CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 2 ottobre 2014
308.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 2 ottobre 2014. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il sottosegretario di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.
Atto n. 103.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 1o ottobre 2014.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che il relatore ha presentato una proposta di parere (vedi allegato 1) e che il gruppo Movimento 5 Stelle ha presentato una proposta alternativa di parere (vedi allegato 2).
  Chiede al rappresentante del Governo se intenda dare una risposta ai quesiti posti dal deputato Sarti nella seduta di ieri.

  Il sottosegretario Ivan SCALFAROTTO, in relazione alle richieste del deputato Giulia Sarti, osserva che l'adempimento preliminare per l'attivazione della banca dati è l'emanazione del regolamento destinato, ai sensi dell'articolo 99, comma 1, del decreto legislativo n. 159 del 2011 (cosiddetto Codice antimafia), a disciplinare le modalità di organizzazione e funzionamento della stessa banca dati, nonché di collegamento con altre pertinenti piattaforme pubbliche, tra cui il CED Interforze ex articolo 8 della legge n. 121 del 1981, ai fini del rilascio della documentazione antimafia.
  Il Ministero dell'interno, in qualità di proponente, ha definito, di concerto con le altre Amministrazioni interessate, il testo di tale regolamento sul quale si sono espressi favorevolmente sia il Garante della privacy, sia il Consiglio di Stato. Pag. 15L’iter del provvedimento – che secondo la migliore interpretazione del citato articolo 99, comma 1, deve essere adottato nella veste di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – è, quindi, giunto alle battute conclusive, dovendosi ormai espletare gli adempimenti per la sua adozione formale.
  Dalla data di pubblicazione del regolamento decorre il termine di dodici mesi, stabilito dallo stesso articolo 99, per rendere operativa la stessa banca dati.
  In realtà, il Ministero dell'interno si è già attivato per rendere possibile l'attivazione di questa piattaforma informatica in tempi più brevi.
  Le attività di realizzazione in house della banca dati sono state avviate di pari passo con i lavori di predisposizione del regolamento. Ciò ha consentito di mettere a punto una prima release del sistema e di avviarne, a partire dallo scorso mese di febbraio, la sperimentazione pratica presso le prefetture dei capoluoghi di regione. Dal maggio scorso tale sperimentazione è stata estesa alle prefetture di altre province dove il numero delle istanze di rilascio della documentazione antimafia è più elevato.

  Donatella FERRANTI, presidente, chiede ai deputati del Movimento 5 Stelle se insistono nella presentazione dei una proposta alternativa di parere alla luce sia dei chiarimenti del Governo sia del contenuto della proposta di parere del relatore, che sembra tenere conto delle preoccupazioni che hanno portato alla presentazione di una proposta alternativa di parere in senso contrario.

  Giulia SARTI (M5S), pur condividendo la ratio della proposta di parere e le condizioni ad essa apposte, ritiene che non possa essere espresso un parere favorevole sullo schema di decreto legislativo in quanto, proprio a causa del mancato funzionamento banca dati nazionale unica, il sistema dell'autocertificazione, che comporta una serie di rischi concreti per la legalità, si trasforma in una regola del sistema della certificazione antimafia, quando invece dovrebbe essere una mera eccezione.

  Davide MATTIELLO (PD) relatore, dichiara di condividere le preoccupazioni del deputato Sarti e ritiene che le condizioni apposte alla sua proposta di parere possano essere considerate un controbilanciamento al rischio paventato, in quanto si prevede un maggior termine a favore del prefetto per effettuare i necessari accertamenti, il che riduce notevolmente il rischio di dover ricorrere all'autocertificazione. Inoltre si prevede che i contributi, i finanziamenti, le agevolazioni e le altre erogazioni siano corrisposti sotto condizione risolutiva, prevedendo che il beneficiario di tali provvidenze prima di ottenerle offra una garanzia di natura patrimoniale.

  Antonio MAROTTA (FI-PdL) ritiene che sarebbe opportuno precisare la durata della proroga dell'accertamento effettuato dal prefetto prevista dalla condizione n. 1 della proposta di parere del relatore. Inoltre ritiene che la previsione di una garanzia patrimoniale possa essere un carico eccessivo a danno delle società.

  Donatella FERRANTI, presidente, ritiene che si possa in 30 giorni il tempo della proroga.

  Davide MATTIELLO (PD) relatore, condividendo la considerazione del Presidente, e modifica di conseguenza la proposta di parere.

  Donatella FERRANTI, presidente, pone in votazione la proposta di parere del relatore così come modificata.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizioni del relatore (vedi allegato 3).

  La seduta termina alle 15.10.

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