CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 gennaio 2016
581.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 27 gennaio 2016.

Audizione dei rappresentanti di Confindustria, nell'ambito della discussione della risoluzione 7-00851 Taranto, relativa alle iniziative per il mantenimento dello strumento del fattore di supporto delle piccole e medie imprese (SME Supporting factor) in materia di requisiti patrimoniali degli enti creditizi.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.40 alle 14.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 27 gennaio 2016. — Presidenza del presidente della VI Commissione Maurizio BERNARDO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 14.

7-00391 Alberti: Revisione della disciplina concernente l'obbligo di accettare pagamenti mediante carte di debito e misure a sostegno del commercio elettronico.
7-00433 Causi: Revisione della disciplina concernente l'obbligo di accettare pagamenti mediante carte di debito e misure a sostegno del commercio elettronico.
7-00465 Capezzone: Revisione della disciplina concernente l'obbligo di accettare pagamenti mediante carte di debito e misure a sostegno del commercio elettronico.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

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  Le Commissioni riunite proseguono la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata, da ultimo, nella seduta del 20 gennaio scorso.

  Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che, nel corso della precedente seduta di discussione congiunta delle risoluzioni, è stata riformulata la risoluzione 7-00433 Causi e il deputato Alberti ha provveduto a riformulare ulteriormente la sua risoluzione 7-00391.

  Il sottosegretario Enrico ZANETTI esprime parere favorevole sul testo riformulato della risoluzione 7-00433 Causi, a condizione che sia riformulato ulteriormente nel senso di sostituire, al terzo impegno, le parole: «ad assumere» con le seguenti: «a valutare» e di sostituire, al quarto impegno, la parola: «prevedere» con la seguente: «valutare la possibilità».
  Esprime invece parere contrario sulla risoluzione 7-00391 Alberti, nonché parere contrario sulla risoluzione 7-00465 Capezzone, evidenziando come taluni elementi contenuti in tale ultima risoluzione risultino ormai superati alla luce dell'evoluzione delle norme in materia di commercio elettronico.

  Dino ALBERTI (M5S) chiede al Sottosegretario di esprimere le motivazioni specifiche del parere contrario da lui espresso, in relazione a ciascun impegno contenuto nella sua risoluzione.

  Il sottosegretario Enrico ZANETTI esprime, con riferimento agli impegni contenuti alle lettere a), b) e c) contenuti nella risoluzione 7-00391 Alberti, la disponibilità del Governo a compiere un'ulteriore valutazione e approfondimento, mentre, in merito agli altri impegni, contenuti nelle lettere da d) a g), ribadisce il giudizio complessivamente negativo del Governo.

