CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 aprile 2014
213.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 9 APRILE 2014

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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 8 aprile 2014.

Audizioni nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 2208 Governo: DL 34/2014: Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese.
Audizione di rappresentanti di Confprofessioni.

  L'audizione informale si è svolta dalle 13.35 alle 13.55.

Audizione di rappresentanti di R.ETE. Imprese Italia.

  L'audizione informale si è svolta dalle 13.55 alle 14.15.

Audizione di rappresentanti di CGIL, CISL, UIL e UGL.

  L'audizione informale si è svolta dalle 14.15 alle 15.

Audizione di rappresentanti di CONFINDUSTRIA.

  L'audizione informale si è svolta dalle 15 alle 15.20.

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SEDE REFERENTE

  Martedì 8 aprile 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Franca Biondelli.

  La seduta comincia alle 15.20.

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico.
Nuovo testo unificato C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C. 1014 Fedriga, C. 1045 Di Salvo, C. 1336 Airaudo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 2 aprile 2014.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che nella seduta del 2 aprile 2014 la Commissione ha preso atto della mancata trasmissione della relazione tecnica, la cui predisposizione era stata richiesta al Governo, entro il termine di 7 giorni, nella seduta del 20 marzo 2014, sollecitando l'Esecutivo a trasmetterla nel minor tempo possibile.
  Segnala, altresì, che il rappresentante del Governo, nella medesima seduta del 2 aprile, si era impegnato a sollecitare l'INPS per la trasmissione dei dati necessari all'elaborazione di tale relazione tecnica, ai fini di una esaustiva quantificazione dei relativi oneri finanziari. Rammenta, inoltre, che, secondo quanto stabilito dalla Conferenza dei presidenti di gruppo, l'avvio dell'esame in Assemblea delle proposte di legge in discussione è previsto per il prossimo 14 aprile.
  Nell'avvertire che la predetta relazione tecnica non è ancora stata trasmessa alla Commissione, rappresenta che, dalle informazioni assunte per le vie brevi, risulta che la relazione tecnica è stata predisposta ed è stata trasmessa al Ministero dell'economia e delle finanze per le verifiche previste dalla legge di contabilità.
  Anche alla luce di questa circostanza, ritiene che si debba valutare il percorso da seguire nell'esame del provvedimento, tenuto conto che non appare possibile, allo stato, concludere l'iter in sede referente in tempi compatibili con l'inizio dell'esame in Assemblea, mancando le informazioni necessarie per la quantificazione dei relativi oneri.
  Fa presente, poi, che, in considerazione dell'urgenza di individuare una soluzione di tipo strutturale alla problematica in oggetto, ha preso contatto con il Ministro Poletti, il quale ha assicurato che è sua intenzione aprire un tavolo di confronto istituzionale tra Parlamento, Governo ed INPS su tali tematiche, in vista dell'individuazione delle misure più adeguate, impegnandosi, peraltro, a sottoporre tale questione al prossimo Consiglio dei ministri.
  Alla luce di quanto testé riferito, propone, ove la Commissione concordi, di informare la Presidenza della Camera di tali sviluppi, chiedendo un rinvio dell'inizio della discussione in Assemblea.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA), nel prendere atto di quanto riferito dal presidente, ritiene che la Commissione debba proseguire speditamente nell'esame del provvedimento, giudicando inaccettabile uno slittamento dell'inizio dell'esame in Assemblea, anche in considerazione del fatto che le proposte in discussione sono all'attenzione del Governo da lungo tempo. Ritiene, pertanto, che la Commissione non possa adeguarsi passivamente alla logica dei rinvii, stigmatizzando con forza l'atteggiamento dell'Esecutivo, che non è stato ancora in grado di trasmettere una relazione tecnica credibile sul testo in esame.

