CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 novembre 2016
717.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 3 novembre 2016. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. — Interviene il Sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 13.40.

DL 193/2016: Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili.
C. 4110 Governo.
(Parere alle Commissioni V e VI).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricorda che la discussione generale del disegno di legge in titolo avrà inizio presso l'Aula il prossimo 10 novembre.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, relatrice, segnala preliminarmente che le Commissioni riunite hanno convenuto di fissare alle ore 10 di domani, venerdì 4 novembre, il termine per la presentazione degli emendamenti. Conseguentemente, propone fin da ora che l'esame in consultiva da parte di questa Commissione possa concludersi la prossima settimana, al fine di potere tenere conto di eventuali modifiche al testo, apportate alle norme di competenza della III Commissione.

  La Commissione conviene.

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  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, relatrice, proseguendo nell'illustrazione del provvedimento, sottolinea come, nella lettera di presentazione alla Camera del disegno di legge, la Ministra per i rapporti con il Parlamento e le riforme costituzionali abbia fatto presente che il disegno di legge in esame sia da considerarsi collegato alla manovra di finanza pubblica. Esso, infatti, reca disposizioni – ad esempio sullo scioglimento di Equitalia e l'istituzione dell'Agenzia delle entrate, per il recupero dell'evasione fiscale, in tema di volountary disclosure, per il finanziamento del Fondo occupazione e per investimenti nel settore delle infrastrutture ferroviarie, nel trasporto locale come pure per il sostegno ai comuni per le misure di accoglienza a stranieri richiedenti la protezione internazionale – che attengono ad interventi strutturali di politica economica e fiscale, di notevole impatto per la crescita del nostro sistema produttivo ma anche per il posizionamento responsabile del nostro Paese nell'Unione europea e nella comunità internazionale.
  Passando alle norme di competenza della Commissione, segnala che nel novero delle disposizioni per il finanziamento di esigenze indifferibili figura l'articolo 9 che autorizza fino al 31 dicembre 2016 per un importo di euro 17.388.000 il finanziamento della partecipazione di personale militare all'operazione di supporto sanitario in Libia – operazione Ippocrate –, nonché sempre fino al 31 dicembre 2016, all'operazione delle Nazioni Unite United Nations Support Mission in Lybia (UNSMIL).
  Ricorda che l'operazione Ippocrate risponde alle richieste rivolte al nostro Paese dal governo di al-Sarraj, in coerenza con la risoluzione delle Nazioni Unite n. 2259 del 2015 e con la linea, peraltro sempre tenuta dall'Italia, di sostegno al governo libico legittimo e di impegno umanitario, che si è già concretizzato con l'invio di farmaci e supporti sanitari.
  In merito all'operazione Ippocrate, ricorda che i Ministri degli affari esteri e della difesa hanno reso comunicazioni alle Commissioni riunite III e IV della Camera e del Senato lo scorso 13 settembre e che in quella sede la Ministra Pinotti ha illustrato le principali caratteristiche della missione, con particolare riferimento allo schieramento, presso l'aeroporto di Misurata, di una struttura ospedaliera da campo completa di personale medico e infermieristico, comprensiva della necessaria protezione e supporto logistico, per un totale di circa trecento unità (65 medici e infermieri, 135 unità per la funzione di supporto logistico generale e 100 unità come force protection). La Ministra Pinotti ha anche fatto riferimento allo schieramento di un velivolo con funzioni di evacuazione strategica e di una nave rientrante nell'operazione Mare Sicuro.
  Sottolinea che il dettato della norma appare del tutto conforme all'impegno assunto dal Governo davanti alle Commissioni riunite affari esteri e difesa della Camera che, il 13 settembre scorso hanno approvato la risoluzione n. 8-00200, a sua prima firma, con cui il Governo è stato impegnato a tenere costantemente informato il Parlamento sugli sviluppi della situazione. Ricorda che analoga risoluzione è stata approvata dalle Commissioni riunite III e IV del Senato.
  Segnala che la relazione tecnica che accompagna il provvedimento conferma il numero di 300 unità di personale in relazione all'operazione Ippocrate e indica in solo due unità la partecipazione italiana all'operazione UNSMIL.
  Fa presente che l'articolo 9 disciplina, altresì, i profili normativi connessi alla partecipazione del personale alle missioni e prevede per specifici aspetti – quali il trattamento giuridico, economico e previdenziale, la disciplina contabile e penale – una normativa strumentale al loro svolgimento, individuata essenzialmente mediante un rinvio all'ordinamento vigente. Ritiene opportuno ricordare che il 31 dicembre 2016 entrerà in vigore la cosiddetta «legge quadro sulle missioni internazionali», la legge n. 145 del 2016, recante la disciplina organica della materia e di cui questa Commissione si è a lungo occupata insieme alla Commissione difesa.Pag. 48
  Per quanto concerne le competenze della Commissione, segnala inoltre l'articolo 7 che riapre i termini per esperire la procedura per la collaborazione volontaria, la cosiddetta volountary disclosure, di cui alla legge n. 186 del 2014, per un periodo che va dall'entrata in vigore del decreto-legge al 31 luglio 2017. La norma, che opera mediante l'introduzione dell'articolo 5-octies nel decreto-legge n. 167 del 1990, riguarda sia l'emersione di attività estere, sia le violazioni dichiarative relative a imposte erariali. Le violazioni sanabili sono quelle commesse fino al 30 settembre 2016. In particolare ritiene utile porre in evidenza che sono previste agevolazioni sanzionatorie in specifiche ipotesi di entrata in vigore di trattati internazionali volti all'effettivo scambio di informazioni fiscali. Infatti ai sensi della lettera h) del comma 1, la misura agevolata delle sanzione al 3 per cento dell'ammontare non dichiarato, prevista dall'articolo 5-quinquies, comma 7, dello stesso decreto-legge n. 167 del 1990, trova applicazione anche nel caso di entrata in vigore, prima del 24 ottobre 2016, di un accordo che consente un effettivo scambio di informazioni fiscali, ai sensi di quanto richiesto dal modello di convenzione contro le doppie imposizioni predisposto dall'OCSE ovvero di un accordo conforme al modello di accordo per lo scambio di informazioni, elaborato nel 2002 dall'OCSE e denominato Tax Information Exchange Agreement (TIEA). Il successivo comma 2 prevede, inoltre, che in tali casi non si applica il raddoppio delle sanzioni previsto dall'articolo 12, comma 2, secondo periodo, del decreto-legge 1o luglio 2009, n. 78, nel caso di attività detenute all'estero. Tale agevolazione opera se ricorrono congiuntamente, anche altre condizioni (previste dall'articolo 5-quinquies, commi 4 e 5, del decreto-legge n. 167 del 1990), volte a garantire un effettivo scambio di informazioni con le autorità finanziarie italiane.
  Il successivo comma 3 (erroneamente numerato comma 5 in sede di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) introduce due commi all'articolo 83 del decreto-legge n. 112 del 2008 in tema di potenziamento dell'attività di accertamento fiscale da parte degli enti locali. In particolare si richiede che i comuni debbano inviare, entro i sei mesi successivi alla richiesta di iscrizione nell'anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE), i dati dei richiedenti all'Agenzia delle entrate, al fine della formazione di liste selettive per i controlli relativi ad attività finanziarie e investimenti patrimoniali esteri non dichiarati. In fase di prima attuazione delle predette disposizioni, le attività dei comuni e dell'Agenzia delle entrate vengono esercitate anche nei confronti delle persone fisiche che hanno chiesto l'iscrizione nell'AIRE a decorrere dal 1o gennaio 2010. Ai fini della formazione delle liste selettive si tiene conto della eventuale mancata presentazione delle istanze di collaborazione volontaria. Segnala che l'articolo 86 del disegno di legge di bilancio reca la quantificazione, pari a 1,6 miliardi di euro, delle maggiori entrate derivanti dalla norma in commento nonché le clausole di salvaguardia nel caso di scostamento da tale previsione.
  Infine, merita di essere menzionato l'articolo 12 del provvedimento, riguardante misure a favore dei comuni in materia di accoglienza di stranieri richiedenti asilo. Tali misure consistono nell'incremento di 600 milioni di euro per l'anno 2016 delle risorse inerenti l'attivazione, la gestione dei centri di trattenimento e di accoglienza per stranieri. Inoltre, lo Stato concorrerà con uno stanziamento di 100 milioni per il 2016 agli oneri sostenuti dai comuni per l'accoglienza dei richiedenti asilo. Sono altresì disciplinate le modalità di riparto tra i comuni di tali risorse, in una misura che non può superare i 500 euro per richiedente e comunque nei limiti dello stanziamento.
  Sulla base delle considerazioni esposte preannuncia l'espressione di un parere favorevole che terrà conto del dibattito presso questa Commissione, nonché di eventuali novità intervenute nel corso dell'esame in sede referente presso le Commissioni di merito.

