XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti

Resoconto stenografico



Seduta n. 139 di Martedì 31 gennaio 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Bratti Alessandro , Presidente ... 3 

Audizioni dell'assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale, Pinuccia Montanari, e dell'assessore alla riorganizzazione delle società partecipate di Roma Capitale, Massimo Colomban:
Bratti Alessandro , Presidente ... 3 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 4 ,
Puppato Laura  ... 7 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 7 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 7 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 8 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 8 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 8 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 8 ,
Bina Stefano , Direttore generale di Ama ... 9 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 10 ,
Colomban Massimo , Assessore alla riorganizzazione delle società partecipate di Roma Capitale ... 10 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 10 ,
Orellana Luis Alberto  ... 10 ,
Bina Stefano , Direttore generale di Ama ... 11 ,
Braga Chiara (PD)  ... 12 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 12 ,
Braga Chiara (PD)  ... 12 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 12 ,
Giglio Antonella , Amministratore unico di Ama Spa ... 12 ,
Braga Chiara (PD)  ... 13 ,
Giglio Antonella , Amministratore unico di Ama Spa ... 13 ,
Bina Stefano , Direttore generale di Ama ... 13 ,
Zolezzi Alberto (M5S)  ... 13 ,
Bonfà Isidoro , Dipartimento tutela ambiente, area rifiuti ... 13 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 14 ,
Bonfà Isidoro , Dipartimento tutela ambiente, area rifiuti ... 14 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 15 ,
Bonfà Isidoro , Dipartimento tutela ambiente, area rifiuti ... 15 ,
Puppato Laura  ... 15 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 16 ,
Puppato Laura  ... 16 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 16 ,
Puppato Laura  ... 16 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 16 ,
Puppato Laura  ... 16 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 16 ,
Puppato Laura  ... 16 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 16 ,
Puppato Laura  ... 16 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 16 ,
Puppato Laura  ... 16 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 16 ,
Puppato Laura  ... 17 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 17 ,
Cicerani Stefano , Dipartimento tutela ambiente – area rifiuti ... 17 ,
Maffini Mariella , Staff assessorato alla sostenibilità ambientale ... 18 ,
Bina Stefano , Direttore generale di Ama ... 18 ,
Puppato Laura  ... 18 ,
Bina Stefano , Direttore generale di Ama ... 18 ,
Puppato Laura  ... 19 ,
Bina Stefano , Direttore generale di Ama ... 19 ,
Colomban Massimo , Assessore alla riorganizzazione delle società partecipate di Roma Capitale ... 19 ,
Nugnes Paola  ... 19 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 20 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 20 ,
Nugnes Paola  ... 20 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 20 ,
Nugnes Paola  ... 20 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 20 ,
Nugnes Paola  ... 20 ,
Colomban Massimo , Assessore alla riorganizzazione delle società partecipate di Roma Capitale ... 20 ,
Bianchi Stella (PD)  ... 21 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 21 ,
Bianchi Stella (PD)  ... 22 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 22 ,
Bianchi Stella (PD)  ... 22 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 22 ,
Bianchi Stella (PD)  ... 22 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 22 ,
Giglio Antonella , Amministratore unico di Ama Spa ... 22 ,
Bianchi Stella (PD)  ... 22 ,
Giglio Antonella , Amministratore unico di Ama Spa ... 23 ,
Bianchi Stella (PD)  ... 23 ,
Giglio Antonella , Amministratore unico di Ama Spa ... 23 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 23 ,
Bianchi Stella (PD)  ... 23 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 23 ,
Nugnes Paola  ... 23 ,
Montanari Pinuccia , Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale ... 23 ,
Colomban Massimo , Assessore alla riorganizzazione delle società partecipate di Roma Capitale ... 23 ,
Bratti Alessandro , Presidente ... 24 

(La seduta, sospesa alle 15.10, è ripresa alle 15.30) ... 24 

Comunicazioni del Presidente:
Bratti Alessandro , Presidente ... 24

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
ALESSANDRO BRATTI

  La seduta comincia alle 13.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Audizioni dell'assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale, Pinuccia Montanari, e dell'assessore alla riorganizzazione delle società partecipate di Roma Capitale, Massimo Colomban.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione dell'assessore alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale, Pinuccia Montanari, e dell'assessore alla riorganizzazione delle società partecipate di Roma Capitale, Massimo Colomban, che ringrazio della presenza.
  L'assessora Montanari è accompagnata dall'avvocato Antonella Giglio, amministratore unico di AMA Spa, dal dottor Stefano Bina, direttore generale di AMA Spa, dalla signora Mariella Maffini, staff assessorato alla sostenibilità ambientale, dall'ingegner Stefano Cicerani, staff assessorato alla sostenibilità ambientale, dalla dottoressa Luisa Frattini, dipartimento tutela ambientale area rifiuti, e dalla dottoressa Marta Giovanna Geranzani, dipartimento tutela ambientale area rifiuti; l'assessore Colomban è accompagnato da Cristiano Ceresatto, capostaff dell'assessorato alla riorganizzazione partecipate. È presente anche l'ingegner Isidoro Bonfà.
  L'audizione odierna si inserisce nell'ambito dell'approfondimento che come Commissione stiamo svolgendo sulla regione Lazio.
  Ricordo che la Commissione si occupa di illeciti ambientali relativi al ciclo dei rifiuti, ma anche dei reati contro la pubblica amministrazione e dei reati associativi connessi al ciclo dei rifiuti, alle bonifiche e al ciclo della depurazione delle acque.
  Avverto i nostri ospiti che della presente audizione viene redatto un resoconto stenografico e che, facendone espressa e motivata richiesta, in particolare in presenza di fatti illeciti sui quali siano in corso indagini tuttora coperte dal segreto, consentendo la Commissione, i lavori proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata alla parte finale della seduta.
  Molto brevemente, noi stiamo concludendo un'indagine sulla regione Lazio. In maniera particolare, abbiamo affrontato anche le questioni che riguardano la vicenda di Roma, che, come è noto, è un pezzo importante del ciclo dei rifiuti, anzi direi fondamentale, rispetto a tutto il ciclo integrato della regione Lazio.
  Abbiamo sentito l'amministrazione precedente, che ci aveva fatto un quadro della progettualità che avevano intenzione di mettere in campo, quella degli ecodistretti, che definisco così per abbreviare. Abbiamo sentito la stessa azienda, AMA, che ci ha dato una prospettiva di un certo tipo. Poi ci sono state le elezioni, è cambiata l'amministrazione. Abbiamo affrontato anche la vicenda relativa all'assessora Muraro. Pag. 4
  Come abbiamo sempre fatto con tutte le amministrazioni, abbiamo sentito la sindaca. All'inizio, sentiamo sempre il sindaco e, così come si era sentito il sindaco Marino, abbiamo sentito la sindaca Raggi perché ci delineasse le intenzioni e le politiche che sul ciclo dei rifiuti l'amministrazione aveva intenzione di portare avanti. A quel tempo, lei disse ovviamente delle cose che potevano essere solo di indirizzo generale, perché eravamo in una situazione di recenti elezioni.
  Sono passati alcuni mesi, e noi siamo di fatto alla conclusione del nostro lavoro, anche se non è la conclusione delle politiche sul ciclo dei rifiuti di Roma e del Lazio, che andranno sicuramente avanti dopo di noi. Tuttavia vorremmo concludere il lavoro che abbiamo svolto, facendo il punto sullo stato dell'arte nella regione. Questo è l'obiettivo della giornata di oggi, avere un punto di vista e capire bene come ci si sta muovendo anche in base alle dichiarazioni fatte.
  Dopo la vostra relazione vi saranno sicuramente rivolte delle domande. Il motivo per cui abbiamo chiamato anche l'assessore Colomban è quello di avere un quadro sul tema della governance più generale del ciclo dei rifiuti, quindi anche delle politiche aziendali, di eventuali alleanze che ci potrebbero essere, e in che modo potrebbero incidere sul ciclo dei rifiuti stesso. Anche questo è il motivo della convocazione congiunta dei due assessori.
  Adesso cederei la parola all'assessore Montanari e all'assessore Colomban, che decideranno se fare intervenire o meno i loro collaboratori quando lo ritengano opportuno.