  Michele PELILLO (PD) avverte innanzitutto che la risoluzione 7-00433 Causi è stata sottoscritta da tutti i componenti del suo gruppo appartenenti alle Commissioni Finanze e Attività produttive e riformula quindi ulteriormente il testo della risoluzione stessa, nei termini indicati dal Sottosegretario (vedi allegato).
  Con riferimento alla risoluzione 7-00391 Alberti, nel condividere le considerazioni critiche del Sottosegretario, evidenzia come essa contenga numerose imprecisioni e aspetti discutibili, che ritiene gravi soprattutto in considerazione della rilevanza della materia trattata.
  In particolare, con riferimento all'impegno contenuto alla lettera a), con il quale si chiede di predisporre misure di monitoraggio preposte ad accertare le violazioni delle disposizioni a tutela dei consumatori realizzate nell'uso e nella gestione dei servizi relativi all’e-commerce, rileva come esso risulti superato dal decreto legislativo n. 21 del 2014, recante attuazione della direttiva 2011/83/UE sui diritti dei consumatori, contenente le nuove regole in materia di commercio elettronico.
  Stigmatizza quindi l'impegno contenuto alla lettera b), con il quale, non tenendo conto dell'assetto normativo in materia di acquisti effettuati tramite e-commerce stabilito dall'ordinamento comunitario si chiede la promozione delle certificazioni Netcomm (il Consorzio del commercio elettronico che garantisce l'affidabilità del sito e-commerce, cosiddetto «bollino blu»), in ambito nazionale, senza considerare che i consumatori possono effettuare acquisti a livello europeo e che dunque risulterebbe sostanzialmente inutile prevedere un «bollino blu» solo a livello italiano.
  Giudica inoltre estremamente rischioso il contenuto della lettera d) degli impegni, con la quale si chiede al Governo di escludere dall'obbligo di dotazione di strumenti di pagamento mediante POS tutte le nuove attività per un periodo non inferiore a due anni. Ritiene infatti che una previsione in tal senso comporterebbe il rischio di facilitare le operazioni di riciclaggio di denaro e di evasione fiscale, le quali vengono realizzate con maggiore incidenza proprio nella fase di start-up imprenditoriale.Pag. 9
  Rileva inoltre come risultino inattuabili gli impegni contenuti nelle lettere e) ed f) dell'atto di indirizzo, con i quali si chiede all'Esecutivo di imporre limiti nazionali al costo delle commissioni per le transazioni effettuate mediante l'utilizzo del POS e di porli a carico degli istituti bancari, rilevando come tale materia sia già regolata dall'Unione europea con il Regolamento (UE) 2015/751, che ha abbassato, con norma direttamente applicabile nei singoli Stati, le commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta, e come non sia quindi possibile adottare una diversa disciplina da attuare nel solo mercato italiano.
  Ribadisce, quindi, in linea generale, il giudizio fortemente negativo sulla risoluzione 7-00391 Alberti.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) ritiene assolutamente infondate le critiche sollevate dal deputato Pelillo e dal Sottosegretario sulla risoluzione 7-00391 Alberti, di cui è cofirmatario.
  In particolare, con riferimento alla richiesta, contenuta nella predetta risoluzione, di introdurre misure che riducano i costi a carico dei professionisti e delle micro e piccole imprese, soprattutto nella fase di avvio delle attività professionali e imprenditoriali, giudica stupefacente la posizione del Governo, il quale, pubblicamente, si dichiara a favore di misure a sostegno di tali categorie, salvo poi negare l'attuazione di qualunque intervento proposto in tal senso.
  Giudica inoltre incomprensibile e del tutto infondata l'opinione del deputato Pelillo circa il rischio che la proposta, contenuta nella lettera d) della risoluzione, di esentare dall'obbligo di accettare pagamenti tramite POS nei primi due anni di attività imprenditoriale, possa facilitare l'evasione fiscale e il riciclaggio di denaro, ricordando, in tale ambito, come, in modo del tutto illogico, il Governo abbia introdotto l'obbligo di accettare i pagamenti effettuati attraverso carte di debito senza prevedere alcuna sanzione per i trasgressori.
  Con riferimento all'impegno di cui alla lettera f) dell'atto di indirizzo, volto a chiedere la riduzione del costo delle commissioni per le transazioni effettuate mediante l'utilizzo del POS mediante l'introduzione di un limite massimo, ritiene che tale richiesta non possa dirsi soddisfatta dall'adozione del Regolamento richiamato dal deputato Pelillo. Rileva infatti come il predetto regolamento non si sia tradotto in una effettiva riduzione delle commissioni imposte dalle banche sui pagamenti elettronici e come persista quindi la necessità di un concreto intervento del Governo in tale direzione.
  Giudica quindi grave che l'Esecutivo, anziché valutare le reali esigenze sottese all'atto di indirizzo, abbia espresso un giudizio negativo che non si fonda in alcun modo su fatti ed elementi reali.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) ricorda in primo luogo come il suo gruppo abbia ritenuto di non presentare una risoluzione sulla materia in esame, posto che le questioni poste delle risoluzioni in discussione sono oggetto di dibattito parlamentare da molto tempo e che sia giunto il momento di adottare strumenti ben più incisivi.
  Al riguardo, nel rammentare, in particolare, che sulla materia è stata già discussa la risoluzione 7-00378 di cui era presentatore, approvata con il numero 8-00070, ritiene che lo strumento dell'atto di indirizzo risulti anacronistico rispetto all'evoluzione del dibattito sulle questioni connesse all'imposizione dell'obbligo di accettazione dei pagamenti effettuati tramite POS, essendo necessario un intervento di altra natura da parte del Governo, tale da realizzare una soluzione organica delle questioni poste.
  Nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Causi 7-00433, rileva in particolare come sulla materia in esame sarebbe stato utile intervenire nel corso dell'esame della legge di stabilità per il 2016, sottolineando come, invece, la maggioranza abbia sprecato tale occasione, adottando, anzi, misure che vanno nella direzione opposta.Pag. 10
  Preannuncia invece la sua astensione sulla risoluzione Alberti 7-00391. Giudica infatti negativamente la possibilità di esentare le imprese di nuova costituzione dall'obbligo di accettazione dei pagamenti effettuati tramite carte di debito, ritenendo che tale previsione possa porre le nuove attività in una posizione di sostanziale arretratezza. Al riguardo sottolinea come tali obblighi, sebbene comportino oneri e costi rilevanti, costituiscono pur sempre dei passi avanti in termini di modernizzazione del Paese.
  Auspica quindi che sulla materia il Governo intervenga al più presto attraverso un intervento normativo volto a regolare compiutamente la materia oggetto delle risoluzioni e a risolvere, in tale ambito, la questione degli eccessivi costi imposti a imprese e professionisti.

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE), nel sottolineare l'opportunità di incentivare l'utilizzo dei sistemi di pagamento anche attraverso la riduzione delle commissioni applicate sulle carte di debito, aspetti presenti nella risoluzione 7-00465, di cui è cofirmatario, dichiara di non comprendere le motivazioni del parere contrario espresso dal rappresentante del Governo su tutti gli impegni da esso recati. Invita quindi il Governo ad un supplemento di riflessione, affinché possa riconsiderare il parere contrario espresso sull'atto di indirizzo.

