CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 marzo 2016
604.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 3 marzo 2016. — Presidenza del vicepresidente Edoardo FANUCCI. — Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando.

  La seduta comincia alle 13.40.

Disposizioni per la promozione e la disciplina del commercio equo e solidale.
C. 75 e abb.-A.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Simonetta RUBINATO (PD), relatrice, ricorda che la Commissione bilancio ha avviato l'esame del provvedimento, recante disposizioni per la promozione e la disciplina del commercio equo e solidale, ai fini dell'espressione del parere alla X Commissione, nella seduta del 1o marzo 2016. Ricorda altresì che, in tale sede, la Commissione ha deliberato la richiesta di relazione tecnica ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del 2009 e che, nella seduta del 2 marzo 2016, la Commissione di merito ne ha quindi concluso l'esame in sede referente, approvando talune correzioni di forma ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del Regolamento della Camera. Avverte che la Commissione bilancio è pertanto ora chiamata a pronunciarsi sul testo all'esame dell'Assemblea.

  Il Viceministro Enrico MORANDO deposita agli atti della Commissione una nota della Ragioneria generale dello Stato, concernente la relazione tecnica sul provvedimento, redatta dal Ministero dello sviluppo economico e negativamente verificata dalla Ragioneria generale dello Stato (vedi allegato). Al riguardo, evidenzia che la predetta nota condiziona invece la verifica positiva della relazione tecnica ad una serie di modifiche da apportare al testo del provvedimento, per il cui dettaglio rinvia alla documentazione testé depositata.

  Guido GUIDESI (LNA), intervenendo sull'ordine dei lavori, manifesta il proprio disappunto con riguardo alle modalità e Pag. 52alla tempistica previste per lo svolgimento dei lavori della Commissione ai fini dell'esame del provvedimento in titolo. Osserva come, a seguito di una serie di rinvii nella convocazione della seduta antimeridiana della Commissione, sia ora necessario disporre di un congruo tempo per valutare approfonditamente la documentazione inviata dal Governo ai fini dell'espressione del parere di competenza. A tal riguardo, sottolinea che l'elaborazione di detto parere debba avvenire nel corso della seduta, con il coinvolgimento di tutti i commissari, e non già in altre sedi appannaggio della sola maggioranza.

  Rocco PALESE (Misto-CR), ritiene che tali inaccettabili modalità di svolgimento dei lavori siano determinate dalla cattiva abitudine di calendarizzare improvvisamente in Assemblea provvedimenti su cui la Commissione bilancio non viene messa nelle condizioni di esprimersi in tempi congrui, a seguito dei necessari approfondimenti sui profili finanziari dei provvedimenti. Auspica quindi che in futuro si proceda ad una programmazione dei lavori più ordinata, coordinando la calendarizzazione in Assemblea dei provvedimenti con l'esigenza della Commissione bilancio di procedere alla necessaria istruttoria dei medesimi ai fini dell'espressione del parere di competenza.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) evidenzia come, alla luce dell'organizzazione dei lavori prevista per la seduta odierna, sia stato completamente vanificato il metodo di lavoro concordato anche con le opposizioni nella seduta di ieri, ove si era stabilito di inviare una lettera alla presidenza della X Commissione attività produttive affinché fossero adottate eventuali iniziative riguardo ai tempi di avvio della discussione del provvedimento in Assemblea, in grado di consentire alla Commissione bilancio di esprimere il proprio parere prima della conclusione dell'esame in sede referente, previo svolgimento dei necessari approfondimenti sui profili di carattere finanziario del provvedimento, alla luce dei contenuti della relazione tecnica inviata dal Governo. Ritiene che la maggioranza, nel voler esprimere il parere di competenza sul provvedimento in esame in tempi così stretti, stia realizzando una forzatura temporale che pregiudica, a suo avviso, le prerogative delle opposizioni e non consente di svolgere gli opportuni approfondimenti sui provvedimenti esaminati. Alla luce di tali considerazioni, chiede di poter disporre di tempo ulteriore per esaminare la documentazione inviata dal Governo sul provvedimento in titolo prima dell'espressione del parere sul testo dello stesso.