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  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA si riserva di intervenire in una seduta successiva.

  Carlo SIBILIA (M5S) sottolinea che l'articolo 9, relativo al finanziamento delle operazioni in Libia, appare del tutto estraneo rispetto alle norme fiscali che rappresentano il contenuto proprio del decreto-legge in esame, rilevando che in tal modo si vuole dissimulare in maniera ipocrita l'invio di truppe in un teatro di guerra. Richiama in proposito come precedente l'invio di un contingente nella zona di Mosul con il pretesto della protezione di una sorta di cantiere laddove è ormai evidente a tutti fino a che punto la situazione sul terreno sia evoluta. Evidenziando la necessità di una maggiore coerenza in tema di politica estera auspica che tale articolo sia espunto dal testo in discussione.
  In relazione a quanto previsto dall'articolo 7, sottolinea che la nuova procedura di collaborazione volontaria rappresenti una vera e propria «marchetta» a favore dei grandi evasori, specie se messa in connessione con il condono mascherato previsto con le norme recate dagli articoli 1 e 6 del decreto-legge, riguardanti Equitalia.

  Sandra ZAMPA (PD) stigmatizza il ricorso da parte del collega del M5S all'espressione offensiva di «marchetta».

  Carlo SIBILIA (M5S) insiste nel ritenere congrua la definizione di «marchetta» rispetto alla norma in esame, che prevede un regime ancor più favorevole di quello introdotto nel 2014, che già allora fruttò risultati in termini di gettito largamente inferiori a quanto stimato. Con le nuove norme si crea di fatto un incentivo a costituire all'estero società di comodo per poi far rientrare i capitali guadagnati con una tassazione irrisoria, in previsione di un'ulteriore sanatoria che futuri governi di centro-sinistra o di centro-destra potranno predisporre. A titolo esemplificativo, invita a riflettere su come possa essere vissuta, in termini di fiducia nei confronti del Governo, questa norma di favore da parte di un piccolo imprenditore o artigiano che abbia intrapreso una gravosa procedura di rateizzazione di un debito fiscale. In conclusione, tiene a ribadire che a suo giudizio l'articolo 7 rappresenta una «marchetta» nei confronti dei grandi evasori, che il suo gruppo si impegna ad espungere dal testo con emendamenti presso le Commissioni di merito, e preannuncia sin d'ora un voto contrario del Movimento 5 Stelle rispetto al provvedimento in esame.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019.
C. 4127-bis Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricorda che la recente riforma della legge di contabilità e finanza pubblica, introdotta dalla legge 4 agosto 2016, n. 163, in attuazione dell'articolo 15 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, ha apportato alcune significative innovazioni alla vigente disciplina contabile, che troveranno per la prima volta attuazione nel corso della presente sessione di bilancio.
  In questo quadro, segnala che la Presidente della Camera ha trasmesso ai Presidenti delle Commissioni permanenti un documento, adottato all'unanimità dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, della V Commissione, in cui si individuano alcune linee guida di carattere procedurale che potrebbero costituire un valido ausilio nell'applicazione delle disposizioni del Regolamento della Camera dei deputati, come interpretate nel Pag. 50parere della Giunta per il Regolamento del 14 luglio 2010, soprattutto per quanto riguarda le modalità di esame del disegno di legge di bilancio nelle Commissioni, nonché i criteri sulla emendabilità dello stesso alla luce della mutata disciplina contabile.
  In particolare, come emerge dal citato documento, ai sensi della nuova disciplina contabile i contenuti dei due disegni di legge, che sulla base della legislazione previgente dovevano essere presentati dal Governo alle Camere, sono ora accolti in un unico provvedimento, il disegno di legge di bilancio, composto da due sezioni: nella prima sono riportate le disposizioni in materia di entrata e di spesa aventi ad oggetto misure quantitative funzionali a realizzare gli obiettivi di finanza pubblica; nella seconda sono invece indicate le previsioni di entrata e di spesa, espresse in termini di competenza e di cassa, formate sulla base della legislazione vigente, apportando a tali previsioni le variazioni derivanti dalle disposizioni della citata prima sezione, alle quali è assicurata autonoma evidenza contabile. Sulla base di questa nuova articolazione della manovra, tutte le disposizioni regolamentari aventi ad oggetto l'esame del disegno di legge finanziaria e del disegno di legge di bilancio dovranno pertanto intendersi riferite, rispettivamente, alla prima e alla seconda sezione del disegno di legge di bilancio.
  Ai fini dell'esame presso le Commissioni di settore, le parti di competenza di ciascuna di esse dovranno pertanto essere individuate, con riferimento ad entrambe le sezioni, secondo le medesime modalità con cui tale individuazione avveniva in passato in ordine al disegno di legge di stabilità e, soprattutto, al disegno di legge di bilancio.
  Per quanto riguarda la III Commissione, pertanto, oltre alle disposizioni di propria competenza contenute nella prima sezione sarà esaminata anche la tabella relativa agli stati di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, contenute nella seconda sezione.
  L'esame si concluderà con l'approvazione di una relazione sulle parti di competenza del disegno di legge di bilancio e con la nomina di un relatore, potendo essere presentate relazioni di minoranza. La relazione approvata dalla Commissione e le eventuali relazioni di minoranza sono trasmesse alla Commissione bilancio. I relatori possono partecipare ai lavori della Commissione bilancio per riferire circa i lavori svolti presso la Commissione di settore. La Commissione potrà esaminare inoltre gli eventuali emendamenti riferiti alle parti di sua competenza.
  A tale proposito, come emerge dal documento in precedenza citato, il regime di presentazione degli emendamenti nelle Commissioni di settore e in Assemblea non subirà sostanziali mutamenti, nel senso che gli emendamenti che riguardano parti di competenza di questa Commissione con compensazione a valere su parti di competenza di altre Commissioni potranno essere presentati sia nella presente Commissione sia direttamente presso la Commissione bilancio. La stessa regola sarà peraltro applicabile anche agli emendamenti compensativi all'interno di parti di competenza di questa Commissione, posto che la regola della previa presentazione presso la Commissione competente per materia è stata nel corso del tempo superata in via di prassi a causa della difficoltà di individuare, in modo inequivoco, le parti di competenza con riferimento al disegno di legge di bilancio e, soprattutto, al disegno di legge di stabilità. Gli emendamenti approvati saranno inclusi nella relazione della Commissione, mentre gli emendamenti respinti potranno essere successivamente ripresentati presso la Commissione bilancio, anche al solo scopo di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea.
  La valutazione circa l'ammissibilità degli emendamenti presentati in Commissione sarà effettuata dalla Presidenza della medesima prima che gli stessi vengano esaminati e votati, secondo le previsioni Pag. 51del Regolamento della Camera e della legislazione vigente in materia, come recentemente modificata.
  In particolare, come risulta dal predetto documento, cui fa integralmente rinvio, sono previste specifiche regole per l'emendabilità della prima e della seconda sezione nonché per gli emendamenti volti a modificare, con finalità di compensazione, contemporaneamente la prima e la seconda sezione del disegno di legge di bilancio, ferme restando le regole ordinarie sulla compensatività, a seconda che si tratti di oneri di parte corrente o in conto capitale.
  Con riferimento alla presentazione degli ordini del giorno, ricorda infine che presso le Commissioni di settore devono essere presentati tutti gli ordini del giorno riferiti alle parti di rispettiva competenza del disegno di legge di bilancio. Gli ordini del giorno accolti dal Governo o approvati dalla Commissione sono allegati alla relazione trasmessa alla Commissione bilancio. Gli ordini del giorno respinti dalle Commissioni di settore o non accolti dal Governo potranno essere ripresentati in Assemblea. Gli ordini del giorno concernenti l'indirizzo globale della politica economica devono invece essere presentati direttamente in Assemblea.
  Alla luce di quanto precedentemente esposto, propone quindi che il termine per la presentazione degli emendamenti al suddetto disegno di legge sia fissato per le ore 15 della giornata di lunedì 7 novembre. Ricorda inoltre che, secondo quanto stabilito nella riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo del 25 ottobre 2016, l'esame in Assemblea del disegno di legge di bilancio avrà inizio giovedì 24 novembre 2016 e che i termini per l'esame in sede consultiva e per l'esame in sede referente sono fissati, rispettivamente, al 9 e al 22 novembre 2016.

  La Commissione prende atto e conviene in merito al termine per la presentazione degli emendamenti, proposto dal presidente.

