CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 aprile 2016
624.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 118

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 aprile 2016. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 12.

Disciplina delle professioni di educatore professionale socio-pedagogico, educatore professionale socio sanitario e pedagogista.
Testo unificato C. 2656 Iori e C. 3247 Binetti.

(Alla VII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Diego ZARDINI (PD), relatore, comunica che la Commissione è chiamata ad esaminare il testo unificato delle proposte di legge recante disciplina delle professioni di educatore professionale socio-pedagogico, educatore professionale socio-sanitario e di pedagogista C. 2656 Iori e C. 3247 Binetti, come risultante al termine dell'esame degli emendamenti in sede referente presso la VII Commissione. Segnala che il testo unificato in esame consta di 16 articoli. L'articolo 1 individua gli aspetti Pag. 119sui quali il provvedimento interviene, esplicitando che si intende valorizzare le professioni di educatore professionale socio-pedagogico e di pedagogista, nonché di educatore professionale socio-sanitario, garantendone il riconoscimento, nel quadro degli indirizzi forniti dall'Unione europea in materia di educazione formale, non formale e informale. L'articolo 2 definisce le due professioni, specificando che entrambi sono professionisti che operano nel campo dell'educazione formale e dell'educazione non formale, nel rispetto delle norme dei rispettivi ordinamenti e profili professionali, nonché dello specifico codice deontologico, precisando che l'educatore professionale socio-pedagogico è un professionista che svolge funzioni intellettuali con propria autonomia scientifica e responsabilità deontologica, mentre il pedagogista è un professionista di livello apicale, specialista dei processi educativi e formativi, con propria autonomia scientifica e responsabilità deontologica. L'esercizio delle due professioni è subordinato al conseguimento dello specifico titolo abilitante. L'articolo 3 definisce gli ambiti dell'attività professionali, precisando, al comma 3, che l'educatore professionale socio-pedagogico e il pedagogista operano nei confronti di persone di ogni età, prioritariamente in vari ambiti, tra i quali quello ambientale. L'articolo 4 definisce i servizi, organizzazioni e istituti di esercizio dell'attività professionale dell'educatore professionale socio-pedagogico e del pedagogista, tra i quali segnalo, alla lettera n), i servizi di educazione ambientale, servizi per la conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio dei beni culturali. Gli articoli 5 e 9 disciplinano rispettivamente le qualifiche europee dell'educatore e del pedagogista, mentre gli articoli 7 e 11 dettano disposizioni riguardanti rispettivamente la formazione universitaria dell'educatore professionale socio-pedagogico e dell'educatore professionale socio-sanitario e del pedagogista. Segnala, altresì, che l'articolo 6 individua le attività educative e formative dell'educatore socio pedagogico, tra le quali segnalo la lettera f) che prevede la funzione di cooperare alla pianificazione e alla gestione dei servizi di rete nel territorio e che l'articolo 10, per quanto attiene alle attività professionali del pedagogista, alla lettera g), prevede l'attività di consulenza per la pianificazione e la gestione di servizi di rete nel territorio. Rileva che l'articolo 13 prevede le modalità per l'adeguamento di percorsi formativi delle figure professionali, l'articolo 14 detta disposizioni sulla loro collocazione professionale. Infine, l'articolo 15 reca norme finali e transitorie e l'articolo 16 dispone che all'attuazione delle disposizioni dettate dalla presente legge si provvede nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Ciò premesso, valutato positivamente il provvedimento, propone di esprimere parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole del relatore.

  La seduta termina alle 12.10.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 12 aprile 2016. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 12.30.

Proposta di nomina del dottor Tommaso Pellegrino a presidente dell'Ente parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Nomina n. 67.

(Esame, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina in titolo.