  Maino MARCHI (PD), nel comprendere le ragioni del disagio manifestate dai colleghi negli interventi che lo hanno preceduto, rileva che la Commissione è chiamata a rendere nella seduta in corso il parere di competenza sul provvedimento in esame al fine di rispettare la programmazione dei lavori stabilita nella Conferenza dei presidenti di gruppo, che ha previsto la calendarizzazione in Aula del provvedimento nella giornata odierna. Osserva poi come la documentazione inviata dal Ministero dell'economia e delle finanze sul provvedimento in esame sia stata posta, sin da questa mattina, a conoscenza di tutti i commissari, ai quali è stato pertanto garantito di disporre del tempo necessario per effettuare i dovuti approfondimenti e le valutazioni con riguardo alle criticità evidenziate nella documentazione inviata e le conseguenti modifiche richieste al testo del provvedimento per i profili finanziari.

  Giulio MARCON (SI-SEL), nel manifestare l'apprezzamento del suo gruppo sul provvedimento in esame, auspicando che lo stesso venga approvato nel più breve tempo possibile, lamenta il poco tempo concesso alla Commissione bilancio al fine di esaminare il testo prima dell'espressione del parere di competenza. Osserva che sarebbe opportuno disporre di ulteriore tempo per approfondire i rilievi formulati dalla Ragioneria generale dello Stato, in particolare con riguardo all'articolo 10 del provvedimento, recante interventi per la diffusione del commercio equo Pag. 53e solidale, che, a suo avviso, detta disposizioni di fondamentale importanza per la materia affrontata, la cui modifica richiederebbe una specifica riflessione.

  Marco DA VILLA (M5S) ricorda che il gruppo MoVimento 5 Stelle, pur condividendo nella sostanza i contenuti del provvedimento in esame, nel testo approvato dalla Commissione di merito, ne aveva a suo tempo richiesto il trasferimento in sede legislativa, in considerazione del fatto che ciò avrebbe potuto consentire di meglio affrontare talune questioni problematiche che, sia pure con riferimento agli specifici profili di carattere finanziario, sono emerse anche nel corso della presente seduta. Ritiene pertanto che la responsabilità della situazione di stallo che si è venuta ora a determinare sia essenzialmente addebitabile ai gruppi parlamentari della maggioranza che, essendo contrari alla predetta ipotesi di trasferimento in sede legislativa, hanno viceversa optato per una ulteriore accelerazione dei tempi di avvio della discussione del provvedimento in Assemblea.

  Gianluca BENAMATI (PD), nel contestare l'esistenza di una presunta volontà di accelerazione dei tempi di esame del provvedimento in Assemblea, rammenta piuttosto che il testo originario della proposta di legge in titolo risulta incardinato nella Commissione di merito sin dal mese di maggio 2014 e che sullo stesso ha avuto peraltro luogo un ciclo di audizioni. Circa il mancato assenso al trasferimento in sede legislativa, osserva come, proprio in ragione della peculiare delicatezza del provvedimento, che interessa una realtà assai rilevante del nostro Paese, il gruppo Partito Democratico ha ritenuto preferibile esaminare lo stesso secondo l'ordinaria procedura parlamentare, che implica appunto il vaglio definitivo da parte dell'Assemblea. Auspica comunque una rapida conclusione dell’iter del provvedimento, anche alla luce della infruttuosa esperienza della scorsa legislatura, laddove un testo di analogo contenuto e finalità non ha avuto modo di giungere positivamente a termine.

