CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 giugno 2015
466.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 18 giugno 2015. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero.

  La seduta comincia alle 13.50.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, avverte che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
  Avverte inoltre che, su richiesta del Viceministro Casero, lo svolgimento delle interrogazioni Busin n. 5-05825 e Sottanelli n. 5-05827 è rinviato ad altra seduta.

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5-05823 Paglia: Controlli sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia indicate nei modelli 730 in caso di rimborso superiore a 4.000 euro.

  Giovanni PAGLIA (SEL) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il viceministro Luigi CASERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Giovanni PAGLIA (SEL) rileva, come, alla luce dei dati forniti nella risposta, entro il mese di giugno in corso dovrebbe considerarsi chiusa la questione relativa ai controlli concernenti le detrazioni indicate nei modelli 730 del 2014. Coglie quindi l'occasione per sollecitare il superamento di tale meccanismo di controllo, anche in considerazione del numero, relativamente basso, di controlli effettivamente svolti.

5-05824 Causi: Mantenimento della filiale di Taranto della Banca d'Italia.

  Ludovico VICO (PD) rinuncia a illustrare l'interrogazione, di cui è cofirmatario.

  Il viceministro Luigi CASERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Ludovico VICO (PD) rileva innanzitutto come la risposta del Sottosegretario si sia limitata a fornire elementi fattuali pubblici e, quindi, già noti, eludendo la questione centrale posta dall'interrogazione. Evidenzia infatti come essa fosse volta a conoscere, ferma restando l'autonomia della Banca d'Italia, la posizione del Governo circa la soppressione della sede della Banca d'Italia di Taranto. In tale contesto rammenta come, dagli atti del Consiglio superiore della Banca, emerga che la riorganizzazione territoriale delle filiali dovesse essere realizzata tenendo conto delle caratteristiche geografiche, demografiche ed economiche del territorio di riferimento (superficie, popolazione, PIL).
  Nel rilevare le caratteristiche del territorio della provincia di Taranto e dell'intera fascia ionica, nella quale risiedono circa 1 milione 200 mila cittadini e operano importanti realtà economiche, ritiene sia fondamentale una presenza della Banca d'Italia in tale area, al fine di assicurare la gestione e il controllo del contante da parte dell'operatore pubblico, in considerazione della presenza di radicate organizzazioni criminali.
  Si riserva quindi di chiedere ulteriori elementi all'Esecutivo su tale tematica, attraverso la presentazione di ulteriori atti di sindacato ispettivo, rilevando peraltro finora come le scelte in merito non possano ispirarsi esclusivamente a mere considerazioni di risparmio.

5-05826 Ruocco: Reintroduzione della possibilità di avvalersi dei servizi di home banking per la presentazione del modello di pagamento F24 con saldo finale pari a zero.

  Carla RUOCCO (M5S) rinuncia a illustrare la propria interrogazione.

  Il viceministro Luigi CASERO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Integrando quindi la risposta, sottolinea come il tema sollevato dall'atto di sindacato ispettivo risulti interessante e significativo per il Paese.
  A tale riguardo, rileva come, nel quadro del complessivo processo di semplificazione degli adempimenti tributari perseguito dalla delega per riforma del sistema fiscale, che costituisce una priorità del Governo, l'Esecutivo stia valutando concretamente la possibilità di reintrodurre uno strumento facile da usare per il contribuente, come quello dell’home banking per le compensazioni con delega F24 avente saldo finale pari a zero. Rileva, peraltro, come occorra risolvere la questione relativa alla copertura dei relativi oneri, che ritiene comunque possa essere individuata.

  Carla RUOCCO (M5S) si riserva di valutare le iniziative che il Governo assumerà Pag. 53concretamente in materia, alla luce delle dichiarazioni testé rese dal viceministro.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.10.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 18 giugno 2015. — Presidenza del presidente Daniele CAPEZZONE. – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero.

  La seduta comincia alle 14.10.

Schema di decreto legislativo recante misure per la crescita e l'internazionalizzazione delle imprese.
Atto n. 161.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 giugno scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, avverte che sono state presentate 14 proposte di modifica (vedi allegato 4) alla proposta di parere formulata dal relatore nel corso della precedente seduta di esame del provvedimento.

