CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 novembre 2015
547.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 20 GENNAIO 2016

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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 25 novembre 2015.

Audizione dei rappresentanti del Fondo interbancario di tutela dei depositi, sulle tematiche relative all'operatività del Fondo nell'attuale contesto.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 9.15 alle 10.05.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 novembre 2015. — Presidenza del vicepresidente Paolo PETRINI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 12.35.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Paolo PETRINI, presidente, comunica che è entrato a far parte della Commissione il deputato Sestino Giacomoni.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016).
C. 3444 Governo, approvato dal Senato.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018 e relativa Nota di variazioni.
C. 3445 Governo, approvato dal Senato e C. 3445-bis Governo, approvata dal Senato.
Tabella n. 1: Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazioni alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 24 novembre scorso.

  Paolo PETRINI, presidente, ricorda che, nel corso della precedente seduta di esame, il relatore, Pelillo, ha illustrato il contenuto dei provvedimenti.

  Michele PELILLO (PD), relatore, si riserva di formulare compiute proposte di relazione sui provvedimenti in esame.

  Paolo PETRINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 12.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 25 novembre 2015. — Presidenza del vicepresidente Paolo PETRINI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 12.40.

Schema di decreto legislativo recante recepimento delle direttive 2013/42/UE e 2013/43/UE che istituiscono un meccanismo di reazione rapida contro le frodi in materia di IVA e prevedono l'applicazione facoltativa e temporanea del meccanismo dell'inversione contabile a determinate operazioni a rischio di frodi.
Atto n. 226.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato nella seduta del 19 novembre scorso.

   Paolo PETRINI, presidente, ricorda che nel corso della precedente seduta di esame, il relatore, Marco Di Maio, ha illustrato il contenuto del provvedimento.

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  Marco DI MAIO (PD), relatore, in assenza di rilievi da parte dei componenti della Commissione, si riserva di formulare nella giornata di oggi una proposta di parere sul provvedimento, che sarà anticipata via e-mail a tutti i componenti della Commissione.

  Paolo PETRINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame a una seduta da convocarsi per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 12.45.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 25 novembre 2015. — Presidenza del vicepresidente Paolo PETRINI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 12.45.

7-00767 Paglia: Misure per assicurare la cancellazione dell'anatocismo bancario.
7-00818 Sandra Savino: Attuazione della disciplina in materia di anatocismo bancario.
7-00852 Pelillo: Attuazione della disciplina in materia di anatocismo bancario a tutela della clientela.
7-00853 Ruocco: Misure per impedire l'applicazione di ogni forma di anatocismo bancario.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione delle risoluzioni 8-00154 e 8-00155 – Reiezione della risoluzione 7-00853 – Ritiro della risoluzione 7-00818).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata, da ultimo, nella seduta del 24 novembre scorso.

  Paolo PETRINI, presidente, avverte che è stata presentata la risoluzione 7-00853 Ruocco, la quale, vertendo sulla medesima materia oggetto delle risoluzioni 7-00767 Paglia, 7-00818 Sandra Savino e 7-00852 Pelillo, sarà discussa congiuntamente a queste ultime, la cui discussione era già iniziata.

