CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 dicembre 2013
139.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 12 dicembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Enrico ZANETTI.

  La seduta comincia alle 9.40.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2013 – secondo semestre.
C. 1836 Governo.
Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2013 bis.
C. 1864 Governo.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta di ieri.

  Enrico ZANETTI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore ha illustrato il contenuto dei provvedimenti e si è avviata su di essi la discussione, nel corso della quale è emersa concordemente l'esigenza di procedere alle audizioni informali dei rappresentanti della Banca d'Italia e della CONSOB, nonché dell'Associazione bancaria italiana (ABI) e dell'Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA).

  Sebastiano BARBANTI (M5S) domanda se siano stati avviati contatti con la XIV Commissione in merito alla possibilità di concludere l'esame in sede consultiva dei provvedimenti oltre il termine del 18 dicembre.

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  Enrico ZANETTI, presidente, informa che la Commissione Politiche dell'Unione europea è stata informata per le vie brevi circa l'esigenza della Commissione Finanze di disporre di tempi più ampi per l'esame dei provvedimenti, e che dunque l'esame degli stessi non si concluderà entro il termine, previsto ai sensi delle previsioni regolamentari, del 18 dicembre prossimo.

  Marco CAUSI (PD), nel ribadire l'estrema rilevanza dei provvedimenti in esame, che, tra l'altro, attuano nell'ordinamento nazionale taluni importanti atti normativi comunitari di riforma dei mercati finanziari e creditizi, sottolinea, in particolare, come le previsioni, recate dall'articolo 3 del disegno di legge di delegazione europea, recepiscano l'Accordo di Basilea III sui requisiti patrimoniali delle banche. A tale proposito evidenzia come il regolamento n. 575/2013, di cui il medesimo articolo 3 dispone l'attuazione, preveda l'applicazione di un correttivo, specificamente concepito per i finanziamenti erogati nei confronti delle piccole e medie imprese (cosiddetto PMI supporting factor), dei criteri di assorbimento del capitale che le banche sono tenute ad applicare per definire i loro requisiti minimi di capitalizzazione. Ricorda che tale correttivo, il quale risulterà fondamentale per evitare effetti di ulteriore restrizione del credito nei confronti delle PMI, era stato esplicitamente sollecitato, oltre che da numerose associazioni imprenditoriali, dalla Commissione Finanze nell'ambito del documento finale approvato dalla Commissione stessa nella precedente legislatura, in occasione dell'esame in fase ascendente della proposta di regolamento.
  Un altro aspetto particolarmente importante del disegno di legge di delegazione europea è costituito dall'articolo 4, il quale stabilisce principi e criteri direttivi di delega specifici per l'attuazione della direttiva 2013/14/UE, concernente le agenzie di rating del credito. A tale proposito sottolinea la notevole importanza degli interventi di regolamentazione dell'attività di tali agenzie, soprattutto alla luce della decisione, da parte delle agenzie Standard & Poor's e Moody's, di porre sotto osservazione alcune compagnie assicurative italiane, in ragione del fatto che queste ultime detengono in portafoglio una quota significativa di titoli pubblici italiani, prospettando in particolare l'ipotesi di peggiorare il rating espresso sul gruppo Generali. Ritiene che tale rinnovato attivismo delle predette agenzie su alcuni protagonisti del mercato azionario italiano costituisca la reiterazione di comportamenti già assunti in passato, i quali sembrano preludere a un tentativo di speculazione sul debito pubblico nazionale, in una situazione di incertezza circa le prospettive del Paese. Rileva, infatti, come i recenti sviluppi della situazione politica interna abbiano dato adito a due, opposte, visioni. Da un lato, alcuni osservatori internazionali ritengono che la scissione avvenuta in seno alla PdL, con il passaggio all'opposizione degli esponenti populisti di Forza Italia, abbia indebolito la tenuta del Governo, mentre altri sostengono che, a seguito di tale passaggio, la maggioranza, sebbene numericamente più ristretta, risulti politicamente più coesa e stabile.
  In tale contesto sottolinea, comunque, la necessità di respingere con ogni mezzo ogni tentativo speculativo in danno del Paese, evidenziando come l'attuazione della direttiva 2013/14/UE costituisca un primo positivo passo in questo senso, in quanto consente di ridurre il ruolo eccessivo che in passato è stato riconosciuto ai giudizi delle agenzie di rating. A questo riguardo considera particolarmente significativo il rapporto recentemente diffuso dall'Autorità europea sui servizi finanziari (ESMA) relativamente alle predette agenzie, il quale esprime un giudizio devastante su di esse sotto tutti i punti di vista, evidenziando i gravissimi elementi di criticità che ne caratterizzano l'attività, per quanto riguarda la mancanza di professionalità degli analisti, la presenza di conflitti di interesse, la mancanza di trasparenza, nonché i problemi circa la tempistica nella pubblicazione dei giudizi espressi sui titoli sovrani. Pag. 226
  In tale contesto ritiene quindi utile procedere alle audizioni di rappresentanti della CONSOB e della Banca d'Italia, al fine di individuare ulteriori interventi che potrebbero risultare opportuni in sede di recepimento della normativa comunitaria in materia, con l'obiettivo prioritario di chiarire con forza, al mercato e all'opinione pubblica, come i giudizi espressi dalle agenzie di rating non debbano essere assunti in modo automatico ed acritico, in quanto essi sono viziati da rilevanti elementi di distorsione, e come, pertanto, gli operatori di mercato debbano formarsi un autonomo giudizio rispetto alle proprie scelte di investimento. A quest'ultimo riguardo ritiene che sia possibile ipotizzare di attribuire un ruolo significativo in merito alla CONSOB, ed esprime altresì il rammarico che il pacchetto di misure in discussione non sia stato integrato, a causa dei dissensi emersi a livello europeo, prevedendo la creazione di un'autonoma agenzia di rating europea sui titoli sovrani, la quale avrebbe consentito di superare la situazione di oligopolio nella quale attualmente si trovano le tre principali agenzie di rating, i cui giudizi si sono dimostrati del tutto insoddisfacenti.