  Giovanni SANGA (PD), relatore, esprime parere contrario sulla proposta di modifica Pesco n. 1, esprime parere favorevole sulla proposta di modifica Carbone n. 2, esprime parere contrario sulla proposta di modifica Carella n. 3, mentre esprime parere favorevole sulla proposta di modifica Capezzone n. 4, a condizione che sia riformulata nei seguenti termini:

  «Dopo il numero 2) delle osservazioni inserire le seguenti:
  2-bis) con riferimento all'articolo 2 dello schema, il quale introduce, per le sole imprese che intendono effettuare investimenti nel territorio nazionale di ammontare non inferiore a trentamila euro e che abbiano «significative e durature ricadute sull'occupazione», lo strumento dell'interpello preventivo in merito al trattamento fiscale del loro piano di investimento, prevedendo al comma 2 che la risposta scritta e motivata dell'Agenzia delle entrate all'interpello è resa entro il termine di centoventi giorni, prorogabili, nel caso sia necessario acquisire ulteriori informazioni, di ulteriori novanta giorni, risulta evidente come un'attesa fino ad un massimo di centoventi giorni poco si concili con lo stimolo agli investimenti e con la celerità delle decisioni, soprattutto di imprenditori internazionali: valuti pertanto il Governo l'opportunità di ridurre il tempo concesso all'Agenzia delle entrate per rendere la risposta;
  2-ter) con riferimento all'articolo 2, comma 6, dello schema, laddove si prevede che il Ministero dell'economia e delle finanze, con proprio decreto, da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo, stabilisce le modalità applicative del nuovo interpello e che con successivo provvedimento dell'Agenzia delle entrate, da emanarsi entro ulteriori dieci giorni dall'entrata in vigore del predetto decreto ministeriale, viene individuato l'ufficio competente alla risposta e alla verifica circa la corretta applicazione della stessa, valuti il Governo l'opportunità di ridurre il tempo di emanazione del decreto ministeriale e di far decorrere dalla data di pubblicazione del decreto legislativo il termine per l'indicazione dell'ufficio competente all'accoglimento degli interpelli preventivi;».

  Esprime parere contrario sulla proposta di modifica Carella n. 5, mentre esprime parere favorevole sulla proposta Pag. 54di modifica Carbone n. 6, a condizione che sia riformulata nei seguenti termini:
  «Dopo il numero 2) delle osservazioni inserire la seguente:
  2-bis) con riferimento all'articolo 4 dello schema, il quale reca modifiche al regime di deduzione degli interessi passivi, relativamente alla previsione in tema di deducibilità degli interessi passivi delle società immobiliari, valuti il Governo l'opportunità di chiarire se la previsione normativa riguarda anche le società che effettuano operazioni di affitto di ramo d'azienda immobiliare;».

  Esprime parere contrario sulla proposta di modifica Carella n. 7, mentre esprime parere favorevole sulle proposte di modifica Carella n. 8, nonché Marco Di Maio n. 9 e n. 10. Esprime parere contrario sulle proposte di modifica Carbone n. 11, Carella n. 12 e Francesco Sanna n. 13, mentre esprime parere favorevole sulla proposta di modifica Marco Di Maio n. 14.

  Il viceministro Luigi CASERO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, accoglie la richiesta di riformulazione della sua proposta di modifica n. 4.
  Avverte inoltre che il presentatore ha accolto la richiesta di riformulazione della proposta di modifica Carbone n. 6 e che i presentatori hanno ritirato le proposte di modifica Carella n. 3, n. 5 e n. 7, Carbone n. 11, Carella n. 12 e Francesco Sanna n. 13.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge la proposta di modifica Pesco n. 1, approva le proposte di modifica Carbone n. 2, Capezzone n. 4, come riformulata, Carbone n. 6, come riformulata, Carella n. 8, Marco Di Maio n. 9, n. 10 e n. 14.

  La Commissione approva quindi la proposta di parere del relatore, come risultante dalle proposte di modifica approvate (vedi allegato 5).

Schema di decreto legislativo in materia di trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici.
Atto n. 162.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 giugno scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, avverte che sono state presentate 16 proposte di modifica (vedi allegato 6) alla proposta di parere formulata dal relatore nel corso della precedente seduta di esame del provvedimento (vedi allegato 7). Avverte inoltre che il relatore ha riformulato la sua proposta di parere (vedi allegato 8).

