CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 gennaio 2015
370.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 15 gennaio 2015. — Presidenza del Presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il viceministro della giustizia Enrico Costa.

  La seduta comincia alle 14.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto, a norma dell'articolo 1, comma 1, lettera m), della legge 28 aprile 2014, n. 67.
Atto n. 130.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 14 gennaio 2015.

  Donatella FERRANTI, presidente, ricorda che ieri è stata svolta la relazione dall'onorevole Ermini e che la prossima settimana si svolgeranno delle audizioni.

  Vittorio FERRARESI (M5S) preannuncia la richiesta di alcune audizioni.

  Donatella FERRANTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.05.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 15 gennaio 2015. — Presidenza del Presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il viceministro della giustizia Enrico Costa.

  La seduta comincia alle 14.05

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Istituzione della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e delle direzioni distrettuali antiterrorismo.
C. 1609 Dambruoso.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 gennaio 2015.

  Donatella FERRANTI, presidente, ricorda che sono stati presentati emendamenti al provvedimento in esame (vedi allegato al Bollettino delle Giunte e delle Commissioni dell'8 gennaio 2015). Avverte che il deputato Giulia Sarti ha ritirato tutti gli emendamenti presentati, per cui rimangono da esaminare solo due emendamenti presentati da deputati del gruppo SEL, che peraltro non apportano modifiche sostanziali al testo.

  Daniele FARINA (SEL) ritira gli emendamenti 2.2 e 3.2.

  Il viceministro Enrico COSTA, dopo aver sottolineato che il Governo ritiene di estremo interesse l'oggetto della proposta di legge in esame, chiede alla Commissione di sospendere per quindici giorni l'esame della medesima, al fine di poter concludere l'istruttoria in atto in merito a tale oggetto. All'esito di questa verifica il Governo valuterà quali iniziative, anche eventualmente di natura legislativa, intraprendere. Ricorda che nei giorni scorsi sul tema del raccordo giudiziario delle indagini in materia di terrorismo si è tenuto un incontro tra i Ministri della Giustizia e dell'Interno al quale hanno partecipato procuratori distrettuali interessati da una eventuale riforma, proprio per valutare quale sia la struttura migliore da realizzare. Chiede quindi di non procedere per quindici ad alcuna votazione.

   Donatella FERRANTI, presidente, rileva che in questa fase, considerato che sono stati ritirati tutti gli emendamenti presentati, non vi è alcuna deliberazione da fare finché non si siano espresse le Commissioni competenti in sede consultiva sul testo originario della proposta di legge in esame. Vi sono quindi due strade che possono essere intraprese: chiedere alle Commissioni competenti il parere sul testo della proposta di legge, al quale non risultano più essere presentati emendamenti, ovvero attendere i quindici giorni chiesti dal Governo e verificare successivamente come procedere in base alla eventuale circostanza che il governo abbia presentato nel frattempo degli emendamenti. Chiede al relatore ed ai rappresentanti dei gruppi di esprimere il loro orientamento alla luce della richiesta del Governo.

  Stefano DAMBRUOSO (SCpI), relatore, dopo aver ricordato che anche nel corso delle audizioni sia i magistrati che i rappresentanti delle forze di polizia sentiti hanno rimarcato come da venticinque anni sia iniziata una discussione sul tema oggetto della proposta di legge in esame ed aver sottolineato che nel corso dell’iter legislativo avviato il 28 novembre del 2013 il Governo non abbia mai ritenuto di intervenire per porre delle questioni o formulare delle soluzioni, esprime l'avviso che la Commissione non debba sospendere i propri lavori, chiedendo il parere sul testo alle Commissioni competenti.

  Donatella FERRANTI, presidente, ritiene che una soluzione che tenga conto tanto dell'esigenza del Governo che delle prerogative della Commissione possa essere la richiesta del parere alle Commissioni competenti con l'impegno di non concludere l'esame in sede referente prima di quindici giorni anche nel caso in cui i pareri dovessero pervenire prima. Naturalmente qualora la Commissione dovesse modificare successivamente il testo a causa dell'approvazione di emendamenti del Governo nel frattempo eventualmente presentati verrebbe chiesto un nuovo parere alla medesime Commissioni.