  Edoardo FANUCCI, presidente, sottolinea come l'andamento odierno dei lavori in Commissione bilancio rifletta talune criticità che troppo di sovente si riscontrano nello svolgimento delle procedure parlamentari nelle quali la Commissione bilancio è coinvolta nella fase di espressione del parere e di cui la presidenza intende farsi carico, in vista anche di un possibile miglioramento delle stesse. Rammenta al riguardo che, dando peraltro seguito a quanto già preannunciato nel corso della seduta di ieri, la presidenza della Commissione bilancio ha in pari data provveduto ad indirizzare alla presidenza della X Commissione una lettera al fine di valutare l'adozione di eventuali iniziative, riguardo ai tempi di avvio della discussione del provvedimento in Assemblea, che consentissero alla Commissione bilancio di esprimere il proprio parere prima della conclusione dell'esame in sede referente. Rammenta, altresì, che, nonostante ciò, la Conferenza dei presidenti di gruppo, nell'autonomo esercizio delle competenze ad essa spettanti, ha successivamente deliberato di confermare l'avvio della discussione in Assemblea del provvedimento già a partire dalla giornata di oggi. Osserva, inoltre, che nella mattina di oggi è pervenuta la nota della Ragioneria generale dello Stato concernente la verifica della relazione tecnica redatta dal competente Ministero dello sviluppo economico, sulla base della quale la relatrice ha quindi provveduto ad elaborare una proposta di parere che sarà ora illustrata ai membri della Commissione. Ribadisce, tuttavia, che la questione di una programmazione dei lavori maggiormente attenta delle particolari esigenze istruttorie rimesse alla Commissione bilancio nella valutazione dei singoli provvedimenti in sede consultiva dovrà costituire oggetto di una rinnovata riflessione da parte degli organi competenti, anche al fine di scongiurare in futuro il ripetersi di situazioni analoghe a quella verificatasi nella giornata odierna.

  Laura CASTELLI (M5S) precisa che l'invio a tutti i componenti della Commissione della relazione tecnica redatta dal Pag. 54competente Ministero dello sviluppo economico e della connessa nota di verifica predisposta dalla Ragioneria generale dello Stato è avvenuto sulla base di una specifica richiesta in tal senso avanzata dal gruppo MoVimento 5 Stelle. In risposta all'intervento del deputato Marchi, tiene inoltre a precisare che gli accordi che si realizzano in Conferenza dei presidenti di gruppo a volte costringono di fatto i gruppi di opposizione a convenire rispetto a determinate ipotesi di organizzazione dei lavori, al fine, se non altro, di ottenere la calendarizzazione di provvedimenti considerati nell'ambito della quota spettante ai medesimi gruppi di opposizione. Nel manifestare le proprie perplessità in ordine all'andamento odierno dei lavori, ritiene che ai gruppi dovrebbe comunque essere garantito un margine di tempo congruo al fine di valutare in maniera adeguata la proposta di parere della relatrice.

  Gianni MELILLA (SI-SEL) osserva che la nota predisposta dalla Ragioneria generale dello Stato formula puntuali rilievi dal punto di vista finanziario che, qualora integralmente recepiti sotto forma di condizioni ex articolo 81 della Costituzione, rischiano di depotenziare eccessivamente la sostanza del provvedimento, sul quale pure si è registrata presso la Commissione di merito una convergenza pressoché unanime tra i diversi gruppi parlamentari. Intende, in particolare, fare riferimento all'articolo 10, recante interventi dello Stato e delle regioni a sostegno del commercio equo e solidale, che, qualora venisse soppresso, come del resto proposto dalla predetta nota della Ragioneria generale dello Stato, priverebbe di fatto il provvedimento del suo contenuto più qualificante.