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Ringrazio l'onorevole Bratti e la Commissione di quest'opportunità.
  Mi vorrei soffermare, innanzitutto, su quello che noi abbiamo definito il nostro piano per la gestione sostenibile dei materiali post-consumo. Vorremmo già subito dare una chiave di lettura a quello che stiamo facendo, cioè ragionando sui rifiuti come una grande opportunità per il territorio.
  Questo significa, da un certo punto di vista, mettere a punto alcune indicazioni essenziali per la riduzione della produzione di rifiuti, perché si producono troppi rifiuti. Questo non vale, ovviamente, solo per Roma, ma purtroppo per tutto il nostro Paese, ma la nostra chiave di lettura particolare è la nostra città.
  Inoltre, a nostro avviso, occorre andare nella direzione dello sviluppo, anche in questo Paese, dal punto di vista industriale, del cosiddetto riciclo efficiente. È chiaro, quindi, che per le nostre azioni, a partire da un'analisi dettagliata cui abbiamo iniziato a lavorare – vi lasceremo del materiale, così potrete cominciare a guardare i dati che abbiamo messo insieme, ma è l'inizio di un percorso – sarà essenziale questa chiave di lettura per tutta la nostra attività e non solo.
  Io mi vorrei già soffermare sui nostri obiettivi, sull'analisi attuale della situazione e sulle prospettive dal punto di vista sia del piano di riduzione dei rifiuti sia della raccolta differenziata domiciliarizzata, poi dedicata alle utenze domestiche e non domestiche, sia allo sviluppo di un'impiantistica che va nella direzione della valorizzazione di quello che, purtroppo, oggi nel nostro Paese è ancora valore perso.
  Quando noi creiamo rifiuti, creiamo valore perso che purtroppo finisce prevalentemente in discarica in questo nostro Paese. Naturalmente, questo è causa di una perdita anche economica, di una perdita per l'ambiente e di una perdita anche dal punto di vista sociale. Questa è un po’ la chiave di lettura che sta dietro al nostro impegno.
  Vorrei fare solo una premessa per dire – poi rifletterà su questo l'assessore Colomban – che il nostro intervento anche dal punto di vista metodologico è stato quello di individuare alcuni punti fermi rispetto all'azienda.
  In particolare, riteniamo che sia essenziale definire lo stato dell'arte, ed è quello che stiamo cercando di fare, della gestione di AMA con una due diligence aziendale, che ha come obiettivo quello di una valutazione della situazione finanziaria e di una valutazione dell'assetto tecnico-organizzativo, Pag. 5 ovviamente in una relazione attiva con la normativa nazionale ed europea e, in generale, una valutazione complessiva dell'ottimizzazione della logistica aziendale.
  Ci tengo molto a dire che un altro orientamento fondamentale per noi è l'applicazione della gerarchia dei rifiuti indicata dalla Commissione europea, che mette al primo posto la riduzione della preparazione dei rifiuti e al secondo posto la preparazione per il riutilizzo. Sappiamo tutti della raccolta differenziata e del riuso, ma credo che tradurre in indicazioni di tipo industriale e anche di tipo gestionale, questo orientamento della Commissione europea e della direttiva europea, sia fondamentale. Preparazione per il riutilizzo significa individuare le filiere che devono essere sviluppate e potenziate.
  Dicevo che un altro obiettivo metodologico – mi soffermo solo su quest'aspetto metodologico – riguarda l'ottimizzazione della logistica aziendale attraverso un'analisi, una razionalizzazione – e sarà quello che faremo nei prossimi mesi – che riguardano generalmente l'organizzazione della gestione, che per la città di Roma è un problema molto importante, la razionalizzazione dei costi di trasposto; l'analisi delle riduzioni delle emissioni inquinanti e dei mezzi per la raccolta, il trasporto e l'impatto della flotta AMA sul traffico urbano ed extraurbano; la revisione di tutto il modello gestionale organizzativo di spazzamento e di raccolta, per trasformarli in un modello efficiente, che funzioni, che faccia di Roma «Roma città pulita».
  Questo è il nostro obiettivo, non solo di Roma come città pulita, ma di Roma che non spreca i materiali post-consumo. Ribadisco che li chiamo materiali post-consumo e non rifiuti, perché secondo me è questa la nuova prospettiva in cui dobbiamo orientare la nostra azione.
  Un altro punto chiave, sempre metodologico, riguarda la generalizzazione della raccolta differenziata domiciliata con una capacità di contestualizzazione. Noi sappiamo per esperienza che il porta a porta deve essere, nelle diverse realtà, anche in base alle tipologie abitative, assolutamente pensato – vi diremo anche coi numeri quello che intendiamo fare – per i contesti, i contesti abitativi, i contesti sociali, le tipologie di abitazione.
  Un altro nostro grande obiettivo è, quindi, di generalizzare la raccolta differenziata domiciliarizzata usando i modelli più virtuosi, che oggi in Italia peraltro esistono già. Si tratta solo di vedere quelli che funzionano e che funzionano bene, come il tradizionale porta a porta, ma vi lasceremo anche un modello – le oasi ecologiche dedicate, uno strumento che consenta al cittadino che abita nei grandi palazzi di conferire in modo differenziato ma dedicato, con un accesso specifico a quell'oasi ecologica, che ovviamente non è un'isola ecologica, ma uno spazio chiuso cui si accede con badge o con un sistema tradizionale di chiusura, ma che consente anche di verificare che il cittadino effettivamente faccia la raccolta differenziata.
  Un altro punto molto importante riguarda non solo il modello organizzativo, ma anche il grande aspetto legato alla pianificazione delle campagne di comunicazione.
  Vorrei, se mi posso permettere, citare Alex Langer, dicendo appunto che la società sostenibile non esisterà se non sarà socialmente desiderabile. Credo che questo punto sia molto importante. Credo che dobbiamo fare una grande campagna informativa e di comunicazione perché ogni cittadino, ognuno di noi deve essere consapevole delle azioni che da mettere in campo. Solo se c'è questa consapevolezza, in primo luogo etica, ma che riguarda anche gli stili di vita, credo che si possa ottenere davvero un risultato, anche partecipato.
  Infine, un ultimo punto della premessa metodologica riguarda tutta la ricchezza e le potenzialità del mercato dei prodotti e dei servizi AMA.
  Noi crediamo che sia importante individuare dei segmenti di mercato in termini sia territoriali sia di prodotti e anche in termini di tipologia di servizio, che valorizzino una cultura che c'è nelle aziende, cultura, ma anche risorse umane, anche esperienze tecnico-gestionali aziendali, che Pag. 6ci sono nelle aziende e che possono costituire un cosiddetto valore aggiunto.
  Tra l'altro, la generalizzazione del modello di raccolta domiciliarizzata dovrebbe anche aiutarci a diffondere e a ottimizzare l'occupazione. Questo altro tema dei cosiddetti green jobs attraverso la valorizzazione di questa dimensione, credo che sia importantissimo e vada sviluppato. Eventualmente, su questo, se consentite, vorrei dire qualche cosa quando mi soffermerò soprattutto sul piano di riduzione della produzione dei rifiuti.
  Parto dal dato – è un documento che vi mettiamo poi a disposizione – che analizza l'attuale situazione della produzione dei rifiuti a Roma: con una leggera diminuzione rispetto al 2015, per il 2016 parliamo di 1.700.000 tonnellate di rifiuti prodotti nella città di Roma, che corrispondono più o meno a 599 chili per abitante all'anno. Il nostro obiettivo al 2021 è quello di ridurre la produzione con un obiettivo prudenziale.
  Noi sappiamo che, secondo i modelli diffusi soprattutto in Europa – Cierre è l'associazione a cui io anche ho partecipato – è possibile attraverso una serie di azioni misurate ridurre di 100 chili la produzione di rifiuti. Noi cerchiamo di essere prudenti su questa valutazione, ma riteniamo che si possa arrivare al 2021 con 522 chili per abitanti all'anno, che significa ridurre di 200.000 tonnellate di rifiuti la produzione, pari a circa 70 chili per abitante rispetto ai valori del 2016.
  Questo è un processo a cui personalmente, ma anche l'amministrazione presieduta da Virginia Raggi, crediamo molto. Ovviamente, si basa sull'importante ruolo di ogni cittadino, quindi sulla necessità di avviare importanti campagne volte alla prevenzione dei rifiuti. Anche il ruolo dell'azienda è altrettanto importante.
  Come si fa questa riduzione di rifiuti? Si fa con una serie di azioni misurabili. Noi abbiamo voluto misurarle. Tra l'altro, abbiamo già iniziato ad approvare delle delibere, e infatti abbiamo approvato le linee guida per la riduzione della produzione dei materiali post-consumo. Attraverso quali azioni?
  Innanzitutto, attraverso il compostaggio domestico individuale, che deve essere però promosso e sviluppato, soprattutto nelle grandi città. Se a Genova riescono a fare l'autocompostaggio non sui banconi, ma sui poggioli, e in numero anche molto consistente, questo significa che anche nella città di Roma è possibile potenziare questa dimensione. Tutto questo ci consentirebbe di ottenere un 2,58 in termini percentuali di riduzione.
  Col compostaggio domestico collettivo potremmo ottenere un risultato significativo in termini percentuali. Anche il cosiddetto compostaggio di comunità ci può consentire di avere un risultato almeno dello 0,5 per cento di riduzione.
  Poi c'è un'altra serie di azioni: la creazione dei centri di riuso; la creazione degli ecocentri. Parliamo di luoghi dove non solo si riducono i rifiuti, si rimettono in movimento i materiali post-consumo, ma dove si possono conferire materiali (carta, cartone, plastica dura, vetro e altro materiale) che possono essere recuperati.
  Un altro progetto riguarda i cosiddetti mercati a rifiuti zero. Come sapete, quando finiscono i mercati si raccolgono tantissimi rifiuti. L'utilizzo delle cassette ripiegabili, ad esempio, e anche altre azioni rientrano nell'elaborazione di questo progetto di raccolta differenziata presso i mercati e mercati a rifiuto zero, progetto che intendiamo realizzare a partire anche da subito.
  Anche la tariffazione puntuale costituisce un elemento centrale per la riduzione, non solo perché aiuta il cittadino a produrre meno rifiuti e a pagare meno – si paga solo quello che si conferisce – ma perché consente di ottenere anche in questo caso un risultato molto concreto.
  Sono molto importanti gli acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni. Io credo moltissimo e sono convinta che, dal punto di vista politico e strategico, visto che c'è un obbligo di legge, tutte le pubbliche amministrazioni debbano cominciare davvero a prendere sul serio questa norma di legge, a partire da noi, mentre ancora oggi purtroppo si vede l'utilizzo di materiali non biodegradabili, non riutilizzabili. Pag. 7
  Se tutte le pubbliche amministrazioni italiane, a partire da quella di Roma – noi abbiamo una delibera che approveremo a breve – non riprendono le indicazioni normative di questo Parlamento, da questo punto di vista importantissimo, se non si riprendono questi orientamenti sugli acquisti cosiddetti green public procurement, gli acquisti verdi della pubblica amministrazione, noi crediamo che questo non possa poi prescindere dal fatto che purtroppo poi i rifiuti finiscono dove non devono.
  Alla fine, il calcolo di questo nostro piano ci dovrebbe portare almeno al 19 per cento di riduzione della produzione dei rifiuti, che potrebbe portare anche a più di 300.000 tonnellate. Nell'attuale bozza di piano, abbiamo individuato 200.000 tonnellate al 2021. Sappiamo che è una sfida significativa. Certamente, anche la sinergia con la regione sarà importantissima. Sappiamo che la regione ha già elaborato un piano regionale per la riduzione dei rifiuti. Crediamo che le sinergie, da questo punto di vista, siano assolutamente fondamentali.
  Oltre a questo...

  LAURA PUPPATO. Scusate, in più o in meno?

  PRESIDENTE. In meno, da 1,7 a 1,5 milioni.

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. A 1.500.000, cioè meno 12 per cento come delta.
  Il primo punto è l'indicazione o l'obiettivo della Commissione europea: riduzione della produzione dei rifiuti.
  Il secondo punto nasce da una chiave di lettura del secondo punto della gerarchia, la preparazione per il riutilizzo. In questo caso, sono le aziende che dovrebbero ripensare il cosiddetto life cycle assessment, cioè il ciclo di vita del prodotto, per arrivare a un prodotto che porti davvero a rifiuti zero. Mi pare che con la nuova direttiva sull'economia circolare stia venendo fuori in modo significativo. Noi non abbiamo avuto ancora tempo di analizzarla, ma mi sembra che questa sia una prospettiva molto interessante. Dobbiamo modificare anche il ciclo di vita dei prodotti.
  Dicevo che è molto importante incrementare la raccolta differenziata. Come intendiamo incrementarla? Abbiamo fatto un piano, una bozza di lavoro che abbiamo iniziato a mettere in campo, per un aumento della raccolta differenziata che passa dall'attuale 43 per cento e al 70 per cento al 2021.
  Si tratta di un potenziale sviluppo a regime, che si svilupperà anche in seguito all'implementazione di diverse iniziative.
  Ci sarà, tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo, la partenza del progetto di raccolta porta a porta nel VI Municipio; l'incremento delle raccolte stradali attuali; soprattutto, come dicevo, lo sviluppo delle oasi ecologiche dedicate condominiali; il potenziamento di alcuni servizi, come la raccolta ingombranti, che consentirà un aumento di raccolta differenziata dello 0,8 per cento; la raccolta abiti usati, per lo 0,8 per cento; la raccolta carta e cartone, in questo caso con un protocollo avviato con Comieco e che intendiamo sviluppare; il potenziamento dei centri di raccolta. Vi lasceremo anche il nostro piano di sviluppo delle isole ecologiche.
  Sono 32 quelle che intendiamo a breve realizzare. Sono già in fase di progettazione con un'individuazione esatta, e abbiamo portato anche il materiale. Questo ci consente, attraverso le isole ecologiche, di promuovere la raccolta differenziata anche dei materiali che possono essere pericolosi.
  Infine, ci sarà lo sviluppo di un progetto, che partirà anche questo a breve, per le utenze non domestiche. Anche in questo caso, vi lasciamo l'analisi di studio che abbiamo elaborato: consolidamento del servizio porta a porta; aumento delle frequenze medie di svuotamento; nuovo servizio di raccolta condominiale con le oasi ecologiche dedicate; ripresa del servizio di raccolta ingombranti e domiciliati e dei RAEE, i rifiuti elettrici ed elettronici, con un progetto che stiamo mettendo in campo con EcoRaee.
  Io mi sono molto occupata di RAEE in quest'ultimo fase, e sono molto preoccupata. Pag. 8 Effettivamente, in un testo che abbiamo pubblicato si vede dove vanno a finire i nostri RAEE. La professoressa Maria Rosa Ronzoni ha tradotto un documentario che dura circa tre ore dalla televisione tedesca, che fa il giro all'incontrario dei rifiuti elettrici ed elettronici.
  Un giornalista della BBC è andato in una discarica del Ghana a prendere gli inventari dei materiali che trovava in questa discarica, dove naturalmente i bambini bruciano i rifiuti per ricavare materiale prezioso, metalli, ma non solo (rame, oro, argento, terre rare, quindi materiale preziosissimo), purtroppo con esposizione a delle patologie anche gravissime e veramente incredibili.
  Purtroppo, lì finiscono i nostri rifiuti. Come sapete meglio di me, su 12 chili di rifiuti prodotti di RAEE, se ne raccolgono in media in Italia 4,5, le regioni più virtuose ne raccolgono anche 5 o 6 chili, ma il resto naturalmente sparisce, che significa che o finiscono nelle discariche o ahimè in traffici anche illeciti.
  Il controllo di questo tipo di materiale è importantissimo, perché è materiale pericoloso. L'indagine epidemiologica realizzata da un dipartimento di sanità pubblica di un'università ha messo in evidenza quali sono le patologie che potrebbero insorgere per chi si esponga a una gestione non corretta di questi materiali.
  Per la raccolta carta e cartoni c'è il protocollo Comieco. Ricordo poi le utenze non domestiche, circa 4.000 utenze domestiche, la creazione di isole ecologiche, di cui almeno sette sono già state progettate.
  Il dato deve essere sempre parametrato alla riduzione della produzione di rifiuti. Da 1.700 passiamo a 1.500, che significa che in sostanza abbiamo la possibilità di aumentare di circa 316.000 tonnellate la raccolta differenziata al 2021.
  Abbiamo fatto anche un'analisi specifica, anche grazie al lavoro di AMA e del dottor Bina, dell'incremento suddiviso in termini percentuali sulle diverse filiere di raccolta. Il risultato finale dovrebbe essere questo: un incremento potenziale che ci porta a 1.051.000 tonnellate di raccolta differenziata al 2021. Ovviamente, è un dato prudenziale e tendenziale, nel senso che per ogni anno abbiamo indicato le dimensioni di questa prospettiva e di questo sviluppo.
  Abbiamo anche analizzato e vi lasciamo...

  PRESIDENTE. Scusa, per capire, va 1.051.000 tonnellate la raccolta differenziata: in realtà, quindi, indifferenziate rimarrebbero 400.000 tonnellate, più o meno, dopo la riduzione dei rifiuti.

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Rimarrebbero 449.000 tonnellate, sì, il dato è quello, ovviamente su 1,5 milioni... Esatto. Sarebbe un incremento della raccolta differenziata del 70 per cento.

  PRESIDENTE. Vuol dire che rimangono 400.000 tonnellate...

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Rispetto all'attuale situazione di gestione, la prospettiva cambia molto, è ovvio. A questo punto, cambia molto.
  Non svilupperò i quantitativi, altrimenti ve li indico tutti. Li abbiamo esaminati anche per frazione merceologica. Potete trovare anche questo dato per capire qual è l'incremento percentuale di raccolta differenziata sul totale e qual è l'incremento di raccolta di RUR sul totale. Come vedete, decresce in modo significativo e arriva a 449.000 tonnellate.
  Sul problema dell'assetto impiantistico chiederò al dottor Bina, se siete d'accordo, di intervenire ulteriormente. Io vorrei fare solo alcune riflessioni generali.
  L'ottica è quella dello sviluppo del riciclo ecoefficiente. Forse il punto chiave è quello dello sviluppo dell'organico, ma su questo vi dico subito che aspettiamo un documento che è in fase di studio che esamini le potenzialità e le criticità per il trattamento del rifiuto urbano residuo e del rifiuto organico da raccolta differenziata.
  In sostanza, prima di fare delle proposte di modifiche o di revamping degli impianti, vorremmo avere, con la collaborazione anche Pag. 9 di soggetti che sono enti morali, come la Scuola agraria del Parco di Monza, una progressiva modifica dell'assetto impiantistico che valuti sia le criticità osservate sia gli eventuali elementi virtuosi, tutte le performance complessive degli impianti e gli spazi di miglioramento.
  In ogni caso, l'obiettivo è, per il rifiuto urbano, la diminuzione del 48 per cento; per l'organico, che credo molto importante, il 48 per cento; con un'attenta analisi, ma mi riservo valutazioni più specifiche quando avremo la documentazione, il raddoppio delle capacità di Maccarese, da 20.000 a 40.000 tonnellate all'anno; l'eventuale realizzazione di due nuovi impianti da 40.000 tonnellate.
  In realtà, questo è da valutare sulla base di queste criticità, ma il nostro obiettivo è sviluppare gli impianti di comunità. Crediamo che l'abbattimento e la capacità di valorizzare questa frazione merceologica dei materiali post-consumo sia soprattutto nella realizzazione degli impianti di comunità. Solo, però, quando avremo a disposizione un'attenta analisi impiantistica delle potenzialità, saremo in grado di rispondere.
  Un altro impegno di prossima realizzazione riguarda, per circa 175.000 tonnellate al 2021, la realizzazione di un'isola del recupero dei materiali post-consumo, in sostanza la realizzazione di un centro di separazione spinta del multimateriale, sempre per valorizzare quello che resta dalla raccolta differenziata, con annesso un centro di selezione per polimeri delle plastiche monomateriali: +48 per cento per l'organico, uno sviluppo di filiera del 37 per cento per carta e cartone, lo sviluppo del 14 per cento per la raccolta del vetro e +35 per cento di multimateriali.
  Si tenga conto del fatto che, probabilmente, si andrà verso una progressiva saturazione degli impianti di Rocca Cencia e Laurentino.
  Ci sono, infine, la cessazione del conferimento flussi al fornitore Enki, quindi ai fornitori esterni e una possibile riconversione dell'impianto Salario. Non so se su questo il dottor Bina, direttore generale di AMA, può intervenire.

  STEFANO BINA, Direttore generale di Ama Spa. Dal punto di vista impiantistico e parlando solo di numeri, quindi integrando quello che ha detto l'assessore, i punti salienti della nostra previsione, che poi sarà alla base del piano industriale di AMA, sia delle prospettive di investimento della società sia della futura strutturazione dei piani finanziari tariffa del servizio ambientale per quanto riguarda l'utenza del comune di Roma, sono basati su tre presupposti principali.
  Il primo è la previsione di una forte riduzione delle quantità di rifiuto urbano indifferenziato di RUR, rifiuto urbano residuo, che sarà necessario trattare. Nel 2016, abbiamo trattato 970 tonnellate in un anno. Prevediamo di dimezzare all'incirca questa quantità e, a questo fine, di essere in condizione di eliminare completamente la trasferenza all'estero, di diminuire pesantemente la dipendenza da impianti terzi in Italia, sicuramente di eliminare tutta la dipendenza di impianti che sono al di fuori del Lazio per quanto riguarda il rifiuto urbano indifferenziato.
  Delle scelte potranno essere fatte anche in corso, comunque prevediamo di eliminare completamente il trattamento di rifiuti presso l'impianto di via Salaria, così che quest'impianto possa essere recuperato ad altri utilizzi, per esempio a una centrale di riuso o di recupero di materia invece di rifiuti, e anche di gestire l'impianto di Rocca Cencia in funzione dei fabbisogni di smaltimento che emergeranno.
  Per quanto riguarda l'organico, prevediamo, come ha detto l'assessore, di ampliare la capacità di trattamento dell'impianto Maccarese. Questo non vorrà dire, però, aumentare i flussi verso quest'impianto. Oggi, buona parte dei flussi è legata alla trasferenza che da quest'impianto viene avviata verso i paesi del nord Italia, che di fatto riguarda oltre 100.000 tonnellate all'anno. Prevediamo di ridurre drasticamente le quantità conferite a Maccarese pur potenziando il trattamento in loco dei materiali.
  Prevediamo di dotare AMA di una capacità di trattamento per 80.000 tonnellate, Pag. 10compatibilmente con l'accettabilità del territorio rispetto a questa prospettiva.
  Per quanto riguarda la quantità di organico che diventerà importante, diventeranno 300.000 tonnellate all'anno secondo le nostre previsioni. Oltre le 120.000 che potranno essere trattate autonomamente da AMA anche con impianti di prossimità e impianti di compostaggio domestico, quindi con discorsi più localizzati, peraltro in affiancamento alle nostre isole ecologiche, che realizzeremo su tutto il territorio, c'è anche una previsione di appoggiarsi a impianti terzi.
  In questo caso, abbiamo sviluppato un'ipotesi, per ora appunto solo un'ipotesi, ma che secondo me può essere interessante, di prevedere un rapporto sinergico con ACEA, l'altra società partecipata dal comune di Roma. Insieme potremmo sviluppare una progettazione dedicata a impianti che possono servire per trattare i rifiuti di Roma.
  L'ulteriore variazione importante riguarda la selezione del multimateriale da raccolta differenziata. Noi prevediamo di potenziare la quantità di trattamento dei nostri impianti a Rocca Cencia e a Laurentino e di prevedere un aumento di utilizzo da parte di impianti terzi per le quantità, che aumenteranno drasticamente. Anche in questo caso, ipotizziamo, ripeto in maniera per ora in termini solo di ipotesi, di studi di fattibilità, di appoggiarci alla capacità impiantistica, alla capacità di investimento che potrebbe metterci a disposizione ACEA.

  PRESIDENTE. Sull'ordine dei lavori, o ascoltiamo anche l'assessore Colomban e chiudiamo la parte o facciano questa parte e poi sentiamo la parte gestionale. Che cosa dite? Spezziamo? Sentiamo l'assessore, poi dopo facciamo le domande anche a lui.