  Tino IANNUZZI (PD), relatore, comunica che la Commissione è chiamata a esprimere il parere – ai sensi dell'articolo Pag. 120143, comma 4, del Regolamento – sulla proposta di nomina del dottor Tommaso Pellegrino a Presidente dell'Ente Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Nel rilevare che la nomina degli organi direttivi di tale Ente Parco è fortemente attesa dalle comunità locali, perdurando ormai da troppo tempo la situazione di commissariamento, rileva che l'Ente Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni abbraccia un territorio dalla notevole estensione, ricadendo nella sua area un elevato numero di comuni e piccoli comuni, ricchi di bellezze naturali e paesaggistiche, di beni culturali, archeologici, artistici e storici di assoluto pregio, caratterizzati anche da elevati livelli di vivibilità e fruibilità del territorio, nonché da importanti tradizioni enogastronomiche ed artigianali. Ricorda, altresì, che numerosi sono i siti ricompresi nell'Elenco del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco (Paestum, Velia, Certosa di Padula), con una fauna ed una flora di estrema varietà e di particolare pregio. Rileva, quindi, che sulla persona del dottor Pellegrino è stata acquisita l'intesa con la regione Campania. Aggiunge che la lettura del ragguardevole e articolato curriculum del dottor Pellegrino, allegato alla proposta di nomina, testimonia che, nel caso in questione, si tratta di un professionista di assoluto valore e prestigio, di una figura di provata competenza e rilevante esperienza acquisita nel corso di diversi anni nel campo della tutela dell'ambiente e della gestione del territorio, della salvaguardia e valorizzazione delle aree protette, dello sviluppo eco-compatibile, da sempre al centro della sua formazione culturale e del suo impegno nella vita pubblica. Segnala, quindi, che il dottor Pellegrino, laureato in medicina e chirurgia, specializzato in chirurgia generale, ha affiancato al brillante esercizio della professione di medico, che svolge attualmente presso l'azienda ospedaliera universitaria «Federico II» di Napoli, dove è dirigente medico di chirurgia generale, una significativa attività politica e nelle istituzioni pubbliche. Ricorda che il dottor Pellegrino è stato deputato della Repubblica dal 2006 al 2008, svolgendo, in quegli anni, le funzioni di capogruppo della Commissione affari sociali, della Commissione lavoro, di membro della Commissione di inchiesta sugli errori sanitari, nonché del Comitato per le attività del Servizio sanitario e di pronto soccorso della Camera dei deputati. Fa presente che, da segretario di Presidenza della Commissione antimafia, il dottor Pellegrino ha direttamente seguito le complesse attività relative alle inchieste sulla panificazione illegale nella provincia di Napoli e sullo smaltimento illegale dei rifiuti in Campania e che dal 2010 è sindaco del comune di Sassano nel Vallo di Diano, essendo stato rieletto quasi all'unanimità nel 2015. Con particolare riferimento all'attività esercitata svolta in materia ambientale, fa presente che il dottor Pellegrino è stato: socio fondatore del «Comitato per la tutela della salute dei cittadini e per la tutela dell'ambiente» nella provincia di Napoli; membro, in qualità di esperto, del Comitato Nazionale sull'utilizzo degli Organismi Geneticamente Modificati, nominato dal Ministro delle Politiche Agricole e Forestali; socio Fondatore e Presidente Nazionale degli «Ecocircoli». Sindaco del comune di Sassano riconosciuto Comune Riciclone nel 2014, con il 93 per cento di raccolta differenziata e con tutti gli edifici pubblici dotati di pannelli fotovoltaici. Ricorda, inoltre, che il dottor Pellegrino è stato Consigliere della Comunità Montana Vallo di Diano, è stato insignito del riconoscimento «Green Pride alle Best Practice di Green Economy 2013», dalla Società Geografica Italiana in collaborazione con l'UNESCO, oltre ad avere vinto nel 2014 il «Premio Spadolini» per la tutela e la valorizzazione della Valle delle Orchidee di Sassano. Ricorda, altresì, che il dottor Pellegrino è stato promotore della proposta di legge recante «Introduzione nel codice penale di disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente»; è stato artefice dell'istituzione, presso il Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (Comune di Sassano), dello Sportello Ambiente e Salute e ha partecipato al progetto «Campania Trasparente» e al progetto «Discarica zero», volto all'eliminazione di tutti i Pag. 121siti adibiti a discariche; ha contribuito alla riqualificazione di numerose aree degradate, con la realizzazione di parchi giochi e aree verdi, realizzando inoltre, con l'indennità della carica di sindaco, numerose rampe per diversamente abili in molteplici luoghi pubblici; ha, altresì voluto e curato numerose e significative iniziative di sensibilizzazione ambientale e di educazione ad una corretta alimentazione, attraverso la promozione della dieta Mediterranea, in particolare nelle scuole e nella formazione delle giovani generazioni. Ritiene, pertanto, che il dottor Pellegrino possegga tutte quelle competenze, quelle capacità ed esperienze professionali che costituiscono un bagaglio indispensabile e fondamentale, al fine di amministrare un ente importante e come quello dell'Ente Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che abbraccia un territorio così esteso e di tanto pregio ambientale, paesaggistico, culturale, archeologico, artistico e storico, con diversi siti ricompresi nell'Elenco del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, con una fauna ed una flora di grandissimo interesse. In tutto il suo percorso civile e nelle istituzioni , il dottor Pellegrino ha sempre dimostrato incisiva ed apprezzata sensibilità per i temi della difesa, dell'ambiente e del paesaggio, delle aree protette, salvaguardando l'identità naturale e culturale dei territori e promuovendo sempre iniziative e politiche di equilibrato e corretto sviluppo eco-sostenibile delle comunità locali. La sua presidenza potrà essere, pertanto, volano decisivo finalmente per il rilancio ed il pieno decollo del Parco, in positiva e feconda sinergia con i territori e le comunità interessati. Auspica, quindi, un pronunciamento unitario e favorevole della intera Commissione e di tutti i gruppi sulla proposta di nomina del dottor Pellegrino.

