CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 luglio 2014
264.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 198

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 2 luglio 2014. — Presidenza del vicepresidente Manuela GHIZZONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Roberto Reggi.

  La seduta comincia alle 14.05.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Manuela GHIZZONI, presidente, annuncia la sostituzione del deputato Gianluca Buonanno, cessato dal mandato parlamentare, con il deputato Roberto Simonetti, al quale porge il benvenuto in Commissione.

5-02947 Chimienti: Sulle risorse a disposizione per l'edilizia scolastica.

  Il sottosegretario Roberto REGGI, rispondendo all'interrogazione in titolo, rileva che l'edilizia scolastica rappresenta un'assoluta priorità nell'agenda politica del Governo, finalizzata a permettere agli studenti e agli operatori scolastici di frequentare un ambiente sicuro che non ne comprometta la salute. Con riferimento al tema delle risorse per l'edilizia scolastica, ricorda quelle già stanziate a legislazione vigente. Fa riferimento, in primo luogo, ai fondi rivenienti dalla disposizione di cui all'articolo 48 del decreto-legge n. 66 del 2014, la quale prevede per gli anni 2014 e 2015 – nel limite di 122 milioni di euro per ciascuno di questi anni – l'esclusione dal patto di stabilità interno degli enti Pag. 199locali, delle risorse destinate a interventi di edilizia scolastica, come individuati dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 giugno 2014.
  Ricorda, altresì, che il CIPE, con delibera del 30 giugno 2014, ha disposto la riprogrammazione di 510 milioni di euro provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione, i quali sono stati indirizzati ad interventi a sostegno dell'edilizia scolastica. Sottolinea quindi che 400 milioni di euro delle predette risorse saranno destinate a finanziare i progetti di cui al comma 8-quater dell'articolo 18 del decreto-legge n. 69 del 2013 cosiddetto «decreto del fare», inseriti nelle relative graduatorie per finanziare ulteriori 2.000 interventi già cantierabili e quindi pronti a partire. Aggiunge, quindi, che circa ulteriori 40 milioni di euro, stanziati dall'articolo 53 del decreto-legge n. 5 del 2012, sono stati allocati nel Fondo unico per l'edilizia scolastica, a disposizione, quindi, del Ministero dell'istruzione per ulteriori interventi nel settore. Precisa, quindi, che oltre alle suddette risorse sono previsti circa 110 milioni di euro per i piccoli interventi di ripristino funzionale degli impianti degli edifici scolastici e di decoro delle scuole. In sintesi, quantifica in 1.244 milioni di euro gli interventi in materia di edilizia scolastica previsti per l'anno 2014. Ricorda poi i 300 milioni di euro stanziati dall'INAIL, ai sensi dell'articolo 18, commi 8 e 8-bis, del citato «decreto del fare», per un piano di interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici e di costruzione di nuovi edifici, anche con l'utilizzo dello strumento del fondo immobiliare. Ricorda inoltre la possibilità di accendere mutui trentennali, ai sensi dell'articolo 10 del decreto-legge n. 104 del 2013, con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato. Aggiunge, infine, che ulteriori mutui destinati alle suddette finalità potranno essere accesi presso la Banca europea degli investimenti e la Cassa depositi e prestiti.