  Maria Edera SPADONI (M5S), intervenendo sui profili procedurali illustrati dal presidente, chiede un chiarimento in merito al contesto in cui essi sono stati definiti da parte della Commissione bilancio e sulle ragioni che inducono la Presidente Boldrini a farsene carico presso i Presidenti delle Commissioni permanenti.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ribadisce che le linee guida di carattere procedurale, poc'anzi illustrate, trovano in questo caso fondamento in una deliberazione unanime dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della V Commissione e di cui la Presidente della Camera si è fatta carico nella missiva ai presidenti delle Commissioni permanenti nell'interesse del buon andamento dei lavori e del rispetto del Regolamento.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, relatrice, associandosi all'introduzione del presidente Cicchitto, sottolinea la particolare rilevanza del nuovo strumento normativo che, integrando in un solo provvedimento sia la legge di stabilità che quella di bilancio propriamente detta, ridisegna efficacemente la struttura della legge di contabilità e finanza pubblica. Sono innovazioni introdotte dalla legge n. 163 del 4 agosto 2016 che, in attuazione della legge n. 243 del 2012 e a conclusione di un percorso di riforma della manovra finanziaria, persegue con coerenza la finalità di incentrare la decisione di bilancio sull'insieme delle entrate e delle spese pubbliche, anziché sulla loro variazione al margine come avveniva finora, portando al centro del dibattito parlamentare le priorità dell'intervento pubblico, considerato nella sua interezza.
  Sottolinea che le misure quantitative funzionali a realizzare gli obiettivi di finanza pubblica, con effetti sul bilancio triennale, sono contenute nella prima sezione; la previsione delle entrate e delle spese del bilancio dello Stato basate sulla legislazione vigente, integrate con gli effetti della manovra, sono contenute nella seconda sezione. Inoltre, la prima parte contiene modifiche dei parametri o delle norme di spesa e di entrata esistenti e nuovi interventi, nonché eventualmente Pag. 52norme di carattere espansivo, cioè riduzioni di entrata o aumenti di spesa ma non può modificare direttamente gli stanziamenti della seconda sezione. Così, nella manovra di quest'anno si rinvengono nella prima sezione l'elenco di tutti gli interventi messi in campo, dal capitolo pensioni alle risorse per i contratti pubblici, dal bonus maternità alle misure per le imprese. La seconda sezione può invece variare gli stanziamenti previsti a legislazione vigente attraverso rimodulazioni, rifinanziamenti, definanziamenti o riprogrammazioni; può inoltre rimodulare le leggi di spesa ed evidenziare le modifiche alle previsioni che derivano dalla prima sezione.
  Venendo sinteticamente ai punti salienti della manovra, il Governo, coerentemente con le sue intenzioni dichiarate in Parlamento, mette in cantiere interventi di sostegno all'economia per 35,7 miliardi, al lordo delle coperture che ovviamente ne riducono l'impatto.
  Gli interventi consistono di riduzioni dal lato dell'entrata ed in aumenti di spesa. Il calo di entrate – pari a 16,2 miliardi – arriva per il 93 per cento dal disinnesco degli aumenti automatici dell'Iva e delle accise preventivate per far quadrare i conti nelle finanziarie precedenti (le cosiddette clausole di salvaguardia). Il resto degli interventi – 19,5 miliardi di euro – viene da aumenti di spesa pubblica, per tre quarti da incrementi di spesa corrente e un quarto da aumenti di spesa in conto capitale. Per ottenere un quadro più preciso del sostegno dato dalla politica di bilancio all'economia nel 2017 occorre però integrare la tabella sulla manovra nel quadro del bilancio pubblico che incorpora anche gli effetti già inclusi nella legislazione vigente, il più importante dei quali è la riduzione dell'aliquota IRES (l'imposta sugli utili aziendali) dal 27,5 al 24 per cento.
  Sul versante della promozione degli investimenti, segnala la creazione di un fondo unico per garantire il loro finanziamento e lo sviluppo infrastrutturale del Paese con dotazione di 1,9 miliardi nel 2017 (3,15 nel 2018, 3,5 nel 2019 e 3 miliardi l'anno dal 2020 al 2032). I settori di spesa, in cui andrà ripartito il fondo, vanno dalla viabilità al dissesto idrogeologico all'edilizia pubblica, scuole comprese, alla prevenzione del rischio sismico. Per il pubblico impiego sono complessivamente stanziati 1,92 miliardi di euro per il 2017 e 2,63 miliardi a decorrere dal 2018. Parte va al finanziamento del rinnovo del contratto, alle assunzioni in deroga al turn over e al riordino delle forze di polizia (incluso bonus 80 euro). Un'altra quota è invece destinata all'aumento dell'organico della scuola. È inoltre confermato il «pacchetto pensioni», dall'introduzione dell'APE, l'anticipo pensionistico, all'Ape sociale per le categorie disagiate, all'aumento della quattordicesima per le pensioni minime, all'innalzamento della no tax area per i pensionati. Presenti anche le misure per i precoci e per i lavori usuranti, il cumulo dei diversi periodi contributivi, l'ottava salvaguardia per gli esodati. Sul piano del sostegno concreto alle famiglie è previsto un bonus di 800 euro in un'unica soluzione in vista della nascita di un nuovo figlio mentre sono previsti 1000 euro per il pagamento delle rette relative alle frequenze di asili nido pubblici e privati per i nati dal primo gennaio 2016; è inoltre prorogato per il 2017 il congedo obbligatorio per i padri.
  Per quanto attiene agli specifici interventi di rilievo per questa Commissione, particolare rilievo assumono le misure per attrarre investimenti esteri in Italia. L'articolo 22 introduce infatti una specifica disciplina, all'interno delle norme in materia di immigrazione, volta a facilitare l'ingresso in Italia di potenziali investitori; modificando i vigenti incentivi per il rientro in Italia di docenti e ricercatori residenti all'estero, rendendo strutturale la misura che consente di abbattere, per un determinato periodo di tempo, la base imponibile a fini IRPEF e IRAP in favore dei predetti soggetti.
  La nuova normativa estende ai lavoratori autonomi l'abbattimento della base imponibile IRPEF attualmente spettante ai lavoratori altamente qualificati o specializzati che rientrano in Italia, innalzando anche la misura dell'agevolazione.Pag. 53
  Viene introdotta un'imposta sostitutiva forfetaria sui redditi prodotti all'estero: le persone fisiche che trasferiscono la residenza fiscale in Italia possono optare per l'applicazione di una imposta sostitutiva sui redditi prodotti all'estero, calcolata forfetariamente, a specifiche condizioni.
  Con apposite norme di rango secondario, emanate dal Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale di concerto con il Ministero dell'interno, verranno individuate le forme di agevolazione nella trattazione delle domande di visto di ingresso e di permesso di soggiorno per favorire l'ingresso di significativi investimenti in Italia, anche preordinati ad accrescere i livelli occupazionali.
  Sul piano della razionalizzazione delle spese dei ministeri, la Farnesina continua a giocare un ruolo molto incisivo, come osservato dalla Segretaria Generale, Ambasciatrice Elisabetta Belloni, in occasione della sua audizione del 26 ottobre scorso, poiché l'articolo 61, comma 2, consente la maggiore entrata di 16 milioni per ciascun anno del triennio 2017-2019 derivante dalla vendita di immobili all'estero, facenti capo alla nostra rete diplomatico-consolare.
  Assai importante è la previsione che nelle more del versamento all'entrata del bilancio dello Stato delle somme individuate cui si è fatto cenno, il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad accantonare e rendere indisponibile nello stato di previsione del MAECI la somma di 26 milioni di euro per ciascuna annualità 2017 e 2018, nonché la somma di 16 milioni per il 2019, al netto di quanto effettivamente versato in ciascuna annualità del triennio. L'accantonamento è posto a valere sul finanziamento annuale all'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, iscritto in appositi capitoli dello stato di previsione del MAECI, previsto dall'articolo 18, comma 2, lettera c), della legge n. 125 del 2014 (articolo 61, comma 2).
