CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 dicembre 2013
134.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 125

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 4 dicembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Walter RIZZETTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 9.10.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014).
C. 1865 Governo, approvato dal Senato.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016.
C. 1866 Governo, approvato dal Senato, e relativa Nota di variazioni, C. 1866-bis Governo, approvato dal Senato.

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Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazioni alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.

  Walter RIZZETTO, presidente, ricorda che nella giornata di oggi è previsto il seguito del dibattito sui provvedimenti in titolo, che si concluderà nell'odierna seduta pomeridiana. Chiede, quindi, al rappresentante del Governo se intenda svolgere proprie considerazioni preliminari in ordine alla relazione svolta nella seduta di ieri, prima che si avvii il dibattito in Commissione.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA, pur essendosi riservato di svolgere eventuali riflessioni a conclusione del dibattito, intende comunque esprimere sin d'ora il proprio apprezzamento per l'esauriente intervento introduttivo svolto nella seduta di ieri dal relatore, che ritiene abbia illustrato in modo completo i contenuti dei provvedimenti in esame, recanti importanti disposizioni, suscettibili, a suo avviso, di avviare una ripresa occupazionale nel Paese. Si riferisce, in particolare, alle norme recate dai commi 78, 126 e 127, 132 e 135 dell'articolo unico del disegno di legge di stabilità, in materia di aumento dell'indennità dovuta dall'INAIL a titolo di recupero del lavorare d'indennizzo del danno biologico, di esodati, di tutela dei lavoratori socialmente utili, di stabilizzazione del personale delle province per il corretto funzionamento dei centri per l'impiego, anche in vista di una piena attuazione della Youth Garantee.
  Soffermandosi sulle disposizioni di salvaguardia degli esodati, fa notare che esse prevedono un meccanismo di riallocazione delle risorse sin qui stanziate a favore di tali soggetti, di fatto stabilendo un sistema di finanziamento «a vasi comunicanti», in grado di garantire eventuali trasferimenti tra le categorie in base alle diverse esigenze progressivamente accertate. Osservato che il Governo è aperto a un confronto leale e costruttivo con la Camera, che sia finalizzato al miglioramento dei provvedimenti in oggetto, fa presente che, soprattutto in relazione a determinate tematiche, concernenti, ad esempio, la materia della perequazione automatica dei trattamenti pensionistici e della cassa integrazione in deroga, sembra possa esservi l'opportunità di svolgere ulteriori riflessioni, in vista di una eventuale implementazione degli interventi già previsti, pur nel pieno rispetto dei vincoli di bilancio.
  Ritiene, in ogni caso, che il disegno di legge di stabilità in corso di esame, nella sua attuale formulazione, offra già un panorama di interventi adeguati, idonei a generare un processo virtuoso nel Paese, nel segno di una ripresa economica che possa essere convincente.

  Giorgio AIRAUDO (SEL) esprime forti perplessità sul complesso della manovra finanziaria, sottolineando come in essa vi sia un evidente spreco di risorse destinate, ad esempio, a sgravi economici e contributivi – come quelle finalizzate, in misura del tutto insufficiente, alla riduzione del cuneo fiscale – e ad altri incentivi che definisce inefficaci, dal momento che presuppongono una ripresa autonoma e spontanea del sistema produttivo, sulla base di un mero processo di deregolamentazione. Ritiene, al contrario, che servirebbe una vera svolta nell'ambito del mercato del lavoro e delle politiche economiche, favorita dal settore pubblico, laddove una presa in carico di un grande piano per il lavoro da parte dello Stato, in qualità di datore di ultima istanza, consentirebbe di avviare un'azione a tutto campo in ambito Pag. 127occupazionale, attraverso la predisposizione di misure di tutela e garanzia nei confronti dei tanti lavoratori in difficoltà per la crisi economica in atto. Dichiara, pertanto, che il suo gruppo, che pure è disponibile a un confronto serio e proficuo in Commissione e in Assemblea, si batterà per un miglioramento dei provvedimenti in esame, affinché sia rilanciato un programma di investimenti pubblici suscettibile di rigenerare la capacità d'impresa e di lavoro nel Paese.

