CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 ottobre 2017
899.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 135

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 ottobre 2017. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 14.

Disposizioni in materia di spettacolo e deleghe al Governo per il riordino della materia.
C. 4652 Governo, approvato dal Senato ed abb.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Marco BERGONZI (PD), relatore, ricorda che la Commissione è oggi chiamata ad esaminare, ai fini del prescritto parere, il disegno di legge recante disposizioni in materia di spettacolo e deleghe al Governo per il riordino della materia (C. 4652 Governo), adottato dalla Commissione Cultura come testo base per il seguito dell'esame degli abbinati progetti di legge vertenti su identico argomento (C. 417 Caparini, C. 454 Brambilla, C. 800 Brambilla, C. 964 Cesa, C. 1102 Battelli, C. 1702 Gagnarli, C. 2861 D'Ottavio, C. 2989 Rizzetto, C. 3636 Borghese, C. 3842 Rampi, C. 3931 Lodolini, C. 4086 Ricciatti e C. 4520 Zanin).
  Il testo all'esame della Commissione, approvato dal Senato il 21 settembre scorso, deriva dallo stralcio dell'articolo 34 del disegno di legge che recava la disciplina del cinema, dell'audiovisivo e dello spettacolo nonché deleghe al Governo per la riforma normativa in materia di attività culturali (definitivamente approvato con la legge n. 220 del 2016) e collegato alla manovra di finanza pubblica.
  Nel rinviare alla documentazione predisposta dagli uffici per una dettagliata disamina del contenuto, si limita ad una Pag. 136sintetica descrizione del provvedimento che, a conclusione dell'esame del Senato, consta di 7 articoli.
  L'articolo 1 prevede, in attuazione della Costituzione, dei principi europei e delle Convenzioni Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e per la protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, una articolata elencazione dei settori dello spettacolo rispetto ai quali la Repubblica effettua interventi di promozione e sostegno, riconoscendo il valore formativo, educativo e sociale dello spettacolo nonché la sua fondamentale funzione per lo sviluppo della cultura e quale elemento di coesione e identità nazionale. Segnala ai colleghi che, oltre alle attività di spettacolo svolte in maniera professionale, tra le quali sono compresi anche carnevali storici e rievocazioni storiche, la Repubblica riconosce l'apporto degli artisti di strada alla valorizzazione dei contesti urbani ed extra-urbani.
  Come previsto dal comma 4 dell'articolo 1, l'intervento pubblico a sostegno delle attività di spettacolo deve favorire e promuovere, tra l'altro: il riequilibrio territoriale e la diffusione nel Paese dell'offerta e della domanda delle attività di spettacolo, anche con riferimento alle aree geograficamente disagiate; le attività di spettacolo realizzate in luoghi di particolare interesse culturale, tali da consentire una reciproca azione di valorizzazione tra il luogo e l'attività; le modalità di collaborazione tra Stato ed enti locali per l'individuazione di immobili pubblici non utilizzati o che versino in stato di abbandono o di degrado o di beni confiscati da concedere, nel rispetto di quanto previsto dalle disposizioni vigenti, alle attività di spettacolo svolte a livello professionale.
  L'articolo 2 attribuisce al Governo la delega ad adottare, entro dodici mesi, un testo unico normativo denominato «codice dello spettacolo» al fine di conferire al settore un assetto più efficace, organico e conforme ai princìpi di semplificazione delle procedure amministrative e ottimizzazione della spesa e volto a migliorare la qualità artistico-culturale delle attività, incentivandone la produzione, l'innovazione, nonché la fruizione da parte della collettività. Con riferimento ai principi e criteri direttivi per l'esercizio della delega, alcuni riguardano tutti i settori, altri sono specifici per singoli settori. Fra quelli generali, l'articolo 2 inserisce la razionalizzazione degli interventi di sostegno dello Stato. Più nello specifico, stabilisce che sono attribuiti allo Stato, fra l'altro: la gestione del Fondo unico per lo spettacolo (FUS) e la determinazione dei criteri per l'erogazione e delle modalità per la liquidazione e l'anticipazione dei contributi; l'armonizzazione degli interventi con quelli degli enti pubblici territoriali, anche attraverso accordi di programma; l'attivazione di un tavolo programmatico tra Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT) d Ente nazionale per il turismo (ENIT), ai fini dell'inserimento delle attività di spettacolo nei percorsi turistici in tutto il territorio nazionale; l'individuazione, d'intesa con la Conferenza unificata, di strumenti di accesso al credito agevolato anche attraverso convenzioni con il sistema bancario.
