XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere

Resoconto stenografico



Seduta n. 79 di Giovedì 19 febbraio 2015

INDICE

Seguito dell'audizione del capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Santi Consolo:
Bindi Rosy , Presidente ... 3 
Consolo Santi , capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ... 3 
Bindi Rosy , Presidente ... 4 
Consolo Santi , capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ... 4 
Bindi Rosy , Presidente ... 5 
Consolo Santi , capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ... 5 
Lumia Giuseppe  ... 6 
Bindi Rosy , Presidente ... 6 
Consolo Santi , capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ... 6 
Bindi Rosy , Presidente ... 6 
Consolo Santi , capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ... 6 
Bindi Rosy , Presidente ... 7 
Consolo Santi , capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ... 7 
Bindi Rosy , Presidente ... 7 
Consolo Santi , capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ... 7 
Bindi Rosy , Presidente ... 7 
Consolo Santi , capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ... 7 
Bindi Rosy , Presidente ... 7 
Consolo Santi , capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ... 7 
Bindi Rosy , Presidente ... 8 
Consolo Santi , capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ... 8 
Bindi Rosy , Presidente ... 8 
Consolo Santi , capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ... 8 
Bindi Rosy , Presidente ... 8 
Consolo Santi , capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ... 8 
Bindi Rosy , Presidente ... 8 
Consolo Santi , capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ... 8 
Bindi Rosy , Presidente ... 8 
Consolo Santi , capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ... 8 
Bindi Rosy , Presidente ... 8 
Consolo Santi , capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ... 8 
Bindi Rosy , Presidente ... 8 
Gaetti Luigi , Presidente ... 8

Testo del resoconto stenografico
Pag. 3

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE ROSY BINDI

  La seduta comincia alle 14.45.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Seguito dell'audizione del capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, Santi Consolo.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito dell'audizione del capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, dottor Santi Consolo. L'audizione è dedicata alle risposte che il dottor Consolo ci offrirà ai quesiti posti dai commissari nella seduta dello scorso 11 gennaio e a quelli successivamente posti per iscritto. Ricorderete che, dato il poco tempo a disposizione che avevamo la volta precedente, abbiamo deciso di dedicare il tempo alla formulazione delle domande e riconvocare il direttore per le risposte nella giornata di oggi. Rilevo, inoltre, che quest'audizione del direttore del DAP si colloca proprio il giorno successivo alle notizie sulle affermazioni di alcuni agenti della polizia penitenziaria apparse su Facebook con riferimento al suicidio in carcere di un detenuto. Anche su questo tema sarà interessante ascoltare il punto di vista del dottor Consolo, premettendo che, con riferimento alla notizia appena appresa secondo cui il direttore ha provveduto alla sospensione degli agenti che si erano resi responsabili di affermazioni obiettivamente molto gravi, penso di poter interpretare tutti nel dire che noi riteniamo che questo provvedimento immediato assunto dal direttore del DAP sia assolutamente condivisibile e ci uniamo alle parole di sdegno che anche il Ministro oggi ha pronunciato, subito dopo che siamo venuti a conoscenza del fatto. Do la parola al dottor Consolo e lo ringrazio per la sua disponibilità, sia per l'altra volta, sia per questa occasione. Naturalmente, ricordiamo al dottor Consolo che, se ci sono delle parti che ritiene di segretare, ce lo può richiedere e noi passeremo dalla fase pubblica alla fase segreta.