  Simone VALIANTE (PD), nell'apprezzare l'elevata caratura dei soggetti di cui oggi viene proposta la nomina a Presidenti di Enti Parco, si sofferma sulla proposta di nomina del dottor Pellegrino a presidente dell'Ente Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Ricorda che tale Ente, dall'enorme estensione territoriale, comprendente numerosi comuni «culla» di importantissime tradizioni culturali e storiche, è ora in stato di commissariamento e necessita di efficaci politiche di rilancio, in grado di valorizzarne le peculiari caratteristiche, di rafforzare il ruolo degli organi direttivi e di incrementare lo sviluppo del territorio. Conclude evidenziando la necessità di un rilancio degli Enti parco che deve necessariamente passare attraverso una riforma incisiva della legge quadro sulle aree protette, la legge n. 394 del 1991.

  Ermete REALACCI, presidente, ricorda il prezioso ruolo ricoperto dal padre dell'onorevole Simone Valiante, Antonio Valiante, in occasione dell'istituzione dell'Ente Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, in termini di valorizzazione e sviluppo di un territorio ricco di tradizioni culturali, nel quale forte e sentita è l'esigenza di potenziarne e valorizzarne le identità, nonché le importanti tradizioni gastronomiche locali.

  Tino IANNUZZI (PD) evidenzia il ruolo decisivo ed intenso esercitato da Antonio Valiante, già deputato e vice-presidente della giunta regionale della Campania, ai fini della istituzione del Parco del Cilento e nel corso degli anni successivi, per lo sviluppo del Parco medesimo e la risoluzione dei tanti problemi del territorio. A tal fine ricorda come proprio questo impegno serio, ricco di competenza e passione civile e mosso da una felice intuizione, non è sempre stato compreso ed apprezzato nel suo obiettivo ed importante valore, tanto che Antonio Valiante paradossalmente è stato ritenuto «responsabile» della stessa istituzione di un Parco, che ha poi rivelato la sua grande e straordinaria rilevanza per tutto il suo territorio e che oggi più che mai è il volano decisivo per lo sviluppo e la crescita di quelle comunità.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il Pag. 122seguito dell'esame delle nomine ad altra seduta.

Proposta di nomina del dottor Agostino Casillo a presidente dell'Ente parco nazionale del Vesuvio.
Nomina n. 68.

  La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina in titolo.

  Massimiliano MANFREDI (PD), relatore, comunica che la Commissione è chiamata a esprimere il parere – ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento – sulla proposta di nomina del dottor Agostino Casillo a Presidente dell'Ente Parco Nazionale del Vesuvio. Segnala, preliminarmente, che il Parco Nazionale del Vesuvio insiste su una zona notevolmente estesa, dalle straordinarie tradizioni storiche, culturali ed enogastronomiche, molto spesso, però, luogo di speculazioni edilizie e ambientali. Rileva, altresì, che l'Ente Parco, attualmente privo degli organi direttivi, risulta commissariato da circa due anni e necessita, pertanto, di un rilancio, sotto il profilo culturale, agroalimentare e faunistico. Nel rilevare che, sulla persona del dottor Casillo, è stata acquisita l'intesa con la regione Campania, aggiunge che la lettura del curriculum del dottor Casillo, allegato alla proposta di nomina, testimonia che, nel caso in questione, si tratta di una figura di provata competenza. Osserva che il dottor Casillo, laureato in Relazioni e politiche internazionali, ha conseguito un master in progettazione e valutazione delle politiche di sviluppo, ha ricoperto funzioni di coordinamento in aree di rilievo, quali quelle delle energie rinnovabili e del risparmio energetico in azienda, dell'assistenza tecnica e di supporto alla pubblica amministrazione nell'ambito dei Fondi strutturali europei presso diversi enti pubblici. Rileva, quindi, che il dottor Casillo, consigliere comunale, è dal 2012 vicesegretario Campania dell'Associazione Green Building Council Italia, che promuove l'edilizia sostenibile attraverso l'implementazione del protocollo LEED. Ritiene, pertanto, che il dottor Casillo possegga quelle competenze e capacità professionali che costituiscono un bagaglio indispensabile per ben amministrare un ente importante come quello dell'Ente Parco Nazionale del Vesuvio.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame delle nomine ad altra seduta.