  MASSIMO COLOMBAN, Assessore alla riorganizzazione delle società partecipate di Roma Capitale. Vorrei precisare il ruolo dell'assessore alla riorganizzazione delle partecipate, quale io sono, che è quello alla riorganizzazione, non certo alla vita delle stesse. Questo è precisato da una serie di atti all'interno del comune. Io ho delega per la cura delle attività propositive e di indirizzo nonché di coordinamento e controllo. In altre parole, l'assessorato alla riorganizzazione delle partecipate definisce le scelte strategiche, le linee guida e gli indirizzi strategici e operativi per gli organismi partecipati.
  Gli assessorati clienti, come in questo caso l'assessore Montanari, hanno invece il compito del coordinamento e controllo in ordine agli obiettivi da realizzare nel corso del mandato e agli atti di amministrazione volti alla definizione e verifica degli indirizzi gestionali delle società, enti o fondazioni. Volevo precisare di non travisare il ruolo del mio assessorato, che è di mero indirizzo, riorganizzazione, quindi rifunzionalizzazione e razionalizzazione.

  PRESIDENTE. Do ora la parola agli onorevoli colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  LUIS ALBERTO ORELLANA. Io torno sul tema degli ingombranti. Ho visto che è stato nominato anche un obiettivo di riduzione, se ho preso bene gli appunti, dello 0,8 per cento. All'ultimo bando, quello che si è chiuso a ottobre, assegnato a novembre dell'anno scorso, quindi recentissimamente, ha partecipato una sola azienda, evidentemente l'unica che poteva essere aggiudicata. Vedo come abbastanza rischioso, in generale, fare dei bandi a cui partecipa uno solo.
  Detto questo, vorrei capire se, proprio per raggiungere questi obiettivi, state valutando le ipotesi in house. Avendo AMA molti dipendenti, perché andare fuori? Vedo, però, anche un problema, perché comunque AMA si è presa un impegno per due anni, quindi per tutto il 2017 e il 2018 deve garantire una cifra adeguata a chi ha vinto. Mi domando come riusciate a ottenere altri risultati.
  Un'altra domanda è sul piano industriale di AMA. Ci è stato detto che sarà pronto, ma quando potremo avere un piano industriale di dettaglio di AMA?
  Ancora, credo che questa domanda sarà posta anche da qualcun altro e anticipo Pag. 11tutti con questa domanda, che sicuramente verrà fuori: a quanto ammonta la percentuale di pagamento della TARI a Roma? C'è anche l'obiettivo di aumentare queste cose?
  Un ultimo commento è per la zona di provenienza. L'ingegner Bina ha un importante ruolo in AMA: avendo preso anche un ruolo importante in ATO Pavia, manterrà entrambi i ruoli o verrà liberato per le sue incombenze pavesi?

  STEFANO BINA, Direttore generale di Ama Spa. Sono tutte domande a cui posso rispondere io, perché riguardano il funzionamento di AMA.
  Per quanto riguarda il primo punto, in realtà noi prevediamo un incremento della raccolta di ingombranti, non una diminuzione, legato proprio all'attivazione di questo nuovo contratto.
  Abbiamo fatto un bando per l'esecuzione di quest'attività mediante società terza per le caratteristiche di quest'attività, che sono particolari, e richiedono infatti delle prestazioni che riguardano non solo la raccolta ingombranti stradali, ma anche la raccolta di ingombranti al piano dell'abitazione, a pagamento. È una prestazione che di solito viene affidata a società terze, perché in questo modo può essere promossa e ha un contenuto anche commerciale. Ha partecipato una sola società, che però a noi è risultata comunque idonea, altrimenti avremmo potuto anche annullare il bando.
  In questo momento, la raccolta sta andando bene. Questa società sta funzionando, stiamo presidiando l'attività, ma ha risultati molto buoni in termini sia di tempestività della risposta sia di quantità delle attività che riesce a svolgere.
  Questo è stato possibile anche grazie al fatto che, dopo un primo appalto, quello precedente, abbiamo ritarato meglio i termini del contratto e questo è molto più efficace. Per questo motivo, di fatto per ora riteniamo che non sia nelle previsioni ragionevole prevedere di reinternalizzare il servizio. Semmai cercheremo di sfruttare al meglio il personale che abbiamo, che è molto numeroso, ma per i motivi che diceva l'assessore paga anche una serie di inefficienze, per esempio quelle legate alla difficoltà logistica di raggiungere spesso il luogo di lavoro rispetto al punto di partenza del servizio. Per certi municipi abbiamo dei tempi di percorrenza che superano l'ora da dove si parte a dove si comincia il servizio.
  Noi pensiamo di riuscire a recuperare risorse proprio migliorando la logistica del funzionamento della società. Eventualmente, dedicheremo queste risorse a implementare la raccolta differenziata porta a porta, cioè a fare questi che sono servizi più esteri sul territorio.
  Per quanto riguarda il piano industriale di AMA, stiamo lavorando in collaborazione con i tecnici dell'assessorato alle partecipate. Per fare questo lavoro, ipotizziamo come obiettivo di poterlo produrre in occasione dell'approvazione del bilancio dell'esercizio 2016 di AMA, quindi verso fine aprile, come ipotesi di grande massima.
  Per quanto riguarda la percentuale di pagamento della TARI, effettivamente Roma Capitale sta soffrendo, perché noi incassiamo la TARI per conto di Roma Capitale. Stiamo soffrendo percentuali di mancato pagamento abbastanza elevate, superiore ai 10 punti percentuali, anzi più vicini ai 20 punti percentuali.
  La cosa sulla quale però in realtà dobbiamo puntare per migliorare l'efficacia di questo servizio è il recupero dell'evasione, che non è il mancato pagamento, ma il fatto che i censimenti delle utenze, la nostra individuazione dell'utenza, la nostra capacità di intercettare tutte le attività e tutte le utenze che devono essere assoggettate al pagamento della TARI, vede ancora dei grossi margini di miglioramento, quindi dei grossi margini di aumento.
  Riguardo all'ultimo punto, effettivamente – credo di poterlo dire – da oggi sono stato confermato nel ruolo di direttore generale per i prossimi tre anni. Preciso che la nomina a presidente dell'ATO è a compenso zero, con un ruolo puramente di immagine, un po’ come voi, che certamente non è incompatibile rispetto... Mi scusi, intendevo nel senso che non è incompatibile, e naturalmente adesso sarà Pag. 12oggetto alla mia scelta se andare o meno, ma la situazione è di questo tipo.

  CHIARA BRAGA. Assessore, lei ha preso servizio, anche se è brutto dirlo – usiamo questi termini in maniera sciolta – da pochi mesi e ci ha detto oggi che è l'inizio di un percorso. Più o meno la stessa cosa che ci è stata detta cinque mesi fa in audizione dall'assessore Muraro e dalla sindaca Raggi. In realtà, l'amministrazione è in carica da otto mesi. Come valuta questi otto mesi relativamente alle politiche del suo assessorato? Quali sono stati i punti di forza e le carenze maggiori che ha riscontrato?
  Ho una domanda poi sul tema dell'autocompostaggio domestico e di comunità: è possibile sapere da quale percentuale partite? Qual è lo stato attuale? Lo studio di cui ci ha parlato, al quale subordinate le scelte – mi pare d'aver capito – di politiche, di prospettive e di impianti, da chi è stato commissionato, da chi verrà realizzato e in quali tempi pensate di poterlo avere?
  Ancora, siccome oggi ci ha dato un quadro abbastanza ampio con degli obiettivi al 2021, è in grado di darci delle indicazioni più precise di alcuni obiettivi intermedi da qui a un anno?

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Per quanto riguarda la valutazione, devo dire che è stato fatto un ottimo lavoro di analisi, di cui tra l'altro la documentazione è qui presente – ve la lasciamo – e riguarda il materiale che è stato messo insieme per l'inizio del censimento di tutte le utenze.
  Come sapete, quando si parte con questi progetti, si parte con un lunghissimo lavoro del cosiddetto progetto preliminare. Naturalmente, tutto si sviluppa con un progetto preliminare, un progetto esecutivo e un progetto definitivo e poi si parte. Normalmente, nelle città tutto questo si fa, almeno per la mia esperienza, in una decina di mesi, a volte anche un anno. Cito l'esempio di Reggio Emilia: l'inizio dello studio del porta a porta, fatto solo su una circoscrizione di 180.000 abitanti, partì nel 2004 e la prima raccolta effettiva avvenne all'inizio del 2005 circa.
  Ovviamente, lo studio di Roma è molto più complesso, ma devo dire che oggi abbiamo i dati di analisi delle utenze sia non domestiche sia domestiche per poter partire dopo questi pochi mesi con la raccolta effettiva.
  Da questo punto di vista, quindi, non posso che dire che questo lavoro va assolutamente proseguito, incrementato. Ovviamente, dal 23 dicembre abbiamo accelerato questo processo per poter partire subito. Io ritengo che a un anno potremo cominciare a valutare gli obiettivi che ci siamo dati in termini di raccolta differenziata, come dicevo, sui diversi profili.
  Le posso anche fornire i dati al 2017. Comunque, le consegno il materiale, in modo che possa vedere l'andamento che riguarda gli anni 2016, 2017, 2018, 2019, 2020 e 2021, con la gestione diretta delle utenze, i terzi, la raccolta e AMA e, in particolare le tipologie di utenze. Anche questo è molto importante, perché si dice qual è l'incremento di raccolta differenziata sia in base all'anno sia in base alla tipologia di utenza. Nel documento è contenuto quest'aspetto.
  Non ricordo più l'altra domanda.

  CHIARA BRAGA. Sull'autocompostaggio e lo studio.

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Sullo studio forse è meglio che riferisca l'amministratore unico, la dottoressa Giglio. Noi abbiamo chiesto ad AMA di valutare l'opportunità di un'indagine accurata su questi aspetti, che riguardano prevalentemente l'organico. Ci pare di capire, dalle analisi che abbiamo fatto, che risolvendo questo problema dell'organico, si risolve il problema della maggiore frazione merceologica di rifiuti. Su questo abbiamo avviato un percorso con AMA. Il nostro referente su questo punto è AMA.

  ANTONELLA GIGLIO, Amministratore unico di Ama Spa. Noi stiamo facendo uno Pag. 13studio sul problema con un consulente, Favoino, che sta approfondendo questa tematica, in modo da poter avere dei risultati di fattibilità. Appena sarà pronto questo studio, lo trasmetteremo e avremo modo di valutarlo con la dovuta attenzione.

  CHIARA BRAGA. Quando pensa che dovrebbe essere pronto e disponibile?

  ANTONELLA GIGLIO, Amministratore unico di Ama Spa. Due o tre mesi, non penso di più.

  STEFANO BINA, Direttore generale di Ama Spa. Interverrei sui numeri richiesti.
  Nel 2016, abbiamo raccolto circa 260.000 tonnellate all'anno di rifiuto organico. Prevediamo di arrivare a 390.000 tonnellate.
  Per quanto riguarda gli impianti di compostaggio di comunità, abbiamo previsto prudenzialmente di installarne cento nella città di Roma per circa 60 tonnellate ciascuno, e quindi prevedere di ottenere da questi impianti di trattamento di circa 6.000 tonnellate all'anno di rifiuto compostato. È una previsione prudente, perché sono impianti che possono stare in ogni conurbazione che concentri una serie di condomini, ma adesso cerchiamo di essere prudenti, semmai incrementeremo questo numero successivamente.

