CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 giugno 2013
44.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 50

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 25 giugno 2013.

Audizione del presidente della regione Sardegna sulle condizioni del trasporto marittimo di passeggeri da e per la Sardegna.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.40 alle 14.45.

INTERROGAZIONI

  Martedì 25 giugno 2013. — Presidenza del vicepresidente Ivan CATALANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Rocco Girlanda.

  La seduta comincia alle 14.45.

5-00003 Pili: Necessità di un'immediata ridefinizione delle convenzioni relative agli oneri di servizio pubblico per la continuità territoriale marittima con la Sardegna, in relazione al grave danno recato ai cittadini e alla regione medesima dalla gestione commissariale della società Tirrenia.
5-00011 Pili: Necessità di ridefinire le convenzioni per l'esercizio della continuità territoriale marittima con la Sardegna anche attraverso l'introduzione di una tariffa unica.
5-00023 Pili: Inaccettabile aumento delle tariffe dei servizi marittimi da e per la Sardegna e necessità di valutare l'eventuale abuso di posizione dominante da parte delle compagnie esercenti le tratte.
5-00025 Pili: Necessità di una revisione della disciplina della continuità territoriale marittima, nel quadro del processo di privatizzazione della Tirrenia e alla luce degli aumenti delle tariffe imposti dalle compagnie di navigazione.
5-00026 Pili: Necessità di una sostanziale revisione delle convenzioni per la continuità territoriale marittima con la Sardegna, anche alla luce del contenzioso europeo sulla vendita della Tirrenia.

  Ivan CATALANO, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Mauro PILI (PdL), nel sottolineare che alcune delle questioni poste negli atti di sindacato ispettivo a propria firma non sono state prese in considerazione, osserva che il presupposto sul quale si basa la risposta del rappresentate del Governo è che la convenzione abbia seguito un iter corretto, mentre a suo giudizio essa è viziata sia formalmente che sostanzialmente dal momento che la regione Sardegna non è stata coinvolta in modo adeguato e non ha avallato tale accordo. Nell'evidenziare che l'ammontare delle risorse date alla Tirrenia CIN di cui alla convenzione, pari a 72 milioni di euro all'anno, non è frutto di un'attenta analisi del costo del servizio sulle tratte indicate nella convenzione, come dimostra il fatto che i prezzi praticati dalle compagnie che non ricevono sovvenzioni risultano addirittura più bassi di quelli praticati dalla Tirrenia, osserva che la riflessione sul servizio di trasporto marittimo da e per la Sardegna dovrebbe partire da una riduzione drastica dei costi del servizio. Rileva che l'ammontare complessivo di risorse date a Tirrenia CIN, pari a 576 milioni di euro per otto anni di durata della convenzione, che ha permesso alla CIN di comprare Tirrenia al costo di soli 380 milioni di euro, configura la convenzione come un accordo capestro per lo Stato italiano, anche in ragione del fatto che le articolazioni tariffarie non vengono concordate, ma attuate di fatto dalla compagnia senza alcun confronto con le istituzioni Pag. 51di riferimento. Sottolinea che l'assenza della nave Tirrenia che assicurava il collegamento con Olbia, che, come evidenziato anche dall'Autorità garante per la concorrenza, ha permesso che si verificasse l'aumento ingiustificato dei prezzi del servizio di collegamento marittimo, evidenzia un accordo della stessa Tirrenia con le imprese che hanno costituito il cartello, che, a fronte di una diminuzione di più di un milione di passeggeri, hanno conseguito guadagni superiori del 30 per cento rispetto al passato. Prende quindi atto della sospensione degli aumenti tariffari cui fa riferimento il sottosegretario nella risposta e auspica, proprio in ragione dell'autorevolezza del Governo, che questo non si accontenti di tale sospensione ma pervenga ad una revoca della convenzione che giudica arbitraria, al fine di procedere amministrativamente in un modo corretto, anche per evitare che di tale questione venga investita la Corte dei conti per danno erariale, dal momento che le risorse pubbliche sono investite in un servizio che è totalmente insoddisfacente dal punto di vista della qualità, della quantità e dei costi.

5-00222 Gadda: Blocco dei lavori di realizzazione del collegamento ferroviario Arcisate Stabio, di attuazione della convenzione bilaterale tra Italia e Svizzera del 1999, e conseguente rischio di ricadute occupazionali.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Maria Chiara GADDA (PD), nel ringraziare il sottosegretario per la risposta, sottolinea che tale linea è strategica per la città di Varese e per tutto il nord Italia dal momento che consente il collegamento con la Svizzera e con il centro dell'Europa, soprattutto in vista di Expo 2015. Nel ricordare che il ministro Lupi, nel corso dell'audizione sulle linee programmatiche del proprio dicastero, ha sottolineato l'importanza dei collegamenti ferroviari e la priorità che il Governo intende dare alle opere immediatamente cantierabili e strategiche per il Paese, come quella oggetto dell'interrogazione, ricorda che quest'opera è fortemente richiesta dai cittadini e dalle amministrazioni comunali oltre che essere oggetto di un accordo internazionale che è opportuno rispettare anche per ragioni di credibilità istituzionale. Nel dichiararsi quindi parzialmente soddisfatta per l'impegno e l'attenzione dimostrati dal Governo su questa vicenda, auspica che questo effettui un costante monitoraggio sullo stato di avanzamento dei lavori, che costituiscono motivo di disagio per la cittadinanza, al fine di pervenire alla realizzazione dell'opera in tempo utile per Expo 2015.