  Irene TINAGLI (SCpI) esprime forti perplessità su talune delle disposizioni contenute nella manovra finanziaria all'esame della Camera, soprattutto riferendosi alla loro capacità di generare una ripresa produttiva e occupazionale. Si sofferma, quindi, sulle norme in tema di proroga o stabilizzazione del personale dei centri per l'impiego, sottolineando l'incongruità di un intervento che mira a incidere su un sistema già problematico, inadeguato, così come attualmente congegnato, a garantire una ricollocazione dei lavoratori, in assenza di una reale capacità di formazione e di idonei collegamenti con il mondo delle imprese. Rilevato che simili interventi rischiano di produrre eventuali esuberi di personale, anche alla luce delle recenti proposte di riforma, attualmente in fase di discussione in Parlamento, che prevedono uno svuotamento delle province, osserva che sulla materia il suo gruppo ha da tempo elaborato valide proposte, che auspica possano essere prese in considerazione. Si riferisce, ad esempio, all'ipotesi di avviare, in via sperimentale, una forma di collaborazione tra pubblico e privato, tra lo Stato, le regioni e i soggetti che già operano con successo nel settore dell'intermediazione della manodopera e della riqualificazione dei lavoratori, ricordando come su tale proposta il Governo abbia assunto impegni precisi, attraverso l'accoglimento di specifici atti di indirizzo presentati sia alla Camera che al Senato.
  Esprime, poi, perplessità su talune altre norme previste nel disegno di legge di stabilità, come quella a favore dei lavoratori socialmente utili, che giudica una mera «misura tampone» in favore di un'unica categoria di soggetti, sottolineando come, a fronte di uno stanziamento importante per una simile finalità, si riscontra la mancanza di investimenti adeguati in campi molto più strategici dell'economia – come quello della cosiddetta «banda larga» – che sarebbero cruciali, a suo avviso, ai fini di una ripresa strutturale del Paese.
  Ritiene, in conclusione, che sia necessario un serio dibattito parlamentare, che faccia luce sulle questioni più problematiche, in vista di un miglioramento degli interventi normativi in esame.

  Walter RIZZETTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ribadisce che nella seduta di oggi si concluderà il dibattito sui provvedimenti in esame e che domattina sono previste le deliberazioni di competenza della Commissione, secondo una tempistica che, seppur ristretta, è comunque vincolata al rispetto delle norme regolamentari vigenti per la sessione parlamentare di bilancio.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.30.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 4 dicembre 2013.

Audizioni nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 5 Iniziativa popolare, C. 519 Damiano, C. 709 Airaudo, C. 1376 Polverini, recanti «Norme in materia di rappresentanza e rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro».
Audizione di rappresentanti di Casartigiani.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.50 alle 14.

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Audizione di rappresentanti di CNA.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14 alle 14.10.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 4 dicembre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO indi del vicepresidente Walter RIZZETTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 14.20.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014).
C. 1865 Governo, approvato dal Senato.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016.
C. 1866 Governo, approvato dal Senato, e relativa Nota di variazioni, C. 1866-bis Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazioni alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana di oggi.