  Silvia CHIMIENTI (M5S), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatti della risposta fornita dal sottosegretario Reggi. Sottolinea in particolare come, ad oggi, a nessuno degli annunci dei membri del Governo siano seguite azioni concrete. Ricorda quindi che i cantieri avrebbero già dovuto partire entro il 15 giugno scorso, ma, ad oggi, ciò non si è verificato, così come non vi è traccia degli ingenti stanziamenti di risorse promessi. Precisa quindi che la cifra che si è diffusa fin dall'insediamento del nuovo Presidente del Consiglio, di 3,5 miliardi di euro, appare realisticamente difficile da stanziare e, soprattutto, non risulta confermata da alcun provvedimento. Rileva quindi che, qualche tempo fa, si è iniziato ad affermare che sarebbero due i miliardi disponibili per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, mentre nel cosiddetto decreto IRPEF risultano appena 244 milioni di euro stanziati, quelli necessari per l'allentamento del patto di stabilità. Ricorda, inoltre, quanto sta avvenendo in Piemonte, a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, dove il provveditorato ha imposto – su ordine del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e dunque del Governo – l'accorpamento di due classi del liceo scientifico Cesare Balbo, con il rischio concreto di formarne una di addirittura 42 alunni a settembre prossimo. Rammenta quindi che la situazione scolastica in Piemonte è già al centro di polemiche negli ultimi giorni per i paventati tagli di 100 classi in organico di diritto e di 180 docenti, a fronte di un aumento di 2500 studenti iscritti alle scuole superiori rispetto allo scorso anno, nella sola provincia di Torino. Precisa quindi che la situazione di Casale Monferrato è una palese violazione di qualunque norma di buon senso, ma soprattutto di diritto: il limite massimo di alunni per classe – consentito dalla legge – è differente per ogni scuola, a seconda dell'ordine e grado, ma il limite di 30 alunni non è comunque superabile. Si chiede quindi se questa sia la concreta realizzazione delle promesse sulla sicurezza degli edifici, segnalando che proprio chi ha vinto le elezioni, elargendo continui proclami sull'edilizia scolastica, svilisce ulteriormente il nostro sistema d'istruzione, Pag. 200la sicurezza degli allievi, la qualità della didattica e la professionalità dei lavoratori del mondo della scuola. Annuncia quindi il monitoraggio, da parte del suo gruppo, delle prossime mosse del Governo, al fine di verificare che gli impegni assunti oggi in Commissione vengano rispettati nei tempi stabiliti. Aggiunge di ritenere assai gravi le affermazioni svolte dal sottosegretario Reggi in queste ore in merito alla futura legge delega sulla scuola: questa prevederà un aumento consistente di ore lavorative per i docenti, addirittura fino a 36 ore settimanali, qualcosa cui non si era spinto neppure il Ministro Profumo, che già aveva ipotizzato un aumento a 24 ore settimanali. Ritiene quindi che se davvero queste proposte prenderanno forma, non solo questo Governo si assumerà la responsabilità di tagliare ulteriori ingenti risorse alla scuola, ma si assumerà anche la responsabilità di calare una nuova misura dall'alto che la indebolirla ulteriormente. Indica quindi come priorità per il suo gruppo quelle di adeguare gli stipendi alla media europea, di sbloccare gli scatti stipendiali, di retribuire le ferie non fruite ai lavoratori precari e di elaborare un piano di immissioni in ruolo che, nel breve periodo, smaltisca appunto il precariato. Ribadisce quindi la sua preoccupazione per la realizzazione dei «proclami» del Presidente del Consiglio Renzi sulla scuola pubblica, annunciando l'opposizione del Movimento 5 Stelle a questo ennesimo smantellamento della scuola, sperando vivamente che il sottosegretario Reggi e il Governo possano riconsiderare al più presto quanto dichiarato ai giornali.

5-02866 Ghizzoni: Sul finanziamento degli istituti archivistici.

  Il sottosegretario Roberto REGGI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Manuela GHIZZONI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta resa dal rappresentante del Governo, sottolineando l'importanza di rendere sempre più attrattivi gli istituti archivistici per il pubblico. Auspica quindi che la possibilità, indicata nella risposta, che le risorse del PON Cultura riguardino anche il patrimonio archivistico sia resa effettiva, tenuto conto dell'importanza sociale degli archivi, i quali, essendo depositari della memoria, concorrono alla certezza del diritto della comunità.

  Manuela GHIZZONI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.25.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 2 luglio 2014. — Presidenza del vicepresidente Manuela GHIZZONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Roberto Reggi.

  La seduta comincia alle 14.25.

Disposizioni in materia di agricoltura sociale.
Testo unificato C. 303 Fiorio e abb.