  Simonetta RUBINATO (PD), relatrice, nel ringraziare gli uffici per il lavoro svolto, sia pure in circostanze caratterizzate dalla particolare ristrettezza dei tempi, rimarca come la proposta di parere che si accinge ora a formulare è volta a recepire i rilievi contenuti nella relazione tecnica e nella relativa nota della Ragioneria generale dello Stato, al contempo mirando a preservare le finalità e la specifica ratio del provvedimento, così come approvato dalla Commissione di merito e sul quale si è registrata un'ampia condivisione da parte dei vari gruppi parlamentari. In particolare tiene ad evidenziare, in primo luogo, che nella proposta di parere si prevede la soppressione dei commi 4 e 5 dell'articolo 3, che prevedono anche la concessione di agevolazioni e benefici fiscali alle cooperative ed alle associazioni del commercio equo e solidale, al fine di evitare criticità sia in ordine al sistema tributario attualmente vigente sia sotto il profilo della compatibilità con la normativa europea in materia di aiuti di Stato. Inoltre fa presente che all'articolo 10, recante interventi per la diffusione del commercio equo e solidale, appare necessario introdurre modifiche volte a neutralizzare dal punto di vista finanziario le eventuali iniziative che possono essere attuate dallo Stato e dalle regioni, introducendo comunque una clausola di invarianza finanziaria che preveda che le amministrazioni interessate provvedano ai relativi adempimenti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Infine tiene ad evidenziare che all'articolo 12 appare necessario prevedere che la Giornata nazionale del commercio equo e solidale non è considerata solennità civile ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 260 del 1949, precisando che le modalità organizzative della Giornata medesima sono definite con il regolamento di cui all'articolo 13, anche al fine di assicurare che dall'attuazione del predetto articolo 12 non derivino nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Ciò premesso, formula quindi la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il progetto di legge C. 75 e abb.-A, recante Disposizioni per la promozione e la disciplina del commercio equo e solidale, e gli emendamenti ad esso riferiti contenuti nel fascicolo n. 1;Pag. 55
   preso atto dei contenuti della relazione tecnica;
   rilevato che:
    appare necessario sopprimere i commi 4 e 5 dell'articolo 3 che prevedono anche la concessione di agevolazioni e benefici fiscali, al fine di evitare criticità sia in ordine al sistema tributario attualmente vigente sia sotto il profilo della compatibilità con la normativa europea in materia di aiuti di Stato;
    all'istituzione dell'Elenco nazionale del commercio equo e solidale, di cui all'articolo 6, si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente;
    all'articolo 7, comma 2, appare necessario sopprimere la previsione relativa alla partecipazione alla Commissione per il commercio equo e solidale di un esperto indipendente con comprovata esperienza in materia di commercio equo e solidale, poiché la medesima partecipazione non può avvenire a titolo gratuito;
    all'articolo 7, comma 3, che prevede che il mandato dei membri della Commissione per il commercio equo e solidale sia svolto a titolo gratuito, appare necessario precisare che ai medesimi membri non spettino emolumenti, indennità, gettoni di presenza o rimborsi spese comunque denominati, in relazione alla loro partecipazione alle attività previste;
    l'articolo 8, che dispone l'estensione delle tutele e dei benefìci previsti dal presente provvedimento alle imprese e alle merci riconosciute o certificate in altri Stati membri dell'Unione europea tramite procedure equivalenti, non comporta effetti finanziari, poiché le predette imprese concorreranno con quelle italiane ai benefici previsti nei limiti delle disponibilità destinate a tali misure agevolative e, pertanto, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
    le attività di controllo e di eventuale irrogazione di sanzioni previste dall'articolo 9, in materia di tutela dei marchi e norme sull'etichettatura, potranno essere svolte dalle amministrazioni competenti nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente;
    all'articolo 10, recante interventi per la diffusione del commercio equo e solidale, appare necessario introdurre modifiche volte a neutralizzare dal punto di vista finanziario le eventuali iniziative che possono essere attuate dallo Stato e dalle regioni, introducendo comunque una clausola di invarianza finanziaria che preveda che le amministrazioni interessate provvedano ai relativi adempimenti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente;
    all'articolo 11, comma 2, che prevede la possibilità per le amministrazioni pubbliche che bandiscono gare di appalto per la fornitura alle proprie strutture di prodotti di consumo di prevedere nei capitolati di gara meccanismi che promuovono l'utilizzo di prodotti del commercio equo e solidale, appare necessario prevedere che l'eventuale riconoscimento del rimborso debba avvenire con apposito decreto ministeriale, in modo da assicurare che gli oneri che ne derivano siano contenuti nell'ambito delle risorse disponibili del Fondo medesimo;
