CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 31 gennaio 2017
758.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 31 gennaio 2017. — Presidenza del vicepresidente Massimo FIORIO. – Interviene il sottosegretario per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2015/652 che stabilisce i metodi di calcolo e gli obblighi di comunicazione ai sensi della direttiva 98/70/CE relativa alla qualità della benzina e del combustibile diesel e della direttiva (UE) 2015/1513 che modifica la direttiva 98/70/CE, relativa alla qualità della benzina e del combustibile diesel, e la direttiva 2009/28/CE, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
Atto n. 369.
(Rilievi alle Commissioni riunite VIII e X).
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 gennaio 2017.

  Massimo FIORIO (PD), presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che, nella seduta del 25 gennaio scorso, il dibattito è proseguito con gli interventi dell'onorevole Oliverio, dell'onorevole Taricco e del relatore Zanin.
  Avverte inoltre che, non essendo ancora stato trasmesso il prescritto parere della Conferenza Stato-regioni, la Commissione dispone di un tempo ulteriore rispetto a quello originariamente fissato per l'espressione dei rilievi di competenza, da rendere, comunque, nella prima metà della prossima settimana.

  Giorgio ZANIN (PD), relatore, illustra la proposta di rilievi (vedi allegato) che ha Pag. 121predisposto tenendo conto degli spunti emersi nel dibattito e si dichiara disponibile a valutarne eventuali integrazioni sulla base degli ulteriori contributi che i colleghi vorranno fargli pervenire.
  Si sofferma quindi, in particolare, sulle questioni che formano oggetto dei tre rilievi contenuti nella sua proposta. Il primo rilievo ha ad oggetto l'opportunità di integrare le definizioni contenute all'articolo 12 dello schema di decreto legislativo allo scopo di precisare che anche i prodotti inizialmente destinati al consumo alimentare e poi risultati non conformi alla normativa in materia possano essere considerati residui dell'industria agroalimentare. A tal proposito, richiama l'attenzione dei colleghi sull'importanza di predisporre un sistema che allontani il rischio di produzioni intenzionalmente realizzate in modo non conforme alla normativa (o fatte risultare artificiosamente tali) al precipuo scopo di poter impiegare i residui da esse derivanti al fine di produrre biocarburanti.
  Il secondo rilievo concerne l'opportunità di integrare le disposizioni contenute all'articolo 17, recante le disposizioni transitorie e finali, con norme che assicurino un passaggio graduale nell'applicazione della nuova normativa in modo da non penalizzare gli impianti già esistenti, riconoscendo gli obiettivi e le missioni con i quali sono stati autorizzati e favorendo la gradualità nella trasformazione della loro dieta da alimentare a non alimentare. Osserva che tale rilievo risponde all'esigenza di valorizzare gli investimenti, spesso corposi, necessari per realizzare gli impianti in questione, che hanno una durata ventennale, al fine di mettere in atto procedure che consentano un'eventuale rinegoziazione per l'impiego di questi investimenti anche nella fase successiva a quella di sostegno con incentivi.
  Il terzo rilievo si riferisce all'opportunità di integrare le disposizioni contenute all'articolo 17 dello schema di decreto al fine di modificare l'elenco contenuto all'articolo 22 del decreto ministeriale n. 5046 del 25 febbraio 2016, per inserire tra i materiali e le sostanze con le quali è prodotto il digestato destinato ad utilizzazione agronomica, i residui derivanti dalle attività dell'industria agroalimentare che beneficiano di un regime incentivante ai sensi del decreto ministeriale 6 luglio 2012 e del decreto ministeriale 23 giugno 2016, quali, ad esempio, i sottoprodotti dell'industria della panificazione, della pasta alimentare, dell'industria dolciaria: sfridi di pasta, biscotti, altri prodotti da forno ed i sottoprodotti della lavorazione della birra, nonché gli scarti organici provenienti dall'industria agroalimentare e dalla lavorazione agroalimentare, lavorati solamente meccanicamente a freddo in impianti autorizzati ai sensi della normativa nazionale ed europea. Sottolinea come tale rilievo miri a valorizzare ciò che di norma non entra nel ciclo virtuoso del consumo e può essere ragionevolmente impiegato per lo sviluppo pieno del potenziale energetico che vi è contenuto.

