CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 febbraio 2015
395.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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SEGUITO DELLE COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 25 febbraio 2015. — Presidenza del Presidente Ignazio LA RUSSA.

  La seduta comincia alle 13.10.

Sul conflitto d'attribuzioni di cui all'ordinanza della Corte costituzionale n. 286 del 2014.

  La Giunta riprende la trattazione della questione in titolo, rinviata da ultimo il 18 febbraio 2015.

  Ignazio LA RUSSA, Presidente, ricorda che la Giunta è chiamata ad esprimere i propri elementi di valutazione in vista delle conseguenti determinazioni dell'Ufficio di Presidenza e dell'Assemblea sul conflitto di attribuzione elevato dal tribunale di Prato e dichiarato ammissibile con ordinanza della Corte Costituzionale n. 286 del 2014.
  Il termine per la costituzione della Camera dei deputati nel giudizio scade il prossimo 14 marzo.
  Evidenzia, al riguardo, che la funzione di quest'organo, pur di carattere consultivo, rappresenta nella prassi un punto di riferimento fondamentale per le determinazioni dell'Istituzione parlamentare. Infatti, nei precedenti di questa legislatura, l'orientamento della Giunta ha sempre condizionato in modo decisivo le successive deliberazioni.
  Ricorda, altresì, di aver proposto, nella scorsa seduta, che la Giunta esprima un orientamento favorevole alla costituzione in giudizio, proposta ispirata al principio secondo cui – ogni qual volta la Giunta sia chiamata a fornire propri elementi di valutazione in tema di conflitti di attribuzione – sia opportuno pronunciarsi sempre per la difesa in giudizio della deliberazione assunta a suo tempo dall'Assemblea. Per la verità, in questa legislatura, a differenza di quanto avvenuto in passato, le scelte in questo ambito sono state assunte, di volta in volta, previa valutazione di merito in ordine alla deliberazione parlamentare oggetto del giudizio costituzionale. A suo giudizio tale impostazione non è però convincente: in questa sede, infatti, prescindendo da ogni giudizio di merito e, dunque, dovrebbe prevalere l'idea che è solo partecipando al giudizio la Camera possa rappresentare le argomentazioni poste a fondamento delle decisioni Pag. 5assunte, consentendo così alla Corte di poter disporre di tali elementi nel momento in cui è chiamata a decidere sul conflitto.

  Anna ROSSOMANDO (PD) dichiara, a nome del Gruppo, il voto favorevole sulla proposta illustrata dal presidente.
  Desidera, al riguardo, premettere che il criterio in base al quale assumere un orientamento in ordine alla costituzione della Camera dei deputati nei giudizi relativi ai conflitti di attribuzione – come opportunamente evidenziato dal presidente La Russa – non può fondarsi su un riesame nel merito della vicenda oggetto della originaria pronuncia parlamentare. Peraltro, ricorda che nel caso di specie, quest'ultima è stata assunta con l'astensione del suo Gruppo nella scorsa legislatura.
  A suo avviso, tuttavia, ogni decisione sulla costituzione in giudizio non possa discendere da alcuna forma di automatismo. Tanto ciò è vero che, di volta in volta, si richiede una specifica deliberazione degli organi parlamentari volta a verificare se sia opportuna la costituzione in giudizio dell'organo parlamentare o se, al contrario, essa sia inopportuna in quanto si interverrebbe a difendere dinnanzi alla Corte precedenti decisioni assunte in palese contraddizione con la consolidata giurisprudenza costituzionale (quali, ad esempio, deliberazioni di insindacabilità, non riconducibili in alcun modo ad atti funzionali ovvero con cui si attribuiscono fatti determinati in ipotesi pregiudizievoli dell'altrui onorabilità).
  Tale valutazione, nel caso di specie, conduce a ritenere opportuna la costituzione in giudizio della Camera, analogamente a quanto avvenuto in relazione ad un precedente giudizio per conflitto di attribuzione riferito al medesimo parlamentare ed esaminato anch'esso nel corso di questa legislatura.
  Precisa, infine, che la decisione di costituirsi in giudizio non determina oneri aggiuntivi in quanto la Camera potrà avvalersi dell'Avvocatura interna.

  Francesca BUSINAROLO (M5S) evidenzia che la deliberazione odierna non interviene sulla questione relativa alle ragioni giustificative dell'istituto dell'insindacabilità parlamentare, su cui il MoVimento 5 Stelle ha posizioni critiche ampiamente note, ma riguarda esclusivamente una scelta della Camera nella sua qualità di «parte» processuale. Non ravvisando, quindi, elementi ostativi alla possibilità che l'Istituzione parlamentare partecipi al giudizio costituzionale offrendo il proprio contributo nel giudizio davanti alla Corte costituzionale, dichiara l'astensione del suo Gruppo.

  La Giunta approva la proposta del presidente con 9 voti favorevoli e 3 astensioni.

  Ignazio LA RUSSA, Presidente, comunica che riferirà l'esito della votazione testé svolta alla Presidente della Camera.

DELIBERAZIONI IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ

Richiesta di deliberazione pervenuta dal tribunale di Ascoli Piceno nell'ambito del procedimento penale (n. 3119/13 RGNR – n. 3091/13 MOD 20) nei confronti di Amedeo Ciccanti, deputato all'epoca dei fatti (doc. IV-ter, n. 14).
(Rinvio del seguito dell'esame).

  Ignazio LA RUSSA, presidente, avverte che, ove non vi siano obiezioni, la trattazione della richiesta in titolo proseguirà nel corso della prossima seduta, ove non giungano notizie dall'interessato in ordine all'esperimento di un tentativo di composizione stragiudiziale della lite.

  La Giunta concorda.

  La seduta termina alle 13.25.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI