CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 agosto 2015
498.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 5 agosto 2015. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. — Interviene il Sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 14.05.

Ratifica ed esecuzione del Trattato di estradizione tra la Repubblica italiana e la Repubblica popolare cinese, fatto a Roma il 7 ottobre 2010.
C. 2620 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 15 luglio scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricorda che il relatore, onorevole Marazziti, in quanto non più componente della Commissione, è stato designato dal suo gruppo ad rem, anche per le successive fasi di esame presso l'Aula, in sostituzione dell'onorevole Fitzgerald Nissoli.
  Avverte, altresì, che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia e che la Commissione Bilancio ha preventivamente comunicato che esprimerà il proprio parere all'Assemblea.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Marazziti, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Cile sull'autorizzazione all'esercizio di attività lavorative dei familiari a carico del personale diplomatico, consolare e tecnico-amministrativo delle missioni diplomatiche e rappresentanze consolari, fatto a Roma il 13 dicembre 2013.
C. 3056 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 15 luglio scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Finanze, Attività produttive, Lavoro e Agricoltura e che la Commissione Bilancio ha preventivamente comunicato che esprimerà il proprio parere all'Assemblea.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Porta, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  Carlo SIBILIA (M5S), fa notare come si tratti del secondo provvedimento per cui viene conferito il mandato ad un relatore che non è presente ai lavori della Commissione. Aggiunge che, per quanto riguarda la precedente ratifica, il relatore non ne è più neppure membro.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, fa notare di aver già spiegato che, appunto per ovviare a tale difficoltà, nei confronti dell'onorevole Marazziti è stata effettuata dal suo gruppo una designazione ad rem.

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Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Cile, fatto a Roma il 16 ottobre 2007.
C. 3155 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 15 luglio scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Cultura e Attività produttive e che la Commissione Bilancio ha preventivamente comunicato che esprimerà il proprio parere all'Assemblea.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Porta, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Ministro dell'interno della Repubblica italiana e il Ministro dell'interno della Repubblica francese in materia di cooperazione bilaterale per l'esecuzione di operazioni congiunte di polizia, fatto a Lione il 3 dicembre 2012.
C. 3085 Governo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 15 luglio scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia e che la Commissione Bilancio ha preventivamente comunicato che esprimerà il proprio parere all'Assemblea.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Manciulli, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di San Marino, con Allegato, fatto a Roma il 5 marzo 2008.
C. 3157 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 15 luglio scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Cultura e Trasporti e che la Commissione Bilancio ha preventivamente comunicato che esprimerà il proprio parere all'Assemblea.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Arlotti, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.20.

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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 5 agosto 2015. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. — Interviene il sottosegretario agli affari esteri e della cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 14.20.

Documento di consultazione congiunto della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza – Verso una nuova politica europea di vicinato.
(JOIN(2015) 6 final).

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, e conclusione – Approvazione di un documento finale).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 20 maggio scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, ricorda che al termine dell'esame del provvedimento, la Commissione, ai sensi del comma 2 dell'articolo 127 del Regolamento, potrà esprimere in un documento finale il proprio avviso sull'opportunità di possibili iniziative. Tale documento è comunicato, a norma di Regolamento, dalla Presidente della Camera al Presidente del Senato e al Presidente del Consiglio. Infatti, il documento, unitamente alla risoluzione già approvata dalla 3a Commissione del Senato nella seduta del 16 giugno scorso, intende costituire il contributo del Parlamento italiano alla riflessione complessiva sulla Politica di vicinato, in vista della proposta di revisione della strategia di vicinato che sarà presentata in autunno dall'Alta Rappresentante Mogherini.

  Eleonora CIMBRO (PD), relatrice, illustra una proposta di documento finale (vedi allegato 1), sottolineando, in particolare, l'importanza e la serietà con cui è stato impostato il documento, frutto di un'analisi approfondita che è passata anche attraverso delle audizioni cui hanno partecipato gli Ambasciatori di Marocco, Egitto Giordania ed Ucraina, svolte nella sede del Comitato permanente sulla politica estera e relazioni esterne dell'Unione europea. Nel corso di tali audizioni è stato possibile acquisire il punto di vista di quei Paesi sulla Politica europea di vicinato, il cui ripensamento deve concretarsi in tre punti fondamentali: il superamento del principio more for more; una maggiore corresponsabilità e reciprocità, rinunciando a qualsiasi unilateralismo e dando ad essa nuova legittimità; il necessario coinvolgimento dei «vicini dei vicini».
  Il documento finale risponde dunque in modo pieno a quanto richiesto dall'Alta Rappresentante Mogherini come contributo per ridefinire la strategia della Politica di vicinato; in particolare, in esso si è cercato di distinguere con chiarezza dimensioni orientale e meridionale, la seconda essendo certamente per il nostro Paese, soprattutto per ragioni geografiche, di gran lunga la più rilevante. Sulla base dunque di esso, invita i membri della Commissione a fornire ulteriori spunti di riflessione.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA si associa alle considerazioni svolte dalla relatrice.