  Carla RUOCCO (M5S) illustra la sua risoluzione, la quale sottopone all'attenzione del Governo l'esigenza di adottare misure per impedire l'applicazione di ogni forma di anatocismo bancario.
  In tale ambito rammenta come la disciplina generale in materia di anatocismo sia contenuta nell'articolo 1283 del codice civile, il quale prevede che, fatta eccezione per espliciti divieti di carattere normativo, gli interessi possono produrre interessi solo in seguito a domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza e per interessi relativi ad almeno 3 mesi.
  Ricorda inoltre che il decreto legislativo n. 342 del 1999, modificando l'articolo 120 del Testo unico bancario (TUB) ha attribuito al CICR (Comitato interministeriale per il credito ed il risparmio) il compito di regolare le modalità e i criteri per la produzione di interessi sugli interessi maturati nelle operazioni poste in essere nell'esercizio dell'attività bancaria e che, in attuazione di tale disposizione, il CICR ha provveduto a disciplinare la materia con la deliberazione del 9 febbraio 2000.
  Osserva quindi come, con la citata delibera, il CICR abbia disposto, seppur entro certi limiti, talune deroghe alla disciplina generale in materia di anatocismo indicata dal richiamato articolo 1283 del codice civile. Segnala inoltre come, in tale ambito, sia intervenuta la legge di stabilità per il 2014, la quale ha novellato il disposto dell'articolo 120 del TUB, disponendo che il CICR deve stabilire le modalità ed i criteri per la produzione di interessi nelle operazioni poste in essere nell'esercizio dell'attività bancaria assicurando che nelle operazioni in conto corrente sia garantita nei confronti della clientela la stessa periodicità nel conteggio degli interessi sia debitori che creditori ed escludendo che gli interessi periodicamente capitalizzati possano produrre interessi Pag. 82ulteriori che, nelle successive operazioni di capitalizzazione, siano calcolati esclusivamente sulla sorte capitale.
  Al riguardo sottolinea come, con l'intervento normativo recato dalla citata legge di stabilità, si sia voluto stabilire l'illegittimità della prassi bancaria in forza della quale vengono applicati gli «interessi composti», prassi quest'ultima che entra in conflitto con i principi fissati dal richiamato articolo 1283 codice civile. In tale quadro rammenta altresì come, nonostante le numerose pronunce dei giudici di merito, le quali condannano tale prassi bancaria sulla base della normativa vigente in materia di anatocismo, gli istituti di credito abbiano continuato a calcolare gli interessi composti non solo su base trimestrale ma anche su base annuale.
  Ricorda inoltre che la Banca d'Italia ha formulato al CICR una proposta di delibera per dare attuazione alla nuova formulazione dell'articolo 120 del TUB e che, da un'attenta disamina della medesima proposta, così come rilevato da fonti di stampa e da numerose associazioni di consumatori, si evincerebbe un ripristino dell'ammissibilità dell'applicazione degli «interessi composti», seppur entro certi limiti: per i rapporti regolati in conto corrente, conto di pagamento e per i finanziamenti a valere su carte di credito viene stabilito che gli interessi sono contabilizzati su base almeno annuale e che gli interessi maturati sono contabilizzati separatamente rispetto alla sorte capitale ed il saldo periodico della sorte capitale produce interessi a condizione che siano decorsi 60 giorni dal ricevimento da parte del cliente dell'estratto conto. Evidenzia come venga altresì stabilito che, decorso tale termine, il cliente può autorizzare l'addebito degli interessi sul conto o sulla carta, ed in questo caso la somma addebitata è considerata sorte capitale.
  Rileva quindi come l'obiettivo della novella legislativa dell'articolo 120 del TUB di cui alla legge di stabilità 2014, così come ribadito dalla stessa Banca d'Italia nel documento per la consultazione allegato alla proposta di delibera al CICR, fosse stabilire «l'improduttività degli interessi composti» e «mettere la parola fine a un comportamento riconosciuto illegittimo dalla giurisprudenza, ma costantemente tollerato dal legislatore». Evidenzia come, invece, la proposta di delibera al CICR, anziché esprimere una compiuta disciplina sul divieto di anatocismo, come espressamente previsto dalla normativa richiamata, sembri legittimare la prassi posta in essere dagli istituti di credito, motivo per cui le deroghe all'articolo 120 del TUB introdotte nella proposta di delibera non paiono legittime sul piano della gerarchia delle fonti dell'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana. Per tale motivo, ritiene sarebbe opportuno che il CICR, in sede di attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 120 del TUB, deliberasse un provvedimento preposto ad impedire l'applicazione di ogni forma di anatocismo a prescindere da quale siano le concrete modalità di determinazione.
  In tale contesto la risoluzione è volta a impegnare il Governo ad assumere ogni genere di iniziativa, anche di carattere normativo, al fine di: a) evitare che il divieto di applicazione di interessi ulteriori rispetto agli interessi periodicamente capitalizzati di cui all'articolo 120 del TUB possa essere eluso o violato da una eventuale delibera del CICR; b) impedire l'applicazione di interessi ulteriori rispetto agli interessi periodicamente capitalizzati nei rapporti regolati in conto corrente e conto di pagamento e per i finanziamenti a valere su carte di credito; c) impedire l'applicazione di ogni forma di anatocismo a prescindere da ogni possibile modalità di determinazione.

