CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 ottobre 2016
708.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 68

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 12 ottobre 2016. — Presidenza del vicepresidente Paolo PETRINI. — Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero.

  La seduta comincia alle 13.35.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016.
Doc. LVII, n. 4-bis, Allegato I e Annesso.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 ottobre scorso.

  Paolo PETRINI, presidente, ricorda che il parere sulla Nota di aggiornamento dovrà essere espresso entro le 14,30 di oggi.

  Federico GINATO (PD), relatore, avverte di aver formulato, anche alla luce delle dichiarazioni del Ministro dell'economia e delle finanze, rese in occasione della sua audizione di ieri dinanzi alle Commissioni Bilancio della Camera e del Senato, una proposta di parere favorevole con numerose premesse (vedi allegato 1), la quale è già stata trasmessa informalmente via e-mail a tutti i componenti della Commissione nella mattinata odierna.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) considera del tutto fantasioso il contenuto della proposta di parere formulata dal relatore, rilevando come l'immagine del Paese che essa esprime risulti completamente avulsa dalla realtà dei fatti.
  Dichiara pertanto il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere.

  Ferdinando ALBERTI (M5S) critica fortemente l'impianto complessivo della Pag. 69proposta di parere del relatore, evidenziando come essa si basi su previsioni sul futuro andamento dell'economia italiana prive di qualsivoglia fondamento, le quali sono espressione di un ottimismo dell'Esecutivo assolutamente ingiustificato nell'attuale congiuntura economica. In particolare, chiede alla maggioranza su quali elementi essa fondi la propria adesione alle previsioni del Governo sul quadro di finanza pubblica dei prossimi anni, anche a fronte dei forti dubbi sollevati in tal senso dall'Ufficio parlamentare di bilancio sulla Nota di aggiornamento del DEF.
  In merito all'impostazione della proposta di parere, rileva come essa contenga argomentazioni del tutto inconferenti e contraddittorie, tra le quali segnala la premessa in cui si fa riferimento al ruolo di contrasto alle forze isolazioniste e antieuropeista che sarebbe stato svolto dalla BCE attraverso la sua azione di politica monetaria, che non corrisponde invece in alcun modo al ruolo rivestito dalla BCE stessa e alle finalità dell'azione che essa ha posto in essere. Rileva inoltre come le considerazioni sugli effetti positivi della politica monetaria della stessa BCE, recate dalla proposta di parere, risultino in contraddizione con il riconoscimento, contenuto nella stessa proposta, circa l'andamento negativo dell'economia italiana nel 2016.
  In tale quadro segnala altresì come, tra le ulteriori premesse della proposta di parere del relatore, la revisione delle previsioni al ribasso delle stime sull'andamento dell'economia italiana per l'anno in corso e per il 2017, rispetto alle previsioni contenute nel DEF presentato ad aprile, venga correlata anche agli effetti di medio termine della Brexit. Al riguardo, nell'evidenziare la pretestuosità di tale affermazione, ricorda come essa sia stata smentita dalle affermazioni espresse sul tema da autorevoli esperti interpellati sugli effetti della Brexit sull'economia dei Paesi dell'Unione europea.
  Con riferimento all'argomentazione contenuta nella proposta di parere, con la quale si sostiene che le misure di eliminazione dell'aumento IVA per il 2017, da adottare nella prossima legge di bilancio, determineranno la crescita della competitività e sosterranno gli investimenti e la domanda interna, ritiene assolutamente inverosimile stimare che tali interventi di disattivazione delle clausole di salvaguardia possano comportare una crescita del PIL quantificata dall'Esecutivo nello 0,3 per cento. Evidenzia infatti come le misure di copertura finanziaria di tale disattivazione avranno effetti economici assolutamente opposti a quelli prospettati dal Governo.
  Nel ribadire le critiche del suo gruppo sull'impostazione complessiva della Nota di aggiornamento al DEF 2016, stigmatizza, in particolare, la decisione dell'Esecutivo di ribadire le proprie stime e previsioni sulla crescita economica nel triennio 2017-2019 nonostante le considerazioni critiche e i dubbi sollevati dall'Ufficio parlamentare di bilancio. Al riguardo, nel rammentare come tale organo non sia certamente espressione delle idee del Movimento 5 Stelle in materia di politica economica, essendo stato concepito come longa manus dell'UE sulle politiche di bilancio nazionali, considera particolarmente grave che il Governo risulti smentito da un organo terzo e tecnico chiamato a svolgere un controllo esterno e imparziale delle politiche economiche dei diversi Paesi.
  Alla luce delle considerazioni svolte preannuncia quindi il voto contrario del Movimento 5 Stelle sulla proposta di parere del relatore.