  Walter RIZZETTO (M5S), dopo avere ringraziato il relatore per l'approfondita relazione svolta nella seduta di ieri, dichiara che il suo gruppo non può che manifestare un orientamento di decisa contrarietà politica nei confronti della manovra finanziaria in esame, per ragioni che derivano dalla incapacità delle disposizioni in essa recate di favorire un rilancio economico. Entrando nel merito dei provvedimenti in questione, ritiene, anzitutto, che la riduzione del cuneo fiscale prevista dal disegno di legge di stabilità sia del tutto inadeguata, dal momento che, essendo supportata da risorse insufficienti, determina un incremento delle buste paga dei lavoratori assolutamente esiguo e risibile. Rileva, quindi, che l'unico «tesoretto» che lo Stato è riuscito a incassare non deriva, come auspicato e promesso dal Commissario straordinario per la «spending review», dalla razionalizzazione della spesa pubblica, né dalle attività di contrasto all'evasione fiscale o dalla riduzione dei costi della politica, bensì dalla tassazione sempre più severa nei confronti dei cittadini, sottoposti a una politica fiscale penalizzante. Al riguardo, sottolinea, in particolare, l'iniquità degli incrementi delle imposte delle accise sui carburanti nonché l'inasprimento fiscale sulle energie rinnovabili, giudicato ancora più paradossale se si considerano le promesse fatte ad inizio legislatura in materia dal Presidente del Consiglio dei ministri, che aveva preannunciato un rilancio del settore delle risorse energetiche, anche in vista di un incremento occupazionale.
  Osservato che le misure assunte dall'Esecutivo in tema di imposta sulle abitazioni e di tassazione sui rifiuti confermano la volontà del Governo di colpire i consumi dei cittadini e le attività delle imprese più intraprendenti (ad esempio quelle più attive del settore ortofrutticolo, che producono più rifiuti), ritiene che un simile indirizzo politico dimostri che il Paese è «sotto scacco» delle regole del «Fiscal compact» europeo, che si riverberano anche con rigidi criteri di rispetto del patto di stabilità, impedendo agli stessi enti locali di programmare anche la realizzazione di importanti opere pubbliche. Fatto notare che l'azione del Governo sembra essere finalizzata alla realizzazione di obiettivi che trascendono gli interessi Pag. 129nazionali, come dimostra il forte interesse ad attrarre investitori stranieri, rileva che la manovra finanziaria non appare adeguata neanche a garantire un rientro dal deficit pubblico, tanto è vero che lo stesso Esecutivo ha preannunciato un piano di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico, destinato, a suo avviso, ad essere «svenduto» nei prossimi anni.
  Manifesta insoddisfazione anche per la parte del disegno di legge di stabilità riferita alla cassa integrazione in deroga, giudicata insufficiente a sostenere il reddito dei lavoratori in difficoltà (tanto è vero che il Governo ancora deve trovare le coperture per il 2013), pur precisando che il suo gruppo giudica semplicistico pensare di risolvere i problemi occupazionali solo con il consolidamento delle politiche passive o con il mero riconoscimento di incentivi, ritenuti inadatti da soli a generare lavoro.
  In conclusione, valutando negativamente i provvedimenti in esame, preannuncia che il suo gruppo avanzerà diverse proposte di modifica nel corso dell'esame della manovra in V Commissione, che auspica possano essere condivise anche dagli altri schieramenti, in vista di un complessivo miglioramento degli interventi in oggetto.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA), soffermandosi sulle parti dei provvedimenti in esame di competenza della Commissione, osserva che gli interventi previsti appaiono del tutto inadeguati e insufficienti a generare lavoro e a rilanciare l'economia. Ritiene, ad esempio, inutile la previsione sulla riduzione del cuneo fiscale, considerata la sua esigua portata, che produrrà, a suo avviso, un incremento degli stipendi quasi irrilevante. Osservato, pertanto, che sarebbe meglio destinare le risorse stanziate per tale finalità ad altre destinazioni, contesta l'impostazione complessiva del disegno di legge di stabilità, che sembra orientato, a suo avviso, a concedere – soprattutto in favore del Sud – con finalità propagandistiche incentivi e altre misure assistenziali, ignorando i bisogni effettivi delle imprese e dei cittadini, che vengono invece sottoposti a forti inasprimenti fiscali.
  Rilevata l'assoluta inadeguatezza degli incentivi in quanto tali a generare autonomamente lavoro, esprime poi rammarico per il totale disinteresse mostrato dal Governo nei confronti della categoria degli esodati, per la cui salvaguardia la Commissione si è a più riprese battuta, al fine di rimediare a una clamorosa ingiustizia perpetrata dallo Stato.
  Giudica, infine, inaccettabili le misure assunte a favore dei lavoratori socialmente utili nei territori del Meridione (come quelli di Napoli, Palermo e della Regione Calabria), nonché quelle tese a coprire il buco di bilancio di talune amministrazioni locali, che confermano l'intenzione del Governo di avviare politiche clientelari, che non si preoccupano affatto di garantire l'erogazione dei servizi efficienti nei confronti della collettività.
  Si riserva, infine, di presentare emendamenti sui provvedimenti in esame – nell'ambito della V Commissione – al fine di cambiare radicalmente l'impianto degli interventi normativi attualmente previsti.

