo anche deciso di fare un tavolo tecnico ad hoc su questo problema. Cosa diversa è, ovviamente, il porticciolo saltato fuori nella riunione di ieri, che non fa parte di quest'intervento di difesa a mare delle discariche o di difesa dall'inquinamento. Il porticciolo fa parte del secondo progetto in campo, quindi quello di messa in sicurezza permanente, che a mio avviso non va anticipato, semplicemente perché anticipiamo lavori che non precludano decisioni future.

  PRESIDENTE. Le avevo chiesto del tema della legalità.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Se lo vogliamo fare riservatamente...

  PRESIDENTE. Lo teniamo, allora, per la fine perché ho c'è un'altra domanda.

  ALBERTO ZOLEZZI. Lei è stata ancora una volta dettagliata – l'avevamo già ascoltata – ma vorrei che ci chiarisse anche un suo parere sul discorso finanziario. Lei ha accennato, giustamente, a cifre che non sono nella sua disponibilità e non lo saranno perché riguardano aree non sotto la sua giurisdizione, ma vorrei un suo commento sulle disponibilità finanziarie presenti al momento. Lei dice che forse manca qualcosa in termini finanziari: ritiene che quando verranno dettagliati i piani e i programmi non ci saranno problemi finanziari? Ritiene che la parte finanziaria non sia il problema principale? Vorrei capire il suo parere sul discorso economico. Inoltre, c'è un cronoprogramma per il dettaglio degli incontri che avrete per andare avanti con queste opere? Sappiamo che ci sono delle difficoltà logistiche, ma vorremmo capire se c'è un cronoprogramma più dettagliato.

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. Come ho anticipato, a mio avviso il problema principale da risolvere in quel SIN è l'area industriale. Stiamo parlando di risorse private, che comportano il problema della scelta dell'intervento sulle aree Syndial: uno più costoso, l'altro meno costoso e che comunque, ripeto, riguardano Pag. 19 una scelta di competenza privata.
  Per l'area ex Sasol, che è nel mezzo, queste risorse potrebbero non essere disponibili. Mentre Syndial assicura una certa certezza nella disponibilità finanziaria, non altrettanto possiamo dire nell'altra area: se viene individuato Kroton Gres, la curatela non ha i soldi, quindi non sappiamo come fare; se invece verranno individuate Sasol e Syndial come inquinatori a monte, forse le cose saranno diverse. Rimane il problema che per far ciò in danno, bisogna che ci siano le risorse disponibili. Questo influenza il cronoprogramma. Purtroppo, prima di poter affidare a terzi – in questo caso sarebbe a terzi – almeno uno studio di fattibilità, o comunque una prima quantificazione dei costi, bisogna capire dove le amministrazioni intendono meglio impiegare le risorse a disposizione della struttura commissariale. I tempi ancora non sono maturi per questo calcolo, ma i tecnici, a spanna, ritengono che 70 milioni per ex Sasol non siano sufficienti.

  PRESIDENTE. Avete chiesto l'eventuale cronoprogramma dei futuri incontri istituzionali?

  ELISABETTA BELLI, commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone. È una questione sicuramente anche organizzativa. In questa prima fase, ho pensato che fosse più opportuno essere giù almeno due giorni la settimana, tutte le settimane, per dare un po’ un segnale di presenza ma anche per essere abbastanza cogente sui tempi di risposta delle varie cose. Ora, non metto in dubbio che per fare un cronoprogramma forse la soluzione può essere diversa, magari rimanendo giù una settimana al mese, ma bisogna vedere la risposta dal territorio, dalla parte tecnica. Ho in corso queste due convenzioni di avvalimento sia con ISPRA, sia con ARPACAL, le quali mettono a disposizione risorse già risicate e hanno anche altro da fare. La situazione non è poi così immediata da organizzare in modo che si possa procedere con un cronoprogramma definito. A piccoli passi, però, ci stiamo arrivando.

  PRESIDENTE. Dispongo la disattivazione dell'impianto audio video.

  (I lavori proseguono in seduta segreta, indi riprendono in seduta pubblica.)

  PRESIDENTE. Ringraziamo la dottoressa. Ovviamente, siamo a disposizione, eventualmente anche laddove vi sia la necessità di un nostro intervento. Monitoreremo quello che succede e magari la disturberemo di nuovo. La ringrazio. Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.40.