  Carla RUOCCO (M5S) ricorda in primo luogo che, nel corso dell'audizione svolta ieri presso le Commissioni Riunite Bilancio della Camera e del Senato, il Ministro dell'economia e delle finanze ha reso noto che il Governo intende reperire le risorse, pari a 5,8 miliardi di euro, necessarie a finanziare il programma di investimenti presentato, attraverso gli incassi derivanti dal contrasto all'evasione tributaria e, in particolare, attraverso il recupero dell'IVA evasa. Nel sottolineare come l'entità delle risorse recuperate grazie all'azione di contrasto all'evasione, nel 2016, siano ammontate Pag. 70a soli 380 milioni di euro, evidenzia come la stima di ulteriore recupero dell'evasione indicata dal Governo sia assolutamente irrealistica, ritenendo che l'Esecutivo, a fronte di tali ottimistiche previsioni, dovrebbe quantomeno farsi carico di illustrare le linee di politica di contrasto all'evasione fiscale che intende mettere in atto per colmare il tax gap nel settore dell'IVA.

  Federico GINATO (PD), relatore, rileva come molti dei rilievi critici espressi dai gruppi di opposizione sulla Nota di aggiornamento del DEF 2016 possano essere completamente ribaltati, ritenendo quindi che siano proprio i gruppi di opposizione a dover motivare l'atteggiamento assolutamente pessimistico che essi nutrono rispetto alle prospettive di crescita del Paese. Evidenzia, infatti, come, nell'ambito del periodo considerato dalla Nota, le previsioni di crescita programmatica cumulate sul triennio 2017-2019 indicate dal Governo e dall'Ufficio parlamentare di bilancio risultino assolutamente identiche, mentre differiscono esclusivamente le previsioni relative al solo 2017.
  In tale contesto sottolinea inoltre come la valutazione della Nota debba tener conto della discussione in corso tra il Governo italiano e l'Unione europea relativamente al margine di flessibilità dello 0,4 per cento del PIL richiesto dall'Esecutivo, il quale potrà determinare ulteriori effetti di crescita del PIL. Ritiene quindi che l'ipotesi di un aumento del PIL pari all'1 per cento nel 2017 non debba essere considerata ottimistica.
  Per quanto riguarda le tematiche concernenti il gettito derivante dal contrasto all'evasione fiscale, rileva come non sussistano al riguardo valutazioni difformi tra il Governo e lo stesso UPB.
  Ritiene quindi di confermare la proposta di parere da lui formulata.

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 13.45.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 12 ottobre 2016. — Presidenza del vicepresidente Paolo PETRINI. — Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero.

  La seduta comincia alle 13.45.

7-01058 Petrini: Introduzione dell'obbligo di trasmissione telematica all'Agenzia delle entrate delle operazioni IVA, semplificazione dei controlli per i contribuenti che assicurino la tracciabilità dei pagamenti e degli adempimenti relativi alle ritenute fiscali.
(Seguito della discussione e approvazione – Approvazione della risoluzione n. 8-00205).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione, rinviata, da ultimo, nella seduta del 28 settembre scorso.