  Cesare DAMIANO, presidente, nel fare presente come la presidenza non intenda entrare nel merito politico della manovra, svolge talune considerazioni di carattere generale sui provvedimenti in esame, al fine di offrire spunti di riflessione che auspica possano essere ripresi dai gruppi, laddove si tratterà di elaborare valutazioni compiute rispetto al contenuto delle specifiche misure sinora proposte.
  Ritiene, in questo contesto, che possano risultare convincenti quelle disposizioni che prevedono l'integrale restituzione al datore di lavoro del contributo addizionale dell'1,4 per cento della retribuzione previsto per i rapporti di lavoro non a tempo determinato, nonché quelle norme che, ad esempio, riducono di un punto percentuale (dal 28 al 27 per cento), per l'anno 2014, l'aliquota contributiva dovuta dai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS (tematiche sulle quali fa notare che la Commissione si è a più Pag. 130riprese battuta). Dichiara anche di condividere le misure in tema di riduzione dei premi e contributi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro – sulle quali, tuttavia, auspica un'ulteriore riflessione, per favorirne una applicazione corretta, che potrebbe essere compromessa dall'attuale formulazione del testo – nonché quelle tese a riconoscere, dal 1o gennaio 2014, un aumento delle indennità dovute dall'INAIL a titolo di recupero del valore dell'indennizzo del danno biologico.
  Giudica, invece, necessario che la Camera contribuisca al miglioramento di talune delle norme recate dai provvedimenti in discussione, come quelle in materia di indicizzazione dei trattamenti pensionistici o in tema di esodati – per la cui salvaguardia giudica ancora insufficienti le risorse stanziate – e di garanzia dei giovani (soprattutto a fronte di una complessa applicabilità del bonus precari).

  Teresa BELLANOVA (PD), relatore, nel dichiarare di avere seguito con grande attenzione gli interventi svolti nel corso del dibattito, si riserva di presentare, per la giornata di domani, le proprie proposte di relazione sui documenti in titolo, che possano tenere conto degli elementi emersi. Si dichiara, peraltro, disponibile a riflettere su eventuali profili di comune interesse, nella fase di espressione dei pareri sugli eventuali emendamenti che dovessero essere presentati dai gruppi.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA ribadisce che il Governo è disponibile a confrontarsi su eventuali ipotesi di modifica dei testi in esame, soprattutto in relazione a quelle disposizioni che, a causa delle modalità convulse con cui si è svolto l'iter presso il Senato, presentano una formulazione legislativa tale da richiedere interventi migliorativi. Si dichiara, quindi, aperto a eventuali contributi offerti in tal senso dalla Camera, nell'ambito di un dialogo con i gruppi che auspica possa essere leale e costruttivo.

   Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che, in relazione ai provvedimenti in titolo, è fissato per le ore 16 di oggi il termine per la presentazione di emendamenti, il cui esame, unitamente alle altre deliberazioni di competenza della Commissione, avrà luogo nella giornata di domani.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 4 dicembre 2013.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.05.