(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con raccomandazione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Tamara BLAZINA (PD), relatore, ricorda che il testo in esame concerne le «Disposizioni in materia di agricoltura sociale»: si tratta di un testo unificato di cinque proposte di legge (C. 303 Fiorio, C. 760 Russo, C. 903 Bordo, C. 1019 Zaccagnini e C. 1020 Schullian) ed è il risultato dell'esame degli emendamenti nella Commissione competente in sede referente, che ha portato ad un testo condiviso dai gruppi. Precisa che esso si compone di 7 articoli e riguarda solo marginalmente le competenze della VII Commissione, sottolineando comunque la valenza sociale Pag. 201dello stesso. È la prima volta infatti che l'agricoltura sociale viene normata a livello nazionale e vengono così poste le basi per un suo sviluppo uniforme e su basi comuni. Aggiunge che ci si riferisce ad attività integrative e diversificate delle imprese agricole, che danno loro nuove possibilità di reddito, intese nel testo in esame come attività di servizi sociali, socio-sanitari, socio-educativi e di inserimento socio-lavorativo.
  Andando nel dettaglio dell'articolato, segnala che l'articolo 1 definisce la finalità dell'intervento legislativo, individuata nella promozione dell'agricoltura sociale, quale aspetto del ruolo multifunzionale dell'impresa agricola, chiamata, in tale ambito, a fornire servizi socio-sanitari ed educativi nelle aree rurali. Aggiunge quindi che l'articolo 2 introduce la definizione di agricoltura sociale elencando le attività che vi rientrano ovvero: l'inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati; l'erogazione di servizi sociali per le comunità locali, tra i quali gli agri-asili e agri-nidi; le prestazioni e servizi terapeutici, anche con l'ausilio di animali e la coltivazione delle piante; le iniziative di educazione ambientale ed alimentare, anche attraverso l'organizzazione delle fattorie sociali e didattiche. Ricorda che viene poi demandata ad un successivo decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali la definizione dei requisiti minimi di dette attività, che sono comunque qualificate come attività connesse all'attività agricola, ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile. Si prevede, inoltre, che esse possano essere svolte anche dalle cooperative sociali, come disciplinate dalla legge n. 381 del 1991, purché il fatturato dell'attività agricola sia prevalente. Evidenzia inoltre che possono svolgere tale attività gli imprenditori agricoli in associazione con le cooperative di cui sopra, con le imprese sociali, di cui al decreto legislativo n. 155 del 2006, con le associazioni di promozione sociale di cui alla legge n. 283 del 2000 e con i soggetti di cui all'articolo 1, comma 5 della legge n. 382 del 2000. Il medesimo articolo 2 dispone inoltre che le attività di agricoltura sociale vengano realizzate in collaborazione con i servizi socio-sanitari. Aggiunge che nell'articolo 3 si dispone che le regioni adeguino le proprie disposizioni al fine di permettere il riconoscimento degli operatori dell'agricoltura sociale presso gli enti preposti, prevedendo un riconoscimento provvisorio per coloro che sono già attivi da due anni e che l'articolo 4 stabilisce la possibilità per gli operatori dell'agricoltura sociale di costituire organizzazioni di produttori (OP) per prodotti di agricoltura sociale. L'articolo 5 dispone poi che i fabbricati destinati all'esercizio dell'agricoltura sociale vengano assimilati ai fabbricati rurali. Illustra inoltre l'articolo 6, nel quale sono elencati alcuni interventi di sostegno, tra i quali la previsione per le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche o ospedaliere di prevedere nelle gare di fornitura criteri di priorità per i prodotti provenienti dall'agricoltura sociale. Sono previsti inoltre criteri di priorità anche nelle procedure di alienazione e locazione dei terreni pubblici agricoli e di concessione di beni immobili confiscati in base alle leggi antimafia; ulteriori agevolazioni possono essere adottate anche dalle regioni.
  Aggiunge che l'articolo 7 istituisce l'Osservatorio sull'agricoltura sociale, con il compito di definire le linee guida, monitorare lo sviluppo dell'agricoltura sociale e di promuovere iniziative di coordinamento con le politiche di sviluppo rurale. Specifica che tra i vari rappresentanti di associazioni di categoria ed enti pubblici è previsto anche un membro in rappresentanza del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
  Sottolinea quindi che i temi rilevanti al fine dell'espressione del parere della VII Commissione appaiono quindi: la possibilità di organizzare gli agri-asili e agri-nidi; le iniziative di educazione ambientale ed alimentare con l'organizzazione di fattorie didattiche, nonché il tema delle mense scolastiche, che fornisce in qualche modo la risposta anche alla discussione svolta nel corso dell'esame del decreto-legge Pag. 202n. 104 del 2013. Le appare inoltre corretta ed utile la presenza di un rappresentante del MIUR nell'Osservatorio.
  Propone, infine, considerato che il testo in esame è il frutto di un lungo lavoro condiviso – presso la Commissione di merito – dai gruppi, che prende spunto da diverse proposte di legge, l'espressione di un parere favorevole sul provvedimento, con la raccomandazione che nella predisposizione del decreto ministeriale sui requisiti e delle disposizioni regionali per il riconoscimento degli operatori, di cui all'articolo 2, comma 2, venga rivolta la massima attenzione alla qualità dei servizi educativi, in particolare rispetto agli agri-asili, agli agri-nidi e alle fattorie didattiche.