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  Stefano DAMBRUOSO (SCpI), relatore, dichiara di condividere la soluzione appena prospettata dal presidente.

  Giulia SARTI (M5S), Nicola MOLTENI (LNA), Daniele FARINA (SEL), Walter VERINI (PD) concordano con il Presidente.

  Donatella FERRANTI, presidente, preso dell'orientamento della Commissione, avverte che il testo della proposta di legge sarà trasmesso alle Commissioni competenti per il parere e che comunque tale proposta di legge non sarà posta all'ordine del giorno della Commissione prima di quindici giorni, così come chiesto dal Governo. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 15 gennaio 2015. — Presidenza del Presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il viceministro della giustizia Enrico Costa.

  La seduta comincia alle 14.15.

5-04374 Rossomando: Sui progetti sperimentali per promozione dell'attività lavorativa in carcere.
5-04409 Iori: Sui progetti sperimentali per promozione dell'attività lavorativa in carcere.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

  Il viceministro Enrico COSTA risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Anna ROSSOMANDO (PD) si dichiara parzialmente soddisfatta in quanto la risposta del Governo serve a capire in quale modo si stia muovendo il DAP sul tema oggetto dell'interrogazione. Dalla risposta risulta anche chiaro che comunque il progetto in questione è stato sempre considerato sperimentale e finalizzato a determinati obiettivi. È da considerare positiva anche la circostanza che presso il Ministero della Giustizia sia in atto una istruttoria per vedere come non disperdere il patrimonio conoscitivo, ma anche e specialmente professionale, sviluppato nel corso del progetto. Ritiene che sia di fondamentale importanza che l'istruttoria non si basi su meri parametri economici, ma tenga conto che i progetti sul lavoro nelle carceri sono un fondamentale strumento di recupero e rieducazione del detenuto. Conclude sottolineando l'esigenza che siano previsti nuovi strumenti volti ad assicurare un adeguato impiego dei detenuti in attività lavorative, considerato anche che in tal modo si abbatte drasticamente l'eventualità di recidiva.

  Vanna IORI (PD) si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del Governo. Ritiene, ad esempio, positiva l'emanazione nel luglio scorso di un decreto ministeriale concernente il regolamento recante sgravi fiscali e sgravi contributivi a favore di imprese che assumono lavoratori detenuti per periodi non inferiore a trenta giorni, in quanto si tratta comunque di uno strumento che servirà a promuovere il lavorio nelle carceri. A tale proposito, pur ricordando che nei giorni scorsi il direttore del DAP ha rilasciato una intervista nel quale ha espresso apprezzamenti a favore del progetto oggetto dell'interrogazione, ritiene che, a fronte delle difficoltà rappresentate dal Governo nel replicare il progetto che scade proprio oggi, non ci si debba fossilizzare sulla esperienza fatta, ma si debbano trovare nuove soluzioni che consentano comunque di dare al lavoro in carcere quel ruolo fondamentale che deve avere nel percorso rieducativo del detenuto. Ora occorre non disperdere l'esperienza fatta dai detenuti che grazie al progetto in scadenza hanno potuto avere una esperienza lavorativa nelle carceri.
  Ritiene che sia di fondamentale importanza che il Ministero della Giustizia faccia Pag. 25un monitoraggio del numero dei detenuti coinvolti in esperienze lavorative, delle attività svolte, dei compiti affidati e specialmente dei casi di recidiva da parte di tali detenuti. Una volta acquisiti questi dati sarà più facile trovare delle soluzioni adeguate che garantiscano ai detenuti di poter lavorare nelle carceri, in una ottica di rieducazione e di reinserimento nella società.

  Donatella FERRANTI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi e per un maggiore contrasto del fenomeno corruttivo, oltre che all'ordinamento penitenziario per l'effettività rieducativa della pena.
C. 2798 Governo.

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