CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 luglio 2015
491.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 197

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 28 luglio 2015. — Presidenza del vicepresidente Bruno MOLEA. — Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gabriele Toccafondi, e la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo, Francesca Barracciu.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2015.
Atto n. 186.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto, rinviato nella seduta del 15 luglio 2015.

  Bruno MOLEA, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Ilaria CAPUA (SCpI), relatrice, illustra una proposta di parere con condizioni e osservazioni sul provvedimento in esame (vedi allegato). Osserva che, rispetto a quanto da lei annunciato nella scorsa seduta del 15 luglio, è stato aggiunto il riferimento – sia nelle premesse sia nelle condizioni della proposta di parere – al rafforzamento delle risorse dell'ASI e, proporzionalmente, all'INAF, le cui attività industriali in astrofisica spaziale sono complementari a quelle dell'Agenzia spaziale italiana.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) annuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere della relatrice. Assicura quindi che si impegnerà nella verifica che Pag. 198le puntuali condizioni espresse nel parere siano effettivamente ottemperate dal Governo.

  Manuela GHIZZONI (PD) osserva che – come rilevato anche dalla relatrice – i criteri in base ai quali sono stati effettuati tagli di risorse – in misura percentuale differenziata – nei confronti di molti enti beneficiari non sono stati chiaramente indicati dall'Esecutivo, tanto è vero che in una delle condizioni della proposta di parere della relatrice si chiede proprio che siano esplicitate le motivazioni che hanno determinato differenti riduzioni delle assegnazioni ordinarie per i diversi enti. Reputa inopportuno, in assenza di tali informazioni proporre l'incremento dell'assegnazione ordinaria prevista per il 2015 nei confronti di un solo nominato ente.

  Gianluca VACCA (M5S) reputa dettagliata e sostanzialmente condivisibile la proposta di parere della relatrice. Annuncia però l'astensione del suo gruppo: ciò per evidenziare il dissenso del Movimento 5 Stelle nei confronti della politica del Governo nello strategico settore della ricerca, che vede un'ulteriore riduzione di risorse, nonostante i continui appelli in senso contrario provenienti dal Paese e dagli organi parlamentari competenti in materia.

  Luigi GALLO (M5S) ricorda che il suo gruppo ha testé annunciato, nel corso della seduta appena terminata delle Commissioni riunite VII e X, l'imminente presentazione di una risoluzione alternativa a quella in discussione in tale sede relativa alle strategie per una politica spaziale sostenibile. Osserva quindi che in quel settore è opportuno un accorpamento in un unico ente dei vari soggetti pubblici coinvolti, anche al fine di un migliore utilizzo delle risorse assegnate.

  Ilaria CAPUA (SCpI), relatrice, offerti ulteriori ragguagli sulle diverse percentuali di riduzione sofferte dai vari enti, quanto all'INAF, si dichiara disponibile a modificare la sua proposta di condizione nel senso di auspicare che l'assegnazione ordinaria per il 2015 sia portata almeno al 96 per cento di quella prevista per questo ente per il 2014.

  Maria COSCIA (PD) chiede che il voto sul parere sia rinviato a domani.

  Il sottosegretario Gabriele TOCCAFONDI si impegna a far pervenire quanto prima alla Commissione gli ulteriori elementi utili richiesti nel corso della discussione. Espone inoltre che il Programma nazionale della ricerca 2014-2020 è stato inviato dal MIUR al CIPE, essendo quindi in fase di approvazione. Osserva, infine, che è obiettivo del MIUR il reperimento di risorse aggiuntive per la ricerca, in particolare con riferimento al fondo premiale del 7 per cento, pur ribadendo le difficoltà di compatibilità finanziaria di tale intendimento.

  Bruno MOLEA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Elenchi delle proposte di istituzione e di finanziamento di comitati nazionali e di edizioni nazionali per gli anni 2014 e 2015.
Atti nn. 191 e 192.

(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto degli atti in oggetto.

