CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 febbraio 2016
594.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 17 febbraio 2016.

Audizione di rappresentanti della Corte dei conti nell'ambito dell'esame dello Schema di decreto ministeriale recante regolamento disciplinante lo schema tipo di bilancio consolidato delle amministrazioni pubbliche con le proprie aziende, società o altri organismi controllati (atto n. 252).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.40 alle 15.30.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 17 febbraio 2016. — Presidenza del vicepresidente Edoardo FANUCCI. – Interviene il viceministro delle politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero.

  La seduta comincia alle 15.40.

Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo, agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura (collegato alla legge di stabilità 2014).
C. 3119-A Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Susanna CENNI (PD), relatrice, ricorda che il provvedimento in titolo, nel nuovo Pag. 92testo risultante a seguito delle modifiche apportate in sede referente, è stato già esaminato nella seduta di ieri dalla Commissione bilancio, che ha espresso su di esso un parere favorevole con cinque condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione, nonché talune condizioni ed osservazioni. Rammenta, altresì, che in pari data la Commissione di merito ha quindi concluso l'esame del provvedimento approvando taluni emendamenti del relatore volti, da un lato, a recepire integralmente le condizioni formulate nel parere della Commissione bilancio ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, dall'altro, ad apportare talune marginali modifiche al testo che non appaiono comunque presentare profili problematici dal punto di vista finanziario, al pari delle correzioni di forma approvate dalla suddetta Commissione, ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del Regolamento della Camera dei deputati, nella medesima seduta. Alla luce delle predette considerazioni, propone pertanto di esprimere parere favorevole sul testo ora all'esame dell'Assemblea, ferma rimanendo l'opportunità di ribadire le condizioni semplici e le osservazioni formulate nel parere deliberato nella seduta del 16 febbraio e non recepite dalla Commissione di merito. Tanto premesso, formula quindi la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 3119-A Governo, approvato dal Senato, recante Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo, agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura (collegato alla legge di stabilità 2014),
   esprime sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE FAVOREVOLE

   con le seguenti condizioni:
    all'articolo 5, comma 3, quinto periodo, dopo le parole: competenti per materia aggiungere le seguenti: e per i profili finanziari;
    all'articolo 15, comma 2, quinto periodo, dopo le parole: competenti per materia aggiungere le seguenti: e per i profili finanziari;
   e con le seguenti osservazioni:
    all'articolo 6 si valuti l'opportunità di apportare le seguenti modificazioni:
   al comma 4, secondo periodo, sopprimere le seguenti parole: , decorso il quale il decreto legislativo può essere comunque adottato.
   aggiungere in fine il seguente comma: 4-bis. Il Governo, qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, ritrasmette il testo alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni, per il parere definitivo delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, da rendere entro un mese dalla data di trasmissione. Decorso il predetto termine, il decreto può essere comunque adottato in via definitiva dal Governo.

  All'articolo 8-septies si valuti l'opportunità di sostituire il comma 1 con il seguente: 1. I consorzi di garanzia collettiva dei fidi, iscritti nell'albo di cui all'articolo 106 del decreto legislativo 1o settembre 1993, n. 385, e successive modificazioni, e sottoposti alla vigilanza della Banca d'Italia, possono costituire in favore dello Stato o di altri enti pubblici garanzie fideiussorie per l'accesso delle imprese agricole e agroalimentari, in qualunque forma costituite, a finanziamenti previsti dalle disposizioni di attuazione della normativa europea.

  All'articolo 25 si valuti l'opportunità di apportare le seguenti modificazioni:
   al comma 2, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Qualora il termine per l'espressione dei pareri parlamentari scada nei trenta giorni che precedono la scadenza del termine per l'esercizio della delega o successivamente, quest'ultimo è prorogato di tre mesi.Pag. 93
   sostituire il comma 3 con il seguente: 3. Il Governo, qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, ritrasmette il testo alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni, per il parere definitivo delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, da rendere entro un mese dalla data di trasmissione. Decorso il predetto termine, il decreto può essere comunque adottato in via definitiva dal Governo.

  All'articolo 31 si valuti l'opportunità di sostituire la rubrica con la seguente: Disposizioni finanziarie».

