CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 gennaio 2017
753.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 44

RISOLUZIONI

  Martedì 24 gennaio 2017. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il viceministro per gli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Mario Giro.

  La seduta comincia alle 13.15.

Variazioni nella composizione della Commissione.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, comunica che, a far data dal 19 gennaio scorso, ha cessato di far parte della Commissione l'onorevole Carlo SIBILIA, che ringrazia per il contributo dato ai lavori della Commissione stessa.

7-01162 Cicchitto: Sugli sviluppi della crisi politica ed umanitaria in Venezuela.
7-01168 Manlio Di Stefano: Sugli sviluppi della crisi politica ed umanitaria in Venezuela.
(Discussione congiunta e rinvio).

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che, a seguito delle intese intercorse con il deputato Di Stefano, primo firmatario della risoluzione n. 7-01168, impossibilitato a partecipare a questa seduta per intervenuti impegni istituzionali in sede di delegazione presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, nella giornata odierna si procederà alla sola illustrazione degli atti in titolo, la cui deliberazione avrà luogo in altra seduta. Al riguardo precisa che tale organizzazione dei lavori rientra in una consolidata dinamica di dialogo tra i gruppi e non attiene al merito specifico delle risoluzioni in oggetto.

  La Commissione concorda.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, nell'illustrare la risoluzione n. 7-01162, a sua prima firma, premette che ogni contesto geopolitico è esposto ad una ciclicità ineludibile. A livello globale e nell'ambito della cultura socialdemocratica ricorda che in passato emerse una crisi da cui derivò la svolta conservatrice facente capo a figure Pag. 45come Ronald Reagan o Margareth Thatcher. Tale ciclo sfociò successivamente nella cosiddetta «Terza Via» di Blair, quindi dei presidenti Clinton e, da ultimo, Obama. Il contesto venezuelano attuale è attraversato in questa fase dalla crisi dell'antimperialismo e del populismo del presidente Chavez che, a differenza di Maduro, poteva contare su un forte consenso popolare. Ci troviamo adesso, invece, di fronte ad una doppia crisi di leadership politica, caratterizzata da una marcata deriva autoritaria e segnata da una gravissima situazione sul piano finanziario. Fatte queste premesse, rileva come il presidente Maduro surroghi la perdita di carisma e di consenso personale con la gestione autoritaria del potere avvalendosi in modo improprio dello strumento rappresentato dal Tribunale Supremo, istituzione ormai sistematicamente piegata a obiettivi politici. Vi è poi una situazione drammatica sul piano dell'ordine pubblico, da cui derivano gravi violazioni sul terreno dei diritti e delle libertà fondamentali, che ledono anche la nostra comunità di connazionali.
  Sottolinea che l'iniziativa riguardante la risoluzione in titolo è scaturita da recenti accadimenti avvenuti nella scena politico-parlamentare venezuelana, anche in riferimento agli arresti disposti nei riguardi di parlamentari di opposizione; alla perdurante condizione di detenzione ingiustificata di dissidenti, come nel caso dell'ex sindaco di Caracas, Antonio Ledesma; infine, alla grave insicurezza, anche sul piano alimentare e sanitario, in cui versa la popolazione, compresa la comunità dei connazionali. Ricorda, quindi, il caso del funzionario italiano in servizio presso la nostra Rappresentanza diplomatica a Caracas, ucciso in circostanze tuttora da chiarire e riferisce in ordine alle difficoltà incontrate nell'invio di medicinali richiesti dai nostri connazionali e che il regime impedisce di far pervenire agli interessati, non volendo ammettere la crisi umanitaria in atto. Vi sono poi i casi clamorosi di connazionali arrestati per motivi di carattere marcatamente politico. Ricorda infine le difficoltà di recente risolte dal Governo italiano con l'INPS per l'aggiornamento delle pensioni minime per gli italiani in Venezuela.
  Intervenendo, quindi, sul merito della risoluzione n. 7-01168 Di Stefano, dichiara di non condividerla sul piano della filosofia politica che la attraversa, nonché dell'approccio acritico che la caratterizza. Ciò nonostante, in uno sforzo costruttivo teso a valorizzare la buona volontà di tutti coloro che hanno a cuore i diritti del popolo venezuelano e la comunità italiana in Venezuela, esprime consenso sul primo e sul terzo punto della parte dispositiva della risoluzione a prima firma Di Stefano, di cui dà lettura. Auspica conclusivamente che si possa individuare un terreno di incontro tra maggioranza e opposizione, pur nella difformità delle valutazioni sulla situazione in Venezuela.