  Vengono inoltre acquisiti, in via permanente, all'entrata del bilancio dello Stato, gli introiti, pari a 6 milioni annui, derivanti dall'aumento della tariffa dei diritti consolari (articolo 61, comma 3), mentre rimangono parimenti acquisite all'entrata del bilancio dello Stato i pregressi maggiori introiti, rispetto all'esercizio finanziario 2014, pari a 4 milioni di euro, derivanti da tale aumento.
  Analogamente a quanto previsto dall'articolo 61, comma 2, nelle more del versamento all'entrata del bilancio dello Stato della somma di 4 milioni, il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad accantonare e rendere indisponibile, a decorrere dal 2017, nello stato di previsione del MAECI, una somma equivalente, al netto di quanto versato in ciascun anno dal 2017, a valere sul già ricordato finanziamento annuale all'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.
  Sul versante del potenziamento delle risorse finanziarie per la nostra politica estera e la nostra proiezione culturale nel mondo, segnala in primo luogo l'istituzione di un fondo, con risorse per 45 milioni di euro per l'anno 2017, per la realizzazione d'interventi relativi all'organizzazione e allo svolgimento del vertice tra i sette maggiori Paesi industrializzati (G7), che si svolgerà l'anno prossimo a Taormina (articolo 57). Prosegue inoltre l'azione di potenziamento delle strutture della nostra promozione culturale all'estero attraverso l'istituzione di un fondo ad hoc allocato sul bilancio del MAECI, con una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro per l'anno 2017, di 30 milioni di euro per l'anno 2018 e di 50 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020 (articolo 74, commi 8 e 10).
  Viene inoltre autorizzata una spesa di 10 milioni di euro per gli anni 2017 e 2018 e di 20 milioni di euro annui a decorrere dal 2019 per la partecipazione a centri di ricerca europei e internazionali e ad altre iniziative promosse dall'UE ed in particolare dalla Commissione europea, nonché ad ulteriori iniziative multilaterale promosse anche a livello informale, da organismi internazionali (articolo 74, comma 5).
  Infine, in coerenza con gli impegni assunti dal Governo italiano in occasione della Conferenza ministeriale Italia-Africa Pag. 54del 18 maggio 2016, l'articolo 79 istituisce un fondo allocato sul bilancio del MAECI per interventi straordinari di dialogo con i Paesi africani d'importanza prioritaria per le rotte migratorie. Si prevede una dotazione di 200 milioni di euro per il 2017, che serviranno a sostenere l'approccio proposto dal nostro Paese alle questioni africane che prevede l'adozione di strumenti immediati per contenere i flussi; di strumenti di medio-lungo periodo per lo sviluppo e gli investimenti nei paesi africani, allo scopo di affrontare in un quadro di partnership il fenomeno delle migratorio.
  L'Italia infatti tramite il Migration Compact ha inteso contribuire ad una nuova fase delle politiche migratorie dell'UE avendo come obiettivi la focalizzazione delle risorse e degli strumenti esistenti in direzione dei paesi prioritari (in primis, dunque, i Paesi africani di origine e transito), l'aggiornamento ed il potenziamento dell'approccio globale in materia di migrazione e mobilità, lo sviluppo delle linee tracciate dal Piano d'azione della Valletta, dall'Accordo UE-Turchia e dai dialoghi che Bruxelles sta promuovendo a livello regionale (Processi di Khartoum e di Rabat in particolare).
  Venendo ai contenuti della seconda sezione, concernente la parte contabile del provvedimento, essa assume ora un contenuto sostanziale, potendo incidere direttamente – attraverso rimodulazioni ovvero rifinanziamenti, definanziamenti o riprogrammazioni – sugli stanziamenti previsti a legislazione vigente, ed integrando nelle sue poste contabili gli effetti delle disposizioni della prima sezione.
  Sulla base di quanto detto, nella seconda sezione le previsioni di spesa del bilancio, formate sulla base della legislazione vigente, tengono conto: dell'aggiornamento delle dotazioni finanziarie relative alle spese per oneri inderogabili e di fabbisogno; delle rimodulazioni compensative tra fattori legislativi (o tra fattori legislativi e fabbisogno); dei rifinanziamenti, definanziamenti o riprogrammazioni delle dotazioni finanziarie di spesa previste a legislazione vigente relative ai fattori legislativi. Alle previsioni di entrata e di spesa della seconda sezione, così determinate, si aggiungono, infine, gli effetti finanziari derivanti dalle disposizioni contenute nella prima sezione, formandosi in tal modo il dato di bilancio «integrato», che costituirà l'unità di voto.
  L'unificazione in un unico documento dei contenuti della legge di bilancio e della legge di stabilità comporta, dunque, che le previsioni di entrata e di spesa della seconda sezione ricomprendano in sé, fin dalla presentazione del disegno di legge di bilancio, anche le variazioni riconducibili agli effetti finanziari derivanti dalle disposizioni contenute nella prima sezione.
  Le principali previsioni di spesa di competenza della Commissione si rinvengono, in via prevalente, nello stato di previsione del Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale (Tabella 6). Nell'analisi per missioni e programmi, peraltro, occorre considerare, anche il Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2) nel cui stato di previsione compaiono poste di bilancio di rilevanza per la materia internazionale.
  Lo stato di previsione del MAECI si articola in 2 missioni e 14 programmi, che, intesi quali aggregati diretti al perseguimento degli obiettivi definiti nell'ambito delle missioni, rappresentano le unità di voto parlamentare.
  Rispetto ai dati del bilancio assestato 2016, l'andamento delle spese finali di competenza nel bilancio integrato presenta un incremento di circa 214 miliardi per il 2017, passando da 2.392,8 a 2.547 milioni. Complessivamente l'incidenza dello stato di previsione del MAECI per il 2017 sul bilancio dello Stato ammonta allo 0,4 per cento, così come nei due esercizi finanziari precedenti.
  Per quanto attiene alle principali variazioni complessivamente apportate agli stanziamenti riferiti ai diversi programmi di spesa del Ministero, vengono in rilievo quelle riguardanti la cooperazione allo sviluppo (programma 4.2), che passano da 897,48 milioni (assestato 2016) a 950,79 milioni, gli Italiani nel mondo e le politiche migratorie (programma 4.6) che passano Pag. 55da 44,67 milioni a 237,21 milioni, la proiezione nel mondo ed il sistema Paese (programma 4.9) che passa da 145,81 a 165,05 milioni, la rappresentanza all'estero ed i servizi ai cittadini ed alle imprese (programma 4.13) che passano da 566,26 milioni a 574,79 milioni. Il programma «Promozione della pace e sicurezza internazionale» (n. 4.6) registra invece una riduzione da 466,47 milioni a 455,12 milioni così come il programma 4.12, «Presenza dello Stato all'estero tramite le strutture diplomatico-consolari» che passa da 113.51 milioni a 76,18 milioni.
  Nell'allegato conoscitivo sono invece richiamate le autorizzazioni legislative di spesa del MAECI su cui sono state operate variazioni ai sensi dell'articolo 23, comma 3, lettera b), della legge di contabilità: in base a tale disposizione, nell'ambito della seconda sezione della legge di bilancio integrato, possono essere rifinanziate, definanziate e riprogrammate, per un periodo temporale anche pluriennale, le dotazioni finanziarie di spesa di parte corrente e in conto capitale previste a legislazione vigente relative ai fattori legislativi.
  Tale disposizione, in sostanza, è finalizzata a spostare nell'ambito della seconda sezione del disegno di legge di bilancio le variazioni di autorizzazioni legislative di spesa in precedenza effettuate con le tabelle C, D ed E della legge di stabilità. In particolare sono definanziate le autorizzazioni di spesa riguardanti l'attuazione degli accordi istitutivi dell'OCSE (-2 milioni nel 2017, –1 milioni nel 2018 e nel 2019), il finanziamento italiano della PESC (-1,5 milioni di euro in ciascuno dei tre esercizi finanziari di riferimento), l'esecuzione dello Statuto delle Nazioni Unite (-10 milioni nel 2017, -5 milioni nel 2018 e nel 2019), mentre vengono rifinanziate le risorse per la partecipazione italiana agli aumenti di capitale delle banche multilaterali di sviluppo (28,6 milioni nel 2017, 7,3 milioni nel 2018 e 7,3 milioni nel 2019), così come il contributo italiano alla ricostituzione delle risorse dei fondi multilaterali di sviluppo e del Fondo globale per l'ambiente (108 milioni nel 2017, 67 milioni nel 2018 e 97 milioni nel 2019).