  Il Viceministro Andrea OLIVERO concorda con la proposta di parere della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  Susanna CENNI (PD), relatrice, comunica che l'Assemblea ha trasmesso in data odierna il fascicolo n. 1 degli emendamenti, nonché gli ulteriori emendamenti 8-quater.300, 9.300, 15.300 e 25-sexies.300 della Commissione. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo sulle seguenti proposte emendative:
   Parentela 1.01, che innalza da 7 mila euro a 10 mila euro l'importo del volume d'affari dei produttori agricoli al di sotto del quale si applica l'esenzione dal versamento dell'IVA, provvedendo alla copertura del relativo onere, pari a 83 milioni di euro, mediante, tra l'altro, la soppressione dell'articolo 1, comma 68, della legge n. 208 del 2015. Al riguardo, reputa opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla congruità della quantificazione degli oneri e alla idoneità della copertura finanziaria;
   Schullian 8-bis.1, che è volta a modificare la disposizione di cui all'articolo 35, comma 3-bis, della legge n. 340 del 2000, concernente le controversie in materia di masi chiusi, con particolare riferimento all'esenzione dall'imposta di bollo, di registro e da ogni altra imposta e tassa e dal contributo unificato. Al riguardo, considera opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari derivanti dall'attuazione della proposta emendativa;
   Bosco 9.3, che modifica uno dei criteri e principi direttivi relativi alla delega al riordino e la riduzione degli enti, società e agenzie vigilati dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e per il riordino dell'assistenza tecnica agli allevatori e la revisione della disciplina della riproduzione animale, prevedendo che gli stanziamenti attualmente iscritti nel bilancio del medesimo Ministero per lo svolgimento delle competenze in materia ippica siano mantenuti a bilancio e assegnati agli organismi cui demandare l'organizzazione degli eventi ippici. Al riguardo, reputa opportuno acquisire l'avviso del Governo sul rispetto della normativa contabile, dal momento che la proposta emendativa appare derogare al principio di annualità del bilancio;
   Gagnarli 25-quinquies.3, 25-quinquies.4 e 25-quinquies.5, che prevedono, a vario titolo, una riduzione dell'accisa per i piccoli birrifici indipendenti, provvedendo alla copertura dei relativi oneri, diversamente quantificati, mediante corrispondente riduzione di tutte le dotazioni finanziarie di parte corrente del bilancio dello Stato iscritte nell'ambito delle spese rimodulabili ai sensi dell'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge n. 196 del 2009, con l'eccezione di talune specificate missioni di spesa. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Zaccagnini 25-sexies.1, che istituisce a decorrere dal 2016 presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il Fondo per il luppolo italiano, con una dotazione iniziale di 6 milioni di euro, volto a finanziare progetti di start-up e programmi di ricerca, provvedendo alla copertura del relativo onere mediante corrispondente riduzione del Fondo per il finanziamento di esigenze indifferibili di cui all'articolo 1, comma 199, della legge di stabilità per il 2015. Al riguardo, reputa Pag. 94opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Zaccagnini 25-sexies. 2, 25-sexies.3 e 25-sexies.4, che istituiscono a decorrere dal 2016 presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il Fondo per il luppolo italiano, con una dotazione iniziale rispettivamente di 6, 4 e 3 milioni di euro, volto a finanziare progetti di start-up e programmi di ricerca, provvedendo alla copertura del relativo onere mediante corrispondente riduzione del Fondo per il finanziamento di esigenze indifferibili che si manifestano nel corso della gestione, di cui all'articolo 1, comma 200, della legge di stabilità per il 2015. Al riguardo, reputa opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Guidesi 29-bis.10, che attribuisce la vigilanza sull'applicazione delle norme relative al contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne al Corpo forestale dello Stato, alle guardie ittiche volontarie dipendenti da associazioni nonché ai corpi di polizia giudiziaria dello Stato. Al riguardo, considera opportuno acquisire che il Governo chiarisca se all'attuazione della proposta emendativa possa farsi fronte nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

  Comunica, infine, che le restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea nonché gli ulteriori emendamenti 8-quater.300, 9.300, 15.300 e 25-sexies.300 della Commissione non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  Il Viceministro Andrea OLIVERO esprime parere contrario sulle proposte emendative segnatamente richiamate dalla relatrice. Esprime, inoltre, parere contrario sulle seguenti proposte emendative: Russo 1.4, in quanto suscettibile di determinare effetti fiscali indiretti, incidendo sull'applicazione della definizione di imprenditore agricolo; Bosco 1.12 e gli identici Guidesi 1.13 e Russo 1.14, in quanto suscettibili di affievolire i controlli fiscali con conseguenti effetti negativi in termini di gettito; Gallinella 1.03, attesa l'assenza di una puntuale verifica della compensatività tra copertura ed oneri. Esprime, infine, nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea nonché sugli ulteriori emendamenti 8-quater.300, 9.300, 15.300 e 25-sexies.300 della Commissione.

  Susanna CENNI (PD), relatrice, preso atto dei chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo, propone quindi di esprimere parere contrario sugli emendamenti 1.4, 1.12, 1.13, 1.14, 8-bis.1, 9.3, 25-quinquies.3, 25-quinquies.4, 25-quinquies.5, 25-sexies.1, 25-sexies.2, 25-sexies.3, 25-sexies.4 e 29-bis.10 e sugli articoli aggiuntivi 1.01 e 1.03, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, nonché di esprimere nulla osta sulle restanti proposte emendative trasmesse.
  Il Viceministro Andrea OLIVERO concorda con la proposta di parere formulata dalla relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 15.50.