  ALBERTO ZOLEZZI. Vorrei chiedere qualcosa su Malagrotta, se potete rispondere voi.
  Noi abbiamo già affrontato il tema in questa Commissione per la competenza sia comunale sia regionale. Per altri motivi sappiamo che è un'area piuttosto disastrata e conosciamo bene tutte le tempistiche di chiusura. Da quello che risulta a noi, il capping e tanto più la bonifica non risultano eseguiti in maniera adeguata: vorremmo qualche aggiornamento sull'iter della bonifica e sapere come sta andando l'integrazione dell'attività con la regione Lazio, se c'è una sinergia. Ricordiamo che sono aree a rischio di incidente rilevante secondo la direttiva Seveso, a rischio idrogeologico.
  Vorremmo, eventualmente, qualche aggiornamento anche sulla zona di Ponte Malnome, dove c'è l'inceneritore dei rifiuti sanitari. Vorremmo capire come sta andando la procedura sulla richiesta di autorizzazione per una discarica di materiali contenenti amianto sempre nella stessa zona.

  ISIDORO BONFÀ, Dipartimento tutela ambiente, area rifiuti. Sono il responsabile del servizio bonifiche siti inquinati e geologia ambientale di Roma Capitale.
  Per quanto riguarda il discorso della procedura di bonifica, il comune, su delega regionale, ha in capo l'azione amministrativa di approvazione dei progetti di caratterizzazione, messa in sicurezza, analisi di rischio e bonifica dei siti inquinati.
  Su Malagrotta la vicenda va avanti da moltissimi anni. Una vicenda giudiziaria ci ha visto coinvolti con il gestore della discarica come Roma Capitale, assieme ad ARPA Lazio e ai comitati dei cittadini, che hanno partecipato a questo contenzioso. Noi abbiamo fatto un'ordinanza nel 2010 per far sì che il gestore della discarica mettesse in sicurezza il sito.
  Significa che è stato accertato un inquinamento della falda acquifera intorno al sito di discarica. Il gestore diceva che non era responsabilità sua, quindi questo contenzioso è andato avanti. Al TAR hanno dato ragione al gestore, mentre in secondo grado al Consiglio di Stato, dopo un grosso lavoro congiunto anche con l'ausilio dei cittadini, che ci hanno aiutato a fare una serie di misurazioni intorno alla discarica, siamo riusciti ad arrivare a quest'importante obiettivo.
  Nel 2015, alla luce di questa sentenza del Consiglio di Stato, si è azzerato un po’ tutto il procedimento di bonifica. Nella prima fase, molti anni prima, era stato approvato dalla gestione commissariale su Roma nel ciclo dei rifiuti un piano di caratterizzazione, che è stato eseguito. Noi avevamo prescritto che fosse fatta una serie di pozzi di monitoraggio più estesi possibile intorno all'impianto, proprio per vedere la propagazione del potenziale inquinante intorno alla discarica, ma in realtà era stato fatto molto poco. Successivamente, il gestore ha presentato l'analisi di rischio sito- Pag. 14specifica, ma il cui modello concettuale era basato sul presupposto che lui non inquinava la falda.
  Alla luce della sentenza del Consiglio di Stato, abbiamo fatto una conferenza di servizi in cui è stato bocciato il modello concettuale che era stato presentato dal gestore. Contestualmente, abbiamo richiesto che venisse presentato un nuovo piano di caratterizzazione che finalmente ci permettesse di conoscere l'impatto reale sulla falda tutto intorno all'impianto.
  Questo piano di caratterizzazione è stato presentato, è stato discusso in conferenza di servizi, abbiamo acquisito da poco gli ultimi pareri che ci servono per l'approvazione, ed è in corso di approvazione per estendere l'indagine sulla falda in un primo intorno di un centinaio di metri dall'impianto. Dico primo intorno, perché sulla base dei risultati che verranno fuori da questa prima fase di indagine potrà essere estesa la necessità di andare avanti se non è circoscritto il plume dell'inquinante che c'è intorno alla discarica.
  Contemporaneamente, per quanto riguarda il procedimento di bonifica del sito inquinato, è stato richiesto al gestore più volte di effettuare un'efficace messa in sicurezza. La nostra ordinanza, nel 2010, prevedeva una serie di indicazioni del gestore. La messa in sicurezza di un sito inquinato è in carico a chi produce l'inquinamento, la fa con i migliori mezzi a disposizione e a costi sostenibili. Questo dice la legge.
  Non erano state fatte, però, delle azioni di messa in sicurezza. L'ordinanza è diventata finalmente esecutiva. Più volte abbiamo chiesto al gestore di fare delle azioni efficaci. Il gestore ci ha risposto con una serie di ulteriori studi che sta facendo per dimostrare più o meno se era possibile l'inversione del livello piezometrico, ma la fase di studio deve finire e deve cominciare l'azione di bonifica.
  Per questo, abbiamo effettuato a ottobre un sopralluogo congiunto presso l'impianto di discarica con tutti gli enti competenti. In sede di sopralluogo, abbiamo prescritto che venissero attivati immediatamente gli emungimenti dai pozzi risultati idonei da questi studi preliminari. Ultimamente, proprio ai primi di quest'anno, abbiamo sollecitato l'implementazione di tutta la barriera idraulica che hanno previsto di fare nel settore nord dell'impianto di discarica. A tutt'oggi, abbiamo richiesto un cronoprogramma per capire in che modo quest'azione di inversione del livello piezometrico potesse avvenire.
  Da poco, ARPA Lazio, l'ente che effettua i controlli, ha fatto un sopralluogo di verifica e proprio da poco abbiamo ricevuto una comunicazione: essendo l'emungimento cominciato da poco e solo su due pozzi, l'inversione di questo livello piezometrico è ben altro che raggiunta. Tutto questo era in qualche modo condizionato all'attivazione di un impianto di trattamento delle acque in sito che consentisse al gestore...
  Immaginate i volumi che deve trattare: è impossibile pensare che vengano emunti e portati a smaltimento.
  Quest'autorizzazione regionale è arrivata alla fine dell'anno. Incidente di percorso: non è stata notificata al gestore, tanto che ai primi dell'anno abbiamo chiesto quest'implementazione e il cronoprogramma, e loro ci hanno risposto di non aver ancora avuto l'autorizzazione, che invece c'è. Spero che verrà presto notificata al gestore e che sia avviato finalmente un impianto in grado di trattare in sito l'emungimento da questi pozzi, per poi riutilizzarlo nel ciclo industriale o scaricarlo a norma di legge.
  Ovviamente, il riuso nel ciclo industriale è preferibile ed è di fatto previsto dal gestore. Per fare questo, però, dovranno essere trivellati altri pozzi, come speriamo venga fatto al più presto.

  PRESIDENTE. Perché ha parlato di delega regionale?

  ISIDORO BONFÀ, Dipartimento tutela ambiente, area rifiuti. Perché il decreto legislativo 152 del 2006 dà in capo alle regioni i procedimenti di bonifica dei siti inquinati. Poi la regione ha delegato nel Lazio i comuni alle approvazioni delle varie fasi dei procedimenti di bonifica, e quindi noi approviamo...

Pag. 15

  PRESIDENTE. Non è al contrario, che è il comune che ce li ha in capo e interviene la regione in sostituzione?

  ISIDORO BONFÀ, Dipartimento tutela ambiente, area rifiuti. No. Stiamo parlando di bonifica dei siti inquinati e, mentre la vecchia norma attribuiva ai comuni la gestione del procedimento, il 152 ha invertito le cose, ma quasi in tutte le regioni sono stati delegati i comuni per la gestione del procedimento amministrativo, quindi di fatto hanno ripristinato la situazione ex ante.

  LAURA PUPPATO. Vorrei fare delle domande a ciascuno, le prime all'assessore Montanari.
  Lei ha parlato, all'inizio della sua audizione di oggi, di una due diligence effettuata su AMA di tipo tecnico-organizzativo: ci sono riscontri, lacune? Quali sono stati, in sintesi estrema, gli esiti di quest'analisi?
  Ha parlato anche di un impatto della flotta AMA relativamente a una possibile revisione del modello organizzativo con razionalizzazione e valutazione dei costi di trasporto, che sembravano trasparire dalle sue parole – mi corregga se sbaglio –, eccessivi. Vorrei capire se, in realtà, l'impostazione relativa al porta a porta, che ha suggerito la movimentazione così frequente di piccoli e grandi mezzi di AMA, è messa in discussione, e quindi si punta molto sulle cosiddette aree ecologiche, o se si mantiene il tema della raccolta porta a porta. Non mi è chiaro.
  Altra questione che a Roma è ahinoi all'ordine del giorno è il rovistaggio nei quindici municipi: roghi sistemici da parte dei Rom, recupero di materiali ferrosi in modo illegale, con la crescita di un mondo parallelo esentasse e conseguente distorsione del mercato. Vorrei sapere se da questo punto di vista vi sono state attivazioni, ad oggi, della giunta cui lei appartiene o se, comunque, come assessore ha preso qualche provvedimento.
  Passo a un'altra questione rilevante. Il comune di Roma, insieme alla regione Lazio – vi sono anche altre lacune in questa regione – sono stati oggetto di un'infrazione comunitaria, e quindi evidentemente ha necessità di impianti. Lei accennava poc'anzi al fatto che intende sviluppare un'impiantistica adeguata, secondo le sue testuali parole.
  Ora, ci sono tre realtà comunali, Salario, Ponte Malnome e Rocca Cencia, di proprietà comunale. Alla luce di questo, vorrei capire su questi impianti che cosa intendete fare ovvero su queste aree. Se è vero, come senz'altro presumo sia vero, quanto detto dal dottor Bina, che addirittura andiamo a eliminarne uno, quello di via Salaria, vorrei capire come intendiamo risolvere il problema di 1.700.000 tonnellate.
  Al di là del fatto che si possa immaginare una progressione, e io credo che sarà necessario, oltre che possibile, di riduzione del rifiuto secco, avremo comunque una quantità di 1.200.000 tonnellate di rifiuto da riciclare, anche a scadenza nel 2021, quindi gli impianti servono. In queste località quali impianti intendereste inserire e con quali caratteristiche, se avete fatto un'analisi.
  Dottor Bina, si è parlato di rapporto sinergico con ACEA. Non mi risulta sia una società in house, e quindi dubito seriamente che possiate permettervi come AMA rapporti sinergici privi di bandi, perché andiamo subito in infrazione comunitaria di nuovo. Vorrei capire come si giustifica il fatto di pensare di utilizzare impianti fuori da Roma di proprietà di ACEA quando manca tutta la parte impiantistica che compete a Roma. Soprattutto, non è possibile partire dal presupposto di una sinergia senza bandi.
  Concludo con l'assessore del mio territorio. Ascoltando Colomban, mi veniva in mente una cosa. Lei è una persona fortunata – possiamo dircelo – nel senso che ha la delega propositiva: è bellissimo, anch'io vorrei una delega propositiva, perché credo sia quella che dà più soddisfazione. Non è tenuto a raggiungere gli obiettivi, non c'è la verifica del risultato.
  Alla luce di questo, quali sono le scelte strategiche suggerite e perché attualmente sulle partecipate? Può dirci qual è la situazione che ha trovato?