  Per quanto riguarda l'aiuto italiano allo sviluppo ricorda preliminarmente che con la piena entrata in vigore dal 1o gennaio 2016 della nuova normativa nel settore della cooperazione sviluppo, anche il sistema di finanziamento ha subìto una profonda ristrutturazione: la maggior parte delle somme inerenti alla cooperazione a dono afferiscono ora ai capitoli destinati al finanziamento della nuova Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.
  I soli capitoli 2150 e 2153 restano operanti nello stato di previsione del MAECI senza rientrare tra quelli riferiti alla nuova Agenzia – si tratta rispettivamente delle retribuzioni ed altri assegni fissi del personale assunto a contratto e/o in posizione di comando o di fuori ruolo (cap. 2150 – 1,4 milioni per il 2017), e delle spese per acquisti di beni e servizi (cap. 2153 – 1,08 milioni per il 2017).
  Per quanto concerne l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, per il 2017 i relativi stanziamenti sono raggruppati in tre nuovi capitoli dello stato di previsione del MAECI: il capitolo 2021, spese per il personale, che reca stanziamenti per 19,11 v, il capitolo 2171, spese di funzionamento, che reca spese per 3,38 milioni ed il capitolo 2185, interventi di cooperazione internazionale, che reca spese per 392,86 milioni, per un totale di 415,35 milioni.
  Per quanto comunque concerne specificamente lo stato di previsione del MAECI, e in particolare proprio il Programma 4.2, dall'esame dell'apposito allegato previsto dalla legge n. 125 del 2014 si rileva anzitutto la presenza di nuovi capitoli, in precedenza richiamati, relativi alle attività ed agli interventi dell'Agenzia italiana per la cooperazione sviluppo.
  Tra i finanziamenti 2017 per gli interventi di cooperazione allo sviluppo che l'allegato attribuisce al Programma 4.2. si segnalano in particolare il capitolo 2306 che espone la somma di 470 milioni per l'esecuzione degli accordi di cooperazione Pag. 56tra l'Unione europea da un lato e gli Stati dell'Africa, Caraibi e Pacifico dall'altro; il capitolo 3393 che reca contributi alle spese della Nazioni Unite, dell'OSCE e del Consiglio d'Europa pari a 92,54 milioni ed il capitolo 3109 recante fondo da ripartire per i Paesi africani coinvolti dalle rotte migratorie verso l'Europa, con l'importo di 200 milioni.
  Nello stato di previsione del Ministero dell'interno, che espone un totale riferito alla cooperazione allo sviluppo pari a 1.720,83 v, si segnalano, in particolare, nell'Allegato, sempre con riferimento al 2017, i seguenti capitoli: il capitolo 2351 recante spese per servizi di accoglienza in favore di stranieri, con un importo 1.320,36 milioni; il capitolo 2352, fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo, 199,76 milioni ed il capitolo 2353, fondo per l'accoglienza minori stranieri non accompagnati, 170 milioni.
  Particolarmente importanti appaiono le risorse allocate nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze che afferiscono ai capitoli 2751-2752, (contributo alla quota del bilancio UE destinata all'aiuto pubblico allo sviluppo indicata dall'Italia), con risorse per 1.087,78 milioni; il capitolo 7175, partecipazione a banche, fondi ed organismi internazionali, con 433 milioni; il capitolo 7179, partecipazione agli aumenti di capitale nelle banche multilaterali di sviluppo, con 161,14 milioni ed il capitolo 7182, iniziative per la cancellazione del debito dei Paesi poveri, con 50 milioni.
  Ricorda inoltre che concorrono al complesso degli interventi per la cooperazione allo sviluppo, con importi di minore entità, capitoli afferenti agli stati di previsione del Ministero dello Sviluppo economico, dell'Istruzione, delle Infrastrutture, dell'Ambiente, della Difesa e della Salute.
  Il totale degli interventi esposti dall'Allegato sulla cooperazione allo sviluppo – competenza 2017 – raggiunge la somma di 4.819,95 milioni. Coglie l'occasione per sollecitare il tema del concorso per il personale dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, il cui reclutamento è essenziale non solo per la piena entrata a regime dell'Agenzia e per l'attuazione della legge n. 125 del 2014, ma per lo stesso utilizzo delle risorse che con questa legge di bilancio sono destinate al settore.
  Rammenta infine che la legge n. 145 del 2016, nell'introdurre una normativa a carattere generale riguardante la partecipazione italiana alle missioni internazionali, ha istituito un apposito fondo nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, destinato al finanziamento della partecipazione italiana alle missioni internazionali, la cui dotazione è stata fissata quest'anno, nell'ambito del programma 4.5 (Missioni internazionali) in 997,2 milioni, riferita all'esercizio 2017.
  Ritiene che nel corso del dibattito potranno emergere utili spunti propositivi per integrare l'impianto normativo, largamente condivisibile, della legge di bilancio che si presenta con rilevanti innovazioni sia sul piano generale del rilancio della crescita e della riduzione dell'imposizione fiscale, che su quello, più strettamente connesso agli ambiti di competenza della Commissione, poiché incrementa significativamente le risorse poste a disposizione della promozione del sistema Paese, delle politiche migratorie e della cooperazione allo sviluppo.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA, apprezzando l'accurata illustrazione del provvedimento da parte della relatrice, pone in risalto il mantenimento del trend in crescita per quanto concerne il settore della cooperazione allo sviluppo, da cui deriva un progressivo avvicinamento dell'Italia al traguardo dello 0,7 per cento del Pil, concordato a livello europeo. Esprime quindi compiacimento per i 120 milioni in più previsti per il 2017. Quanto al fondo di 200 milioni, si tratta di risorse destinate al finanziamento di un'attività complessa da porre in essere in collaborazione con i Paesi con i quali saranno siglati specifici accordi. Il provvedimento evidenzia altresì il potenziamento sul versante della promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo. In questo contesto il Governo sostiene anche le attività Pag. 57degli enti gestori di corsi di lingua italiana, che oltre ai circa 6 milioni stanziati sulle tabelle potranno vedersi attribuire risorse aggiuntive fino all'ammontare complessivo di 12 milioni, che garantisce non solo il rientro dai tagli degli anni passati (recuperati quest'anno in assestamento) ma soprattutto di consentire una migliore programmazione degli interventi. Intendiamo inoltre investire risorse per l'attrazione di ricercatori e per rafforzare le attività degli Istituti di Cultura e, dove gli IIC non ci sono, degli uffici culturali delle Ambasciate e dei Consolati. Il Ministero ha sicuramente ha cuore la questione del personale di tipo tecnico, come nel caso dell'Agenzia che sicuramente sotto organico, pur avendo ricevuto personale dalla DGCS, rientrante tuttavia in una fascia di età assai alta. In generale si pone il tema dell'età media del personale rientrante nella categoria funzionale.
   Infine, segnala che, a fronte di un opportuno potenziamento previsto dalla Legge di Bilancio del contingente di Carabinieri attualmente inviato all'estero per la protezione delle nostre sedi, a vantaggio del personale e di tutti gli operatori e cooperanti italiani all'estero, non è stata purtroppo raccolta la richiesta di rafforzamento del nostro personale informatico. Si tratta di professionalità essenziali non solo per garantire standard accettabili di sicurezza delle comunicazioni e dei sistemi informatici del Ministero e della rete all'estero ma anche per attuare progetti innovativi per il miglioramento dei servizi resi all'utenza, in particolare quelli consolari. In generale, il tema della cybersecurity è destinato ad esser affrontato in termini sempre più incisivi nel futuro.
  Quanto alle misure di contenimento della spesa, ritiene importante il dato relativo alla riduzione del contributo alle Nazioni Unite, pari a 10 milioni di euro, connesso a esigenze di spending review e che comunque non incide sulla posizione del nostro Paese, in cima alla lista dei contributori al bilancio dell'ONU.