ESAME AI SENSI DELL'ARTICOLO 123-BIS, COMMA 1, DEL REGOLAMENTO

  Mercoledì 17 febbraio 2016. — Presidenza del vicepresidente Edoardo FANUCCI.

  La seduta comincia alle 15.50.

Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali.
C. 3594 Governo.

(Esame per la verifica del contenuto proprio del disegno di legge e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

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  Edoardo FANUCCI, presidente, avverte che la Commissione è oggi convocata, ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 1, del Regolamento, per l'espressione del parere alla Presidenza della Camera sul disegno di legge n. 3594, «Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali». Ricorda che, ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 1, del Regolamento, il parere che la Commissione bilancio è chiamata ad esprimere alla Presidente della Camera ha la finalità di accertare se il provvedimento collegato non rechi disposizioni estranee al suo oggetto, così come definito dalla legislazione vigente in materia di bilancio e di contabilità dello Stato, nonché dalla risoluzione di approvazione del Documento di economia e finanza (o della relativa Nota di aggiornamento).
  Con riferimento a quanto previsto dall'articolo 123-bis, comma 1, del Regolamento, segnala che, con l'entrata in vigore della nuova legge di contabilità e finanza pubblica, è stata parzialmente innovata, rispetto alla legge n. 468 del 1978, la disciplina relativa al contenuto proprio dei disegni di legge collegati alla manovra finanziaria. In particolare, l'articolo 10, comma 6, della legge n. 196 del 2009 dispone che in allegato al Documento di economia e finanza (DEF) siano indicati gli eventuali disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica, ciascuno dei quali reca disposizioni omogenee per materia, tenendo conto delle competenze delle amministrazioni, e concorre al raggiungimento degli obiettivi programmatici fissati dal DEF, con esclusione di quelli relativi alla fissazione dei saldi, nonché all'attuazione del Programma nazionale di riforma, anche attraverso interventi di carattere ordinamentale, organizzatorio ovvero di rilancio e sviluppo dell'economia. Ricordo che la risoluzione con la quale la Camera ha approvato la Nota di aggiornamento del DEF 2015 (Doc. LVII, n. 3-bis e Allegati) ha inserito tra i «collegati» alla manovra di finanza pubblica un provvedimento recante «Deleghe al Governo per l'introduzione di misure strutturali di contrasto alla povertà».
  Segnala che il disegno di legge in esame si compone di un articolo, che prevede un intervento delegato volto ad ampliare le protezioni fornite dal sistema delle politiche sociali per renderlo più adeguato rispetto ai bisogni emergenti e più equo e omogeneo nell'accesso alle prestazioni, secondo i princìpi dell'universalismo selettivo, con particolare riferimento al contrasto alla povertà.
  Per quanto riguarda il concorso agli obiettivi programmatici, rileva che le disposizioni del provvedimento medesimo sono volte all'introduzione di una misura nazionale per il contrasto della povertà, da considerare livello essenziale delle prestazioni, alla razionalizzazione della normativa in materia di prestazioni di natura assistenziale o comunque sottoposte alla prova dei mezzi, anche rivolte a beneficiari residenti all'estero, fatta eccezione per le prestazioni legate alla condizione di disabilità e di invalidità del beneficiario, nonché al riordino della disciplina concernente il sistema di interventi e di servizi sociali, in modo da razionalizzare i trattamenti esistenti e riorganizzare il sistema di accesso alle prestazioni, per raggiungere gli auspicabili obiettivi equità e di efficacia nell'accesso e nell'erogazione delle prestazioni, e, pertanto, appaiono suscettibili di concorrere al conseguimento degli obiettivi programmatici.
  Sotto il profilo dell'omogeneità del contenuto, rileva che le disposizioni del disegno di legge, essendo volte ad ampliare le protezioni fornite dal sistema delle politiche sociali per renderlo più adeguato rispetto ai bisogni emergenti e più equo e omogeneo nell'accesso alle prestazioni, con particolare riferimento al contrasto alla povertà, risultano prevalentemente di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
  Tutto ciò considerato, ritiene che le disposizioni del disegno di legge risultino riconducibili alle materie individuate dalla risoluzione parlamentare di approvazione della Nota di aggiornamento del DEF 2015 e che lo stesso non rechi disposizioni Pag. 96estranee al suo oggetto, così come definito dalla legislazione vigente in materia di bilancio e di contabilità dello Stato.
  Nessuno chiedendo di intervenire, formula quindi la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
   esaminato il disegno di legge recante «Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali» (C. 3594);
   rilevato che l'articolo 10, comma 6, della legge n. 196 del 2009 dispone che in allegato al DEF sono indicati i disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica, ciascuno dei quali reca disposizioni omogenee per materia, tenendo conto delle competenze delle amministrazioni, e concorre al raggiungimento degli obiettivi programmatici fissati dal DEF, con esclusione di quelli relativi alla fissazione dei saldi, nonché all'attuazione del Programma nazionale di riforma, anche attraverso interventi di carattere ordinamentale, organizzatorio ovvero di rilancio e sviluppo dell'economia;
   preso atto dei contenuti della risoluzione con la quale la Camera ha approvato la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (DEF) 2015, che ha inserito tra i provvedimenti collegati alla manovra di finanza pubblica un provvedimento recante «Deleghe al Governo per l'introduzione di misure strutturali di contrasto alla povertà»;
   considerato che le disposizioni del disegno di legge in oggetto – conformemente a quanto indicato nel titolo del provvedimento e nella relazione illustrativa –, prevedendo un intervento delegato volto ad ampliare le protezioni fornite dal sistema delle politiche sociali per renderlo più adeguato rispetto ai bisogni emergenti e più equo e omogeneo nell'accesso alle prestazioni, secondo i princìpi dell'universalismo selettivo, con particolare riferimento al contrasto alla povertà, sono riferibili alla disciplina relativa al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali, e possono, pertanto, ricondursi prevalentemente alle competenze del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
   osservato che le disposizioni del provvedimento medesimo, pur presentando in alcuni casi carattere ordinamentale e organizzatorio, sono volte all'introduzione di una misura nazionale per il contrasto della povertà, da considerare livello essenziale delle prestazioni, alla razionalizzazione della normativa in materia di prestazioni di natura assistenziale o comunque sottoposte alla prova dei mezzi, anche rivolte a beneficiari residenti all'estero – fatta eccezione per le prestazioni legate alla condizione di disabilità e di invalidità del beneficiario – nonché al riordino della disciplina concernente il sistema di interventi e di servizi sociali, in modo da razionalizzare i trattamenti esistenti e riorganizzare il sistema di accesso alle prestazioni, e appaiono suscettibili di concorrere al conseguimento degli obiettivi programmatici fissati dal DEF 2015 e dalla relativa Nota di aggiornamento;
   ritenuto che le disposizioni del disegno di legge in esame siano pertanto riconducibili ai temi individuati dalla risoluzione parlamentare di approvazione della Nota di aggiornamento del DEF 2015;