  Irene MANZI (PD), relatrice, illustra i due atti del Governo relativi all'istituzione e al finanziamento di comitati nazionali ed edizioni nazionali per gli anni 2014 e 2015. Ricorda, preliminarmente, che la legge n. 420 del 1997 ha inteso ricondurre a unità, attraverso un unico provvedimento a cadenza annuale, l'intervento statale a favore di comitati nazionali per lo svolgimento di celebrazioni e manifestazioni culturali di particolare rilevanza, nonché di edizioni nazionali. Pag. 199
  Ricorda quindi che, a questo fine, la legge ha previsto l'istituzione, presso il MIBACT, della «Consulta dei comitati nazionali e delle edizioni nazionali», alla quale ha affidato il compito di deliberare: sulla costituzione e organizzazione dei comitati nazionali per le celebrazioni o manifestazioni culturali, sull'ammissione al contributo finanziario statale e sulla misura dello stesso; sulla costituzione delle edizioni nazionali; sulla composizione e il finanziamento delle relative commissioni scientifiche. In base alla successiva legge 237 del 1999, ai fini indicati è stato autorizzato uno stanziamento annuale di 13 miliardi di lire (6.713.940 euro) a decorrere dal 2000.
  Aggiunge che, per quanto attiene la procedura di erogazione dei contributi ai comitati nazionali, la legge n. 420 del 1997 ha previsto che l'emanazione dell'elenco con le decisioni della Consulta sia preceduta dal parere delle Commissioni parlamentari competenti, da rendere entro 30 giorni. Il parere non è previsto per le edizioni nazionali, per le quali, tuttavia, il Ministro informa sempre le Commissioni delle scelte operate dalla Consulta. Le modalità di presentazione delle domande per i contributi sono state poi indicate con circolare n. 84 del 10 aprile 2006.
  Osserva poi che, in particolare, per l'istituzione di comitati nazionali, la circolare prevede che i richiedenti devono inviare una relazione tecnica recante: obiettivi e programma delle celebrazioni o della manifestazione culturale, con descrizione delle iniziative e indicazione di modalità, tempi e fasi di realizzazione; indicazione delle risorse finanziare necessarie, distinte per parti funzionali e fasi di attuazione; bilancio preventivo delle entrate e delle spese redatto in forma analitica; elenco delle istituzioni, enti e studiosi coinvolti nel programma, corredato delle relative adesioni; documentazione bibliografica recente e adeguata sul personaggio o sul tema proposto; proposte di designazione degli organi del comitato nazionale (presidente e segretario tesoriere).
  Specifica, inoltre, che saranno tenuti in considerazione gli eventi di cui ricorrano il primo o i successivi centenari, fatti salvi i casi di eccezionale rilevanza storico-culturale e sociale.
  Con riguardo ai tempi, precisa che le domande devono essere presentate l'anno precedente rispetto alla data della ricorrenza e all'inizio delle celebrazioni o manifestazioni da realizzare. Gli eventi devono concludersi entro tre anni dalla istituzione del comitato nazionale, salvo proroghe – fino ad un massimo di due anni – nei casi di eccezionale interesse e complessità organizzativa. Si prevede, infine, che entro il 31 gennaio i comitati ammessi a contributo debbano inviare al Ministero la relazione sui lavori svolti e il bilancio consuntivo delle spese effettuate, e che, per ogni comitato, il Ministero nomini un revisore dei conti.
  Ricorda inoltre che, per l'istituzione di edizioni nazionali, l'articolo 3 della circolare stabilisce che i richiedenti devono inviare una relazione contenente: piano generale dell'edizione nazionale, con l'indicazione dell'articolazione interna dell'edizione e del numero complessivo di volumi previsto; motivazione scientifica della proposta, in relazione allo stato degli studi e delle realizzazioni editoriali esistenti; risorse finanziarie complessivamente necessarie; elenco delle istituzioni e degli studiosi coinvolti, con le relative adesioni; durata dell'edizione nazionale. Per quanto concerne le domande di contributi, l'articolo 4 della circolare prevede, anzitutto, che sono ammesse al contributo le edizioni nazionali già esistenti alla data della sua emanazione. Stabilisce, inoltre, che le istanze di contributo devono essere corredate, tra l'altro: dal programma annuale dei lavori che si intende svolgere con il contributo richiesto; da una relazione dettagliata sull'attività svolta nell'anno precedente; dal bilancio preventivo delle spese redatto in forma analitica; dal conto consuntivo relativo all'anno precedente redatto in forma analitica e dettagliata; dell'elenco dei volumi pubblicati nell'anno precedente e di quelli in corso di stampa.
