CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 ottobre 2016
714.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e IX)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 26 ottobre 2016. — Presidenza del presidente della VI Commissione Maurizio BERNARDO. – Intervengono il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Zanetti e la sottosegretaria di Stato per le infrastrutture e i trasporti Simona Vicari.

  La seduta comincia alle 13.55.

Schema di decreto legislativo recante riordino delle disposizioni legislative vigenti in materia di incentivi fiscali, previdenziali e contributivi in favore delle imprese marittime.
Atto n. 321.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizione e osservazioni).

  Le Commissioni riunite proseguono l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 ottobre scorso.

  Maurizio BERNARDO, presidente, nel ricordare che i relatori, nel corso della precedente seduta di esame, hanno preannunciato la formulazione di una proposta di parere, auspica che le Commissioni possano concludere l’iter del provvedimento nella seduta odierna, anche in considerazione della prossima scadenza del termine per l'esercizio della delega, fissato per il 31 ottobre prossimo.

Michele MOGNATO (PD), relatore per la IX Commissione, evidenzia come lo schema di decreto legislativo in esame, attuativo di una delega la cui scadenza è ormai imminente, sia stato oggetto di un'approfondita istruttoria da parte delle Commissioni riunite, nel corso della quale è stata svolta un'ampia interlocuzione con i soggetti maggiormente interessati dalla normativa recata dallo schema di decreto, evidenziando in tale ambito talune criticità e preoccupazioni, soprattutto con riguardo ai riflessi pregiudizievoli sui livelli occupazionali e sullo sviluppo del settore.
  Formula quindi, anche a nome del relatore per la VI Commissione, Ribaudo, una proposta di parere favorevole con una condizione e alcune osservazioni (vedi allegato), Pag. 34nella quale trovano eco i rilievi emersi nel corso degli approfondimenti svolti sul provvedimento.

  Francesco RIBAUDO (PD), relatore per la VI Commissione, rileva sua volta come le Commissioni riunite abbiano svolto un lavoro lungo e complesso sulle tematiche oggetto del provvedimento, avendo cura di approfondire i delicati aspetti a esso connessi, anche attraverso l'audizione delle parti sociali coinvolte, al fine di raccogliere i dati e le valutazioni necessarie.
  Nel sottolineare come la norma di delega contenuta all'articolo 24 della legge n. 122 del 2016 indichi criteri particolarmente rigidi e stringenti in relazione al contenuto del decreto legislativo attuativo, rileva come la condizione e le osservazioni contenute nella proposta di parere formulata dai relatori siano appunto volte ad attenuare talune criticità insite nello schema di decreto.
  In particolare evidenzia come la condizione contenuta nella predetta proposta di parere chieda all'Esecutivo di verificare che la disciplina introdotta dal decreto legislativo risulti pienamente coerente con la normativa comunitaria, rilevando infatti come, viceversa, il provvedimento potrebbe essere oggetto di impugnazione di fronte ai competenti organi di giustizia europei.
  In tale ambito segnala inoltre come le osservazioni contenute nella proposta di parere dei relatori sottopongano all'attenzione del Governo considerazioni di grande rilevanza e contengano indicazioni molto precise, segnalando in particolare l'esigenza che l'Esecutivo operi, fin dalle prime fasi di attuazione del provvedimento, un attento monitoraggio circa lo stato di attuazione della normativa di accesso ai benefici fiscali e contributivi e circa le sue ricadute sul settore delle imprese marittime, così da poter eventualmente adottare interventi correttivi, di carattere normativo o amministrativo, qualora le circostanze lo richiedano.
  Ribadisce quindi il suo auspicio che l'Esecutivo e il Parlamento svolgano un'approfondita riflessione sui rilievi contenuti nella proposta di parere, anche per l'eventuale proposizione di ulteriori iniziative in materia.

  Roberta OLIARO (CI) richiama le forti critiche concordemente espresse sul provvedimento in esame sia dalla parte datoriale sia dagli stessi esponenti delle organizzazioni sindacali del settore. Le audizioni svolte hanno infatti evidenziato il rischio – più che plausibile in un settore fortemente globalizzato come quello del trasporto marittimo – che l'intervento legislativo comporti una forte riduzione dei posti di lavoro e dello stesso volume di traffico italiano, con l'inevitabile fuga verso i registri di altri Paesi la cui legislazione è meno vincolante.
  In tale contesto ritiene che le Commissioni riunite dovrebbero assumersi pienamente le loro responsabilità politiche rispetto a tale problematica, al fine di impedire l'adozione di un provvedimento che rischia di avere effetti molto negativi, o quanto meno a condizionarne significativamente i contenuti, lamentando come tale assunzione di responsabilità non sia invece ravvisabile nella proposta di parere.
  Per tali ragioni dichiara il proprio voto contrario sulla proposta di pare formulata dai relatori.