  Marta GRANDE (M5S) segnala che il testo della risoluzione presentata dal suo gruppo non si pone in maniera acritica rispetto alle scelte del governo del Venezuela, come invece affermato dal presidente Cicchitto, esprimendo a sua volta una forte preoccupazione per a quanto accade in tale Paese. Sottolinea che, oltre agli impegni segnalati dal presidente Cicchitto in quanto possibile oggetto di una integrazione della risoluzione a sua prima firma, appaiono rilevanti anche quelli relativi alla cessazione di ogni forma di violenza e di ingerenza e alla rimozione delle sanzioni. Quest'ultimo impegno è in linea con un approccio seguito dal Movimento 5 Stelle anche in relazione ad altre realtà, posto che tale strumento di pressione finisce nella gran parte dei casi per incidere in maniera critica sull'esistenza quotidiana di tutta la popolazione. Considerata l'apertura prospettata dal presidente Cicchitto e il maggior tempo a disposizione, si riserva, a nome del gruppo, in ogni caso di valutare la posizione da assumere in sede di votazione alla luce delle modifiche proposte.

  Il viceministro Mario GIRO conferma l'aggravamento di giorno in giorno della situazione in Venezuela sotto molteplici profili relativi alla situazione economica, Pag. 46umanitaria, sanitaria e di sicurezza. Ricorda le difficoltà incontrate nell'inviare aiuti sanitari, anche mediante «valigia diplomatica», in quanto il governo Maduro si rifiuta di riconoscere la situazione di crisi. Rimane in ogni caso aperto un canale di dialogo, posto che egli stesso si è recato cinque volte in missione in Venezuela, da ultimo nello scorso ottobre, e che si è riusciti ad ottenere la liberazione di quattro delle cinque persone con nazionalità italiana detenute per motivi politici. Ricorda le difficoltà che incontra il processo di dialogo avviato, dopo due false partenze, dal Vaticano, che si scontra con un'intransigenza di entrambe le parti. Segnala l'unico fattore positivo derivante dalla soluzione della questione sull'integrazione al minimo delle pensioni italiane erogate in quel Paese, grazie all'intervento del Ministero del lavoro, della Banca d'Italia e dell'INPS. Permane critica la situazione sul piano della sicurezza personale, che ha registrato anche tre vittime tra il personale in servizio nelle nostre strutture diplomatiche e i relativi familiari, con molti connazionali riparati all'estero, in particolare negli Stati Uniti e a Panama. Sottolinea che il Ministero è impegnato nell'assistenza anche con l'invio di personale in loco; dopo le cinque unità trasferite nelle scorse settimane e che il Ministro Alfano ha disposto l'assegnazione in Venezuela di altre sei unità di personale per affrontare eventuali ulteriori emergenze, legate al possibile implodere di una sorta di guerra civile, fino ad oggi scongiurata malgrado le violenze di ogni giorno. Rileva come la notevole presenza italiana – 150.000 persone con doppio passaporto ed un milione di italo-discendenti – rappresenti da un lato un'opportunità per incidere nella realtà venezuelana ma, nello stesso tempo, anche un fattore che spinge ad agire con cautela per scongiurare il rischio di possibili ritorsioni, tenendo conto che molte ambasciate europee sono state chiuse. Fa presente le difficoltà in cui versa la comunità dei connazionali, colpiti da misure restrittive, sequestri e vessazioni di ogni genere nello svolgimento delle proprie attività e che esprimono complessivamente una posizione omogenea, tipica della classe media o medio-alta locale.
  In conclusione, esprime un parere favorevole sul testo della risoluzione presentata dal presidente Cicchitto, anche con l'eventuale integrazione con il primo e il terzo punto degli impegni inclusi in quella a prima firma Di Stefano.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, coglie l'occasione per chiedere al rappresentante del Governo notizie circa la sorte dei tre concittadini detenuti in Venezuela, Vincenzo Scarano, Salvatore Lucchese e Rodrigo Damiani.