  Evidenzia poi che l'ultimo anno nel quale si è proceduto all'istituzione di un Comitato nazionale – ai sensi della legge Pag. 200n. 420 del 1997 – è stato, come accennato, il 2010: si è trattato del Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Camillo Benso Conte di Cavour, al quale sono stati destinati 182.000 euro. Perché un solo Comitato ? È stata la conseguenza della riduzione, a regime, degli stanziamenti degli stati di previsione delle amministrazioni centrali destinati ad enti, istituti, fondazioni e altri organismi per una quota pari al 50 per cento delle dotazioni del 2009, prevista dal decreto-legge n. 78 del 2010 (legge n. 122 del 2010), che ha affidato ai Ministri competenti la determinazione con decreto ministeriale del riparto delle risorse rimaste disponibili sui capitoli in questione. Per il 2011, lo schema di decreto presentato era stato poi ritirato dal Governo. Per gli anni successivi, non è pervenuto alle Camere alcuno schema.
  Rileva peraltro che, al contempo, alcuni comitati nazionali per celebrazioni di eventi sono stati istituiti con legge o con altra tipologia di atto. Ricorda, in particolare: la legge n. 206 del 2012, che ha inteso celebrare la figura di Giuseppe Verdi nella ricorrenza, nel 2013, del secondo centenario della sua nascita; la legge n. 63 del 2014, che ha previsto l'istituzione di un Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Alberto Burri, nel 2015; la costituzione, con D.P.C.M. 21 dicembre 2013, del Comitato promotore per le celebrazioni del Centenario dell'INDA; il decreto ministeriale del marzo 2014 istitutivo del comitato per le celebrazioni del 30o anniversario della scomparsa di Eduardo de Filippo.
  Aggiunge che, per il 2014, il MIBACT aveva comunicato la possibilità di presentare domanda per l'istituzione di nuovi comitati ed edizioni nazionali entro il 31 marzo, in considerazione della disponibilità di risorse. Al riguardo ricorda anche che, dopo che il decreto-legge n. 91 del 2013(legge n. 112 del 2013) ha previsto l'esclusione degli organismi operanti nei settori della tutela e della valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e delle attività culturali dall'applicazione delle disposizioni di riduzione degli organismi collegiali, affidando ad un decreto ministeriale la rideterminazione del numero dei componenti degli stessi organismi, al fine di una riduzione pari, almeno, al 10 per cento, era intervenuto il DM 6 giugno 2014 che, per la Consulta dei comitati e delle edizioni nazionali, ha previsto la riduzione del numero dei membri da 9 a 8. La Consulta è stata dunque ricostituita per il triennio 2015-2017 con DM 17 marzo 2015. Il 2 luglio 2015 sono stati trasmessi alle Camere i due schemi di decreto ora in esame.
  Lo schema n. 191 reca la ripartizione delle risorse disponibili per l'anno 2014, pari, complessivamente, a 223.491 euro e che allo schema sono allegati, fra gli altri, i verbali delle riunioni della Consulta del 16 aprile 2015 e del 29 maggio 2015, nonché la copia delle schede descrittive delle istanze esaminate. Dal verbale del 16 aprile 2015 risulta, anzitutto, che la Consulta ha deliberato di utilizzare principalmente, ai fini della scelta dei comitati nazionali da istituire, i criteri – individuati dalla circolare 84 del 2006 – relativi a: eventi di cui ricorra il primo o i successivi centenari, fatti salvi i casi di eccezionale rilevanza storico-culturale e sociale; presentazione del bilancio preventivo delle entrate e delle spese redatto in forma analitica; elenco delle istituzioni, degli enti e degli studiosi coinvolti nel programma culturale corredato dalle relative adesioni. Inoltre, la Consulta ha preliminarmente deliberato che alle richieste di istituzione di comitati meritevoli, ma ai quali non poteva essere assegnato uno stanziamento a causa della limitatezza dei fondi, potessero essere attribuite menzioni senza assegnazione di