  Il sottosegretario Enrico ZANETTI esprime una valutazione favorevole sulle risoluzioni in discussione, a condizione che siano riformulate inserendo, alla fine degli impegni, le seguenti parole: «, ferma restando la possibilità che nelle aperture di credito in conto corrente e nei rapporti a esse assimilabili la banca e il cliente pattuiscano, con accordo espresso, che il pagamento degli interessi maturati e divenuti esigibili possa avvenire utilizzando il fido e quindi, se del caso, con un incremento dello scoperto in essere».

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  Daniele PESCO (M5S) rileva come la proposta di riformulazione delle risoluzioni avanzata dal Governo comporti, nella sostanza, l'ampliamento dei margini di deroga al divieto di anatocismo bancario. A tale proposito, nel ricordare che l'articolo 1283 del codice civile stabilisce in modo chiaro e tassativo i casi di possibile deroga a tale divieto, evidenzia come la soluzione proposta sia contra legem, e, come tale, non possa essere condivisa.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) ritiene che la proposta di riformulazione avanzata dal Sottosegretario, volta a consentire alle parti, nell'ambito della loro libertà contrattuale, di stabilire che il pagamento degli interessi dovuti dai correntisti avvenga utilizzando il fido, non costituisca un rischio di maggior pregiudizio per il cliente. Rileva infatti come, in base a tale impostazione, tale scelta venga affidata alla pattuizione tra istituto bancario e cliente, nell'ambito della normale dinamica di tali rapporti.
  Accoglie quindi la proposta, avanzata dal Sottosegretario, di integrazione della sua risoluzione, che conseguentemente riformula (vedi allegato 1).

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI concorda in primo luogo con le considerazioni svolte dal deputato Paglia in relazione al contenuto e allo spirito della sua proposta di riformulazione degli atti di indirizzo. Sottolinea infatti come essa sia volta a mantenere in capo ai contraenti la libertà di pattuire contrattualmente le modalità di adempiere all'obbligo di pagare gli interessi già maturati ed esigibili attraverso il fido concesso dalla banca, evidenziando altresì come, diversamente, il cliente si troverebbe obbligato a effettuare tale pagamento attraverso le proprie liquidità.

  Michele PELILLO (PD) sottolinea come la risoluzione a sua prima firma sia stata presentata successivamente alle risoluzioni Paglia e Sandra Savino e si distingua pertanto dall'impostazione di queste ultime. In particolare, l'atto di indirizzo non intende entrare nello specifico delle questioni tecniche relative al divieto di anatocismo, ma impegna il Governo ad assumere ogni iniziativa utile a rendere quanto prima operativa la delibera del CICR prevista dall'articolo 120, comma 2, del testo unico bancario, sulla base della consultazione svolta in materia dalla Banca d'Italia, il cui esito non è peraltro conosciuto dalla Commissione. In tale contesto ritiene che la richiesta di integrazione avanzata dal Sottosegretario non si attagli al dispositivo della sua risoluzione.

  Daniele PESCO (M5S), nel ribadire il giudizio fortemente critico sulla posizione del Governo, sottolinea come un'eventuale modifica delle risoluzioni in discussione nel senso prospettato, rischierebbe di reintrodurre, in modo surrettizio, l'anatocismo bancario, con grave danno per i cittadini. A tale proposito sottolinea inoltre come tale posizione del Governo contrasti sia con la normativa vigente in materia sia con l'indirizzo espresso dagli organi giurisdizionali, i quali si sono in più occasioni espressi in materia in modo univoco e consolidato.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL), con riferimento alle considerazioni del deputato Pesco, ribadisce il giudizio sostanzialmente positivo sulle valutazioni dell'Esecutivo, ritenendo che debba essere lasciata al cliente la possibilità di pattuire tali aspetti nell'ambito dei suoi rapporti contrattuali con la banca.
  In tale ambito rileva infatti come, sebbene si tratti, dal punto di vista meramente tecnico, di una forma di anatocismo, la questione debba essere affrontata attraverso un approccio economico, anziché secondo logiche ideologiche e politiche, nell'ottica della normale dinamica dei rapporti contrattuali.

  Daniele PESCO (M5S) ritiene che dovrebbe esser tenuto fermo il generale divieto di anatocismo bancario, stabilendo un periodo di tempo, ad esempio un anno, entro il quale si sommano i numeri debitori a carico del cliente bancario, sulla base dei quali calcolare gli interessi che Pag. 84dovranno essere corrisposti da quest'ultimo in tale periodo e senza capitalizzazione degli stessi, riprendendo quindi da zero tale calcolo nell'anno successivo.

  Carla RUOCCO (M5S) stigmatizza la posizione del Governo, il quale, anche su tale delicata questione, continua a proporre soluzioni in danno dei cittadini, tutelando esclusivamente gli interessi del settore bancario. Ricorda, al riguardo come, a fronte degli ingenti ritardi nei pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, non sia prevista la maturazione di interessi a favore dei creditori, mentre alle banche si intende addirittura riconoscere la capitalizzazione degli tali interessi maturati sui loro crediti. Considera pertanto doveroso eliminare tale sperequazione a vantaggio degli istituti creditizi.

  Michele PELILLO (PD) sottolinea come l'argomento affrontato dalle risoluzioni risulti molto importante e delicato, ritenendo pertanto necessario fare la massima chiarezza ed evitare ogni equivoco, in modo da semplificare il più possibile un tema oggettivamente complesso. Proprio a questo fine la risoluzione a sua prima firma chiede al Governo di assumere ogni iniziativa per rendere operativa in tempi rapidi la delibera del CICR prevista dall'articolo 120, comma 2, del TUB come sostituito dalla legge di stabilità 2014. A tale proposito ricorda che la citata disposizione affida appunto alla predetta delibera del CICR il compito di adottare una disciplina attuativa in base alla quale «a) nelle operazioni in conto corrente sia assicurata, nei confronti della clientela, la stessa periodicità nel conteggio degli interessi sia debitori sia creditori; b) gli interessi periodicamente capitalizzati non possano produrre interessi ulteriori che, nelle successive operazioni di capitalizzazione, sono calcolati esclusivamente sulla sorte capitale.
  Inoltre la sua risoluzione impegna il Governo a valutare l'adozione di iniziative normative, qualora ciò risulti necessario per fugare ogni ombra residua in materia, definendo una disciplina chiara, inequivoca e coerente con gli orientamenti dei principali Paesi europei che garantisca la certezza del diritto nei rapporti tra banche e clienti, assicurando a questi ultimi le necessarie tutele. Ritiene quindi che il testo della sua risoluzione risulti già pienamente coerente con la riformulazione proposta dal Sottosegretario.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI, alla luce del dibattito svolto, chiarisce che sulla risoluzione 7-00852 Pelillo il parere del Governo è favorevole, mentre sulle risoluzioni 7-00767 Paglia, 7-00818 Sandra Savino e 7-00853 Ruocco il parere è favorevole a condizione che i presentatori ne accettino la riformulazione proposta.

  Girolamo PISANO (M5S) rileva in primo luogo come si debba tener conto della peculiarità dei rapporti che si instaurano tra cliente privato e istituti finanziari, rispetto ai quali sussiste il concreto rischio di violazione del divieto di anatocismo. Nel sottolineare come la proposta di riformulazione delle risoluzioni, avanzata dal Sottosegretario, non possa ritenersi una soluzione valida di tale questione, ritiene che essa introduca, viceversa, nell'ordinamento un'ulteriore possibilità di deroga al generale divieto di anatocismo, la quale non è contenuta nella bozza di delibera presentata dal CICR.
  Ritiene quindi evidente che l'intervento del Governo in tal senso abbia l'esclusivo fine di tutelare nuovamente gli interessi delle banche e chiede che la Commissione valuti attentamente tali aspetti prima di addivenire al voto sulle risoluzioni.