  Paolo PETRINI (PD), relatore, rileva come la riformulazione della sua proposta di parere accolga taluni dei rilievi, relativi all'opportunità di migliorare la fluidità del sistema telematico di trasmissione delle fatture e dei corrispettivi, estendendolo all'intera filiera e riducendo al minimo gli oneri gravanti sui contribuenti, contenuti nella proposta di modifica Pisano n. 1, per le parti non già comprese nella stessa proposta di parere.
  Rileva inoltre di aver espunto dalla sua proposta di parere la lettera f) delle osservazioni, concernente la problematica relativa agli accertamenti analitico induttivi sulla base di presunzioni semplici, in quanto ritiene che tale questione dovrà essere affrontata in altra sede.
  Passando quindi all'espressione dei pareri sulle proposte di modifica, esprime parere favorevole sulla proposta Pisano n. 1, la quale, come accennato in precedenza, risulta quasi tutta già compresa nella proposta di parere del relatore, a condizione che sia riformulata nei seguenti termini:

  «Dopo la lettera e) delle osservazioni inserire la seguente:
  e-bis) valuti il Governo l'opportunità di anticipare l'abrogazione del regime di cui Pag. 55all'articolo 1, commi da 429 a 432, della legge n. 311 del 2014 rispetto al termine previsto dall'articolo 7 dello schema di decreto, in quanto tale regime non offre sufficienti garanzie contro la possibile manipolazione dei dati e l'evasione fiscale.».

  Esprime parere favorevole sulla proposta di modifica Gebhard n. 2, a condizione che sia riformulata nei seguenti termini:

  «Dopo la lettera a) delle osservazioni inserire la seguente:
  a-bis) si preveda che l'Agenzia delle entrate elabori una codificazione universale delle causali IVA da utilizzare nella contabilità, al fine di agevolare l'inserimento dei dati ricevuti dai fornitori attraverso il sistema di interscambio, dal momento che l'attuale sistema non codificato comporta un notevole onere in fase di contabilizzazione della fattura ricevuta, onere il quale si eliminerebbe invece con l'inserimento di un apposito codice in fase di trasmissione della fattura stessa;».

  Invita al ritiro delle proposte di modifica Capezzone n. 3 e Paglia n. 4, mentre esprime parere favorevole sulle proposte di modifica Capezzone n. 5 e Sottanelli n. 6. Invita invece al ritiro delle proposte di modifica Sottanelli n. 7 e n. 8, esprime parere favorevole sulla proposta di modifica Capezzone n. 9, invita al ritiro della proposta di modifica Capezzone n. 10, esprime parere favorevole sulla proposta di modifica Capezzone n. 11 ed invita al ritiro delle proposte di modifica Sottanelli n. 12 e n. 13 nonché Capezzone n. 14.
  Esprime quindi parere favorevole sulla proposta di modifica Sottanelli n. 15, a condizione che sia riformulata nei seguenti termini:

  «Dopo la lettera e) delle osservazioni inserire la seguente:
  e-bis) con riferimento all'articolo 4, comma 1, dello schema di decreto, valuti il Governo l'opportunità di inserire anche la seguente lettera:
  «c) l'articolo 1, comma 1, lettera c), del decreto-legge 29 dicembre 1983, n. 746, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 1984, n. 17 (facoltà di effettuare acquisti o importazioni senza applicazione dell'imposta risultanti da dichiarazioni d'intento);»

  Invita infine al ritiro della proposta di modifica Capezzone n. 16.

  Il viceministro Luigi CASERO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, avverte che i presentatori hanno accolto le richieste di riformulazione delle proposte di modifica Pisano n. 1 e Gebhard n. 2. Avverte quindi di aver ritirato le proprie proposte di modifica n. 3, n. 10, n. 14 e n. 16.

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SCpI) accoglie la richiesta di riformulazione della sua proposta di modifica n. 15, ritirando inoltre le proprie proposte di modifica n. 7, n. 8, n. 12 e n. 13.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva la proposta di modifica Pisano n. 1, come riformulata, la proposta di modifica Gebhard n. 2, come riformulata, respinge la proposta di modifica Paglia n. 4, approva le proposte di modifica Capezzone n. 5, Sottanelli n. 6, Capezzone n. 9 e n. 11, nonché la proposta di modifica Sottanelli n. 15, come riformulata.

  Michele PELILLO (PD) esprime il proprio rammarico per l'eliminazione della lettera f) delle osservazioni contenuta nell'originaria formulazione della proposta di parere del relatore. Rileva infatti, come tale osservazione, volta a sottoporre al Governo l'opportunità di escludere la possibilità, per l'Amministrazione finanziaria, di svolgere gli accertamenti analitico-induttivi sulla base di presunzioni semplici nei confronti dei soggetti che aderiscono ai meccanismi di trasmissione telematica delle fatture e dei corrispettivi e che garantiscono la tracciabilità dei pagamenti, fosse ispirata ad una logica di buon senso.