fondi. Dal verbale risulta, altresì, che nella medesima seduta sono state sottoposte all'attenzione della Consulta le schede istruttorie predisposte dall'Amministrazione del MIBACT, relative all'istituzione di 4 comitati nazionali. In particolare, si dà notizia che, essendo pervenute alla stessa Amministrazione molteplici richieste da parte di istituzioni ed enti locali per la celebrazione, nel 2015, del 750o anniversario della nascita di Pag. 201Dante Alighieri (dalle schede descrittive risulta che i proponenti siano stati due), è stata sottoposta al Ministro l'opportunità di costituire un comitato nazionale ed è stato costituito un gruppo di lavoro per la fissazione di un calendario di massima delle iniziative più rilevanti.
  Aggiunge che le altre schede istruttorie riguardano il centenario della morte di Alfredo d'Andrade, il centenario della morte di Clemente Grimaldi e il centenario della morte di Luigi Capuana. Rileva quindi che la Consulta ha accolto la proposta di istituzione del comitato nazionale per la celebrazione del 750o anniversario della nascita di Dante Alighieri – al quale ha attribuito un finanziamento di 100.000 euro – e del comitato nazionale per la celebrazione del centenario della morte di Luigi Capuana, al quale ha attribuito un finanziamento di 15.000 euro. Nella successiva seduta del 29 maggio 2015, la Consulta, esaminate le domande pervenute – che, tuttavia, non sono indicate nel verbale – ha deliberato l'istituzione dell'Edizione nazionale «Carteggi Verdiani» – alla quale ha attribuito un contributo di 18.000 euro – e dell'Edizione nazionale delle opere di Luigi Einaudi, alla quale ha attribuito un finanziamento di 10.000 euro. Inoltre, ha deliberato di rifinanziare 13 Edizioni nazionali già operanti – quali risultanti dal verbale indicato –, tra le quali sono stati complessivamente ripartiti 80.491 euro.
  Rileva poi che lo schema n. 192 reca la ripartizione delle risorse disponibili per l'anno 2015, pari, complessivamente, a 301.373 euro. Anche in tal caso, allo schema sono allegati, fra l'altro, il verbale della riunione della Consulta del 18 giugno 2015 e la copia delle schede descrittive delle istanze esaminate. Aggiunge che dal verbale risulta che alla Consulta è stato sottoposto l'elenco delle domande di istituzione di nuovi comitati nazionali e il relativo materiale istruttorio. Le domande ammonterebbero – in base a quanto risultante anche dalle schede descrittive – a 11 (delle quali 2 riferite alla stessa celebrazione, relativa al V Centenario della pubblicazione dell'Orlando Furioso; a seguito dell'intervento dell'Amministrazione del MIBACT, le due proposte sono poi confluite in un unico comitato). Dal verbale non emerge, invece, l'adozione di specifici criteri di valutazione, se non a supporto dell'esclusione di alcune domande. Aggiunge quindi che la Consulta ha accolto la proposta di istituzione di 3 nuovi comitati nazionali, a ciascuno dei quali ha attribuito un finanziamento di 70.000 euro. Si tratta dei comitati per le celebrazioni relative a: centenario della nascita di Aldo Moro; centenario della nascita di Giorgio Bassani; V centenario della pubblicazione dell'Orlando Furioso. Non ha, invece, accolto le ulteriori 7 domande. Il verbale indica, al riguardo, le motivazioni riferite a ciascuna esclusione e indica i 4 casi nei quali si è comunque decisa l'assegnazione del logo. Nella stessa seduta, la Consulta ha esaminato le domande di istituzione di nuove edizioni nazionali – che, in base a quanto risultante dal verbale, ammonterebbero a 3 – deliberando l'istituzione dell'Edizione nazionale «Opera Omnia di Grazia Deledda» – alla quale ha attribuito un contributo di 5.000 euro – e dell'Edizione nazionale degli scritti di Don Lorenzo Milani, alla quale ha attribuito un finanziamento di 20.000 euro, con la richiesta di rielaborazione del piano editoriale. Non ha, invece, accolto l'ulteriore domanda. Il verbale indica, al riguardo, la motivazione. Inoltre, ha deliberato di rifinanziare 10 Edizioni nazionali già operanti (delle quali 3 tra quelle rifinanziate nel 2014) – quali risultanti dal verbale indicato –, tra le quali sono stati complessivamente ripartiti 66.373 euro.
  Preannuncia il suo orientamento favorevole sui due provvedimenti all'ordine del giorno.