  Sandra SAVINO (FI-PdL) non concorda con la modifica della sua risoluzione prospettata dal Sottosegretario, sottolineando come essa snaturi il senso stesso del suo atto di indirizzo. Con riferimento alla risoluzione 7-00852 Pelillo, evidenzia invece come essa sia troppo generica e priva di forza politica, non comportando un impegno preciso da parte del Governo, a conferma del resto dell'atteggiamento assunto dal PD nei confronti del settore bancario.Pag. 85
  Nel ricordare che la legge di stabilità 2014 ha affidato a una delibera del CICR il compito di adottare la disciplina attuativa della questione posta dalle risoluzioni, sulla base di criteri precisi e rigorosi, reputa sia giunto il momento in cui la maggioranza e il Governo devono assumersi la responsabilità di risolvere tale questione, la quale assume grande rilevanza per i cittadini e le imprese, soprattutto nell'attuale periodo di crisi economica attraversato dal Paese.

  Daniele PESCO (M5S), in considerazione della delicatezza delle questioni poste dalle risoluzioni in discussione, ritiene opportuno non procedere alla votazione su di esse nella seduta odierna, al fine di consentire ai componenti della Commissione di svolgere ulteriori approfondimenti e valutare più compiutamente la questione, anche attraverso lo svolgimento di un ciclo di audizioni in materia.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL), con riferimento all'intervento del deputato Pesco, sottolinea come non sia in discussione la capitalizzazione degli interessi, ma, piuttosto, la possibilità, per il cliente bancario, di decidere che gli interessi a suo carico saranno pagati a valere sul fido a lui concesso dalla banca, senza aumentare la sorte capitale. In tale contesto non crede che si possa impedire ad un cliente bancario, ad esempio un imprenditore, di decidere di utilizzare tale meccanismo, corrispondendo gli interessi a suo carico attraverso un rapporto di fido.

  Michele PELILLO (PD) non ritiene utile che la Commissione si divida su un argomento di comune interesse, atteso che l'obiettivo perseguito dalla normativa vigente in materia appare condiviso da tutti i gruppi politici. In tale prospettiva propone ai gruppi presentatori degli altri atti di indirizzo di convergere sul testo della sua risoluzione, che riformula espungendo il secondo impegno e mantenendo il solo impegno relativo all'assunzione di una iniziativa per rendere operativa la delibera del CICR (vedi allegato 2).

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL), in merito alla proposta avanzata dal deputato Pelillo, ritiene preferibile mantenere la sua risoluzione, già da lui riformulata come richiesto dal rappresentante del Governo.

  Sandra SAVINO (FI-PdL) ritira la sua risoluzione e sottoscrive la risoluzione 7-00852 Pelillo, come riformulata.
  Ritira inoltre la sua firma dalla risoluzione Paglia 7-00767 e preannuncia il voto contrario del suo gruppo su di essa.

  Daniele PESCO (M5S) ritiene di mantenere la risoluzione 7-00853 Ruocco, chiedendo inoltre al deputato Pelillo di integrare il testo della sua risoluzione, nel senso di specificare che la delibera del CICR deve rispettare il dettato normativo dell'articolo 120, comma 2, del TUB.

  Michele PELILLO (PD) si dichiara disponibile a riformulare ulteriormente la sua risoluzione, ritenendo tuttavia in tal caso opportuno il ritiro della risoluzione 7-00853 Ruocco.

  Daniele PESCO (M5S) ribadisce l'inopportunità di procedere già oggi alla votazione delle risoluzioni in discussione, ritenendo necessario approfondire ulteriormente le questioni da esse affrontate anche attraverso alcune opzioni.

  Paolo PETRINI, presidente, rileva come la proposta del deputato Pesco non riscuota il consenso degli altri gruppi.

  Il Sottosegretario Enrico ZANETTI ribadisce la sua valutazione positiva sulle risoluzioni 7-00852 Pelillo e 7-00767 Paglia, come riformulate.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva la risoluzione 7-00852 Pelillo, come riformulata, che assume il n. 8-00154, e la risoluzione 7-00767 Paglia, come riformulata, che assume il n. 8-00155. Respinge quindi la risoluzione 7-00853 Ruocco.

  La seduta termina alle 13.15.

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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 25 novembre 2015.

Audizione dei rappresentanti della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (FNOMCeO), sulle tematiche relative agli adempimenti a carico dei professionisti in merito alla trasmissione delle spese sanitarie ai fini della predisposizione del modello 730 precompilato.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.15 alle 14.05.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-00553 Pagano: Misure a sostegno del credito in favore dei soggetti esercenti impianti fotovoltaici di produzione di energia.

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