CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 maggio 2014
228.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta delle elezioni
COMUNICATO
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GIUNTA PLENARIA

  Martedì 6 maggio 2014. – Presidenza del presidente Giuseppe D'AMBROSIO.

  La seduta comincia alle 20.05.

Comunicazioni del Presidente in materia di accertamento di un subentrante.

  Giuseppe D'AMBROSIO, presidente, comunica che, nella seduta di domani, la Camera sarà chiamata a deliberare sulle dimissioni dal mandato parlamentare del deputato Dario Nardella.
  Al fine di consentire una tempestiva proclamazione del subentrante laddove le dimissioni del deputato Nardella fossero accolte, rendendosi conseguentemente vacante un seggio attribuito alla lista n. 8 – Partito Democratico nella XII Circoscrizione Toscana, propone che la Giunta accerti sin d'ora il candidato che dovrà subentrare.
  Fa presente che è la prima volta che la Giunta è chiamata a individuare il candidato subentrante a un deputato che cessa dalla carica dopo la pubblicazione della sentenza n. 1 del 2014, con cui la Corte costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità di alcune parti della vigente legge elettorale.
  Al riguardo, ritiene – con riferimento al caso di specie, così come agli altri che dovessero eventualmente porsi nel prossimo futuro – che la Giunta sia tenuta a procedere, analogamente a quanto avvenuto in passato, all'individuazione del subentrante ai sensi dell'articolo 86, comma 1, del testo unico delle leggi per l'elezione della Camera dei deputati (decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361), accertando il candidato che, nella stessa lista, nell'ambito della medesima circoscrizione, segue immediatamente l'ultimo degli eletti nell'ordine progressivo di lista.
  Nella sentenza n. 1 del 2014, infatti, la Corte ha dichiarato l'illegittimità costituzionale degli articoli 4, comma 2, e 59 del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957 nella parte in cui non consentono all'elettore di esprimere una preferenza per i candidati, senza fare alcun richiamo alla disposizione dal predetto articolo 86, comma 1, in base alla quale «il seggio che rimanga vacante per qualsiasi causa (...) è attribuito, nell'ambito della medesima circoscrizione, al candidato che nella lista segue immediatamente l'ultimo degli eletti nell'ordine progressivo di lista». La perdurante applicabilità di quest'ultima disposizione risulta altresì confermata dal fatto che nella citata sentenza la Corte – oltre a precisare Pag. 4che la decisione di annullamento delle norme censurate produrrà i suoi effetti esclusivamente in occasione di una nuova consultazione elettorale – ha evidenziato che la proclamazione degli eletti «secondo l'ordine di presentazione» non è incompatibile con l'introduzione del voto di preferenza, dovendosi ritenere l'ordine di lista operante in assenza di espressione della preferenza.
  Resta ovviamente fermo che le ulteriori statuizioni della sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2014 – con particolare riguardo alla dichiarazione di illegittimità costituzionale delle disposizioni che prevedevano l'attribuzione di un premio di maggioranza – saranno esaminate e valutate dalla Giunta preliminarmente all'esame da parte della stessa della relazione su base nazionale.
  Sulla base di queste considerazioni, e se non vi sono richieste di intervento, al fine di consentire una tempestiva proclamazione del subentrante laddove le dimissioni del deputato Nardella fossero accolte, rendendosi conseguentemente vacante un seggio attribuito alla lista n. 8 – Partito Democratico nella XII Circoscrizione Toscana, propone che la Giunta, ai sensi dell'articolo 86, comma 1, del testo unico delle leggi per l'elezione della Camera dei deputati, accerti fin d'ora preventivamente che il candidato che, nella stessa lista, nell'ambito della medesima circoscrizione, segue immediatamente l'ultimo degli eletti nell'ordine progressivo di lista risulta essere Tea Albini.