  SANTI CONSOLO, capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Grazie, signor presidente. Io rinnovo la mia considerazione per il lavoro di questa Commissione, perché con le domande che in modo specifico e puntuale voi mi avete formulato mi avete stimolato a porre particolare attenzione a moltissimi profili di interesse per la buona amministrazione del penitenziario.
  Raccolgo l'invito a fare un cenno su un episodio che io non ho esitato a definire di squallido pettegolezzo, episodio che, comunque, è in sé marginale, perché avvenuto su un sito poco frequentato, e assolutamente separato dal corpo buono della polizia penitenziaria.
  Vorrei dire tre cose. Una l'ha già detta il presidente. La polizia penitenziaria è in grado di fare pulizia al suo interno perché l'indagine è stata immediatamente affidata al comandante del NIC. Il rapporto mi è pervenuto puntualmente e sono stati già individuati gli interlocutori di questo sito. Questa mattina io ho emesso i provvedimenti cautelari di sospensione. Le indagini sono ancora in corso e proseguiranno con il massimo rigore.
  Gli elementi positivi sono che, per un verso, si è già avviata all'interno della polizia penitenziaria un'attività di formazione, nel senso di sensibilità solidale alle Pag. 4sofferenze di chi è emarginato. Questa attività di formazione prosegue intanto, in quanto proprio stamattina io ho firmato una nota al direttore dell'ISSP e al dirigente generale del personale affinché si incentivino i corsi di formazione.
  Sto redigendo, inoltre – ho iniziato stamattina a curarla – una circolare che richiama tutti i princìpi e i doveri ai quali si deve attenere il Corpo della polizia penitenziaria. In questa circolare vado a richiamare innanzitutto le regole europee, quindi i princìpi del codice deontologico della polizia penitenziaria e, infine, il Regolamento della polizia penitenziaria, invitando tutti a osservarlo scrupolosamente. Il compito della polizia penitenziaria sicuramente non si esaurisce in vigilanza e controllo. Quello vero, quello nobile, prosegue in un accompagnamento verso un reinserimento sociale degli emarginati.
  Queste sono le cose che volevo dire, anche per fare giustizia a un Corpo che in questi ultimi anni si è anche sacrificato parecchio. Vi è stata una notevole attività di prevenzione per quanto riguarda il fenomeno suicidiario.
  Passando alla trattazione degli argomenti, le domande sono state molte, ragion per cui le ho scisse. Da una parte ho messo quelle che mi avevate formulato la scorsa volta e, dall'altra, quelle che mi sono arrivate con l'elenco allegato. Non so se vogliamo cominciare da quelle precedenti o da quelle che sono arrivate per iscritto. Come preferisce il presidente.

  PRESIDENTE. Direttore, lei si sarà fatto, credo, un suo ordine, una sua scaletta. Per noi va bene.

  SANTI CONSOLO, capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Io ho cercato, per quanto possibile, di accorpare le domande. Non ripeterò domande che sono state già affrontate. Tuttavia, ci sono parecchie intersezioni e io vorrei consentire a tutti di poter interloquire. Direi comunque che possiamo anche partire dalle domande precedenti.
  Sulle cooperative mi pare di aver risposto e, quindi, non credo che sia necessario tornarci su.
  Sulla mancata apertura di Cagliari e Sassari – scusate, ma ho anche gli allegati con i riscontri documentali; mi devo aiutare anche con gli atti – vi è stata una risposta del direttore generale di beni e servizi del 16 febbraio 2015.
  Per Sassari Bancali la casa circondariale è capace di contenere 455 posti, tra i quali 92 destinati proprio al 41-bis. Questa realizzazione è conforme alla normativa del 15 luglio 2009. Si tratta di un istituto allocato in zona insulare. La struttura è stata realizzata logisticamente per parti separate dal resto dell'istituto e, quindi, consente una custodia in reparti specializzati secondo i dettami della nuova legge. Il problema di questa struttura è che non è ancora stato realizzato il polo di videoconferenza. Sul punto io ho richiamato tutti i solleciti che sono stati fatti da parte del Dipartimento. Ricordo che la realizzazione di questo polo di videoconferenza è demandata al DOG, ossia al Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria. Ho richiamato anche il mio ultimo sollecito del 9 febbraio 2015. Per quanto di interesse, se volete, potete anche acquisire la documentazione. Dopo aver fatto questo, ho preso contatti per cercare di capire se questa realizzazione fosse fattibile e soprattutto qual è la tempistica. In relazione a questi due elementi ho parlato personalmente con il presidente Barbuto, che attualmente è capo Dipartimento del DOG, e ho avuto assicurazioni anche via e-mail sul suo interessamento. Il presidente Barbuto mi ha mandato anche una relazione piuttosto diffusa e mi ha spiegato che è già pronta la bozza di determina che è stata sottoposta alla valutazione del direttore generale delle risorse pro tempore. Mi ha assicurato che ci sono le risorse e che, quindi, in tempi brevi il tutto si potrebbe realizzare.
  Per quel che riguarda la Direzione generale dei beni e servizi, la stessa mi ha risposto e mi ha fornito anche una tempistica. Anche noi dovremmo realizzare qualcosina. Avendo io capito che anche la Pag. 5Direzione generale dei beni e servizi deve realizzare qualcosina, mi sono fatto specificare che cosa. Bisogna realizzare il posizionamento del centralino telefonico per le chiamate dei detenuti, la registrazione audio-video dei colloqui, con relativa sala regia per il reparto, la schermatura dei cancelli e il posizionamento dei fornelli elettrici per camere detentive.
  Stiamo segretando ?