  Carlo SIBILIA (M5S), pur riconoscendo la rilevanza del documento proposto dalla relatrice, obietta che esso è espressione di un ben preciso orientamento parlamentare, e che occorreva una maggiore condivisione ed un maggior approfondimento. In particolare, evidenzia che in esso vengono acriticamente conservate alcune politiche dell'Unione europea che si sono pure rivelate evidentemente fallimentari.
  Primo luogo la posizione sull'Ucraina e sugli Accordi di Minsk, che ha portato a conseguenze catastrofiche rispetto agli intenti iniziali; secondo poi, la politica sui flussi migratori, a proposito dei quali sarebbe opportuno arrivare ad un superamento del regolamento Dublino III, che ha Pag. 42trasformato l'Italia nella prima vittima degli squilibri mediorientali, situazione che non può essere certamente risolta con la velleitaria operazione di intelligence EUNAVFOR MED appena approvata dalla maggioranza; in terzo luogo, dopo il recente accordo sul nucleare iraniano, il repentino «sdoganamento» di Teheran come partner costruttivo ed affidabile.
  In definitiva, afferma che la Politica europea di vicinato si è dimostrata un fallimento su tutta la linea. Nello specifico, la politica di isolamento della Russia a seguito dell'annessione della Crimea ha finito con l'isolare l'Europa, e l'Italia in particolare, a tutto vantaggio degli Stati Uniti in termini commerciali, nei tre settori agroalimentare, meccanico e aerospaziale. Basti il dato, citato dal vicepresidente della commissione affari esteri del Consiglio della Federazione Russa, in base al quale l'Italia avrebbe perduto negli ultimi mesi il 20 per cento circa di quel mercato, mentre si sarebbe registrato un aumento della presenza statunitense del 15 per cento. Sulla base di tali considerazioni, auspica un confronto diverso, che tenga conto delle posizioni delle diverse forze politiche.

  Vincenzo AMENDOLA (PD) ringrazia sentitamente la relatrice per l'importante documento presentato, frutto di un lavoro serrato svolto all'interno della Commissione, anche sulla base di un ricco ciclo di audizioni.
  Ciò detto, non può che condividere il giudizio sui risultati insoddisfacenti dalla Politica europea di vicinato a dieci anni dalla sua istituzione essa si è rivelata un fallimento. Sul fronte meridionale, si è passati dagli ambiziosi progetti del Processo di Barcellona e dell'Unione per Il Mediterraneo al più modesto Dialogo 5+5, e ciò mentre è evidente che i Paesi della sponda sud hanno più che mai bisogno di scambio e di appoggio. Sul fronte orientale, abbiamo avuto l'immane disastro rappresentato dalla guerra russo-ucraina, certamente non riconducibile a responsabilità dell'Unione europea ma che ha rappresentato per essa uno scacco.
  Per quanto riguarda l'Ucraina, in particolare, afferma che la posizione assunta dall'Europa e dall'Italia è stata senza alcun dubbio una posizione di principio: visto che, fra le altre cose, l'inviolabilità dei confini di Kiev era stata sancita da un accordo risalente agli anni novanta fra Russia, Ucraina ed Unione europea, che tutelava anche la base militare russa di Sebastopoli. Sottolinea come le relazioni internazionali siano sì fatte di interscambi commerciali, ma anche di diritto all'integrità territoriale per ogni Stato sovrano; e che comunque la pace con la Russia rappresenta uno degli obiettivi prioritari della politica estera dell'Unione.
  Prosegue affermando che è più che mai necessario darsi una lettura lucida dei gravi errori compiuti nell'ultimo decennio quanto alla Politica europea di vicinato, primo fra tutti – come affermato anche da Emma Bonino – quello di aver frettolosamente confuso in un unico calderone due realtà così diverse come quella meridionale e quella orientale. Dalla ripresa dei lavori in settembre, auspica che il documento in titolo possa essere il punto di partenza di una riflessione complessiva in divenire, tale da non ridurlo ad un semplice adempimento burocratico; e ciò particolarmente per quanto riguarda il versante mediterraneo, vista la gravità dei problemi che coinvolgono i grandi flussi migratori provenienti dal «sub-Maghreb».
  Per quanto riguarda l'Iran, fa riferimento alla visita presso il Senato del Ministro degli Affari esteri Mohammad Javad Zarif, nonché al viaggio recentemente svolto in Iran dal gruppo di amicizia italo-iraniano; e rileva che con quel Paese è più che mai necessaria una politica estera fondata sul dialogo e sulla cooperazione. Ciò non vuol dire, naturalmente, rinunciare a delle posizioni chiare, ad esempio, sulle dichiarazioni contro Israele di Mahmud Ahmadinejad, contro cui il suo gruppo si è sempre espresso con prudenza.
  Conclude preannunziando il parere favorevole del gruppo del Partito Democratico, Pag. 43ed esprime al tempo stesso l'augurio che in settembre possa partire una riflessione più approfondita.

