CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 24 settembre 2015
510.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 87

RISOLUZIONI

  Giovedì 24 settembre 2015. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 9.10.

7-00475 Della Valle: Revisione delle disposizioni del decreto legislativo n. 59 del 2010 in materia di commercio ambulante su aree pubbliche.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Ivan DELLA VALLE (M5S) illustra la risoluzione a sua prima firma evidenziando, innanzitutto, che con il decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59 è stata recepita dall'Italia la c.d. «direttiva Bolkestein» (2006/123/CE) in materia di servizi del mercato interno. Con particolare riguardo al commercio ambulante sulle aree pubbliche, osserva che nel recepimento della direttiva si sono introdotti significativi limiti all'accesso e all'operatività nel settore, irrigidendo il sistema irrigidisce non essendo riconosciuta la dinamica di proroga automatica ai titoli autorizzatori scaduti, creando oggettive difficoltà operative agli oltre 160.000 operatori ambulanti e microimprese operanti nel settore. Aggiunge che il decreto di recepimento prevede anche le società di capitali fra i soggetti abilitati a richiede i titoli autorizzatori. Ciò comporterebbe l'ingresso nel settore del commercio ambulante della grande distribuzione e danneggerebbe le piccole imprese individuali e le società di persone che hanno investito in queste attività. Si tratta di un evidente errato recepimento della direttiva Bolkestein cui occorre porre rimedio, soprattutto in considerazione del fatto che negli altri Paesi europei le disposizioni della direttiva non sono state recepite in materia di commercio ambulante.
  Per quanto riguarda l’iter di esame della risoluzione in titolo, propone alla Commissione di svolgere un breve ciclo di audizioni al fine di approfondire le tematiche evidenziate.

  Luigi TARANTO (PD) osserva che nel testo della risoluzione manca un passaggio di rilievo: l'intesa definita in sede di Conferenza Stato-regioni nel mese di luglio 2012. Si propone un processo di valutazione dell'esclusione delle società di capitale dalla categoria degli operatori del Pag. 88commercio sulle aree pubbliche a ridosso dell'intesa maturata in sede di Conferenza Unificata. Atteso che il Governo potrà fare le opportune verifiche, la questione è stata più complessa e problematica della ricostruzione fornita dal collega Della Valle. Vi sono stati tentativi volti a esperire la possibilità di spazi di esonero dell'applicazione della direttiva Bolkestein in taluni settori. Sottolinea di non avere posizioni precostituite sulla possibilità di sondare la possibilità di ulteriori interventi. Ritiene, tuttavia, che sia opportuno tenere conto dell'accordo raggiunto in sede di Conferenza Unificata tra Stato e regioni.

  Stefano ALLASIA (LNA) dichiara di non condividere le considerazioni svolte dal collega Taranto. Ritiene che un'intesa raggiunta in sede di Conferenza Unificata tra le regioni non possa superare quanto stabilito in una direttiva europea che probabilmente è stata erroneamente recepita nel nostro ordinamento. Raccomanda un approfondito, ma celere esame della risoluzione presentata dal collega Della Valle che affronta, senza dubbio, una questione assai rilevante per il settore del commercio ambulante e concorda con l'opportunità di svolgere un breve ciclo di audizioni.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00703 Ricciatti: Iniziative normative volte alla tutela della figura professionale dell'agente di commercio.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Lara RICCIATTI (SEL) illustra la risoluzione a sua prima firma che affronta la problematica del contratto degli agenti di commercio monomandatari, questione che interessa direttamente circa 240 mila persone che percorrono mediamente 50 mila chilometri l'anno, concludendo operazioni di vendita per conto di aziende committenti che valgono il 60 per cento del prodotto interno lordo.
  Ricorda di aver presentato nello scorso mese di maggio l'interrogazione a risposta immediata n. 5-05579 in cui si chiedeva al Governo di intervenire tempestivamente attraverso apposite iniziative normative sull'annosa questione degli agenti di commercio. La sottosegretaria allo sviluppo economico Simona Vicari, prendendo atto della rilevanza della vicenda, aveva assicurato un approfondimento delle questioni poste. Evidenzia quindi che con la risoluzione in titolo chiede al Governo di avviare un tavolo di confronto con le amministrazioni competenti al fine di assumere iniziative normative volte a tutelare la situazione giuridica soggettiva della figura professionale dell'agente di commercio da fenomeni di vero e proprio abuso di dipendenza economica. Si chiede altresì al Governo di valutare iniziative normative volte a prevedere che, per gli agenti monomandatari che non riescano a raggiungere un reddito minimo lordo pari a tre volte la retribuzione lorda di un lavoratore dipendente di settimo livello del contratto di commercio, il contratto possa essere trasformato automaticamente in plurimandato. La risoluzione chiede infine un impegno del a valutare iniziative normative volte ad introdurre il divieto di modifica unilaterale del contratto di agenzia.

