CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 ottobre 2016
704.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
Pag. 169

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 6 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Gianpiero D'ALIA.

  La seduta comincia alle 8.15.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016.
Doc. LVII, n. 4-bis, Allegato I e Annesso.

(Parere alla V Commissione della Camera e alla 5a Commissione del Senato).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione inizia l'esame.

  Gianpiero D'ALIA, presidente e relatore, fa presente la Commissione per le questioni regionali è chiamata ad esprimere un parere, per gli aspetti di propria competenza, sulla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016. Il documento evidenzia l'intento dell'Esecutivo di dare continuità alle misure economiche già assunte al fine di rilanciare la crescita e l'occupazione, attraverso un programma di riforme strutturali, investimenti e riqualificazione della spesa pubblica.
  Relativamente all'andamento dell'economia, si rileva che la crescita economica, ancorché positiva per il 2016, ha registrato un rallentamento nell'ultimo semestre, in linea con l'indebolimento della congiuntura economica internazionale, conseguente alla Brexit, ai recenti eventi politici Pag. 170in Turchia e all'ondata terroristica in Europa, nonché alla debolezza della domanda interna. Per tali ragioni le previsioni di crescita tendenziale del PIL reale sono state riviste al ribasso, rispetto a quelle contenute nel DEF.
  A causa del richiamato rallentamento della crescita, anche i valori tendenziali dell'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche, del rapporto fra debito pubblico e PIL, nonché dell'occupazione vengono rivisti in leggero peggioramento.
  Al fine di rafforzare la competitività e l'equità del sistema, oltre che di riassorbire i richiamati scostamenti rispetto agli obiettivi recati nel DEF, il Governo intende promuovere ulteriori iniziative nella prossima manovra economica che dovrebbero condurre ad un incremento del PIL reale dell'1 per cento nel 2017, dell'1,3 per cento nel 2018 e dell'1,2 per cento nel 2019 (mentre nel quadro tendenziale il valore è pari allo 0,6 per cento per il 2017, all'1,2 per cento per il 2018 ed all'1,3 per cento per il 2019); inoltre, un tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni (in rapporto al PIL) pari al 2 per cento per il 2017, all'1,2 per cento per il 2018 ed allo 0,2 per cento per il 2019 (mentre nel quadro tendenziale il tasso di indebitamento netto è pari all'1,6 per cento per il 2017, allo 0,8 per cento per il 2018 e si azzera nel 2019); infine, le previsioni programmatiche registrano un tasso di disoccupazione pari al 10,8 per cento per il 2017, al 10,3 per cento per il 2018, al 9,9 per cento per il 2019 (nel quadro tendenziale il tasso è pari all'11,1 per cento per il 2017, al 10,6 per cento per il 2018 e al 10,2 per cento per il 2019).
  La rimodulazione del tasso di indebitamento netto e conseguentemente del percorso di avvicinamento al pareggio di bilancio rispetto alle previsioni del DEF, da parte del documento in esame, tiene conto non soltanto degli scostamenti indotti dalla minore crescita economica, ma anche delle esigenze specifiche poste dai processi di immigrazione in atto e dalle conseguenze degli eventi sismici nell'Italia centrale dei giorni 24 agosto e seguenti del corrente anno.
  Va al riguardo segnalato che il Governo chiede di poter essere autorizzato ad utilizzare per la manovra economica per il 2017, ove necessario, ulteriori margini di bilancio sino ad un massimo di 0,4 punti di PIL.
  Di particolare interesse per la Commissione risulta il capitolo IV della Nota, in cui si dà conto delle misure già assunte, e di quelle che il Governo intende assumere, al fine di dare seguito alle raccomandazioni approvate dalla Commissione UE per l'Italia, ora cinque in luogo delle sei nel 2015, essendo venute meno alcune richieste a seguito delle iniziative assunte dallo Stato italiano. Fra queste ultime, per quanto di competenza, non vi è più alcun riferimento alla necessità di assicurare la piena operatività dell'Agenzia per la coesione territoriale e del rafforzamento della capacità amministrativa nella gestione dei fondi europei. In proposito, nella Nota si sottolinea il sostanziale assorbimento delle risorse europee messe a disposizione nell'ambito della programmazione 2007-2013, che testimonia un importante recupero di capacità di spesa da parte delle pubbliche amministrazioni centrali e regionali.
  Nel citato capitolo IV, si fa menzione della riforma della pubblica amministrazione, avviata con la legge delega n. 124 del 2015, in attuazione della quale, per quanto di competenza, sono già entrati in vigore il Testo unico delle partecipazioni societarie delle amministrazioni pubbliche, nonché le nuove discipline relative alla conferenza di servizi, alla dirigenza sanitaria, alla segnalazione certificata di inizio attività (Scia), nonché alla trasparenza. Inoltre, si operano richiami allo schema di decreto legislativo in tema di servizi pubblici locali (A.G. 308), nonché allo schema di decreto legislativo per la riforma della dirigenza (A.G. n. 328), che sarà articolata nei tre ruoli della dirigenza statale, regionale e locale. Entrambi i provvedimenti sono attualmente all'esame delle Commissioni parlamentari di merito.
  Con riferimento alle misure di finanza pubblica per gli enti territoriali, la Nota si sofferma sulle novità che riguardano le nuove regole sul pareggio di bilancio di Pag. 171Regioni ed enti locali. Si richiama la piena attuazione dell'armonizzazione contabile per gli enti territoriali e, nello specifico, l'applicazione del principio della competenza finanziaria potenziata con cui diventa centrale l'equilibrio sostanziale dei bilanci. Con il superamento definitivo della disciplina del patto di stabilità interno, gli enti territoriali sono chiamati a conseguire un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali, al netto delle voci attinenti alla accensione o alla rimborso dei prestiti. Con il patto di solidarietà nazionale, è operata la redistribuzione sul territorio nazionale degli spazi finanziari disponibili per le operazioni di indebitamento e di utilizzo degli avanzi di bilancio per l'effettuazione di investimenti. Le nuove regole di bilancio consentono di liberare più risorse per gli interventi in conto capitale e favoriscono la programmazione pluriannuale degli stessi. Tale processo è stato recentemente completato con la modifica della legge n. 243 del 2012 (da parte della legge n. 164 del 2016), su cui si ricorda che la Commissione si era espressa con un parere favorevole.
  La Nota opera altresì un richiamo al Piano nazionale della cronicità, per l'assistenza e la tutela dei pazienti affetti da patologie croniche, approvato in Conferenza Stato-Regioni lo scorso 15 settembre, volto a rafforzare le reti assistenziali e a ridurre i ricoveri ospedalieri.
  Si segnala inoltre l'intenzione di procedere, con sollecitudine, all'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA), sul cui schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri si è recentemente espressa la Conferenza Stato-Regioni. Al riguardo, la Conferenza ha sottolineato la necessità, al fine di assicurare la sostenibilità economico-finanziaria dell'aggiornamento dei LEA, che nella prossima legge di bilancio siano confermate le risorse pari a 113.063 milioni di euro per il 2017 e in 114.998 milioni di euro per il 2018, come quantificate nell'Intesa dell'11 febbraio 2016.
  Si fa poi riferimento all'Intesa raggiunta sul «Patto per la Sanità Digitale» con cui si intende attuare celermente il programma di informatizzazione del Servizio sanitario.
  Sono poi richiamate le novità introdotte in materia di razionalizzazione della spesa pubblica, con particolare riferimento all'estensione dell'obbligo di acquisto centralizzato di beni e servizi tramite soggetti aggregatori fra l'altro per Comuni ed enti di area vasta.
  Sotto il profilo di trasparenza e semplificazione, si segnala l'avvenuta integrazione in un'unica modalità di trasmissione dei dati contabili direttamente alla Banca dati delle amministrazioni pubbliche (BDAP) gestita dal Ministero dell'economia.
  Infine, si dà conto dell'apprezzabile riduzione dei tempi medi di pagamento della Pubblica amministrazione alle imprese.
  Presenta e illustra quindi una proposta di parere favorevole con una osservazione (vedi allegato 1).