  Giulio Cesare SOTTANELLI (SCpI), relatore, nel prendere atto che la Commissione potrà concludere l'esame in sede consultiva dei provvedimenti nel mese di gennaio, ritiene opportuno, al fine di rendere più efficace e produttiva la discussione da parte della Commissione, individuare le parti del provvedimento che risultano strettamente vincolate dal dettato normativo comunitario e quali siano invece i margini di discrezionalità lasciati al legislatore nazionale, su cui è possibile esercitare un'azione di modifica o di integrazione dei testi.
  Concorda quindi con il deputato Causi circa l'esigenza di avviare un'interlocuzione con la CONSOB e con la Banca d'Italia, al fine di verificare le possibili iniziative da assumere in questa sede.

  Enrico ZANETTI, presidente, condivide le considerazioni espresse dal deputato Sottanelli, ricordando come le direttive comunitarie contengano sia previsioni strettamente cogenti per gli Stati membri sia previsioni per la cui attuazione gli Stati stessi dispongono di ambiti di discrezionalità.
  Con riferimento specifico alle direttive 2013/42/UE e 2013/43/UE, concernenti talune modifiche al regime IVA volte a contrastare il fenomeno delle frodi in tale settore, essenzialmente attraverso l'ampliamento dell'ambito di applicazione dello strumento del cosiddetto reverse charge, ritiene che l'attuazione di tali previsioni comunitarie possa costituire l'occasione anche per mettere ordine nella disciplina sanzionatoria applicabile allo stesso reverse charge, eliminando la confusione interpretativa attualmente sussistente circa la determinazione delle sanzioni applicabili nei casi in cui i contribuenti abbiano commesso errori formali, senza tuttavia che si riscontri una vera e propria evasione dell'imposta.

  Daniele PESCO (M5S) ribadisce l'esigenza metodologica di organizzare l'esame dei provvedimenti in termini tali da poter discutere distintamente ed in modo ordinato le diverse tematiche, affrontate dai disegni di legge, che rientrano negli ambiti di competenza della Commissione.

  Enrico ZANETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 12 dicembre 2013.

Audizione dei rappresentanti del Gruppo aziende industriali di lubrifricazione (GAIL) – Federchimica, sulle tematiche delle accise.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 10 alle 10.55.

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AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 12 dicembre 2013.

Audizione dei rappresentanti del Centro Europa Ricerche (CER), sulle prospettive della politica tributaria e del settore bancario, nel quadro dell'Euro ed in vista del prossimo semestre di Presidenza italiano dell'Unione europea.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 10.55 alle 12.05.