  Il sottosegretario Enrico ZANETTI, con riferimento alla questione, posta dal deputato Villarosa, circa la mancanza di sanzioni volte a punire la violazione dell'obbligo di ricevere pagamenti effettuati mediante carte di debito, fa presente come la questione sia stata affrontata nell'ambito della legge di stabilità 2016. A tale riguardo segnala come, secondo un'impostazione che ritiene condivisibile, nella predetta legge sia previsto che l'adozione del provvedimento recante misure in materia di sanzioni avvenga a seguito del regolamento dell'Unione europea che fissa il limite massimo delle commissioni applicabili ai pagamenti elettronici.
  Ribadisce quindi il parere complessivamente contrario sulla risoluzione Alberti 7-00391, nella quale ravvisa comunque la presenza di parti condivisibili, che tuttavia dovrebbero comunque essere riformulate sotto molti profili, nonché il parere contrario sulla risoluzione Capezzone 7-00465, la quale contiene significativi aspetti che si pongono in contrasto con scelte già effettuate dal Governo. Al riguardo, cita l'impegno con cui si chiede al Governo di innalzare l'importo minimo a partire dal quale si applica l'obbligo di accettare pagamenti elettronici, fissandolo a 50 euro, rispetto ai 30 normativamente previsti. Rileva quindi, in linea più generale, come tale ultimo atto di indirizzo, sebbene contenga elementi condivisibili, dovrebbe essere ampiamente riformulato, anche al fine di aggiornarlo alle recente evoluzione normativa intervenuta sulla materia dei pagamenti e del commercio elettronico.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) ribadisce che l'affermazione del deputato Pelillo secondo cui l'impegno di cui alla lettera d) della risoluzione Alberti, come ulteriormente riformulata, potrebbe facilitare il riciclaggio, risulta del tutto infondata, ritenendo che lo stesso deputato Pelillo debba fornire dati concreti per dimostrare che l'esclusione dell'obbligo di dotazione dei POS per i primi due anni delle nuove attività possa comportare tale effetto. Ritiene peraltro paradossale che sia un esponente del PD a formulare questa accusa, dopo che, poche settimane fa, nell'ambito della legge di stabilità 2016, il Governo sostenuto dallo stesso PD ha deciso di innalzare fino a 3.000 euro il limite all'uso di contanti, adottando una misura che, questa sì, potrebbe facilitare il riciclaggio e l'evasione fiscale. In tale contesto sottolinea inoltre come l'orientamento contrario espresso dall'Esecutivo e dalla maggioranza sulla risoluzione del gruppo M5S testimoni dell'assoluta indifferenza delle forze di Governo rispetto al fatto che ogni anno, a livello europeo, l'elevato costo delle commissioni per l'utilizzo dei POS assicura alle banche un Pag. 11maggiore introito pari a circa 10 miliardi di euro.

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE) dichiara la propria disponibilità a riformulare la risoluzione 7-00465 Capezzone, di cui è cofirmatario, sulla base dei rilievi espressi dal Sottosegretario. In tale prospettiva chiede quindi di rinviare il seguito della discussione degli atti di indirizzo, al fine di consentire le opportune correzioni al testo dell'atto di indirizzo.

  Gianluca BENAMATI (PD) ritiene che, al di là delle questioni di merito poste dai deputati intervenuti nella discussione, qualora vi sia la disponibilità dei gruppi presentatori a modificare il contenuto delle risoluzioni 7-00391 e 7-00465 e vi sia dunque l'opportunità di trovare una convergenza più ampia anche solo su alcuni punti, si possa rinviare alla prossima settimana la conclusione della discussione congiunta delle risoluzioni.

  Dino ALBERTI (M5S) concorda con la proposta, avanzata dal deputato Benamati, di rinviare il seguito della discussione delle risoluzioni.

  Maurizio BERNARDO, presidente, reputa opportuna la proposta del deputato Benamati di rinviare il seguito della discussione, al fine di consentire ai presentatori delle risoluzioni 7-00391 e 7-00465 di operare talune correzioni ai rispettivi testi, sulla base dei rilievi espressi dal Sottosegretario.

  Il sottosegretario Enrico ZANETTI non esprime alcuna contrarietà rispetto all'ipotesi di rinviare il seguito della discussione degli atti di indirizzo.

  Ignazio ABRIGNANI (Misto-ALA-MAIE) ringrazia per la disponibilità della maggioranza e del Governo a rinviare il seguito della discussione, onde consentire a tutti i gruppi interessati di compiere le necessarie valutazioni in merito ai rilievi formulati dal Sottosegretario sui testi delle risoluzioni 7-00391 e 7-00465, riservandosi di riformulare il testo della risoluzione di cui è cofirmatario, che auspica possa essere accettata dal Governo.

  Maurizio BERNARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito della discussione congiunta.

  La seduta termina alle 14.25.

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