  Laura GARAVINI (PD) ringrazia la collega Quartapelle e anche il rappresentante del Governo per il loro contributo odierno ai lavori di questa Commissione, da cui si evince il superamento di talune questioni che incombevano su questo provvedimento, quale ad esempio il prospettato incremento dell'IVA. Doverosamente il disegno di legge prospetta una decisa politica di investimenti a vantaggio della performance economica del Paese e per la gestione dell'emergenza sismica di queste settimane. Esprime a nome del gruppo soddisfazione per il risultato conseguito in termini di incremento dei fondi destinati all'aiuto allo sviluppo, come pure per l'incremento di risorse da destinare alla collaborazione con Paesi per lo più africani ai fini della gestione del fenomeno migratorio. Ritiene assai opportune le misure di incentivo fiscale per gli investitori esteri e per il rientro in Italia di ricercatori all'estero, nonché per il fondo ad hoc destinato al sistema Paese. Auspica un'attenzione specifica da parte del Governo alla destinazione delle risorse aggiuntive previste, provvedendo ad individuare un meccanismo di preassegnazione delle stesse che scongiuri possibili ritardi nell'erogazione, derivanti dall'adozione di prossimi provvedimenti aventi carattere di urgenza. Rispetto al tema evocato dal collega Sibilia sul precedente disegno di legge previsto all'ordine del giorno di questa Commissione e collegato alla manovra di finanza pubblica, sottolinea che autorevoli analisti ed accademici auditi presso la V Commissione hanno ben valutato il sistema di rientro di capitali dall'estero, che in nessun modo può essere considerato una «marchetta», essendo stato adottato con successo anche da altri autorevoli Stati membri dell'Unione europea. Quanto al tema delle percezioni consolari rinvia a quanto il collega Porta si accinge a dire, cui si associa convintamente.