    all'articolo 12 appare necessario prevedere che la Giornata nazionale del commercio equo e solidale non è considerata solennità civile ai sensi dell'articolo 3 della legge 27 maggio 1949, n. 260, precisando che le modalità organizzative della Giornata medesima sono definite con il regolamento di cui all'articolo 13, anche al fine di assicurare che dall'attuazione del predetto articolo 12 non derivino nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
    l'articolo 13, che prevede l'adozione di un regolamento di attuazione, avendo carattere ordinamentale, non determina effetti sulla finanza pubblica;
    all'articolo 14, con riferimento alla promozione da parte delle regioni delle buone pratiche del commercio equo e Pag. 56solidale, appare necessario inserire un'apposita clausola di invarianza finanziaria, in modo da assicurare che le attività di promozione si svolgano nell'ambito le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
    all'articolo 15 appare necessario prevedere che la dotazione del Fondo per il commercio equo e solidale sia a decorrere dall'anno 2016 anziché per il solo anno 2016, in considerazione del carattere permanente degli oneri posti a carico del Fondo stesso,
  esprime sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione:
  All'articolo 3, sopprimere i commi 4 e 5.
  All'articolo 7, apportare le seguenti modificazioni:
   al comma 2, sopprimere le seguenti parole:
e da un esperto indipendente con comprovata esperienza in materia di commercio equo e solidale;
   al comma 3, sostituire il secondo periodo con i seguenti: L'incarico ha la durata di tre anni ed è rinnovabile una sola volta. La partecipazione alla Commissione non dà luogo alla corresponsione di compensi, gettoni, emolumenti, indennità o rimborsi di spese comunque denominati.
  All'articolo 10, apportare le seguenti modificazioni:
   all'alinea del comma 1, sostituire le parole:
per il conseguimento delle finalità di cui all'articolo 1, con le seguenti: possono, per il conseguimento delle finalità di cui all'articolo 1, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica,;
   alla lettera a) del comma 1, sostituire la parola: sostengono con la seguente: sostenere;
   alla lettera b) del comma 1, sostituire la parola: sostengono con la seguente: sostenere;
   all'alinea del comma 2, sostituire le parole: sulla base di progetti presentati da organizzazioni del commercio equo e solidale con le seguenti: possono, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, sulla base di progetti presentati da organizzazioni del commercio equo e solidale;
   alla lettera a) del comma 2, sostituire le parole: promuovono e sostengono con le seguenti: promuovere e sostenere;
   alla lettera b) del comma 2, sostituire le parole: promuovono e sostengono con le seguenti: promuovere e sostenere;
   alla lettera c) del comma 2, sostituire le parole: concedono, nei limiti con le seguenti: concedere, nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente e nei limiti;
   alla lettera d) del comma 2, sostituire le parole: concedono contributi in conto capitale a termine con le seguenti: concedere contributi in conto capitale nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente;
   alla lettera e) del comma 2, sostituire la parola: promuovono con la seguente: promuovere;
   dopo il comma 2, inserire il seguente:
  2-bis. All'attuazione del presente articolo le amministrazioni competenti provvedono con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
  All'articolo 11, comma 2, sostituire il secondo e terzo periodo con i seguenti: In favore delle imprese aggiudicatrici può essere riconosciuto, nel limite delle risorse disponibili sul Fondo istituito ai sensi dell'articolo 15, un rimborso fino al 15 per cento dei maggiori costi conseguenti alla specifica indicazione di tali prodotti nell'oggetto del bando. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle Pag. 57finanze, sono individuati i criteri e le modalità per il riconoscimento del rimborso, anche al fine di assicurare il rispetto del limite di cui al precedente periodo.
  All'articolo 12, dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
  1-bis
. La Giornata nazionale del commercio equo e solidale di cui al comma 1 non è considerata solennità civile ai sensi dell'articolo 3 della legge 27 maggio 1949, n. 260.
  Conseguentemente, al medesimo articolo 12, al comma 2, aggiungere in fine le seguenti parole: di cui all'articolo 13, anche al fine di assicurare che dall'attuazione del presente articolo non derivino nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
  All'articolo 14, aggiungere in fine il seguente comma:
  3-bis. All'attuazione del presente articolo le regioni provvedono con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
  All'articolo 15, comma 1, sostituire le parole: per l'anno 2016 con le seguenti: annui a decorrere dall'anno 2016.
  Conseguentemente, all'articolo 16, comma 1, sostituire le parole: pari a 1 milione di euro per l'anno 2016 con le seguenti: pari a 1 milione di euro annui a decorrere dall'anno 2016».