  Luigi TARANTO (PD) osserva che la risoluzione della collega Ricciatti ha sicuramente il merito di verificare l'impatto del ricorso al contratto di agenzia con le finalità elusive della sostanza di un rapporto di lavoro subordinato attraverso la forma del contratto di agenzia monomandatario. Tuttavia, esiste una sostanza e una forma in cui il ricorso al contratto di agenzia in monomandato risponde effettivamente ad esigenze di natura commerciale oppure a forme di organizzazione dell'attività agenziale: ad esempio, i rapporti che intercorrono tra case mandanti estere e agenzie di agenti di commercio, oppure l'organizzazione in forma societaria dell'attività degli agenti e rappresentanti Pag. 89di commercio. Sottolinea che l'istituto è costruito in larghissima parte per via di una disciplina contrattuale. Appare pertanto assai opportuna l'ipotesi di un ciclo di audizioni tra le parti firmatarie dei contratti perché aspetti sostanziali e gli equilibri su cui si è finora retta questa disciplina fanno parte della storia evolutiva di questi contratti. Ritiene che la risoluzione in discussione presenti aspetti delicati. In primo luogo, l'ipotesi di predeterminare una soglia di reddito minimo per legge in presenza della quale automaticamente il contratto di monomandato si trasforma in contratto di plurimandato deve essere considerata con attenzione, anche perché fino ad oggi la formula del monomandato è stata accompagnata da qualche elemento di maggior tutela. È opportuno pertanto evitare che vi sia una perdita di tutele a fronte di prospettive potenziali di rafforzamento della posizione di mercato di un soggetto presuntivamente debole che cessi dalla posizione di monomandatario e si trovi in quella – solo potenziale – di agente plurimandatario.

  Ludovico VICO (PD) ritiene che, in presenza di risoluzioni che affrontano tematiche di indubbio rilievo, anche il proprio gruppo debba presentare atti di indirizzo sulle materie trattate e auspica che la Commissione possa, come di consueto, svolgere un lavoro di approfondimento e di analisi anche attraverso le audizioni proposte dai primi firmatari.

  Ivan DELLA VALLE (M5S) ringrazia la collega Ricciatti per aver proposto con la sua risoluzione una tematica di indubbia importanza e preannuncia la presentazione, in tempi rapidi, di una risoluzione sulle medesima materia da parte del gruppo M5S, la quale affronti, se possibile, anche in maniera più ampia, le questioni evidenziate dalla risoluzione a prima firma Ricciatti.

  Roberto CAPELLI (PI-CD) desidera sottoporre all'attenzione della Commissione alcune riflessioni sulle questioni emerse dal dibattito fin qui svoltosi. Rileva innanzitutto come la figura professionale dell'agente di commercio monomandatario sia in una fase di notevole evoluzione e trasformazione in seguito all'avvento dell’e-commerce. Invita i colleghi a valutare con molta prudenza gli impegni della risoluzione in discussione, tenendo conto, oltre che dei benefit di cui godono gli agenti monomandatari, anche di alcune specificità della loro figura professionale. Si tratta in particolare dei contratti di agenzia applicati ai rappresentanti di aziende di infissi o di pneumatici che per la tipologia del loro lavoro sono configurabili più come artigiano che come agenti di commercio.
  In conclusione, ritiene opportuno svolgere un ciclo di audizioni per approfondire tutte le questioni sollevate relative al contratto degli agenti di commercio, ponendosi in una prospettiva rivolta al futuro di tale professione che, ribadisce, si è modificata radicalmente.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.35.