  PRESIDENTE. No.

  SANTI CONSOLO, capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Va bene. Questo penso di poterlo dire. La durata complessiva sarà di circa quaranta giorni naturali e consecutivi, per cui i lavori vedranno una conclusione entro la metà del mese di aprile 2015. Io ritengo che per la stessa data – per le vie brevi ho sollecitato anche il presidente Barbuto – noi potremo aver ultimato i lavori e, quindi, potremo procedere anche all'allocazione dei detenuti al 41-bis.
  Per quanto riguarda, invece, l'altra struttura, quella di Cagliari Uta, se ne sta occupando il provveditore interregionale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Il direttore dei beni e servizi è riuscito ad avere una risposta da questo provveditore, il quale ha risposto che le lavorazioni previste – abbiamo chiesto anche un cronoprogramma – attualmente sono in ritardo. Si può supporre, però, salvo imprevisti e complicanze, essendovi difficoltà finanziarie da parte della ditta che sta espletando i lavori, ossia della ditta esecutrice, che i lavori potranno essere conclusi entro il mese di giugno. In relazione a quest'altra struttura io ho chiesto anche un cronoprogramma alla mia Direzione dei beni e servizi. Intanto ho detto che comunque, quando la consegneranno, noi ce la prenderemo, senza fare troppe difficoltà. Purtroppo, sappiamo che, quando ci sono queste ditte incaricate dal Ministero delle infrastrutture, soprattutto quando sono in difficoltà economiche, molte cose le tralasciano. Poi eventualmente faremo un contenzioso. Se faranno delle consegne che, in buona sostanza, rispettano il capitolato dei lavori, in ulteriori cinque mesi noi riusciremo a realizzare il tutto. Realisticamente, per il mese di novembre o per la fine dell'anno 2015 potremo avere pronta anche la seconda struttura. Io mi dispiaccio di non potervi dire che le strutture sono immediatamente disponibili, ma queste sono le difficoltà che ho incontrato e mi pare che sia mio dovere puntualmente segnalarle, onde evitare che si facciano delle previsioni troppo ottimistiche. Credo di avere esaurito questa prima domanda. Tralascio tutti gli altri particolari. Con questa risposta credo, anzi, di aver esaurito le prime tre domande, perché erano una su Cagliari Uta, un'altra su Sassari e l'ultima su tutte le criticità relative. Passo a quella che sarebbe la quarta domanda, relativa alla chiusura degli OPG. Per quanto riguarda la chiusura degli OPG, il 9 febbraio 2015 vi è stata una missiva alla stregua della quale si è visto che un accordo di massima era già stato raggiunto per la bozza dell'accordo sia con le regioni, sia con le province autonome. In relazione a questo accordo, quello che preme è soprattutto l'articolo 1, in cui si dice che «al fine di assegnare gli internati attualmente ricoverati presso gli OPG alle REMS, il Ministero della salute comunica all'autorità giudiziaria e al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria entro e non oltre il 15 marzo 2015 l'avvenuta individuazione e l'effettiva attivazione al 31 marzo 2015 delle REMS». C'erano poi alcuni adempimenti che non sono previsti dalla legge, ma che ci sono stati chiesti. Vado a memoria. Mi pare di ricordare che un adempimento importante fosse quello di dare noi, attraverso i nostri uffici matricola, che sono particolarmente attrezzati e avvertiti sotto il profilo professionale, un'assistenza sull'elencazione delle prese in carico degli internati e le loro dimissioni, almeno nella prima fase cosiddetta di start-up, ossia di avvio. Come amministrazione penitenziaria, io ho dato mandato di essere disponibilissimi a tutte le richieste e di dare seguito a tutte. Come amministrazione penitenziaria, al 31 marzo 2015 noi siamo prontissimi a dismettere tutti gli internati Pag. 6e a consegnarli alle regioni secondo i bacini d'appartenenza, affinché vengano destinati nelle REMS.

  GIUSEPPE LUMIA. Presidente, se questa domanda è stata fatta, avrà risposta. Tuttavia, per lo specifico interesse della Commissione antimafia sarebbe utile che il direttore ci fornisse il numero che, tra coloro che dovrebbero essere affidati alle regioni, sono stati implicati in fatti di mafia. Sarebbe importante sapere questo per lo specifico della Commissione antimafia.

  PRESIDENTE. Ce lo riferirà successivamente, direttore.