  Paolo PETRINI, presidente, avverte di aver riformulato ulteriormente la propria risoluzione (vedi allegato 2), già oggetto di una prima riformulazione in occasione della precedente seduta di discussione.

  Il Viceministro Luigi CASERO esprime il parere convintamente positivo del Governo sulla risoluzione, come ulteriormente riformulata, frutto di una discussione ed elaborazione articolata e proficua.
  Sottolinea come tale valutazione positiva attenga sia agli aspetti di merito dell'atto di indirizzo, sia al metodo attraverso il quale si è giunti a tale testo.
  Sotto il profilo di merito ritiene che la risoluzione contenga indirizzi fondamentali per il Governo al fine di contrastare più efficacemente l'evasione fiscale, in particolare nel settore dell'IVA, e per favorire la compliance degli obblighi tributari, attraverso un sistema telematico di trasmissione dei dati relativi alle operazioni IVA che consentirà di avvicinare la fase dei controlli rispetto al momento della liquidazione e pagamento dell'imposta.Pag. 71
  Esprime altresì pieno apprezzamento del Governo sulle parti della risoluzione che intendono incentivare il massimo utilizzo degli strumenti digitali per semplificare il meccanismo delle ritenute di acconto, nonché il sistema delle dichiarazioni attraverso il modello 770.
  Sotto il profilo del metodo, considera in modo molto positivo l'approccio propositivo e collaborativo tra maggioranza e opposizioni che ha caratterizzato la discussione della risoluzione e che ha consentito di affrontare in termini costruttivi un insieme di questioni particolarmente importanti per i contribuenti, sottolineate anche da molti osservatori internazionali, nell'ottica di semplificare e rendere più certo e trasparente il sistema tributario nel suo complesso, con particolare riferimento ai relativi meccanismi di controllo.

  Girolamo PISANO (M5S) evidenzia innanzitutto come il testo ulteriormente riformulato della risoluzione, il quale è stato sottoscritto da tutti i competenti in Commissione del gruppo M5S, costituisca il primo esempio di atto con il quale, parallelamente all'obbligo di comunicazione dei dati in forma telematica, si prevede l'introduzione di misure volte a semplificare gli oneri tributari a carico dei contribuenti coinvolti.
  Con riferimento alla questione, affrontata dalla risoluzione, come ulteriormente riformulata, nonché oggetto di annose discussioni, relativa ai rapporti tra fisco e contribuenti in materia di ritenute alla fonte, sottolinea come, grazie al proficuo confronto svolto su tali temi con il primo firmatario dell'atto di indirizzo, Petrini, l'Esecutivo e con l'Agenzia delle entrate, si sia giunti a individuare criteri e soluzioni ottimali, volte a prevedere, tra l'altro, l'obbligo di trasmettere in via telematica all'Agenzia delle entrate i dati fiscali rilevanti a tali fini.
  Nel segnalare come il metodo utilizzato in occasione dell'elaborazione dell'atto di indirizzo dimostri che quando si discute in modo non pregiudiziale e con tempi adeguati, si può giungere a soluzioni efficaci e condivise, invita il Governo ad attuare in tempi brevi gli impegni contenuti nella risoluzione, in modo che possano realizzarsi al più presto gli effetti sperati; auspica altresì che l'Esecutivo si impegni a verificare che i successivi provvedimenti attuativi da parte dell'Agenzia delle entrate siano realmente efficaci e conformi agli intenti ed indirizzi espressi dall'atto di indirizzo.
  Preannuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione, come ulteriormente riformulata.