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  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Parto dalla prima questione, l'adeguamento dell'ottimizzazione logistica aziendale.
  Ho detto che, dal punto di vista metodologico, quelli sono gli obiettivi che abbiamo individuato come indicazioni di percorso. Anche nel documento che vi abbiamo consegnato abbiamo parlato di indicazioni di percorso. In questa fase di analisi specifica, in cui avremo i tre obiettivi della due diligence aziendale, dell'ottimizzazione della logistica aziendale...

  LAURA PUPPATO. Non è ancora conclusa questa due diligence.

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. No.

  LAURA PUPPATO. State facendola ora.

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Certo.

  LAURA PUPPATO. Non c'è, quindi, l'esito.

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Non c'è l'esito. Stiamo iniziando la valutazione di tutto questo percorso. È un'indicazione di percorso metodologico, su cui ci soffermiamo.
  Questo, però, non altera minimamente il fatto che abbiamo messo al cuore della nostra progettazione il sistema porta a porta, che partirà nel VI municipio, come da documento che vi alleghiamo. Le modalità sono quelle tradizionali del porta a porta.
  Accanto al porta a porta, per le tipologie di utenze domestiche che vivono in aree concentrate, dove ci sono migliaia di utenze da gestire, intendiamo diversificare e fare, come in altre realtà, un porta a porta dedicato ai grandi condomini, non ai piccoli, che a nostro avviso aiuta a raggiungere l'obiettivo del porta a porta, e cioè fare il massimo di raccolta differenziata.

  LAURA PUPPATO. Obietto, ma sono diventata anch'io cittadina romana ormai, e nel centro storico c'è già questo sistema, quindi è la ripetizione di questo.

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Le oasi ecologiche dedicate?

  LAURA PUPPATO. No, la raccolta per condominio.

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Vi possiamo lasciare anche il modello di oasi, così vi rendete conto di cosa stiamo parlando. Questo è un modello di oasi ecologica dedicata.

  LAURA PUPPATO. Ma li abbiamo conosciuti quindici anni fa!

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Le oasi ecologiche dedicate sono una forma di porta a porta destinato alle grandi utenze. Ovviamente, nel centro storico se ne vedono poche, perché non c'è posto, mentre nelle aree dove è possibile concentrare questo tipo di modello, aiuta a raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata domiciliarizzata. Quel tipo di oggi è dedicato a quegli utenti di quei condomini, che sono obbligati a conferire in quei luoghi. Da questo punto di vista, non altera minimamente le modalità di gestione e, per certi versi, di raccolta.
  Abbiamo affrontato il problema dei roghi tossici e chiederei all'ingegner Cicerani due riflessioni sul primo documento che è stato elaborato molto importante, su cui stiamo lavorando in modo anche significativo perché quello che succede, purtroppo, in questa città non prosegua assolutamente per la pericolosità e la gravità di questa situazione.
  Inoltre, vogliamo istituire da subito un osservatorio ambiente salute – andremo in delibera a breve – che consenta ai cittadini di partecipare e indicare le problematiche attraverso la forma dell'audizione. Quest'osservatorio sarà costituito da parte pubblica Pag. 17e con l'individuazione di massimi esperti a livello nazionale, che esamineranno i casi specifici e indicheranno delle raccomandazioni alla pubblica amministrazione perché metta in campo tutte le possibili soluzioni, che sappiamo sempre complesse, rispetto a queste problematiche.
  Quanto al problema dell'impiantistica del riciclo ecoefficiente, penso che sia importante sviluppare le filiere, quindi dalla raccolta differenziata lo sviluppo di attività anche di impresa di filiera, che possono essere conferite a terzi e sviluppate anche nel territorio, naturalmente nel rispetto delle modalità previste dalla legge.
  Comunque, relativamente ai revamping eventuali degli impianti esistenti – a nostro avviso, si va verso la saturazione degli impianti di Rocca Cencia e Laurentino – e a Maccarese, dovrà essere affrontato il tema grosso della trasferenza e dei trasporti. Il vero problema per i cittadini non è tanto il trattamento dell'organico. Come lei sa bene, in Germania il materiale arriva tutto coi treni, non con i camion, o almeno io ho visitato circa 80 impianti di TMB in Germania, a partire dall'area di Münster e Friburgo, e l'organizzazione prevede sempre un trasportatore attraverso il treno, non attraverso il camion. Le popolazioni sottoposte a questo tipo di inquinamento possono avere anche, ovviamente, le loro ragioni. Su questo dovremmo fare una grande riflessione.
  In ogni caso, vogliamo risolvere il tema dell'organico con tre prospettive: la riduzione dei rifiuti, su cui può dire qualcosa sempre l'ingegner Cicerani sulla memoria di giunta che abbiamo elaborato e che riguarda l'impegno contro lo spreco alimentare; il compostaggio di comunità, prioritario nelle nostre politiche; un'impiantistica, ma sempre sostenibile se possibile.

  LAURA PUPPATO. Mi scusi se insisto, ma quando avrete la possibilità di comunicare, dopo le analisi che continuate a fare, lo studio che state facendo, quali e quanti e dove ubicati gli impianti? Il tema è che siamo in infrazione.

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Sull'infrazione chiedo anche al dottore Bonfà di introdurre il tema, ma rispetto a questo problema intendiamo, come diceva l'amministratore unico, avere questo dato e discuterlo anche con la commissione ambiente e con i consiglieri. Su questo intendiamo a breve avere una risposta, che vi comunicheremo anche con eventuale documentazione.
  Vorrei solo dire una cosa sulla discarica di amianto. Stiamo facendo una valutazione attenta della dimensione delle potenzialità di questo luogo. A nostro avviso, come ad avviso della commissione ambiente, che si è già espressa, non ci sono le condizioni nell'area individuata – abbiamo fatto un sopralluogo anche una settimana fa – per esprimere valutazioni positive. A nostro avviso, l'area si presenta come un'area naturalistica, anche forse l'ultima rimasta in quell'area di connessione ecologica.
  Da questo punto di vista, comunque stanno giungendo le osservazioni. A breve, quando avremo le osservazioni di tutti gli uffici, vi comunicheremo la nostra valutazione. Non so se Maffini vuole aggiungere qualcosa sulla discarica di amianto, visto che l'ha seguìta in particolare.

  STEFANO CICERANI, Dipartimento tutela ambiente – area rifiuti. Rispetto al tema del rovistaggio, da un approfondimento abbiamo appurato che quest'attività riguarda prevalentemente attività di piccoli RAEE presenti all'interno dei cassonetti di RSU, oltre che di altri materiali rivendibili dai Rom. Evidentemente, ciò che provoca dei roghi tossici è ciò che è presente nel RAEE, che viene depurato delle materie plastiche per poter vendere del metallo privato della materia plastica.
  Noi stiamo facendo un progetto che vogliamo mettere in campo in maniera forte con le associazioni di categoria delle imprese. Abbiamo un tavolo ormai aperto che sta lavorando con tutte le parti in causa, tutte le grandi associazioni di categoria delle piccole e medie imprese e dei commercianti di Roma per avvicinare la consegna del piccolo RAEE per il cittadino, renderla semplice, avviando una serie di accordi con i commercianti che consentano Pag. 18di consegnare il RAEE nei pressi di casa. Contiamo di informatizzare tutto questo sistema su una piattaforma Web.
  Inoltre, stiamo elaborando anche un sistema di green card, che costituisca un incentivo per residente, in modo da dare un punteggio premiante all'azione virtuosa. Questo sistema premierà il residente che consegnerà il RAEE, ma anche una serie di altre azioni virtuose volte alla riduzione del rifiuto o all'aumento della raccolta differenziata in maniera puntuale.
  Riguardo allo spreco alimentare, abbiamo già sottoscritto un primo accordo, che adesso formalizzeremo con un protocollo d'intesa con Confartigianato, per mettere in piedi una prima rete, in questo caso pilota, di raccolta di derrate alimentari che sono ancora dei beni, quindi non rifiuti, impiegabili per alimentazione umana.
  Svilupperemo questi protocolli d'intesa anche con altre associazioni di categoria sulla base delle esigenze delle associazioni di categoria e di un incentivo che daremo anche in tema di riduzione TARI.

  MARIELLA MAFFINI, Staff assessorato alla sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda la discarica di Ponte Malnome di rifiuti inerti e di amianto, abbiamo affrontato il tema con gli uffici del dipartimento che se ne occupano nell'ambito dell'autorizzazione che dovrà rilasciare la regione. Ad oggi, questa richiesta è in fase di VIA.
  I nostri uffici del dipartimento che si occupano di VIA stanno raccogliendo tutti i pareri dai vari dipartimenti, quindi dall'urbanistica alla viabilità, all'ambiente. Alcuni pareri sono già arrivati. La scadenza era fissata proprio per ieri, perché entro il 6 febbraio dobbiamo consegnare le nostre osservazioni alla regione.
  Una parte di pareri che sono già arrivati è negativa, soprattutto perché nel PRG la localizzazione di questa discarica andrebbe in un'area agro a componente primaria. In quest'area potrebbe essere accolta, quindi, una discarica di rifiuti inerti, ma non di amianto.
  Inoltre, relativamente alla discarica, che vorrebbero costruire su una vecchia cava, ci sono problemi anche in riferimento alla cava. I proprietari sono stati diffidati perché la cava non è stata coltivata secondo le disposizioni e le autorizzazioni.
  Anche il parere paesaggistico è negativo.
  In ogni caso, se interessa questa Commissione, non appena avremo collettato tutti i pareri di tutti i dipartimenti, potremo farvi avere la comunicazione e le espressioni dell'assessore Montanari, che in ogni caso ha già dato comunque valutazione negativa.

  STEFANO BINA, Direttore generale di Ama Spa. Sull'infrazione bisogna precisare meglio le cose. A noi non risultano procedure di infrazione che coinvolgano AMA o il comune di Roma. C'è stata in passato una progettazione per lo smaltimento dei rifiuti non trattati nella discarica di Malagrotta che è stata da tempo archiviata.
  Oggi, il trasporto di rifiuti al di fuori del Lazio che stiamo analizzando verso l'estero non è soggetto a procedura di infrazione per le modalità che con cui lo stiamo svolgendo. Peraltro, è un segnale di provvisoria non autonomia della regione Lazio rispetto allo smaltimento rifiuti, che verrà recuperato a livello prioritario, quindi cesseremo non appena possibile, grazie alla riduzione dei rifiuti e all'adeguamento delle capacità che abbiamo, questa soluzione per evitare che questa condotta, peraltro ripeto oggi non assoggettata a procedura di infrazione, possa eventualmente essere vulnerabile a quest'ipotesi.

  LAURA PUPPATO. Che cosa vuol dire, allora, quanto ha appena dichiarato, e cioè che state riducendo, che volete ridurre la quantità di rifiuto raccolto, ma nel contempo state ampliando gli impianti. Quali impianti?