  Il viceministro Mario GIRO risponde che i primi due sono stati liberati e si riserva di fornire notizie sulla sorte del terzo.

  Fabio PORTA (PD) ringrazia il presidente Cicchitto per aver fatte proprie le preoccupazioni per una situazione da lui seguita con costanza negli ultimi anni, come pure il rappresentante del Governo per l'impegno manifestato su tale problematica. A nome del suo gruppo, dichiara di condividere l'intenzione di rinviare la votazione ad una seduta successiva per poter garantire la presenza del deputato Di Stefano, purché si sottolinei che tale rinvio non rappresenta una mancanza di sensibilità rispetto alle vicende venezuelane, ricordando anche le discutibili posizioni assunte da molti gruppi nel corso di un recente dibattito sullo stesso tema svolto al Senato ed auspicando che in questo ramo del Parlamento si possa avere un approccio diverso e largamente condiviso. Nel riallacciarsi alle considerazioni svolte dal presidente in merito alla chiusura di cicli politici, ricorda che la mobilitazione della masse popolari avviata all'inizio del nuovo secolo in America Latina rappresenta ormai un fenomeno in esaurimento. In questo quadro si deve essere consapevoli della degenerazione delle pratiche democratiche causata dalle politiche del presidente Maduro. Rispetto a quanto riportato nel testo della risoluzione presentata Pag. 47dal Movimento 5 Stelle, ricorda che se è vero che il Venezuela è una repubblica presidenziale non per questo è legittimo comprimere il ruolo proprio del Parlamento, che è eletto direttamente dal popolo venezuelano. Ben conoscendo la situazione in Venezuela, di cui il presidente Casini ha personalmente appreso in occasione della sua recente visita, manifesta il pieno sostegno del Partito Democratico al testo della risoluzione presentata dal presidente Cicchitto che ribadisce l'impostazione di quella approvata all'unanimità dalla Commissione nello scorso luglio e che chiedeva iniziative politiche anche a sostegno della consistente comunità italiana presente in Venezuela. Ricorda che rispetto agli impegni assunti in quella sede ha trovato soluzione il tema dell'adeguamento delle pensioni, che è ingiustamente rappresentato come ancora inevaso, secondo quanto riportato nella risoluzione del Movimento 5 Stelle. Ribadisce, in conclusione, la necessità di procedere quanto prima alla votazione della risoluzione in discussione.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, concorda con il collega Porta che il dibattito al Senato ha assunto toni assai diversi rispetto a quelli usati in questa Commissione.

  Guglielmo PICCHI (LNA) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione del presidente Cicchitto, anche se integrata con i due impegni previsti in quella del Movimento 5 Stelle, in ragione della gravità della crisi umanitaria in Venezuela, sottolineando con ciò un elemento di discontinuità rispetto al dibattito in corso al Senato.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione delle risoluzioni in titolo ad altra seduta, secondo quanto convenuto e nel rispetto della consueta corretta dinamica tra i gruppi.

  La seduta termina alle 13.40.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 24 gennaio 2017. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO.

  La seduta comincia alle 14.05.

Indagine conoscitiva sulla strategia italiana per l'Artico.
Audizione del sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.
(Svolgimento e conclusione).

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine.

  Intervengono quindi i deputati Andrea MANCIULLI (PD) e Andrea COLLETTI (M5S).

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA replica agli interventi e svolge ulteriori considerazioni.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

Sui lavori della Commissione.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA, intervenendo in merito alle risoluzioni n. 7-01162 Cicchitto e n. 7-01168 Di Stefano, informa la Commissione dell'avvenuta liberazione anche del connazionale Rodrigo Damiani.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, a nome della Commissione, esprime soddisfazione per la notizia testé ricevuta.

  La seduta termina alle 14.35.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.