  Vincenzo GAROFALO (AP) desidera preliminarmente riconoscere il proficuo e impegnativo lavoro svolto dai relatori nell'affrontare una normativa che è stata oggetto di critiche significative da parte degli enti esponenziali delle principali categorie colpite. Ricorda al riguardo l'incontro svolto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e i rischi paventati da Confitarma, che, peraltro, ha avuto modo di confermarli in un convegno svolto nei giorni scorsi.
  Esprime quindi il suo voto favorevole sulla proposta di parere formulata dai relatori, motivando tale posizione sulla base della constatazione dei minimi margini lasciati dalla norma di delega al legislatore delegato. Rileva pertanto come le questioni problematiche in tale ambito Pag. 35debbano certamente essere affrontate e approfondite intervenendo sulla normativa esistente.
  Ricorda quindi a tale proposito come, in occasione dell'approvazione in Assemblea della norma di delega, avesse presentato un suo ordine del giorno, accettato dal Governo, volto a definire una possibile interpretazione sistematica della medesima norma, proprio in ragione della necessità di evitare che dalla sua attuazione potessero derivare effetti indesiderati.

  Michele MOGNATO (PD), relatore per la IX Commissione, ricordando i contenuti dell'ordine del giorno appena richiamato dal deputato Garofalo, evidenzia come la proposta di parere formulata dai relatori muova anch'essa dall'intendimento di offrire un contributo costruttivo alla definizione di una normativa che vada incontro alle esigenze del settore marittimo, evitando che possano avverarsi le preoccupanti previsioni in ordine al mantenimento dei livelli occupazionali.

  Carla RUOCCO (M5S), con riferimento al criterio di delega recato dall'articolo 24, comma 12, della citata legge n. 122, con il quale si prevede che l'attribuzione di specifici benefici fiscali e sgravi contributivi sia consentita solamente a vantaggio delle imprese marittime che impiegano esclusivamente personale italiano o comunitario, sottolinea come tale criterio di delega sia funzionale alla necessità di operare un'opportuna distinzione, anche in termini di agevolazioni fiscali, tra le imprese che utilizzano il proprio personale nel rispetto della normativa in materia di reclutamento e previdenziale, e le imprese che, viceversa, operano al di fuori di tali regole.
  Rileva infatti come, qualora tali benefici venissero riconosciuti anche alle imprese che non rispettano tali regole, ne deriverebbe una distorsione della concorrenza nel settore marittimo, a scapito della qualità del lavoro.
  Considera pertanto fondamentale che il Governo tenga pienamente conto di tale fondamentale aspetto.

  Francesco RIBAUDO (PD), relatore per la VI Commissione, con riferimento alle considerazioni della deputata Ruocco, ribadisce come l'obiettivo prioritario dello schema di decreto sia appunto la fissazione di criteri precisi, connessi all'assunzione di personale di nazionalità italiana o comunitaria impiegato dalle imprese marittime, a cui viene condizionata l'attribuzione dei benefici previsti dalla normativa.
  Più in generale ritiene peraltro necessaria una riflessione complessiva sulla disciplina del reclutamento del personale nel settore del trasporto marittimo, al fine di enucleare norme specifiche, che tengano conto delle peculiarità delle imprese interessate e che siano in grado di valorizzare al massimo grado il sistema di formazione nazionale in tale settore.
  Al riguardo richiama il contenuto dell'osservazione contenuta alla lettera d) della proposta di parere dei relatori, con la quale si chiede al Governo di riflettere circa la necessità di intervenire in maniera più organica sulle modalità di reclutamento del personale marittimo, prevedendo un forte collegamento e una stretta relazione con gli istituti di formazione pubblici e privati.
  Ribadisce quindi l'auspicio che l'Esecutivo e il Parlamento seguano con attenzione gli effetti dell'attuazione delle disposizioni in esame, fin dalla loro prima fase di attuazione.

  Le Commissioni approvano la proposta di parere formulata dai relatori.

  La seduta termina alle 14.15.

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