  STEFANO BINA, Direttore generale di Ama Spa. Ho detto che nel programma di trattamento del rifiuto urbano indifferenziato passiamo dalle 980.000 tonnellate di quest'anno a meno di 500.000 tonnellate nel 2021. All'interno di questa riduzione, tra le attività prioritarie che prevediamo di mettere in atto, e quindi le scelte che faremo a livello impiantistico, la prima cosa sarà ridurre la trasferenza verso l'estero, Pag. 19fino a eliminarla nel più breve tempo possibile, proprio per eliminare questa pratica originale, necessaria per risolvere un problema contingente, legato alla non autosufficienza in questo momento del territorio da servire a trattare rifiuti.
  Successivamente, interverremo sugli impianti per razionalizzare il trattamento, capisce?

  LAURA PUPPATO. Mi scusi, non può parlare di contingenza per una cosa che precede da anni e che avrà anni di contingenza.

  STEFANO BINA, Direttore generale di Ama Spa. Non procede da anni. Questa di Enki è appena iniziata e prevediamo che proceda per due anni, salvo non riuscire a evitarla prima dei due anni. Procederà fino a quando ce ne sarà un fabbisogno. È stato fatto un bando che prevede quantità che possono diminuire, o addirittura essere annullate, nel momento in cui non ci sarà più il fabbisogno. La trasferenza è legata a un fabbisogno contingente, non è una scelta che ha fatto AMA in passato.
  Vorrei anche rispondere a un'altra osservazione. Giustamente, ha segnalato che ACEA non è a totale partecipazione pubblica, e quindi non può essere oggetto di scelta diretta da parte di AMA. È corretto, e infatti io ho parlato di ipotesi di fattibilità di sfruttare le sinergie. Naturalmente, quest'ipotesi di fattibilità è assoggettata certamente a una valutazione di sostenibilità normativa rispetto a quest'idea, e a una sostenibilità dal punto di vista della convenienza per AMA e per i cittadini di Roma rispetto a quest'ipotesi. Non sceglieremo di sicuro quest'alternativa se non sarà perfettamente legale e vantaggiosa da tutti i punti di vista... Certo, per i cittadini.

  MASSIMO COLOMBAN, Assessore alla riorganizzazione delle società partecipate di Roma Capitale. Risponderò molto velocemente su propositivo, coordinamento e controllo.
  Io sono un tecnico, quindi so fare questo, so riorganizzare le aziende e so risanarle. L'ho fatto in passato. La situazione trovata di cui mi chiede è abbastanza di inefficienza, sicuramente migliorabile, senza voler sparare critiche. Penso sempre, infatti, e trovo sempre nelle aziende almeno il 50 per cento di gente eccezionale che purtroppo molte volte si sobbarca anche il lavoro dell'altro 50 per cento che non è efficiente.
  È un lavoro complesso. Anzitutto, abbiamo fatto un monitoraggio, una comparazione benchmarking, in modo da vedere i punti forti e i punti deboli di ogni società. Stiamo approntando dei piani industriali. Arriveremo con delle proposte in assemblea entro qualche mese.

  PAOLA NUGNES. Naturalmente, molte delle domande che avrei voluto fare sono state fatte.
  Per quanto ho capito, l'impiantistica e il trattamento del secco residuo saranno valutati dopo lo studio dell'università, ma un'idea di come trattare queste 500.000 tonnellate di secco residuo è già nella progettualità dell'amministrazione?
  Ci terrei poi a tornare sul rapporto con la regione, a questa sinergia di cui mi è sembrato di sentir parlare. Ad agosto 2016, arrivava una lettera in cui venivano fatte delle richieste. A quella lettera sarà stato risposta in maniera chiara che adesso la progettazione è un'altra: da questo punto di vista, si è creato un dialogo fruttuoso? La regione chiedeva, per esempio, una discarica di servizio. Ritengo che con questa nuova progettazione non ce ne sarà bisogno, o almeno lei mi dirà, e così anche per l'individuazione dell'impiantistica.
  Vorrei tornare con l'assessore alle partecipate sul progetto ACEA. Noi abbiamo audito ACEA, che ha parlato anche di un tavolo di lavoro che si è aperto su questa proposta. Quello che mi lascia molto perplessa è il fatto che ACEA si sia detta, in quell'audizione, interessata a tutte le fasi di compostaggio, digestione aerobica e anaerobica e incenerimento, mentre ha scartato in ogni misura quella che, secondo gli studi, è la fase più onerosa per i cittadini, ossia quella della raccolta e dello spazzamento. Anche legandomi a quanto asserito poc'anzi, che vantaggi potrebbero avere i cittadini da questa sinergia con ACEA?

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  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Parto dalla premessa che il nostro orientamento è quello di sviluppare un'impiantistica possibilmente – dipenderà dall'analisi – aerobica. Cercheremo, quindi, di valutare un'impiantistica sostenibile aerobica, tecnologicamente avanzata, come esiste in diversi Paesi sia europei sia negli Stati Uniti.
  Quanto all'organico, la nostra idea è di aumentare il trattamento dell'organico, passando dal dato di 166.000 – il dottor Bina controllerà i dati, se sto leggendo bene – a 295.000 tonnellate, con un aumento del 500 per cento del trattamento di AMA e una diminuzione a terzi del 2 per cento.
  Trovate la stessa questione nella diminuzione dei flussi conferiti ad AMA e a terzi rispetto alla RUR e ai multimateriali. A nostro avviso, questo significa il potenziamento di un'industria del riciclo ecoefficiente, a partire proprio dall'impiantistica sull'organico. Se i dati che abbiamo prospettato e che sono, come dicevo dall'inizio, comunque prudenziali, effettivamente si realizzeranno, dovremmo arrivare ai risultati indicati in questo documento.
  Quanto alle altre tematiche che indicava, intendiamo muoverci comunque, come dicevo, con grande attenzione allo sviluppo di un'impiantistica assolutamente sostenibile e che possibilmente sviluppi la dimensione aerobica e non anaerobica. Consegneremo la nostra relazione e documentazione a conclusione di quest'analisi.

  PRESIDENTE. Il tema che sollevava la senatrice credo che faccia riferimento al fatto che era stata chiesta un'autorizzazione per un impianto di compostaggio in questo tema degli ecodistretti su cui la regione...

  PAOLA NUGNES. La cosa che mi incuriosisce sempre sono i rapporti con gli enti e mi chiedo se con la regione sono veramente sinergici...

  PRESIDENTE. La regione aveva condiviso un vecchio progetto. Se il progetto cambia, presumo sia un accordo con la regione...

  PAOLA NUGNES. La regione sta mettendo su un nuovo piano: questo piano si basa anche su delle indicazioni prese dai comuni, dalle amministrazioni precedenti. Se adesso l'amministrazione ha un nuovo progetto, chiaramente la regione dovrebbe essere aggiornata, questo nella mia visione...

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Quando ho parlato di sinergie, parlavo del piano di riduzione della produzione dei rifiuti. Ho detto che stiamo costruendo sinergie e vorrei costruire sinergie su questa dimensione, che è il piano di riduzione della produzione di rifiuti. A mio avviso, non può che essere sinergico.
  Quanto alle altre questioni, avremo a breve un confronto e con l'assessore Buschini per approfondire tutte le tematiche che riguardano la pianificazione più complessiva. Senz'altro coinciderà come visione, da quello che ho letto, dalla documentazione che lui ci ha inviato, il potenziamento della raccolta porta a porta, che la regione intende finanziare. Roma cercherà di essere ben presente in questa prospettiva.
  Un altro elemento di coincidenza è che la regione ritiene di non sviluppare un'impiantistica legata agli inceneritori. Questo a noi fa molto piacere.
  Quanto alla dimensione dell'utilizzo di discariche, dovremo ragionare attentamente con la regione. Come ho già detto anche precedentemente, non vorremmo più che questo Paese si affidasse alle discariche. Sinceramente, anche due giorni fa siamo andati a Malagrotta e vedere tutti quei rifiuti assolutamente indifferenziati che vengono trattati in questi impianti, fa male.

  PAOLA NUGNES. Relativamente alla domanda su ACEA, a che punto è il tavolo e le valutazioni sull'utilità per i cittadini?

  MASSIMO COLOMBAN, Assessore alla riorganizzazione delle società partecipate di Pag. 21Roma Capitale. Abbiamo creato un gruppo di lavoro con personale dell'ACEA e personale di AMA, di ATAC e di altre partecipate. Stiamo finendo la mappatura di tutte le potenziali sinergie, dopodiché, se ci sarà un bando da fare, lo faremo, e tutto quello che serve per essere strettamente nella regolarità, essendo poi ACEA una società quotata.

  STELLA BIANCHI. Vorrei chiedere due o tre cose.
  Ho seguìto l'esposizione dell'assessore sui progetti al 2021 di riduzione dei rifiuti e di aumento della differenziata in modo molto consistente. Quello che, però, non ho capito è qual è il piano degli impianti che consente di assecondare quest'aumento di differenziata. Se arriviamo a un aumento di differenziata, mi sarei aspettata che ci fosse anche già un'idea di realizzazione degli impianti necessari a trattare quel materiale. Qual è il progetto che lei ha, assessore, per aumentare gli impianti necessari?
  La decisione sull'impianto di compostaggio di Rocca Cencia è presa? Qual è la decisione che prende l'amministrazione comunale su quell'impianto?
  Quanto organico pensate di trattare? Ho chiesto prima di nuovo la precisazione all'ingegner Bina sulle 6.600 tonnellate, perché non capisco i numeri. L'impianto di Rocca Cencia mi pare fosse stimato su 50.000 tonnellate. Qui a regime cento impianti di compostaggio, ben graditi da tutti quelli che ricevono un impianto di compostaggio, fanno 6.600 l'anno. Se non ricordo male, mandiamo in Friuli ogni giorno molti camion – poi magari l'assessore riuscirà a darci meglio il dettaglio – in quantità di tonnellate molto superiore a queste. Non mi quadrano i numeri.
  Come pensate di far quadrare questo bilancio di tonnellate che per ora escono da Roma, portando ricchezza altrove e inquinamento a tutti i territori che vengono attraversati dai camion?
  Quando pensate di riuscire a far venir meno la necessità di mandare i rifiuti all'estero, sia verso l'estero proprio, transfrontalieri, sia verso le altre regioni? Avete fatto un piano di questa necessità?
  Tornerei sulla questione discarica di servizio: serve alla città di Roma? Se sì, entro quando? Va benissimo che per il 2021 abbiamo questi piani: da qui al 2021 pensate che possa essere necessario rispondere a quanto la regione chiede?
  Avete fatto un piano di dove mettere le isole ecologiche? Avete già indicato municipio per municipio dove metterle? È possibile avere questo dettaglio?
  Avrei ancora due domande. Una è sulla questione con ACEA. È una cosa che ci incuriosisce molto. Naturalmente, siamo consapevoli dell'importanza che tutto sia svolto secondo le procedure. È, secondo lei, assessore Colomban, un'opportunità utile per la città che sia ACEA a realizzare gli impianti? Questo ci pare di aver compreso, ma chiedo precisazioni a lei.
  Un'ultima domanda è su AMA. L'assessore Montanari ha iniziato parlandoci della due diligence che sta svolgendo ora su AMA. Se non ho visto male, però, AMA ha una nuova macrostruttura che l'amministratore unico, l'avvocato Giglio, ha reso esecutiva a metà dicembre, il 12 dicembre se non sbaglio, tra l'altro in un tempo quasi record, quindi complimenti. È arrivata, infatti, a metà novembre e di neanche un mese fa è la macrostruttura, quindi davvero complimenti per la rapidità.
  Relativamente alla macrostruttura – chiedo a voi una valutazione – alcuni dirigenti erano molto impegnati con ruolo di responsabilità nella gestione di Panzironi, poi allontanati successivamente, e sono tornati al centro della macrostruttura fatta dall'avvocato Giglio a neanche un mese dalla sua nomina. Se non ricordo male, proprio il giorno in cui l'assessore Muraro si dimise lei fece la macrostruttura. Che valutazione fa di questo, sui dirigenti che tornano in auge nella nuova macrostruttura?
  Mi chiedo anche: come si è arrivati a formarla? L'avvocato Giglio ha avuto rapporti con il comune, con l'assessore, con il sindaco? L'ha fatta in piena autonomia?