Proposta di nomina del dottor Tommaso Navarra a presidente dell'Ente parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Nomina n. 69.

  La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina in titolo.

  Tommaso GINOBLE (PD), relatore, comunica che la Commissione è chiamata a esprimere il parere – ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento – sulla proposta di nomina del dottor Tommaso Navarra a Presidente dell'Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Nel rilevare che, sulla persona del dottor Navarra, è stata acquisita l'intesa con le regioni Abruzzo, Marche e Lazio, fa presente che la lettura del curriculum del dottor Navarra, allegato alla proposta di nomina, testimonia che, anche nel caso in questione, si tratta di una figura di provata competenza. Rileva, quindi, che il dottor Navarra, avvocato cassazionista, ha esercitato la sua funzione in numerosi processi in materia ambientale, sia nel settore penale che in quello civile e amministrativo, svolgendo il suo patrocinio in alcuni casi in favore dell'Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Dopo aver ricordato, altresì, il ruolo da lui svolto nel processo sulla discarica di Bussi, evidenzia che il dottor Navarra, già consulente di Federparchi, presta consulenza da oltre un decennio presso il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Evidenzia, inoltre, che nella motivazione del premio nazionale Paolo Borsellino per legalità e impegno civile Pag. 1232014, vinto dal dottor Tommaso Navarra, si legge in suo proposito che «ambientalista da sempre, con la sua passione per la Carta costituzionale e i suoi principi, ha fatto della sua professione uno strumento potente per la tutela del territorio abruzzese». Ritiene, pertanto, che il dottor Navarra possegga tutte quelle competenze e capacità professionali che costituiscono un bagaglio indispensabile per ben amministrare un ente importante come quello dell'Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Fa presente, infine, che, in occasione dell'audizione del dottor Navarra, la Commissione avrà occasione di interloquire con lui e approfondire la conoscenza delle sue competenze professionali.

  Ermete REALACCI, presidente, ricorda anch'egli la preziosa funzione svolta dal dottor Navarra nel processo sulla discarica di Bussi.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 12 aprile 2016.

Audizione del dottor Tommaso Pellegrino, nell'ambito dell'esame della proposta di nomina a presidente dell'Ente parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

  L'audizione si è svolta dalle 13 alle 13.20.

Audizione del dottor Agostino Casillo, nell'ambito dell'esame della proposta di nomina a presidente dell'Ente parco nazionale del Vesuvio.

  L'audizione si è svolta dalle 13.20 alle 13.50.

Audizione del dottor Tommaso Navarra, nell'ambito dell'esame della proposta di nomina a presidente dell'Ente parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

  L'audizione si è svolta dalle 13.50 alle 14.15.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 12 aprile 2016. – Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 18.05.

Schema di decreto legislativo recante modifiche al decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 27, di attuazione della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Atto 287.