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  Marco CAUSI (PD) condivide le considerazioni del deputato Pelillo e sottopone al relatore, che ringrazia per l'ottimo lavoro svolto, l'opportunità di mantenere la lettera f) delle osservazioni. Sottolinea infatti, come tale osservazione affronti una tematica di notevole interesse, sulla quale sussistono effettivamente posizioni diversificate, ma che merita comunque di essere approfondita ai fini dell'emanazione del decreto legislativo. In tale contesto ritiene che la predetta lettera f) potrebbe essere posta in votazione separatamente rispetto al resto della proposta di parere del relatore.

  Carla RUOCCO (M5S) ricorda preliminarmente come l'osservazione contenuta nella lettera f), espunta dalla proposta di parere del relatore, con riferimento all'articolo 3, invitasse il Governo a valutare l'opportunità di prevedere l'esclusione della possibilità, per l'Amministrazione finanziaria, di effettuare gli accertamenti analitico-induttivi, in favore dei soggetti che aderiscono ai meccanismi di trasmissione telematica delle fatture e dei corrispettivi.
  A tale proposito, sottolinea come le modalità di trasmissione telematica dei dati fiscali, concernendo la mera regolarità formale e la tracciabilità dei pagamenti, non possano far escludere la sussistenza di false fatturazioni o altre frodi fiscali.
  Ribadisce quindi il parere contrario del suo gruppo sulla predetta osservazione, la quale sarebbe volta a impedire all'Agenzia delle entrate di svolgere accertamenti sulle dichiarazioni effettuate dai contribuenti anche qualora tali accertamenti rispondessero a una logica di buon senso e fossero basati su circostanze fondate e concordanti.

  Paolo PETRINI (PD), relatore, ritiene di non modificare ulteriormente la propria proposta di parere, già riformulata, confermando la sua intenzione di non ricomprendervi la lettera f) delle osservazioni. Ritiene, infatti, preferibile affrontare tale questione in un'occasione futura, considerato anche che su tale questione si registra una diversità di posizioni, sia sotto il profilo politico, sia sul piano tecnico.

  Il viceministro Luigi CASERO sottolinea come la finalità sottesa allo schema di decreto legislativo sia quella di semplificare gli adempimenti a carico dei contribuenti, rafforzando al contempo la capacità di controllo e monitoraggio da parte dell'Amministrazione finanziaria. In tale prospettiva, sottolinea l'importanza di procedere in tale direzione senza compiere errori e fornendo risposte concrete ai contribuenti.
  Rileva, inoltre, come lo schema di decreto legislativo, dopo l'espressione del parere della Commissione, sarà nuovamente trasmesso alle Camere per l'espressione di un ulteriore parere parlamentare e come, in tale occasione, potranno essere valutati altri stimoli in materia. Ritiene quindi opportuno approvare la proposta di parere del relatore, come riformulata da quest'ultimo e come integrata dalle proposte di modifica approvate, ringraziando la Commissione per i numerosi spunti di riflessione in essa contenuti.

  Giovanni PAGLIA (SEL), nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, che ritiene migliorata grazie anche alla sua riformulazione, ribadisce la propria convinzione circa l'opportunità di proseguire nella direzione della progressiva estensione, attraverso incentivi, della trasmissione telematica dei dati di interesse fiscale. Ritiene, infatti, che tale meccanismo costituisca un valido strumento ai fini della semplificazione contabile, della riduzione dei costi di gestione degli adempimenti fiscali e, soprattutto del contrasto all'evasione IVA.
  Ricorda, a tale riguardo, di aver proposto la trasformazione dell'osservazione contenuta nella lettera b) della proposta di parere del relatore in una condizione, auspicando che il Governo presti la massima attenzione alle indicazioni contenute nella predetta lettera b), laddove si suggerisce l'introduzione, in uno scenario temporale di medio periodo, dell'obbligatorietà della trasmissione telematica dei Pag. 57dati di interesse fiscale. Sottolinea infatti come tale misura, che potrebbe essere adottata prima per la trasmissione dei dati dei corrispettivi e poi anche per i dati delle fatture, oltre a rafforzare gli strumenti di lotta all'evasione fiscale, potrebbe fungere da stimolo per l'innovazione tecnologica del Paese.