  La Giunta concorda.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL) chiede delucidazioni in merito alla procedura che sarà seguita per l'esame della relazione su base nazionale, che a breve la Giunta dovrà discutere. Ricorda che in merito alle questioni poste dalla sentenza della Corte costituzionale aveva avanzato la richiesta di svolgere un'istruttoria mediante l'audizione di alcuni costituzionalisti. Permane, a suo giudizio, l'esigenza che gli argomenti richiamati nella sentenza siano oggetto di approfondimento e di dibattito da parte della Giunta preferibilmente prima dell'inizio dell'esame della relazione su base nazionale.

  Giuseppe D'AMBROSIO, presidente, assicura che preliminarmente all'esame della relazione su base nazionale la Giunta potrà approfondire le questioni affrontate nella sentenza della Corte costituzionale.

  Davide CRIPPA (M5S), pur non avendo obiezioni rispetto alla scelta dell'onorevole Nardella di voler cessare dalla carica di deputato, sottolinea l'inopportunità di candidarsi a ricoprire più incarichi che pone nella condizione inevitabile di dover effettuare delle scelte nel corso del proprio mandato. Reputa il caso dell'onorevole Nardella esemplificativo, così come giudica negativamente i colleghi del gruppo della Lega Nord Autonomie che si propongo di svolgere il mandato parlamentare ma che nel contempo hanno presentato la loro candidatura per il Parlamento europeo e per ricoprire la carica di sindaco. Ritiene che tale situazione rasenti l'assurdo in quanto il rapporto con l'elettore che esprime un voto viene disatteso dall'eletto che decide di rinunciare al mandato al quale è stato chiamato, facendo luogo al subentro di un candidato che non era stato scelto dagli elettori. Ciò deve fare riflettere per il futuro circa la possibilità di ammettere le candidature di chi già ricopre dei ruoli istituzionali.

  Nicola STUMPO (PD) osserva che le opportunità politiche hanno una valenza di carattere soggettivo mentre la legge determina i criteri oggettivo per potersi candidare. A suo giudizio, nel caso dell'onorevole Nardella siamo di fronte a quello che si potrebbe definire un eccesso di correttezza, posto che egli era nella condizione di candidarsi nel rispetto delle legislazione vigente e che, nel caso in cui diventasse sindaco di Firenze, avrebbe potuto optare successivamente per una delle due cariche. Ricorda che, seppure i candidati siano liberi di scegliere se permanere nel mandato parlamentare od optare per altre cariche, la legge individua le Pag. 5fattispecie nelle quali le dimissioni dalla carica ricoperta devono essere presentate in termini temporali prefissati quale condizione imprescindibile per potersi candidare ad altre cariche.
  Ribadisce pertanto il suo apprezzamento per la correttezza dimostrata dall'onorevole Nardella nel momento in cui ha deciso di presentare le dimissioni dal mandato parlamentare in anticipo rispetto all'esito delle elezioni per la carica di sindaco di Firenze.

  Ignazio ABRIGNANI (FI-PdL), nel condividere pienamente gli apprezzamenti fatti dal collega Stumpo nei confronti dell'onorevole Nardella, la cui decisione valuta sicuramente meritoria, e prendendo spunto dall'intervento svolto dall'onorevole Crippa, ritiene opportuno svolgere alcune considerazioni in merito all'opportunità di ricoprire più cariche. Ricorda che tale argomento è già stato già oggetto di discussione da parte dalla Giunta in altre occasioni e auspica che, una volta terminata la relazione concernente la verifica dei poteri su base nazionale, si possa svolgere un approfondimento complessivo sulla normativa riguardante l'incompatibilità e l'ineleggibilità, ai fini di una revisione razionale della stessa.

  La seduta termina alle 20.20.

COMITATO PERMANENTE PER LE INCOMPATIBILITÀ, LE INELEGGIBILITÀ E LE DECADENZE

  Il Comitato, che si è riunito dalle 20.20 alle 20.55, ha proseguito l'istruttoria sulle cariche ricoperte e le funzioni svolte dai deputati ai fini del giudizio sulla ineleggibilità.