  Umberto D'OTTAVIO (PD), dopo aver ringraziato la relatrice per l'accurato lavoro svolto, rileva il valore educativo insito nel testo unificato in esame, che valorizza anche l'esperienza dei bambini nell'ambito dell'agricoltura sociale. Dopo aver ricordato l'impegno del Partito democratico in questo settore, annuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole con raccomandazione testé illustrata dalla relatrice.

  Luigi GALLO (M5S) ricorda come il tema dell'agricoltura sociale sia particolarmente all'attenzione del suo gruppo, il quale ha contribuito alla redazione del testo in esame presso la XIII Commissione. Concordando con il collega D'Ottavio, auspica significativi interventi a favore degli asili, la cui attività non deve rimanere relegata all'interno di edifici, potendo essere svolta anche all'interno di agrinido o agriasilo, come previsto dall'articolo 2 del provvedimento in esame. Auspica quindi che sia informato il Parlamento in merito all'attuazione dei commi 5 e seguenti dell'articolo 4 del decreto-legge n. 104 del 2013, in merito ai bandi delle gare d'appalto per l'affidamento e la gestione dei servizi di refezione scolastica, i quali devono prevedere che i relativi soggetti appaltanti prescrivano che sia garantita un'adeguata quota di prodotti agricoli e agroalimentari provenienti da sistemi di filiera corta e biologica.

  Manuela GHIZZONI, presidente, osserva come questo tema, di sicura rilevanza, rientri nell'ambito del monitoraggio – da parte del Parlamento – dell'attuazione delle diverse disposizioni contenute nel citato decreto-legge n. 104 del 2013, cosiddetto «istruzione».

  Ilaria CAPUA (SCpI) suggerisce di integrare la raccomandazione inserita nella proposta di parere favorevole indicata dalla relatrice, nel senso di prevedere che si rivolga la massima attenzione oltre che alla qualità dei servizi educativi – rispetto agli agri-asili, agli agri-nidi e alle fattorie didattiche – anche alle condizioni igienico sanitarie.

  Tamara BLAZINA (PD), relatore, accetta l'integrazione del parere testé proposta dalla collega Capua. Ricorda quindi la multifunzionalità dell'agricoltura sociale ed in particolare che tale attività può rappresentare un'ulteriore fonte di reddito per gli addetti al settore.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole con raccomandazione del relatore, così come riformulata (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.45.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 2 luglio 2014.

Nell'ambito dell'esame della proposta di legge recante disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura (C. 1504 Giancarlo Giordano), audizione del professor Valdo Spini, presidente CRIC (Coordinamento riviste italiane di cultura), e della dottoressa Deborah Soria, Libreria itinerante «Ottimomassimo».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.45 alle 15.30.

Pag. 203