  Renata POLVERINI (FI-PdL) fa presente che tutti i gruppi lavorano da tempo con spirito costruttivo sul testo in esame, nel tentativo di individuare una soluzione adeguata alla delicata problematica dei lavoratori «esodati». Sottolinea come tali Pag. 119categorie di lavoratori, ormai prive di alcuna forma di reddito, continuano ad esprimere con forza la loro preoccupazione, anche con manifestazioni pubbliche davanti a Montecitorio, che si svolgeranno anche nella giornata di domani. Dichiara, tuttavia, di comprendere le ragioni della proposta della presidenza, concordando con il percorso procedurale descritto, purché esso conduca all'individuazione in un tempo certo e ragionevolmente breve di misure risolutive della problematica.
  Fa presente che, in caso di assenza di una disponibilità dell'Esecutivo a risolvere quanto prima tale questione sin dall'esame del DEF, il Governo non potrà aspettarsi alcuna forma di collaborazione con riferimento alle annunciate riforme del pubblico impiego, in quanto, a suo avviso, sarebbe paradossale lasciare irrisolta la questione dei lavoratori «esodati», così come quella, analoga, dei lavoratori della scuola della cosiddetta «quota 96», mentre nel settore pubblico si prefigura l'attuazione di un piano di «staffetta generazione».

  Giorgio AIRAUDO (SEL) chiede che la condivisibile proposta della presidenza sia accompagnata dall'individuazione di una data certa entro la quale concludere i lavori di approfondimento sulla tematica, in vista della sollecita definizione dei necessari interventi in favore delle categorie coinvolte.

  Cesare DAMIANO, presidente, nel concordare con la deputata Polverini circa i rapporti tra la disciplina previdenziale applicabile nel settore pubblico e in quello privato, fa presente che tutti i gruppi – avendo a cuore le sorti dei lavoratori «esodati» – lavorano da tempo per un obiettivo comune, che è quello di assicurare in tempi brevi una soluzione di tipo strutturale alla questione. Nel far presente di aver preso contatto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali proprio per sollecitare una positiva conclusione dell’iter del provvedimento in esame, ritiene che la disponibilità mostrata dal Governo su tale questione costituisca un elemento di novità che non può non essere preso in considerazione.
  Fa presente, in ogni caso, che sarà sua cura ricontattare il Ministro una volta conclusa la riunione del Consiglio dei ministri, prevista per la giornata odierna, al fine di ottenere maggiori delucidazioni circa l'avvio entro tempi certi del predetto tavolo di confronto. Dichiara che si farà carico di riferire alla Commissione quanto prima circa gli esiti di tale dialogo con il Ministro, precisando che nella prossima seduta, che potrebbe essere convocata nella mattinata di domani, potrà fornire aggiornamenti al riguardo.
  Nel sottolineare il rischio di iniziare la discussione del provvedimento in Assemblea senza la necessaria quantificazione degli oneri, ritiene che qualsiasi determinazione circa il prosieguo dell'esame potrà essere assunta, in ogni caso, nella giornata di domani, anche alla luce dell'orientamento che manifesterà il Governo sulla materia.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 8 aprile 2014. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 15.30.

Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e disciplina dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
Testo unificato C. 68 Realacci ed abb.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Monica GREGORI (PD), relatore, osserva preliminarmente che il provvedimento è volto a riformare il sistema delle agenzie ambientali, attraverso sostanziali Pag. 120innovazioni organizzative e di funzionamento. L'obiettivo del provvedimento, dunque, è quello di realizzare un sistema a rete integrato e unitario attraverso il quale l'intervento di tutela ambientale sul territorio nazionale sia garantito in modo diffuso, omogeneo e puntuale, attuando i livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali, i cosiddetti LEPTA, rilevanti anche ai fini del perseguimento degli obiettivi di prevenzione collettiva previsti dai livelli essenziali di tutela sanitaria.
  In premessa, ricorda che l'ISPRA, attualmente è integrato in un sistema a rete, anche informativa, attraverso il SINAnet, il Sistema delle agenzie ambientali, che conta la presenza sul territorio nazionale di ventuno tra Agenzie regionali (ARPA) e provinciali (APPA) costituite con apposita legge regionale. Si tratta, in sostanza, di un esempio di sistema federativo, in cui l'ISPRA garantisce la coesione del Sistema.
  Osserva che il provvedimento in esame viene ad incidere su tale sistema al fine di assicurare maggiore omogeneità ed efficacia all'esercizio dell'azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell'ambiente a supporto delle politiche di sostenibilità, attribuendo rilievo normativo alla connotazione sistemica delle agenzie ambientali, attraverso l'istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione ambientale. Del Sistema fanno parte: l'Istituto per la protezione e la ricerca ambientale, riformato e riorganizzato dal testo, attraverso la ridefinizione del suo ruolo istituzionale, nel quale rientrano importanti compiti di indirizzo e coordinamento; le agenzie regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano per la protezione dell'ambiente, che svolgono le attività istituzionali tecniche e di controllo obbligatorie necessarie a garantire il raggiungimento dei LEPTA nei rispettivi territori di competenza.
  Per quanto concerne le norme di più diretto interesse della XI Commissione, segnala, anzitutto, l'articolo 3, che, nel disciplinare le funzioni del Sistema nazionale, alla lettera g), fa riferimento alla funzione di collaborazione con istituzioni dell'istruzione e dell'università per la predisposizione e per l'attuazione di programmi di divulgazione e di educazione ambientale, nonché di formazione e di aggiornamento del personale di enti e di organismi pubblici operanti in campo ambientale. A riguardo, sottolinea l'importanza del tema della formazione e dell'aggiornamento del personale di tali enti, anche rispetto ai recenti dati sul capitale umano della nostra forza lavoro, anche pubblica e, in particolare, il rispetto della normativa vigente in materia di congedi per la formazione sia continua che, eventualmente, frazionata.
  Fa notare, quindi, l'articolo 4, che, nel regolamentare l'ISPRA, prevede, al comma 6, che i componenti dei suoi organi durino in carica per quattro anni e possano essere rinnovati per un solo mandato. Il contratto che regola il rapporto del direttore generale dell'ISPRA, reclutato secondo le modalità di cui al successivo articolo 8, ha una durata di quattro anni ed è rinnovabile una sola volta.
  Passando proprio al citato articolo 8, segnala che esso, al comma 1, interviene in materia di requisiti del direttore generale dell'ISPRA e delle agenzie ambientali, stabilendo che il direttore generale dell'ISPRA e delle agenzie è nominato, secondo le procedure previste dalla legge per ciascun ente, tra soggetti di elevata professionalità e qualificata esperienza nel settore ambientale che non ricoprano altri incarichi tassativamente individuati dalla norma, tra cui incarichi politici elettivi nonché altri incarichi retribuiti, e non siano destinatari di condanne penali con sentenze passate in giudicato e di provvedimenti di interdizione dai pubblici uffici. In tal senso, ricorda la particolare rilevanza che va assegnata in tema di requisiti di onorabilità, indipendenza ed equilibrio di genere in tutte le fasi previste per la nomina del direttore generale dell'ISPRA e delle agenzie ambientali. Segnala, quindi, che il comma 2 del medesimo articolo 8 stabilisce che presso l'ISPRA è istituita un'anagrafe dei direttori generali dell'ISPRA e delle agenzie costantemente aggiornata contenente le informazioni sui requisiti professionali e sulla retribuzione Pag. 121patrimoniale. In fase di prima applicazione, sono iscritti all'anagrafe i direttori generali in carica alla data di entrata in vigore della presente legge. A riguardo, rileva la necessità di armonizzare tale strumento con l'Anagrafe delle prestazioni dei dipendenti pubblici, istituita ai sensi dell'articolo 53 del decreto legislativo n. 165 del 2001, ai fini di un costante monitoraggio dello stato di retribuzione patrimoniale del personale in oggetto. Sottolinea, altresì, la necessità, da parte dell'ISPRA, di definire in maniera più puntuale, le caratteristiche di trasparenza, pubblicità e controllo della suddetta anagrafe dei direttori generali dell'ISPRA e delle agenzie per la protezione dell'ambiente, anche attraverso atti di regolamentazione interna, previo consenso del Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare.