  Segnala inoltre che, al comma 4 dell'articolo 2, tra i principi e criteri direttivi è prevista tra l'altro, l'attivazione di piani straordinari, di durata pluriennale, per la ristrutturazione e l'aggiornamento tecnologico di teatri, strutture e spazi stabilmente destinati allo spettacolo, con particolare riferimento a quelli ubicati nei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, nonché il sostegno ad azioni di riequilibrio territoriale, anche tramite la realizzazione di specifici progetti di promozione e di sensibilizzazione del pubblico, da realizzare in collaborazione con gli enti territoriali, mediante i circuiti di distribuzione che includano anche i piccoli centri urbani. A tale proposito evidenzia come i criteri direttivi appena descritti appaiano in linea con l'attenzione che la Commissione Ambiente ha sempre dimostrato al tema, da ultimo con il provvedimento per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni, definitivamente approvato dal Parlamento lo scorso 28 settembre.Pag. 137
  Sono inoltre previsti il graduale superamento dell'utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse attività circensi e dello spettacolo viaggiante e principi volti alla tutela del lavoro nel settore dello spettacolo, in tema di promozione anche internazionale delle produzioni e di semplificazione amministrativa.
  I commi 5, 6 e 7 definiscono la procedura per l'emanazione dei suddetti decreti.
  L'articolo 3 prevede l'istituzione del Consiglio superiore dello spettacolo, con compiti di consulenza e di supporto nella elaborazione ed attuazione delle politiche di settore e nella predisposizione di indirizzi e criteri generali relativi alla destinazione delle risorse pubbliche per il sostegno alle attività di spettacolo. Di tale organo sono disciplinate la composizione e la durata.
  L'articolo 4 incrementa la dotazione del Fondo unico per lo spettacolo (FUS) di 9,5 milioni di euro annui per il 2018 e il 2019 e di 22,5 milioni di euro annui a partire dal 2020. Con riferimento alle competenze della Commissione Ambiente segnala che il medesimo articolo 4 autorizza inoltre per il 2018 la spesa di 4 milioni di euro in favore di attività culturali nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, sulla scorta di quanto analogamente previsto per il 2017 dall'articolo 11, comma 3, quarto periodo, del decreto-legge n. 244 del 2016, cosiddetto «Proroga termini», convertito dalla legge n. 19 del 2017. Quanto alle modalità di ripartizione dei 4 milioni di euro, si applica il decreto del MIBACT del 16 maggio 2017, n. 218, che – precisando innanzitutto che il riferimento è alle attività culturali di spettacolo dal vivo – ha previsto che il 60 per cento delle risorse sia assegnato in egual misura tra le 4 regioni e il 40 per cento sia ripartito in base al fabbisogno dei territori, in proporzione alla diversa incidenza dei danni subiti, come risultante dalla nota n. 1375 del 15 maggio 2017 del Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione (che, in particolare, ha indicato le seguenti quote di incidenza dei danni causati dal sisma: 10 per cento Abruzzo; 14 per cento Lazio; 62 per cento Marche; 14 per cento Umbria). Il medesimo decreto ministeriale ha inoltre disposto, in particolare, che la promozione di attività culturali di spettacolo dal vivo nei territori dovrà essere prioritariamente rivolta ai più giovani, anche in collaborazione con il mondo della scuola, nonché agli anziani. I soggetti attuatori delle attività culturali dovranno essere individuati tra i professionisti che operano nelle regioni interessate dal sisma e, in via prioritaria, tra gli organismi finanziati nell'ambito del FUS. Agli oneri derivanti si provvede mediante azzeramento dell'autorizzazione di spesa di 4 milioni di euro per il 2018 disposta a favore del Teatro Eliseo dall'articolo 22, comma 8, del decreto- legge n. 50 del 2017 (convertito dalla legge n. 96 del 2017).
  L'articolo 5 dispone che l'Art-bonus (ossia il credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a favore della cultura) spetti anche per le erogazioni liberali in denaro effettuate per il sostegno delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione. Dispone inoltre che, al fine di promuovere la produzione musicale delle opere di artisti emergenti, il credito d'imposta a favore delle imprese produttrici di fonogrammi e di videogrammi musicali, nonché delle imprese organizzatrici e produttrici di spettacoli di musica dal vivo, riconosciuto per il triennio 2014-2016, per le opere prime e seconde, si applichi nuovamente a decorrere dal 1o gennaio 2018 e riguarda anche le opere terze.
  L'articolo 6 stabilisce che le disposizioni della legge sono applicabili nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e con le relative norme di attuazione. Pag. 138
  L'articolo 7 sposta (dal 31 dicembre 2018) al 31 dicembre 2019 il termine entro il quale le fondazioni lirico-sinfoniche devono rispettare i nuovi parametri organizzativi e finanziari al fine dell'inquadramento come «fondazione lirico-sinfonica», ovvero come «teatro lirico-sinfonico».