  La senatrice Maria Grazia GATTI (PD) propone di riformulare l'osservazione sostituendo le parole: «idonee risorse» con le parole: «specifiche ed idonee risorse», al fine di precisare che le risorse devono essere direttamente destinate all'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA).

  Gianpiero D'ALIA, presidente e relatore, accoglie la proposta di riformulazione.

  La Commissione approva la proposta di parere nel testo riformulato (vedi allegato 2).

Interventi in favore delle imprese di Venezia e di Chioggia.
S. 2497, approvato dalla Camera.

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame.

  Il senatore Gianpiero DALLA ZUANNA (PD), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata a esprimere il parere, per Pag. 172i profili di competenza, alle 11a Commissione Lavoro, previdenza sociale del Senato, sul disegno di legge S. 2497, recante «Modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 228, in materia di modalità di pagamento e criteri di calcolo degli interessi sulle somme dovute per gli aiuti di Stato dichiarati incompatibili con la normativa europea, concessi sotto forma di sgravio, nel triennio 1995-1997, in favore delle imprese operanti nei territori di Venezia e Chioggia», già approvato dalla Camera.
  Ricorda che la Commissione ha già espresso un parere favorevole nella seduta del 25 maggio 2016, nel corso dell'esame del provvedimento alla Camera.
  Ricorda altresì che il disegno di legge, che consta di un articolo unico, modifica i criteri di calcolo degli interessi sulle somme dovute per gli aiuti dichiarati incompatibili con la normativa europea dalla Commissione europea, con decisione 2000/394/UE, concessi in favore delle imprese nei territori di Venezia e di Chioggia, sulla base di quanto disposto dall'articolo 27 del decreto-legge n. 669 del 1996 e dall'articolo 5-bis del decreto-legge n. 96 del 1995, recanti sgravi contributivi e degli oneri sociali per assunzioni in aziende operanti in determinati territori. Sottolinea che gli interessi si riferiscono ad un arco temporale di venti anni.
  Propone conclusivamente di esprimere un parere favorevole (vedi allegato 3).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 8.25.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Giovedì 6 ottobre 2016. — Presidenza del presidente Gianpiero D'ALIA.

  La seduta comincia alle 8.25.

Sulle forme di raccordo tra lo Stato e le autonomie territoriali, con particolare riguardo al «sistema delle conferenze»: Esame del documento conclusivo.
(Esame del documento conclusivo e rinvio).

  Gianpiero D'ALIA, presidente, comunica che la seduta è dedicata all'esame della proposta di documento conclusivo dell'indagine, la cui bozza è stata preventivamente inviata ai componenti la Commissione (vedi allegato 4).
  Ringrazia quindi i colleghi, gli auditi e tutti i collaboratori della Commissione, per l'ampio lavoro svolto.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

  La seduta termina alle 8.30.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 8.30 alle 8.35.

Pag. 173