  Bruno MOLEA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 28 luglio 2015. — Presidenza del vicepresidente Bruno MOLEA. — Interviene la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo, Francesca Barracciu.

  La seduta comincia alle 14.40.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di San Marino, con Allegato, fatto a Roma il 5 marzo 2008.
C. 3157 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Mara CAROCCI (PD), relatrice, offerte in via preliminare talune nozioni di base sui servizi televisivi e distinto il prodotto televisivo libero (visibile in chiaro, da chiunque abbia acquistato un apparecchio) da quello a pagamento, rileva che, quanto agli operatori e quale che sia lo strumento, nei Paesi europei esiste sia un servizio pubblico radiotelevisivo sia la televisione commerciale e che esiste altresì un Piano europeo di frequenze, che assegna a ciascun Paese un determinato ammontare di frequenze. Alla Repubblica di San Marino, nel piano adottato a Ginevra nel 2006, sono state assegnate 5 frequenze proprie, tutte gestite da San Marino RTV, il servizio pubblico sanmarinese, di cui peraltro la RAI detiene il 50 per cento. Aggiunge che la RAI ritiene che sia utile per i propri scopi (acquisizione di pubblico, passaggio dall'analogico al digitale terrestre per la migliore trasmissione dei propri contenuti nelle regioni del nord-est, potenziale espansione nei Balcani) neutralizzare la potenzialità concorrenziale di questi canali e utilizzare, anzi, 3 di quei 5 direttamente. Per questo nel 2008 è stato siglato un accordo che prevede la cessione dell'uso di 3 canali contro il pagamento di circa 3 milioni di euro all'anno. San Marino ha ratificato subito l'accordo, l'Italia ancora no; ha nondimeno eseguito gli obblighi dell'accordo sulla base di decreti legge «proroga termini» alla fine di ciascun anno. L'accordo (all'articolo 4) prevede che la San Marino RTV possa entrare in consorzi volti alla diffusione della televisione satellitare per promuovere i contenuti della cultura e della lingua italiana.
  Osserva altresì che, secondo i propositi resi noti dal Ministero degli esteri, che promuove la ratifica dell'Accordo, esso si pone come continuazione e rafforzamento dell'accordo precedente, scaduto nel 2005, e mira a utilizzare le frequenze radiotelevisive assegnate alla Repubblica di S. Marino, necessarie per consentire la radiodiffusione attraverso il sistema digitale terrestre nei suoi territori limitrofi. L'obiettivo è di rafforzare la cooperazione reciproca in materia radio-televisiva fra le due società concessionarie del servizio pubblico, nell'interesse dello sviluppo culturale, economico e sociale dei due Stati ed, in particolare, delle realtà locali. Inoltre è prevista la possibilità di estendere il bacino di utenza, attraverso l'utilizzo del sistema di diffusione satellitare, con un progetto mirato prevalentemente all'area balcanico-adriatica. Si prevede che l'Accordo potrà incidere sul mercato sotto il profilo della possibilità di sviluppare l'ideazione e la realizzazione di programmi e contenuti per il potenziamento dei canali televisivi, radiofonici, satellitari, digitali terrestri e nuovi media, nonché di sviluppare progetti nei settori web ed individuare strategie di marketing più efficaci per potenziare la presenza sul mercato radiotelevisivo e multimediale, nonché per favorire la raccolta pubblicitaria.
  Aggiunge che è prevista la durata di cinque anni e il rinnovo tacito annuale, Pag. 203salvo denuncia con preavviso di due mesi. Rileva, infine, che l'articolo 5, comma 2, disciplina gli aspetti economico-finanziari stabilendo un ammontare forfettario relativo all'utilizzo da parte della RAI dei canali assegnati alla RSM, in base al Piano di assegnazione internazionale di Ginevra del 2006, fino alla scadenza dell'Accordo.
  Alla luce di quanto sopra, propone di esprimere parere favorevole sul provvedimento in esame.

  La Commissione approva.

  La seduta termina alle 14.50.

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