CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 novembre 2017
910.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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  Mercoledì 15 novembre 2017. – Presidenza del Presidente Ignazio LA RUSSA.

  La seduta comincia alle 15.10.

Comunicazioni del Presidente.

  Ignazio LA RUSSA, Presidente e relatore, comunica che la Presidente della Camera, il 9 novembre scorso, gli ha sottoposto una lettera dell'onorevole Fabio Rampelli, chiedendo di farle conoscere le valutazioni che la Giunta riterrà di esprimere al riguardo.
  Ricorda come della stessa lettera, in quanto trasmessa anche al Presidente della Giunta delle autorizzazioni, egli abbia fatto cenno nella seduta dell'8 novembre scorso.
  Fa presente come l'onorevole Rampelli, nelle parti salienti della sua lettera, renda noto che: «Il 31 ottobre scorso, alle cinque del mattino, la Polizia di Roma Capitale ha apposto i sigilli ai locali siti in via Terme di Traiano, 15/a, di proprietà di Roma Capitale, in esecuzione di una Determinazione dirigenziale del 4.2.2016 di “Riacquisizione forzosa” dell'immobile occupato da “Fratelli d'Italia” – Alleanza nazionale Roma e Lazio». Tale azione di recupero forzoso era successivamente stata “sospesa” in ossequio a un ordine del giorno approvato all'unanimità dall'Assemblea Capitolina il 9 maggio 2017 e recepito con Memoria della Giunta Capitolina del 9 giugno 2017. Nelle more, “Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Roma e Lazio” ha intrapreso tutte le azioni utili a risolvere il contenzioso in essere: ha sanato le morosità pregresse, ha intavolato con il Dipartimento competente una discussione tesa a rideterminare un nuovo canone adeguato ai fini del rinnovo della concessione scaduta, ha aderito al “Tavolo di coordinamento Patrimonio” istituito con la Memoria sopra richiamata dall'Amministrazione. Senza ricevere alcuna risposta o preavviso, nel pieno di una campagna elettorale in corso, sono scattati i sigilli, in violazione delle stesse decisioni della Giunta Capitolina che ne aveva sospeso l'esecuzione».
  L'onorevole Rampelli precisa inoltre quanto segue: «(...) In tali locali sono ubicati i miei uffici dedicati al rapporto con gli elettori del collegio, sono iscritto al circolo territoriale del mio partito lì collocato. (...) Nessuna notizia mi era stata fornita in merito alla possibilità di una simile azione, che era stata al contrario esclusa dall'intervenuta “sospensione” e dalla trattativa in corso».
  L'istante nel ritenere che tale azione, oltre a violare quanto deliberato dalle autorità locali, violi anche prerogative parlamentari e costituzionali, ribadisce che:  «(...) non risultano morosità pregresse che giustifichino un provvedimento di recupero forzoso, (...) inoltre è in corso una contrattazione con Roma Capitale per determinare il nuovo canone (alla quale da oltre sei Pag. 5mesi l'Amministrazione non risponde) (...) nella denegata ipotesi in cui vi fossero pendenze di qualunque tipo, non avrei comunque potuto provvedere personalmente perché ho solo un comodato d'uso gratuito con FdI-An Roma e Lazio e non sono titolare di alcun rapporto con l'amministrazione capitolina. Parte importante delle mie carte sono in quei locali e ho immediato bisogno di proseguire il mio lavoro interrotto senza preavviso con danno d'immagine e operatività».
  Evidenzia, quindi, come compito della Giunta, che è chiamata dalla Presidente dalla Camera a svolgere un ruolo meramente consultivo, sia quello di valutare se, nelle vicende descritte, emerga eventualmente una violazione di prerogative parlamentari.
  Nella qualità di relatore ritiene che, dall'esame dei fatti, per come descritti dall'onorevole Rampelli, la Giunta debba svolgere un accurato esame per verificare, in primo luogo, se al caso di specie fosse applicabile l'articolo 4 della legge n. 140 del 2003.
  Tale norma, infatti, precisa che una serie di atti (fra i quali, a titolo esemplificativo, le perquisizioni domiciliari ed i sequestri di corrispondenza) non possono essere eseguiti dalla «autorità competente», nei confronti dei membri del Parlamento, senza previa autorizzazione della Camera cui il soggetto appartiene.
  La lettera dell'onorevole Rampelli, sulla cui veridicità egli non ha motivo di dubitare, è tuttavia priva di allegazioni e riscontri documentali che consentano alla Giunta di effettuare le valutazioni richieste con il dovuto grado di approfondimento.
  Di tal ché non appare possibile, allo stato degli atti, riscontrare adeguatamente le dichiarazioni dell'istante e, segnatamente, ricostruire la genesi, gli sviluppi e l'epilogo del procedimento amministrativo cui l'istante fa riferimento, né le concrete modalità di esecuzione del provvedimento finale. Non si dispone, in particolare, del provvedimento contenente l'ordine di apposizione dei sigilli e del verbale nel quale verosimilmente dovrebbero essere descritte le relative operazioni di esecuzione.
  Ciò premesso, a suo avviso, non disponendo di elementi documentali ulteriori rispetto alla citata lettera, la Giunta non si trova nelle condizioni di potere esprimere valutazioni in merito alla questione prospettata.
  Chiede, quindi, ai colleghi di esprimersi sul punto.

  Vittorio FERRARESI (M5S) condivide le valutazioni del Presidente in ordine alla necessità di acquisire documentazione, anche da Roma Capitale, al fine di potere esprimere valutazioni puntuali e compiute sulla questione prospettata. Ritiene, infatti, che vi siano molti aspetti della vicenda che necessitano di attento approfondimento, ivi comprese l'effettiva titolarità di diritti di godimento sull'immobile da parte di Fratelli d'Italia e, di conseguenza, la legittimazione dell'onorevole Rampelli alla detenzione di una porzione di quell'immobile.

  Anna ROSSOMANDO (PD) osserva come, per quanto chiara appaia la formulazione dell'articolo 4 della legge n. 140 del 2003, la Giunta non disponga di elementi che consentano di verificare l'effettiva riconducibilità della fattispecie descritta dall'onorevole Rampelli alla norma in questione. Concorda quindi sulla necessità di acquisire preliminarmente elementi informativi e documentali, da Roma Capitale e dall'interessato, affinché la Giunta possa svolgere un'analisi accurata di quanto accaduto ed esprimere, quindi, le proprie valutazioni. Data la natura consultiva dell'esame in corso, ritiene altresì necessario che vi sia la previa autorizzazione o, quantomeno, il nulla osta della Presidente della Camera, allo svolgimento delle predette attività istruttorie da parte dalla Giunta.
  Precisa, infine, di ritenere rilevante che la Giunta verifichi anche se fosse conosciuta o conoscibile la circostanza che l'immobile in questione fosse sede di un partito politico o, comunque, domicilio di un parlamentare.

  Ignazio LA RUSSA, Presidente e relatore, sottolinea come l'unità immobiliare Pag. 6in questione sia storicamente e, quindi, notoriamente una sede di forze politiche.
  Preso atto di quanto emerso dal dibattito, propone di informare la Presidente della Camera sulle valutazioni espresse in via preliminare dalla Giunta nella seduta odierna, chiedendo contestualmente che, ove nulla osti da parte della Presidente medesima, la Giunta possa richiedere ai soggetti coinvolti di fornire gli opportuni elementi documentali ed informativi, al fine di poter compiere un esame approfondito della questione.

  La Giunta concorda.

  Ignazio LA RUSSA, Presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 15 novembre 2017.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.35.