  Fabio PORTA (PD), congratulandosi con la collega Quartapelle per il lavoro svolto e ringraziando anche il sottosegretario Della Vedova per il contributo assicurato ai lavori odierni, sottolinea l'esigenza che le percezioni consolari possano essere destinate alla stessa rete italiana Pag. 58all'estero, a testimonianza del fatto che la Farnesina non è un'Amministrazione di mera spesa ma è in grado di assicurare all'erario introiti significativi. Ricorda quindi la proposta emendativa presentata dal collega Tonini al decreto Irpef approvato dalle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato e che modificando la tabella dei diritti consolari, ha previsto che per i diritti da riscuotere per il trattamento della domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana di persona maggiorenne si dovranno versare ai consolati 300 euro all'atto di presentazione della domanda. Si tratta di una questione che la Segretaria Generale Belloni ha valutato positivamente in occasione della sua recente audizione presso questa Commissione e che lo stesso Presidente Renzi ha dichiarato di sostenere davanti ad alcune comunità di connazionali in America Latina. Ciò premesso, auspica davvero che la Commissione voglia farsi carico di questo impegno, approvando proposte emendative al provvedimento che sanino l'attuale lacuna normativa.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 3 novembre 2016. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. — Interviene il Sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 14.40.

5-09655 Manlio Di Stefano: Sull'adeguamento degli stipendi del personale a contratto in alcune sedi estere.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Maria Edera SPADONI (M5S), replicando in qualità di cofirmataria dell'interrogazione in titolo, si dichiara del tutto insoddisfatta della risposta che non fornisce elementi utili a chiarire la motivazione del livello più elevato, rispetto al personale reclutato da altri Paesi europei, delle retribuzioni del personale a contratto in alcuni sedi diplomatiche extraeuropee.