  SANTI CONSOLO, capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Poiché questa non era una domanda specifica, io mi sono fatto fornire solo l'elenco numerico delle persone. Quello che vi voglio dire, però, è che nella lettera che noi abbiamo ricevuto si legge che sarà esaminato nella seduta della Conferenza unificata del 19 febbraio 2015 questo accordo che è stato raggiunto. La notizia che, purtroppo, vi devo riferire – noi non facciamo parte, come Dipartimento, di questa Conferenza unificata – è che da notizie informali sembrerebbe che questa riunione sia stata rinviata.

  PRESIDENTE. Il Ministero della giustizia era presente col sottosegretario.

  SANTI CONSOLO, capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Sì, ma, poiché mi dovevo preparare stamattina, ho chiesto e mi è stato riferito che, a quanto pare, la riunione è stata rinviata. Che cosa vi voglio dire, così vi rassicuriamo anche su talune situazioni che si possono venire a creare ? Per quanto riguarda la parte di vostro interesse, noi dobbiamo distinguere gli internati in esecuzione di misure di sicurezza da quelli che sono, invece, detenuti in osservazione, anche in espiazione di pena in esito a sentenza di condanna anche per reati gravi. È evidente che gli internati, in esito a provvedimento dell'autorità giudiziaria, ossia in base alla legge vigente, dovranno andare attualmente negli OPG e successivamente dovranno essere presi in carico dalle REMS. Noi non abbiamo alcuna possibilità di interloquire o di frapporre veti su questo profilo.
  Un altro profilo, invece, è quando – penso che questo a voi interessi – la persona si finge pazza ed è imputata o condannata per gravissimi reati, nel qual caso è necessaria un'osservazione. Per questa osservazione le strutture sono le nostre e voi sapete che alcune le abbiamo adeguate.
  Il punto qual è ? Io ritengo che si debba essere ottimisti e che al 31 marzo dobbiamo essere pronti a trasferire tutti gli internati, ma per l'ipotesi in cui questo non dovesse avvenire – per esempio, la regione Veneto ha asserito di essere disponibile a farsi commissariare, ma che non metterà a disposizione le REMS – io ho ritenuto di contattare i provveditori competenti e di graduare un eventuale non completo transito degli internati.
  Per esempio, per la struttura di Reggio Emilia, una struttura che si presta bene come luogo di detenzione di detenuti in alta sicurezza, abbiamo già avviato i lavori. Noi ci stiamo già preparando, viste queste anticipazioni. Io ho preso contatti sia con il provveditore, sia con la Direzione dei beni e servizi.
  Noi stiamo dividendo le due parti: in una manterremo il residuo numerico che siamo costretti a mantenere, mentre l'altra la utilizzeremo immediatamente per allocarvi i detenuti. Questo sarà un grosso vantaggio.
  Io sto ragionando anche per tutte le altre strutture. Penso che per Aversa, Secondigliano e soprattutto Barcellona Pozzo di Gotto si potranno modulare questi interventi in modo piuttosto mirato. Essendo la struttura, per alcuni profili, anche detentiva, noi potremo mantenere alcune piccole sezioni in osservazione, con tutte le garanzie di sicurezza, laddove è necessaria l'osservazione. Tutto il resto si potrà rimodulare in custodia attenuata.

Pag. 7

  PRESIDENTE. È più che sufficiente, non trattandosi di materia specifica per questa Commissione.

  SANTI CONSOLO, capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. C’è poi il black out di Parma. Vi avevo anticipato di essermene interessato prima dell'audizione e di aver avuto un incontro proprio al Dipartimento con il provveditore competente.
  Subito dopo...

  PRESIDENTE. Bisogna segretare ?

  SANTI CONSOLO, capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. No, non credo che questo sia da segretare. Questi sono dati tecnici. È stata fatta una sorveglianza continua nelle cosiddette aree riservate ed è stato installato, tra il dicembre del 2012 e il gennaio dell'anno successivo, un impianto di videosorveglianza con videoregistratore. Successivamente, la direzione dell'istituto ha fatto presente la necessità di installare gruppi di continuità al fine di evitare disservizi in occasione dell'interruzione dell'energia elettrica, in base a quello che era accaduto. È stato chiesto, quindi, il preventivo a una ditta – vi posso anche dire qual è: la B&C Technology – ed è stato acquisito. Questo preventivo è stato acquisito il 22 marzo del 2014. Sono stati chiesti chiarimenti e i chiarimenti sono pervenuti, forse dopo i solleciti che avevamo fatto, in modo completo il 26 gennaio del 2015. Si poteva, quindi, autorizzare questa attività. Io ho ulteriormente sollecitato, proprio in vista di quest'audizione, e ho ricevuto una nota del provveditore regionale il 17 febbraio 2015, il quale mi comunica quanto segue: «In data di ieri – ossia, il 16 febbraio – ho congruito il preventivo di spesa della ditta individuata per implementare i gruppi di continuità nel circuito di videosorveglianza e registrazione. In data odierna – ossia, il 17 – l'ufficio di contabilità ha autorizzato la spesa comunicandola alla direzione. In occasione di una visita di servizio che lo scrivente effettuerà oggi – lui l'ha effettuata in data 17 – ha rappresentato l'urgenza dell'affidamento e l'ufficio tecnico ha stimato la durata in dieci giorni».
  Ritengo, quindi, che dal 18 entro la fine del mese di febbraio questi lavori saranno effettuati.