(Esame, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame della schema di decreto in titolo.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD), relatore, rileva che l'atto del Governo 287 in esame reca modifiche al decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 27, di attuazione della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
  Ricorda preliminarmente che la suddetta direttiva, cosiddetta ROHS II, come specificato anche nell'analisi di impatto della regolamentazione (A.I.R.), ha aggiornato e sostituito integralmente, mediante «rifusione», la precedente direttiva 2002/95/CE, a suo tempo attuata nell'ordinamento interno con il decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151. Fa altresì presente che lo schema in esame è stato predisposto ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge 6 agosto 2013, n. 96, (legge di delegazione europea 2013), che prevede che il Governo è delegato ad adottare, secondo le procedure, Pag. 124i principi e i criteri direttivi di cui agli articoli 31 e 32 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, i decreti legislativi per l'attuazione delle direttive elencate negli allegati A e B della medesima legge di delegazione europea. In particolare, l'articolo 31, comma 5, della suddetta legge prevede che, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore dei decreti legislativi emanati per il recepimento delle direttive previste nei suddetti allegati, nel rispetto dei principi e criteri direttivi fissati dalla legge di delegazione europea, il Governo può adottare disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi emanati. Rileva inoltre che lo schema di decreto è stato trasmesso al Parlamento il 30 marzo 2016, ossia ventiquattro mesi dopo la data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 27 del 2014. A tale proposito, ricorda che, ai sensi del comma 3 dell'articolo 31 della citata legge n. 234 del 2012, qualora il termine per l'espressione del parere parlamentare scada successivamente alla scadenza dei termini di delega previsti per l'adozione dei decreti correttivi, questi ultimi sono prorogati di tre mesi.
  Nel passare all'illustrazione delle disposizioni contenute nello schema di decreto in esame, rileva che l'articolo 1, comma 1, interviene sull'articolo 19 del decreto legislativo n. 27 del 2014, che individua le autorità preposte alle funzioni di vigilanza del mercato per il controllo della conformità delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) in relazione alle restrizioni all'uso delle sostanze pericolose in esse contenute e, unitamente all'articolo 20, disciplina ed uniforma le modalità di effettuazione dei controlli, secondo quanto stabilito dal regolamento (CE) n.765/2008, che ha introdotto norme in materia di accreditamento e di vigilanza del mercato per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti.
  Più dettagliatamente, segnala le modifiche recate dall'articolo 1, comma 1. Alla lettera a) si estendono le previste funzioni di vigilanza del mercato anche al Ministero della salute, in quanto autorità competente per l'attuazione del regolamento (CE) n.1907/2006, concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), ai sensi dell'articolo 5-bis, comma 2, del decreto-legge n. 10 del 2007. Di conseguenza, il Ministero della salute, già organo di controllo per il regolamento REACH sulla base dell'Accordo Stato-Regioni del 29 ottobre 2009, estende le funzioni di vigilanza anche ai prodotti RoHS. Ricorda che, ai sensi dell'articolo 19 del decreto legislativo n. 27 del 2014, le funzioni di autorità di vigilanza per il controllo della conformità delle AEE alle disposizioni del citato decreto legislativo sono svolte congiuntamente dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che si avvalgono delle Camere di Commercio, e della Guardia di finanza, nonché dell'ISPRA, mentre le funzioni di controllo alle frontiere esterne sono svolte dall'Agenzia delle Dogane e dei monopoli. Alla lettera b) si specifica che le Autorità di vigilanza si avvalgono delle Camere di commercio relativamente alle funzioni di controllo di conformità dei prodotti a tutela del consumatore, nelle more del riordino delle stesse ai sensi dell'articolo 10 della legge n. 124 del 2015, che delega il Governo al riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Alla lettera c) si prevede che le funzioni svolte dalle citate Autorità di vigilanza sono supportate anche dall'Istituto Superiore di Sanità, come previsto per il regolamento REACH dall'articolo 5-bis, comma 4, del decreto-legge n. 10 del 2007. Alla lettera d), si aggiunge il comma 1-bis all'articolo 19 del decreto legislativo n. 27 del 2014, in cui si prevede che i Ministeri dello sviluppo economico, dell'ambiente e della salute svolgono le funzioni di autorità di vigilanza sulla base di uno specifico Protocollo d'intesa, in coordinamento con il Comitato tecnico di Coordinamento, di cui all'articolo 7 del decreto del Ministero della salute del 22 novembre 2000, nonché in raccordo con le Regioni e le Province autonome sulla base dei vigenti accordi in materia per gli ambiti di competenza. Pag. 125
  L'articolo 1, comma 2, prevede, inoltre, che il suddetto protocollo d'intesa viene sottoscritto entro sei mesi dalla data di entrata in vigore dello schema di decreto.
  Infine, l'articolo 2 reca la clausola di invarianza finanziaria, per cui dall'attuazione del decreto non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e le amministrazioni pubbliche competenti provvedono agli adempimenti ivi previsti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
  Si riserva pertanto di presentare una proposta di parere sulla base dei rilievi che dovessero emergere dal dibattito.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 18.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 12 aprile 2016.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 18.10 alle 18.20.