  Il Viceministro Enrico MORANDO concorda con la proposta di parere formulata dalla relatrice. Sottolinea inoltre che, qualora la proposta di parere dovesse essere approvata dalla Commissione, l'impegno finanziario del provvedimento ne risulterebbe accresciuto dal momento che, tra le condizioni ex articolo 81 della Costituzione testé illustrate dalla relatrice, ve n’è anche una che prevede il carattere permanente della dotazione del Fondo da istituire presso il Ministero dello sviluppo economico, secondo quanto stabilito dall'articolo 15.

  Laura CASTELLI (M5S) ribadisce l'opportunità che i membri della Commissione siano posti nelle condizioni di valutare in maniera adeguata la proposta di parere della relatrice, giacché le numerose modificazioni al testo del provvedimento in essa contenute potrebbero a suo avviso compromettere, almeno in parte, il conseguimento delle specifiche finalità dell'articolato approvato dalla Commissione di merito.

  Maino MARCHI (PD), nel condividere quanto affermato dal Viceministro Morando in merito al maggiore impegno finanziario disposto in favore del settore del commercio equo e solidale che conseguirebbe alla approvazione del parere proposto dalla relatrice, osserva che la formulazione di quest'ultimo consentirebbe anche di superare i rilievi espressi in particolare dalla Ragioneria generale dello Stato, considerato che il testo approvato dalla Commissione di merito risulta allo stato suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri, peraltro non quantificati, privi della corrispondente copertura.
  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  Simonetta RUBINATO (PD), relatrice, comunica che l'Assemblea in data odierna ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo sulle seguenti proposte emendative:
   Beni 3.50, che prevede che le cooperative del commercio equo e solidale siano considerate a mutualità prevalente ai sensi del decreto ministeriale 30 dicembre 2005, recante regimi derogatori ai criteri per la definizione della prevalenza di cui all'articolo 2513 del codice civile. Al riguardo, reputa opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti negativi a carico della finanza pubblica derivanti dalla proposta emendativa;Pag. 58
   Allasia 7.50, che prevede che la Commissione per il commercio equo e solidale di cui all'articolo 7 sia composta anche da un rappresentante delle regioni. Al riguardo, considera opportuno che il Governo confermi che anche il mandato dell'ulteriore membro della Commissione sia espletato a titolo gratuito e che allo stesso non siano corrisposti emolumenti, indennità, gettoni di presenza o rimborsi spese comunque denominati;
   Schullian 10.50, che è volta, tra l'altro, a estendere l'ambito di applicazione dell'articolo 10, recante interventi per la diffusione del commercio equo e solidale, alle province autonome di Trento e di Bolzano. Al riguardo, ritiene opportuno che il Governo confermi che all'attuazione della proposta emendativa possa farsi fronte nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

  Segnala, infine, che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  Il Viceministro Enrico MORANDO esprime parere contrario sull'emendamento Beni 3.50 mentre esprime nulla osta sulle proposte emendative Allasia 7.50 e Schullian 10.50, tenuto conto delle specifiche condizioni ex articolo 81 della Costituzione contenute nel parere testé deliberato dalla Commissione, finalizzate ad inserire, rispettivamente agli articoli 7 e 10, apposite clausole di invarianza finanziaria. Esprime, infine, nulla osta sulle restanti proposte emendative trasmesse dall'Assemblea e contenute nel fascicolo n. 1.

  Simonetta RUBINATO (PD), relatrice, preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, propone pertanto di esprimere parere contrario sull'emendamento 3.50, in quanto suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, nonché di esprimere nulla osta sulle restanti proposte emendative trasmesse.

  Il Viceministro Enrico MORANDO concorda con la proposta di parere della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.20.

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