  Guglielmo PICCHI (FI-PdL), nel ringraziare la relatrice, onorevole Cimbro, per il lavoro svolto, rileva, anche a nome del proprio gruppo, che se bisogna fornire una valutazione sintetica sulla politica estera europea occorre dire che essa, più che rivelarsi un fallimento, non c’è stata; e su quanto concorda con il collega Amendola.
  Raccomanda infine una maggiore attenzione per la situazione di alcuni Stati considerati «esigui» presenti sul territorio europeo, il Principato di Monaco, San Marino e Andorra, che sono interessati all'adesione all'Unione europea: si tratta di Stati sovrani, in una situazione economica del tutto coerente con gli standard europei. Pur ritenendo valido il percorso parlamentare fin qui compiuto, ritiene che taluni passaggi del documento destano perplessità e che comunque anche l'attività svolta dal Comitato non abbia sollecitato una partecipazione ampia da parte dei membri di questa Commissione. Conclusivamente, preannuncia il voto di astensione del suo gruppo.

  Paolo ALLI (AP) rileva come sia impossibile non notare, per quanto riguarda la gestione della politica estera europea, qualche segnale di miglioramento; e ciò tenendo conto della disastrosa eredità lasciata dalla precedente Alta Rappresentante, Catherine Ashton. Emblematico, da questo punto di vista, gli sembra il ruolo svolto da Federica Mogherini nella trattativa con l'Iran. C’è dunque molto da ricostruire, e il documento proposto gli sembra un passo importante in questa direzione, anche in vista della Conferenza interparlamentare, che si terrà a settembre sotto la presidenza lussemburghese.
  Per quanto riguarda la sicurezza, sottolinea una scarsa attenzione, all'interno di esso, nei confronti della NATO, che resta – al di là della ancora embrionale esperienza dei Battlegroups europei – il pilastro della difesa del nostro continente.
  Per quanto attiene infine all'Africa, evidenzia come lo sviluppo di quel continente rappresenti la vera carta strategica per risolvere il problema migratorio, e che si tratta di un tema che va senza dubbio maggiormente approfondito. Ciò detto, esprime apprezzamento per il documento in discussione, e preannunzia il voto favorevole del proprio gruppo.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA si associa alle considerazioni svolte dalla relatrice quanto alla revisione della Politica europea di vicinato. Relativamente invece alla politica estera europea nel suo complesso, fa presente come essa risenta di un framework normativo assai limitato, e che tuttavia, grazie anche agli sforzi del Governo italiano, essa ha registrato nel corso dell'ultimo anno grandi passi in avanti, precedentemente non ipotizzabili ad esempio in tema di immigrazione alla luce dei fatti di questi giorni in Francia e Regno Unito. Peraltro occorre ormai modificare alla radice il quadro giuridico complessivo.
  Per quanto riguarda gli Stati europei di ridotte dimensioni, rispondendo all'onorevole Picchi rileva come essi siano interessati, più che a una piena adesione, ad accordi di associazione. L'Italia si è molto spesa in proposito, specialmente per i suoi «vicini» San Marino e Monaco, e va detto che lo scoglio principale è sempre stato rappresentato dalla normativa di tipo fiscale. Per quanto riguarda l'adesione piena, maggiore urgenza riveste piuttosto il caso dei Paesi balcanici, e della Serbia in primo luogo.

  Eleonora CIMBRO (PD), relatrice, nel riprendere le fila dell'ampio dibattito appena svoltosi, sottolinea che quello in titolo è un documento di approfondimento, come risponde alle sollecitazioni dell'Alta Rappresentante Mogherini, che ha avviato una consultazione con diversi soggetti, istituzionali e non, allo scopo di ridefinire la Politica di vicinato. Inoltre, esso non attiene alla politica estera europea nel suo complesso, ma specificatamente ai due partenariati orientale e meridionale. Comprende dunque tutte le perplessità avanzate, ma i confini della discussione sono quelli appena esposti.Pag. 44
  Per quanto attiene ai rilievi avanzati dall'onorevole Alli sulla scarsa attenzione dimostrata per la NATO, li ritiene giustificati, e propone dunque di inserire, dopo le parole «la Russia o i Paesi del Golfo», l'espressione «nonché con organizzazioni multilaterali come la NATO».
  Rileva, infine, che numerose altre osservazioni sono già riprese, all'interno del documento in titolo, nelle premesse di carattere geopolitico.

  La Commissione approva la proposta di documento finale, come riformulata dalla relatrice (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 14.50.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 5 agosto 2015. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 14.50.

Sulla missione svolta in Libano e Giordania (16-19 novembre 2014).
Sulle missioni svolte a Tunisi (18-21 gennaio 2015; 28-30 marzo 2015; 13-15 luglio 2015).
Sulla missione svolta in Armenia (23-25 aprile 2015).
Sulla missione svolta a Milano presso EXPO 2015 (27-28 giugno 2015).
(Svolgimento e conclusione).

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che per ognuna delle missioni in titolo è stata predisposta una relazione di sintesi pubblicata in allegato al resoconto della presente seduta (vedi allegati 2, 3, 4, 5, 6 e 7).
  Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara svolte le comunicazioni in titolo.

  La seduta termina alle 14.55.

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