  Ermete REALACCI, nel ricordare che alcune disposizioni previste nel testo in esame sono coerenti con i contenuti del provvedimento sui piccoli comuni approvato dalle due Camere, invita il collega Bergonzi a verificare la sussistenza di problematiche di natura fiscale in caso di spettacoli realizzati nei centri di minore dimensione. Sollecita inoltre i colleghi a sottoporre al relatore eventuali considerazioni sul testo in esame nel più breve tempo possibile, considerato che il termine per l'espressione del parere alla Commissione competente è fissato per domani.

  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

  Ermete REALACCI, presidente, propone un'inversione dell'ordine del giorno, nel senso di procedere, dapprima, alla riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, e successivamente, all'avvio dell'esame della risoluzione presentata dal collega Borghi sull'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante modifiche alla rete autostradale e stradale di interesse nazionale, in modo da verificare l'eventuale presenza del rappresentante del Governo in sede di risoluzioni. Ricorda altresì che alle ore 15 è prevista l'audizione informale di rappresentanti del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco sul fenomeno degli incendi boschivi.

  La Commissione consente.

  La seduta termina alle 14.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 25 ottobre 2017.

  L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 14.10 alle 14.25.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 25 ottobre 2017. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 14.25.

7-01366 Borghi: Sull'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante modifiche alla rete autostradale e stradale di interesse nazionale.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Enrico BORGHI (PD), illustra la risoluzione in titolo, di cui è primo firmatario.

  Massimo Felice DE ROSA (M5S), nel condividere i contenuti della risoluzione del collega Borghi, manifesta la preoccupazione che l'acquisizione dell'ANAS da parte del gruppo FS e il contestuale processo di privatizzazione di quest'ultimo comportino il rischio di un'eventuale trasferimento di funzione pubblica ad un soggetto privato. Reputa pertanto necessario un chiarimento in merito.

  Ermete REALACCI, presidente, ritenendo che il contenuto della risoluzione in esame sia tale da poter essere condiviso da tutti i gruppi, esprime la convinzione che la questione posta dal collega De Rosa possa essere risolta con un'integrazione del testo, di cui auspica l'approvazione in tempi brevi.

  Enrico BORGHI (PD), nel manifestare la piena disponibilità ad accogliere una Pag. 139proposta integrativa del testo della risoluzione che fughi i dubbi espressi dai colleghi del gruppo M5S, ricorda che sull'acquisizione di ANAS da parte del gruppo FS è stata richiesta, insieme alla Commissione IX, un'audizione del gruppo FS e di ANAS.

Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 25 ottobre 2017.

Audizione di rappresentanti del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, al fine di acquisire elementi di informazione e di analisi in ordine al fenomeno degli incendi boschivi che hanno segnato in particolar modo la scorsa stagione estiva.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.05 alle 16.