5-09660 Palazzotto: Sulle garanzie da assicurare al personale delle ONG che operano nell'ambito dei diritti umani in Egitto.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Erasmo PALAZZOTTO (SI-SEL), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta articolata che per la prima volta esprime un giudizio chiaro rispetto alla criticità della situazione dei diritti umani in Egitto ed annuncia un sostegno alle organizzazioni locali impegnate per il rispetto di tali diritti. Appare evidente che la situazione in Egitto rischia di degenerare con ulteriori violazioni dello stato di diritto e che ciò non è scollegato rispetto alla tragica uccisione di Giulio Regeni. Tale vicenda investe l'Italia di una grande responsabilità in questo campo, anche per rendere giustizia della sua memoria. Auspica quindi un impegno costante del nostro Paese per assicurare il rispetto dei diritti umani in Egitto.

5-09669 Laffranco: Sul contrabbando dei prodotti derivati del tabacco dalla Bielorussia.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

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  Pietro LAFFRANCO (FI-PdL), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta, in quanto avrebbe preferito ascoltare qualcosa di più incisivo rispetto alla soluzione delle problematiche oggetto dell'interrogazione. Esprime il timore, anche in relazione alla recente visita del presidente Lukashenko in Italia, che il nostro Paese assuma una posizione troppo acquiescente verso la Bielorussia, tollerando sia le violazioni delle regole democratiche che il fiorente contrabbando di sigarette. Sarebbe opportuno vincolare ogni forma di finanziamento proveniente dall'Unione europea ad un'azione efficace di contrasto di tali traffici da parte del Governo bielorusso, a tutela della salute dei cittadini e dell'economia del nostro Paese.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.

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