  Osserva, quindi, che l'articolo 13, al fine di promuovere ed indirizzare lo sviluppo coordinato delle attività di tale sistema nazionale, istituisce il Consiglio del Sistema nazionale, disciplinandone la composizione e prevedendo che la partecipazione al Consiglio non comporta la corresponsione di gettoni o altri emolumenti. Rileva, altresì, che, al comma 4, tale articolo prevede che il Consiglio del Sistema nazionale si doti di un regolamento per il proprio funzionamento, nel quale è espressamente dichiarato che, per lo svolgimento delle loro attività, ai membri del Consiglio del Sistema nazionale non spetta nessun compenso aggiuntivo, neanche a titolo di rimborso spese, diaria o indennità. In proposito, segnala l'importanza dell'individuazione di momenti di coordinamento delle attività di ricerca in campo ambientale e degli interventi ispettivi e di controllo, che prevedano anche l'attiva partecipazione delle organizzazioni sindacali e delle associazioni imprenditoriali di categoria.
  Rappresenta, quindi, che l'articolo 14 reca disposizioni sul personale ispettivo, prevedendo che l'ISPRA, con il contributo delle agenzie, elabora, basandosi su principi di meritocrazia, uno schema di regolamento che stabilisce le modalità di individuazione del personale incaricato degli interventi ispettivi nell'ambito delle funzioni di controllo svolte dal Sistema nazionale. Tale schema di regolamento individua, altresì, il codice etico, le competenze del personale ispettivo, i criteri generali per il mantenimento della qualifica nonché i criteri generali per lo svolgimento delle attività ispettive prevedendo il principio di rotazione del medesimo personale rispetto agli impianti al fine di garantire la terzietà dell'intervento ispettivo. Il successivo comma 4 prevede che, in attuazione di tale regolamento, da emanare con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, il presidente dell'ISPRA e i legali rappresentanti delle agenzie, attraverso specifici regolamenti interni, individuano il rispettivo personale incaricato degli interventi ispettivi, potendo altresì individuare e nominare, ai sensi del comma 5, quanti, nell'esercizio delle loro funzioni, operano con la qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria, con adeguata assistenza legale e copertura assicurativa a carico dell'ente. Osserva, in proposito, che la disposizione, nel rimettere all'ISPRA, ovvero ad un ente pubblico di ricerca sottoposto alla vigilanza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, il compito di predisporre uno schema di regolamento, sembra configurare una ipotesi atipica nell'ambito del processo di formazione normativa, laddove, in sede di emanazione degli schemi di atti normativi di secondo livello, si dovrebbe coinvolgere, in prima istanza, la responsabilità dei Dicasteri competenti. Sottolinea, altresì, che, trattandosi di personale ispettivo chiamato a svolgere ruoli spesso delicati, come quelli di polizia giudiziaria, sarebbe opportuno prevedere per taluni lavoratori un sistema di tutele rafforzate, sia durante l'espletamento di tali attività, sia in termini di diritti sindacali.
  Da ultimo, rileva che l'articolo 16, nel dettare disposizioni transitorie e finali, prevede che, ai fini dell'efficace svolgimento delle funzioni attribuite al Sistema nazionale, con particolare riferimento all'obbligo di garantire i livelli essenziali di Pag. 122prestazioni tecniche ambientali, l'ISPRA e le agenzie possono procedere all'assunzione del personale e all'acquisizione dei beni strumentali necessari, nei limiti dei finanziamenti previsti dal precedente articolo 15.
  In conclusione, preso atto del contenuto del provvedimento e dei profili di competenza della XI Commissione e valutata l'esigenza di dare seguito a un intervento che si prefigge importanti finalità di sicurezza e tutela del territorio e della salute dei cittadini, preannuncia l'intendimento di esprimere un parere favorevole sul provvedimento in esame, eventualmente corredato da una serie di osservazioni.

  Cesare DAMIANO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta convocata per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 15.35.