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Trova le risposte tecniche alle sue osservazioni, e dopo le consegniamo il documento Pag. 22– a pagina 12 e 13, dove si dice esattamente, nella progressività tra il 2016 e il 2021, quanti rifiuti saranno gestiti da AMA e da terzi di RUR, quanto di organico da AMA e da terzi. Ovviamente, carta, cartone e vetro sono a terzi, perché vanno nell'industria del riciclo ecoefficiente. Si dice anche quanto di multimateriale andrà a regime ad AMA e a terzi. La risposta impiantistica sta in questi dati.
  Da qui si desume come l'aumento del 500 per cento sull'organico ci imporrà, fatte salve le valutazioni dello studio, di lavorare e indirizzarci in direzione della valorizzazione della frazione merceologica dell'organico.
  Quanto agli altri temi che toccava, mi soffermo solo sul fatto che, come ho già detto e come consegnato nella documentazione...

  STELLA BIANCHI. Assessore, per l'impianto di compostaggio di Rocca Cencia avete preso una decisione?

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Su Rocca Cencia c'è un'evoluzione chiara che ci consentirà di andare a saturazione al 2021.

  STELLA BIANCHI. Sull'impianto di compostaggio di Rocca Cencia che doveva essere realizzato avete preso una decisione?

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Valuteremo sulla base delle indicazioni dello studio.
  Vorrei solo dire alla fine che, dal punto di vista metodologico, quando parliamo di due diligence aziendale, vogliamo partire, come ho detto, dal punto zero della nuova gestione. A partire proprio, a questo punto, da domani, rivedremo e rivedrà direttamente AMA la struttura e l'organizzazione interna della macrostruttura, naturalmente tenendo conto delle osservazioni. Io ho letto tutta la relazione segretata oggi a disposizione relativa a Mafia capitale, e quindi da questo punto di vista mi sembra doveroso che tutte le nostre scelte debbano assolutamente tenere in ampia considerazione questa dimensione fondamentale della legalità.
  Costituiremo comunque a breve un osservatorio sulla legalità ambientale, perché ogni decisione che assumeremo sarà anche sottoposta a una valutazione di quest'osservatorio, che ci consentirà di mantenerci sempre nella dimensione fondamentale della legalità.

  STELLA BIANCHI. Lei troverebbe preoccupante se nella nuova macrostruttura di AMA ci fossero dirigenti che erano così impegnati nell'era Panzironi?

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Io direi, ovviamente fatta salva l'autonomia dell'azienda nell'elaborazione, che non deve assolutamente succedere. Adesso parlerà anche l'avvocato Giglio, ma è ovvio che quello è un capitolo chiuso. Noi vogliamo stare dentro la legalità in modo assolutamente centrale e rigoroso.

  ANTONELLA GIGLIO, Amministratore unico di Ama Spa. Vorrei semplicemente dire che all'interno di AMA ci sono solo 18 o 19 dirigenti. Quando sono entrata, alcuni non faceva nulla, pur percependo una retribuzione. Mi sembra che sia doveroso da parte della governance mettere a lavorare tutti se percepiscono un compenso.
  Certo, nella macrostruttura ho cercato, ripeto, di dare una struttura a ciascuno per avere una controprestazione. È chiaro che sulle spalle dell'azienda non possono venire solo a scaldare la sedia, ma devono lavorare.
  È chiaro che incrementerò l’internal audit perché ci siano delle verifiche puntuali e costanti sull'attività di tutta la dirigenza. Cercheremo di controllare che tutta l'attività svolta dall'azienda sia nel rispetto della legalità. Se ci saranno attività che non rispettano questo criterio, saranno sicuramente segnalate.

  STELLA BIANCHI. A lei risulta, avvocato, che alcuni dirigenti, magari anche proprio qualcuno di quelli entrati nella Pag. 23macrostruttura, stavano per esaurire il loro percorso all'interno di AMA, nel senso che avevano la rescissione del contratto a breve?

  ANTONELLA GIGLIO, Amministratore unico di Ama Spa. Io so che c'era un dirigente per il quale era stato fatto un accordo per la risoluzione del contratto, ma dietro il riconoscimento di una somma non proprio da poco. Siccome reputo che le risorse interne siano insufficienti a gestire l'azienda, ho risolto questo contratto per mantenere il rapporto contrattuale e avere una risorsa in più, considerato che non possiamo assumere.

  STELLA BIANCHI. Ha fatto una valutazione sul perché il contratto di questo dirigente stava per essere rescisso?
  Mi interessa capire come è arrivata a formulare la macrostruttura? Ha avuto contatti con l'assessore precedente, con il sindaco? È stata una sua libera decisione totalmente autonoma?

  ANTONELLA GIGLIO, Amministratore unico di Ama Spa. C'era stata una richiesta abbastanza precisa allora della dottoressa Muraro perché venisse fatta con urgenza questa riorganizzazione interna, in quanto la macrostruttura esistente, quando sono arrivata, era particolarmente fiorita, nel senso che c'erano delle sovrabbondanze, e comunque una miriade di dipartimenti, di aree.
  La mia attività è stata quella di razionalizzare, di creare un vertice molto semplice, in modo da non avere duplicazioni di attività. Ho fatto quest'attività anche con la collaborazione, inizialmente, dell'assessore alle partecipate, ma poi la decisione di chi mettere nelle varie caselle è stata mia. La struttura è stata da me pensata inizialmente con la collaborazione dell'assessore, ma poi nella stesura finale è stata una mia decisione.
  Non mi sembra di aver trascurato nessuno, tenuto conto che nell'azienda ci sono parecchi dirigenti che, purtroppo, hanno dei procedimenti penali in corso. La commissione di un reato ambientale non dico che è all'ordine del giorno, ma quasi. Se devo mettere da parte tutti i dirigenti che hanno delle pendenze penali, penso che non dovrei usare quasi nessuno.

  PRESIDENTE. In merito alla discarica di servizio si chiedeva la valutazione del comune?

  STELLA BIANCHI. Avevo chiesto all'assessore sulla discarica di servizio.

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. Faremo adesso un incontro con la regione. Il nostro orientamento è che confidiamo di avere un sistema di gestione dei materiali post-consumo che non ci obblighi a intervenire in questa direzione.

  PAOLA NUGNES. È già fissata la data per l'incontro con l'assessore?

  PINUCCIA MONTANARI, Assessora alla sostenibilità ambientale di Roma Capitale. No, stiamo definendola. Ci siamo sentiti anche di recente telefonicamente, ma abbiamo richiesto un incontro, quindi penso che senz'altro a breve lo avremo.

  MASSIMO COLOMBAN, Assessore alla riorganizzazione delle società partecipate di Roma Capitale. Vorrei precisare che come assessorato alla riorganizzazione abbiamo dei team, il mio staff è andato via. Noi diamo supporto. Io non sono entrato mai su come organizzare la macrostruttura. Abbiamo dei validissimi ex amministratori delegati di grosse aziende che stanno collaborando per migliorare l'organizzazione di tutte le aziende, quindi danno tutti i suggerimenti. Se l'amministratore unico o il consiglio d'amministrazione vogliono farne tesoro, spetta sempre a loro la decisione finale.
  Per quanto riguarda i rapporti sinergici con ACEA, tanto per dirle, a Ponte Malnome stanno progettando un impianto e noi non gli diciamo di fare un impianto. Ci fanno vedere che cosa stanno facendo e, essendo una società di cui comunque il comune ha il 51 per cento, ci sembra logico almeno che cerchiamo sinergie. Logicamente, Pag. 24 ci saranno i bandi e vinca il migliore. Speriamo che le nostre società siano tra le migliori.
  Vorrei anche precisarle che io sono proprio l'estensore di una serie di migliorie all'interno del codice etico. Incentiviamo tutti i collaboratori – io li chiamo così, più che dipendenti – del comune a fare denunce qualora vedano irregolarità, e hanno la garanzia dell'anonimato e della segretazione di quello dichiarano, proprio per cominciare a «disincentivare» cattive abitudini. È solo l'inizio. Io spero che riusciremo a farlo anche un po’ più rigido in futuro. Non sono ancora soddisfatto.

  PRESIDENTE. Mi sembra che l'orientamento sia molto chiaro. Su questa fase di transizione, che tra l'altro, come tutte le fasi di transizione, può subire anche dei cambiamenti, una volta che avete fatto i vostri approfondimenti e incontri, potreste scriverci una memoria. Credo che sarebbe utile.
  Volete arrivare a un certo obiettivo. Sono idee molto ambiziose, importanti. È una sfida che va colta, è interessante. Chiaramente, però, come tutte le cose, non si fa in due minuti. State finendo gli studi. Ci avete detto che avete una serie di incontri. Sarebbe importante, in tempi non troppo lunghi, anche perché così ci consente veramente di chiudere il lavoro che stiamo facendo, avere un'ipotesi di lavoro della gestione della transizione, che è sempre complicata – mi rendo conto – con la flessibilità dovuta.
  Sappiamo tante cose. Avete dei contratti in corso. C'è questo dell'Enki che è fatto in un certo modo. Una serie di privati continua a collaborare con AMA e ha sicuramente dei contratti, di cui probabilmente alcuni decadono, mentre altri andranno rifatti. Ci interessa capire questa situazione. Direi di concludere la seduta con questa richiesta.
  Se ci lasciate la documentazione, ovviamente raccoglieremo anche questa. Domani dobbiamo fare l'ultima audizione su Roma con l'assessore Buschini, quindi chiuderemo un pezzo.
  Ringraziamo i nostri ospiti e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta, sospesa alle 15.10, è ripresa alle 15.30.

Comunicazioni del Presidente.

  PRESIDENTE. Comunico che, nella riunione odierna dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stato deliberato che le missioni in Campania, previste rispettivamente il 3 febbraio e dall'8 al 10 febbraio prossimi, abbiano luogo in altra data e che la missione in Toscana, prevista dal 14 al 17 febbraio, abbia luogo dal 13 al 17 febbraio prossimi. Infine, è stato deliberato che dal 26 al 31 marzo si svolga una missione di studio in Romania e in Portogallo.

  La seduta termina alle 15.35.