  Filippo GALLINELLA (M5S), dopo aver ringraziato il relatore per il lavoro sin qui svolto, si sofferma in particolare sulla questione oggetto del primo rilievo. Pur riconoscendo che lo schema di decreto muove nella giusta direzione di non utilizzare i prodotti destinati al consumo alimentare direttamente per produrre energia, ma di recuperare a tal fine gli scarti, nutre la preoccupazione che tali scarti in futuro possano venire prodotti appositamente, qualora il mercato dell'energia dovesse diventare più redditizio di quello del cibo. Richiama inoltre l'attenzione dei colleghi e del Governo sul tema dei controlli nel settore che attualmente fanno capo all'ISPRA, auspicando che gli stessi continuino ad essere svolti da questo organismo pubblico.

  Paolo PARENTELA (M5S) introduce nel dibattito una questione che è stata più volte oggetto di segnalazione ai Presidenti dei due rami del Parlamento da parte dell'Autorità di garanzia della concorrenza e del mercato in riferimento all'articolo 33, comma 5, del decreto legislativo n. 28 del 2011. Si tratta del problema dell'eliminazione del riferimento generico alle Pag. 122sanse dall'elenco dei sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomassa e biogas ai fini dell'accesso ai meccanismi incentivanti, aspetto in relazione al quale ha presentato un atto di sindacato ispettivo al quale il Governo non ha tuttavia fornito risposta, e che ha costituito oggetto di proposte emendative presentate dal suo gruppo. Auspica che questo aspetto possa essere recepito in un rilievo con il quale si invitino le Commissioni VIII e X a sollecitare il Governo a risolvere questo problema che crea una disparità che incentiva l'utilizzo della sansa per la produzione di energia a discapito del suo utilizzo come prodotto alimentare.

  Mino TARICCO (PD) ritiene in qualche misura condivisibile la preoccupazione manifestata dal collega Gallinella sul rischio che si possano verificare fenomeni di produzione fraudolenta di scarti alimentari. Replicando al deputato Parentela, sottolinea invece che l'introduzione di regole e vincoli troppo rigidi in ordine alle finalità per le quali un sottoprodotto può essere utilizzato, potrebbe non rivelarsi utili a gestire al meglio il mercato degli scarti delle produzioni agroalimentari: a suo avviso, deve essere il mercato a stabilire quale debba essere l'impiego ottimale degli scarti e dei sottoprodotti.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) nell'associarsi ai ringraziamenti rivolti al relatore per il lavoro svolto, apprezza lo sforzo da quest'ultimo profuso nel recepire tutte le osservazioni svolte dal suo gruppo nella precedente seduta e rimarca la centralità del mondo agricolo nel settore dei biocarburanti, sottolineando come l'espressione di rilievi da parte della Commissione Agricoltura sull'atto del Governo rappresenti già un primo positivo risultato.

  Giorgio ZANIN (PD), relatore, ringrazia i colleghi per gli ulteriori spunti offerti nel dibattito odierno che valuterà attentamente ai fini di eventuali integrazioni della sua proposta di rilievi. Manifesta apprezzamento per l'interesse suscitato dal tema delle agrobioenergie, che rappresentano potenzialmente un'area di notevole sviluppo di tutto il settore agricolo, ed in particolare per la multifunzionalità di numerose imprese agricole. A tal riguardo, preannuncia che presenterà un atto di indirizzo al Governo con riferimento ad aspetti collegati al tema in questione che, dati i limiti di competenza propri della sede nella quale la Commissione esamina lo schema di decreto legislativo in titolo, non hanno potuto trovare spazio nella proposta di rilievi da lui formulata.

  Massimo FIORIO (PD), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

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