  PRESIDENTE. Questo è in corso dal 2012, però, direttore. Siamo nel 2015 e tutto questo è stato possibile grazie a solleciti. Quantomeno ci consenta di sottolinearlo.

  SANTI CONSOLO, capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Consentitemi, però, di sottolineare anche quanto io ho fatto in una settimana, facendo anche altro.

  PRESIDENTE. Sì, il problema non è lei, anzi, siamo contenti del suo lavoro. Questa, però, è l'ulteriore dimostrazione che, se, dopo una settimana in cui uno dà un impulso, si ottengono le cose in dieci giorni, i tre anni precedenti evidentemente erano inutili.

  SANTI CONSOLO, capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Inoltre, vi devo anche dare atto che effettivamente, per quanto riguarda le anomalie, io ho chiesto informazioni, perché ho voluto rispondere in maniera compiuta.
  Abbiamo distinto le anomalie in due categorie: anomalie con contestuale ripristino, che si poteva attuare tramite un immediato resettaggio; e anomalie senza ripristino, che richiedevano l'intervento della ditta di manutenzione. Effettivamente c'era un malfunzionamento.
  Le prime sono piuttosto numerose. Sicuramente c’è un refuso, perché si parte dall'anno 2013 e viene indicato il 2016. Si tratterà del 2015. Le anomalie con ripristino immediato sono per il 2013, trentatré, per il 2014 quarantasette e verosimilmente per il 2015 dieci. Sono parecchie. Quelle, invece, senza ripristino immediato sono ventisette, quarantaquattro e otto. L'altra domanda mi pare che attenesse a Pianosa.

Pag. 8

  PRESIDENTE. Direttore, il tempo per le domande di carattere generale e per le risposte c’è, vero ?

  SANTI CONSOLO, capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Io non ho impegni.

  PRESIDENTE. Noi sì, però. Noi apprezziamo molto questa sua puntualità, ma ci sono le domande su problemi più di carattere generale, ai quali forse noi siamo non meno interessati.

  SANTI CONSOLO, capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Voi mi potete interrompere e farmi domande.

  PRESIDENTE. Lei le ha già, direttore. Non possiamo perdere tempo per rifarle.

  SANTI CONSOLO, capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Se volete anticipare alcune domande rispetto ad altre, si può fare. Purtroppo, la materia è questa.

  PRESIDENTE. Ci sono tutte le domande sull'eventuale elusione del regime del 41-bis, sull'eventuale infrazione del regime, sulle registrazioni del DAP, sulle intercettazioni, sulla formazione dei gruppi di socialità, sui rapporti tra il DAP e l'AISI.

  SANTI CONSOLO, capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Passo a quelle.

  PRESIDENTE. Se le domande puntuali richiedono tanto tempo, sì.

  SANTI CONSOLO, capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Anche su quelle sarò puntuale.

  PRESIDENTE. Le sue risposte sono sempre puntuali. Alcune delle nostre domande erano molto particolari. Se lei ha delle risposte veloci sulle domande puntuali, bene, altrimenti bisogna partire dalle domande generali, direttore. Le chiedo scusa.

  SANTI CONSOLO, capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Va benissimo. Allora metto da parte questa documentazione e poi, se abbiamo tempo, continuiamo. Va bene ? Se mi consentite, però, visto che trattiamo il tema del 41-bis, comincerei a segretare.

  PRESIDENTE. Propongo di procedere in seduta segreta.

  (Così rimane stabilito. La Commissione procede in seduta segreta, indi riprende in seduta pubblica).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUIGI GAETTI

  PRESIDENTE. Ringraziamo il dottor Consolo.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.30.