RITIENE
  che il contenuto del disegno di legge C. 3594, «Delega recante norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali»:
   a) sia riconducibile alle materie individuate dalla risoluzione parlamentare di approvazione della Nota di aggiornamento del DEF 2015;
   b) non rechi disposizioni estranee al suo oggetto, così come definito dalla legislazione vigente in materia di bilancio e di contabilità dello Stato».

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  Rocco PALESE (Misto-CR), attesa la particolare rilevanza del provvedimento in titolo, anche sotto il profilo finanziario, chiede un rinvio della deliberazione sulla proposta di parere testé formulata dal presidente, al fine di meglio approfondirne i contenuti in relazione alle disposizioni recate dal disegno di legge di delega in esame.

  Laura CASTELLI (M5S) si associa alla richiesta testé avanzata dal deputato Palese, stante la necessità per i gruppi parlamentari di approfondire i contenuti del provvedimento.

  Maino MARCHI (PD) rileva come nella seduta odierna la Commissione bilancio sia esclusivamente chiamata ad esprimere il parere di propria competenza ai sensi dell'articolo 123-bis del Regolamento della Camera, e non già a pronunciarsi sugli aspetti di merito ovvero sui profili finanziari del provvedimento in esame. Tanto chiarito, ritiene tuttavia che, stante la rilevante portata delle deleghe in esso contenute, possa convenirsi con la richiesta formulata dai deputati Palese e Castelli di rinviare la deliberazione del suddetto parere ad altra seduta.

  Edoardo FANUCCI, presidente, precisa che, a termini regolamentari, il parere richiesto alla Commissione bilancio ai sensi dell'articolo 123-bis costituisce un passaggio di carattere esclusivamente procedurale, essendo di conseguenza preclusa in tale sede ogni discussione sul merito del provvedimento. Tanto chiarito, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta di domani.

  La seduta termina alle 16.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Programma di lavoro della Commissione per il 2016 – È il momento di andare oltre l'ordinaria amministrazione.
COM(2015)610 final.

Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2016 – 30 giugno 2017) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze neerlandese, slovacca e maltese.
15258/15.

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2016.
Doc. LXXXVII-bis, n. 4.