CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 marzo 2016
604.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 3 marzo 2016.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.05 alle 13.10.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 3 marzo 2016. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 13.20.

Sui lavori della Commissione

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, comunica che il deputato Rizzo, impossibilitato a prendere parte alla seduta, ha chiesto che la sua interrogazione n. 5-06560, sulle elezioni dei nuovi delegati della rappresentanza militare, sia svolta in altra seduta. Con l'assenso del rappresentante del Governo, rinvia quindi ad altra seduta lo svolgimento dell'interrogazione.

5-04448 Piras: Sui criteri di punteggio nelle graduatorie di ammissione per il bando di reclutamento, indetto per il 2015, per 7.000 volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) nell'Esercito.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Michele PIRAS (SI-SEL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta. Nel prendere atto del chiarimento fornito dal Governo, spiega che l'interrogazione era nata dal timore che il concorso cui si fa riferimento fosse «ritagliato» su misura Pag. 47per alcuni e dall'esigenza conseguente, dovuta anche al fatto che il numero di posti messi a concorso è assai elevato, di ottenere un chiarimento circa le ragioni di un bando di concorso imperniato su requisiti e prove selettive così specifici.

5-07617 Carra: Sull'opportunità che la caserma dell'Arma dei carabinieri del comune di Suzzara torni nell'ambito del comando di compagnia di Gonzaga.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Marco CARRA (PD), replicando, prende atto della buona notizia dell'apertura di una nuova caserma e del potenziamento delle unità disponibili. Rileva tuttavia che, rispetto alla questione centrale sollevata dall'interrogazione, la risposta del Governo non è positiva. Comprende l'esigenza di una diversa articolazione delle forze sul territorio, ma ritiene che proprio in questa ottica occorra tenere conto del fatto che Viadana dista 30-35 chilometri da Suzzara, mentre Gonzaga ne dista appena 5 chilometri. Dislocare la caserma nel comando di compagnia di Gonzaga appare pertanto un'operazione di buon senso, che assicura una migliore distribuzione della presenza di militari dell'Arma. Si dice pertanto dispiaciuto della risposta del Governo e preannuncia che, a fianco delle comunità locali di cui condivide la posizione, intraprenderà nuove iniziative anche in ambito parlamentare.

5-07891 Duranti: Sull'utilizzo della base di Sigonella per l'invio di droni armati in Libia.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Erasmo PALAZZOTTO (SI-SEL), replicando in qualità di cofirmatario dell'interrogazione, si dichiara non soddisfatto della risposta ricevuta. Rileva che, nonostante le richieste, il Governo continua a non chiarire quel che intende fare in Libia. In particolare, ha in un primo momento annunciato e poi smentito l'impiego di 5.000 uomini, senza in ogni caso spiegare che cosa questi uomini dovrebbero fare e come verrebbero impiegati.
  Quanto alla base di Sigonella, osserva che è vero che è degli Stati uniti, ma è anche vero che si trova sul territorio italiano: se droni armati partissero da lì per colpire obiettivi in Libia, non si potrebbe dire che l'Italia non abbia responsabilità e non sia coinvolta. È quindi necessario che la scelta di consentire agli americani l'uso della base per la partenza di droni armati non sia assunta dal Governo in autonomia, ma sia discussa dal Parlamento. Tra l'altro, l'esperienza ha già dimostrato quanto siano imprecisi i bombardamenti attuati mediante droni, che hanno già ucciso un cooperante italiano e distrutto un ospedale di Medici senza frontiere. Non è accettabile che l'Italia si metta nelle condizioni di essere corresponsabile di altri possibili morti o di danni collaterali.
  In conclusione, esprime forte preoccupazione per le notizie che trapelano sui media circa un intervento militare in Libia, con la partecipazione, mai smentita, dell'Italia in una posizione preminente. Il suo gruppo ritiene infatti che nel contesto libico un intervento militare non potrebbe che peggiorare la situazione, dal momento che non servirebbe a stabilizzare il Paese, ma anzi lo consegnerebbe al terrorismo internazionale. Ribadisce che una scelta così importante, come quella dell'intervento armato, deve essere discussa dal Governo in Parlamento.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.40.

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