  Michele PELILLO (PD) sottolinea come la risoluzione in discussione costituisca senza dubbio uno degli atti di maggior rilievo discussi dalla Commissione durante la Legislatura in corso. L'atto di indirizzo affronta infatti argomenti molto importanti, in particolare per quanto riguarda due tematiche fondamentali, quali quelle dell'IVA e delle ritenute di acconto, che non costituiscono oggetto di specifici interventi normativi ormai da alcuni decenni.
  Evidenzia inoltre, sotto l'aspetto del merito, come per la prima volta in questa Legislatura, la Commissione sia riuscita a definire un atto di indirizzo ampiamente condiviso dai gruppi di maggioranza e di opposizione, auspicando che la risoluzione possa essere sottoscritta da tutti i gruppi presenti, al fine di rafforzarne ulteriormente il rilievo politico.
  Auspica quindi che tale prassi collaborativa, che costituisce certamente un esempio positivo, possa essere ulteriormente seguita nel prosieguo della Legislatura e che i contenuti della risoluzione possano trovare spazio nel disegno di legge di bilancio che il Governo presenterà a breve alla Camera. Nel caso in cui ciò non sia possibile, preannuncia l'intenzione del suo gruppo di chiedere l'inserimento di tali previsioni nel corso dell'esame parlamentare dello stesso disegno di legge.
  Esprime quindi il voto pienamente favorevole del gruppo del PD sulla risoluzione, come ulteriormente riformulata, evidenziando inoltre come essa corrisponda pienamente all'obiettivo, indicato dal Governo nell'ambito della Nota di Pag. 72aggiornamento del DEF, di adottare, nell'ambito del prossimo provvedimento di bilancio, misure volte ad assicurare un significativo recupero dell'evasione, anche in ambito IVA.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) dichiara di sottoscrivere volentieri la risoluzione, come ulteriormente riformulata.

  Paolo PETRINI, presidente, rileva come una maggiore crescita economica non possa essere disgiunta da un miglior livello di equità, la quale, a sua volta, non può essere realizzata senza un'efficace contrasto all'evasione fiscale.
  In tale prospettiva la risoluzione a sua prima firma intende innanzitutto rafforzare e generalizzare lo strumento della trasmissione in via telematica all'Amministrazione finanziaria dei dati relativi alle operazioni IVA, nella consapevolezza di come tali strumenti costituiscano un formidabile strumento di contrasto alle frodi fiscali in ambito IVA, settore nel quale si registra circa la metà del tax gap che ancora affligge il sistema tributario italiano. Segnala, infatti, come, secondo le stime compiute, la trasmissione telematica di tali dati comporterà un recupero di circa 15 miliardi di euro di gettito nel corso degli anni.
  Ringrazia quindi tutti i componenti della Commissione per i contributi forniti ai fini dell'ampliamento e del miglioramento del testo, nella prospettiva di cogliere l'occasione costituita dalla rivoluzione digitale in corso, a vantaggio dei cittadini, del sistema fiscale e dei rapporti tra amministrazione finanziaria e contribuenti.

  Alessandro PAGANO (AP) sottoscrive a sua volta la risoluzione, come ulteriormente riformulata.

  La Commissione approva la risoluzione, come ulteriormente riformulata, che assume il numero 8-00205.

  Alessandro PAGANO (AP), intervenendo sui lavori della Commissione, informa di avere presentato la risoluzione n. 7-01115, concernente iniziative per ampliare e rafforzare gli incentivi fiscali finalizzati a favorire il rientro in Italia dei lavoratori. Nel ricordare come il predetto tema sia già stato affrontato dalla Commissione, in maniera ampiamente condivisa, con la sua risoluzione n. 7-00746, approvata in un nuovo testo che ha assunto il numero 8-00139, auspica che anche sul nuovo atto di indirizzo possa confluire il consenso di tutte le forze politiche e chiede che l'avvio della discussione su di esso possa iniziare quanto prima.

  La seduta termina alle 14.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Proposta di regolamento che modifica il regolamento (UE) n. 345/2013 relativo ai fondi europei per il venture capital e il regolamento (UE) n. 346/2013 relativo ai fondi europei per l'imprenditoria sociale.
COM (2016) 461 final.

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