  Marco CAUSI (PD), nel preannunciare il convinto voto favorevole del gruppo PD sulla proposta di parere del relatore, come riformulata, ringrazia tutte le forze politiche per il contributo costruttivo fornito nel corso della discussione sullo schema di decreto.
  Evidenzia quindi come esso avrà certamente ricadute positive per il Paese nel medio periodo, in termini di semplificazione del rapporto tra fisco e contribuenti, di maggiore efficacia della lotta all'evasione fiscale, nonché come stimolo alla trasformazione delle infrastrutture tecnologiche utilizzate dalle imprese.
  Nel rilevare come la cornice normativa in tale ambito possa ritenersi completata, sottolinea l'importanza di verificare l'effettività implementazione nel tempo delle misure previste dallo schema di decreto, anche al fine di controllarne gli esiti in termini di costi per i cittadini e di incentivo allo sviluppo tecnologico del Paese. A tale proposito ritiene utile sviluppare un confronto anche con la Sogei, in qualità di soggetto tecnico di riferimento per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

  Carla RUOCCO (M5S), nel premettere l'esigenza di garantire che le nuove misure in materia di fatturazione elettronica non comportino maggiori costi a carico dei contribuenti in generale e, in particolare, per le piccole e medie imprese le quali opteranno per il sistema di fatturazione elettronica previsto dallo schema di decreto, rileva, al tempo stesso, come tale processo di evoluzione nei rapporti tra fisco e contribuente debba essere completato effettivamente in tempi abbastanza rapidi.
  Ritiene infatti che tale sistema costituisca un fattore positivo per il Paese, auspicando quindi che si proceda nella direzione intrapresa, stimolando e supportando i cittadini potenzialmente interessati al passaggio alla modalità di trasmissione e archiviazione elettronica dei dati fiscali.
  Con riferimento all'osservazione contenuta nella lettera f) espunta dalla proposta di parere del relatore, relativa all'opportunità di escludere la possibilità, per l'amministrazione finanziaria, di effettuare accertamenti analitico-induttivi nei confronti dei soggetti che aderiscono ai meccanismi di trasmissione telematica delle fatture, rileva come lo strumento dell'accertamento induttivo non costituisca un ostacolo alla compliance fiscale, e come esso, al contrario, costituisca un incentivo all'adozione di comportamenti corretti, da parte delle imprese, nelle loro transazioni commerciali.

  Il viceministro Luigi CASERO, nel sottolineare il notevole apporto fornito dalla Commissione nell'esame dello schema di decreto, evidenzia come quest'ultimo persegua tre obiettivi fondamentali. In primo luogo semplificare il lavoro delle imprese, intervenendo sugli aspetti dell'infrastruttura telematica del Paese e sull'implementazione di un meccanismo di archiviazione delle fatture che non comporti costi per le imprese stesse.
  Sotto un secondo profilo il provvedimento punta a rendere i controlli fiscali più efficaci e rapidi, ma al tempo stesso meno invasivi, attraverso l'ampliamento delle possibilità di controllo in remoto da parte dell'amministrazione. Da un ulteriore punto di vista lo schema di decreto intende costituire un fattore di modernizzazione del Paese, garantendo il funzionamento del nuovo sistema di trasmissione e archiviazione, attraverso interventi che riguardino la disponibilità di software efficienti e la connettività telematica di tutte le aree del territorio nazionale.

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  La Commissione approva la proposta di parere del relatore, come riformulata e come risultante dalle proposte di modifica approvate (vedi allegato 9).

  La seduta termina alle 14.40.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

INTERROGAZIONI

5-05778 Pesco: Presupposti in base ai quali il dottor Girolamo Pastorello riveste la carica di direttore centrale del personale dell'Agenzia delle entrate.

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2013/34/UE relativa ai bilanci d'esercizio, ai bilanci consolidati e alle relative relazioni di talune tipologie di imprese, recante modifica della direttiva 2006/43/CE e abrogazione delle direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE, per la parte relativa ai conti annuali ed ai conti consolidati delle banche e degli altri istituti finanziari, nonché in materia di pubblicità dei documenti contabili delle succursali, stabilite in uno Stato membro, di enti creditizi ed istituti finanziari con sede sociale fuori di tale Stato membro, e che abroga e sostituisce il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 87.
Atto n. 172.

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