5-00402 Garofalo: Collegamento marittimo veloce nell'area dello Stretto di Messina.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Vincenzo GAROFALO (PdL), nel ringraziare il sottosegretario per l'articolata ricostruzione dei fatti, si dichiara tuttavia insoddisfatto, dal momento che già nella scorsa legislatura, nel corso dell'esame degli emendamenti al decreto-legge cosiddetto «Crescita 2» si era adoperato, senza tuttavia pervenire ad una conclusione favorevole, affinché fosse previsto uno stanziamento di 25 milioni di euro destinato al rinnovo del servizio di collegamento marittimo veloce nell'area dello Stretto, assai importante in quanto assicura la continuità territoriale con la Sicilia. Nell'apprezzare l'impegno del Governo al riguardo e l'attivazione di una procedura d'urgenza, osserva che questa si configura come una soluzione temporanea, mentre sarebbe stato auspicabile prevedere un meccanismo di copertura dei costi per l'intero triennio. Riguardo alla procedura d'urgenza, inoltre, sulle due tratte messe a gara, ossia il collegamento tra Messina e Villa San Giovanni e tra Messina e Reggio Calabria, fa presente che sono pervenute al Ministero solo due offerte e sulla sola Pag. 52tratta Messina-Villa San Giovanni, coperta da un servizio di traghetti, mentre resterebbe scoperta la tratta più importante, ossia la Messina-Reggio Calabria, che vede muoversi ogni giorno circa 12 mila passeggeri, per lo più pendolari e studenti, che rimarrebbero privi del collegamento con il continente. Nel rilevare che l'assenza del servizio su tale tratta evidenzierebbe una forte disattenzione del Governo su un'area delicata nella quale i trasporti marittimi sono essenziali, rendendo ancora più evidente lo sbilanciamento di risorse a favore del nord Italia, chiede al Governo di conoscere l'esito della procedura di aggiudicazione della tratta Messina-Reggio Calabria per la quale il servizio di collegamento marittimo veloce cesserà tra soli tre giorni.

  Andrea VECCHIO (SCpI), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente di aver presentato un atto di sindacato ispettivo su analoga materia, di cui sollecita la risposta da parte del Governo, considerando che si tratta di una questione rilevantissima.

  Ivan CATALANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.20.

RISOLUZIONI

  Martedì 25 giugno 2013. — Presidenza del vicepresidente Ivan CATALANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Rocco Girlanda.

  La seduta comincia alle 15.20.

7-00011 Dell'Orco: Adeguamento dei guardrail al fine di diminuirne la pericolosità in caso di impatto di conducenti di veicoli a due ruote.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00004).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in oggetto.

  Ivan CATALANO, presidente, avverte che sono state presentate anche le risoluzioni n. 7-00030 a firma dell'onorevole Tullo ed altri, e n. 7-00039 a firma dell'onorevole Biasotti, che, vertendo sulla medesima materia, saranno svolte congiuntamente.

  Mario TULLO (PD) illustra la risoluzione di cui è primo firmatario e, contestualmente, invita il presidente ad organizzare i lavori della Commissione in modo tale da tener conto dei tempi delle sedute dell'Assemblea.

  Sandro BIASOTTI (PdL), nell'illustrare la risoluzione a propria firma, evidenzia che i veicoli a motore a due ruote sono responsabili di circa un terzo del numero complessivo di decessi, costituiscono il 21 per cento del parco veicoli totale e hanno una percorrenza chilometrica complessiva pari al 4 per cento del totale dei chilometri percorsi da tutti gli altri veicoli. Nel sottolineare che tali dati rendono urgente un intervento sulle infrastrutture stradali al fine di diminuirne la pericolosità, fa presente che alcuni interventi sui guardrail, come ad esempio l'apposizione di strutture atte a ridurne l'impatto in caso di incidente sono vietati per l'impossibilità di forare la barriera stradale, che ne ridurrebbe l'effetto di contenimento, e invita pertanto il Governo a porre rimedio a tale questione.

  Ivan CATALANO, presidente, ricorda che nella seduta dell'11 giugno il rappresentante del Governo ha espresso parere favorevole sulla risoluzione 7-00011 Dell'Orco, a condizione che siano riformulate alcune parti del dispositivo. Chiede quindi ai presentatori delle risoluzioni in oggetto se hanno predisposto un testo unificato delle risoluzioni medesime, che tenga conto delle riformulazioni proposte dal Governo.

  Michele DELL'ORCO (M5S) avverte che, in accordo con i presentatori delle Pag. 53altre risoluzioni in discussione, è stato predisposto un testo unificato delle stesse (vedi allegato 4).

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA esprime parere favorevole sul primo e sul secondo impegno del testo unificato delle risoluzioni; esprime parere favorevole sul terzo impegno a condizione che le parole da «in particolare fino alla fine del periodo vengano sostituite da: «in particolare nei tratti stradali maggiormente a rischio, così come specificato in apposito provvedimento ministeriale». Esprime parere favorevole sul quarto impegno a condizione che venga riformulato nel modo seguente: «a sollecitare e promuovere, in sede di Unione europea, un approfondimento in merito all'uso dei dispositivi di sicurezza attiva e passiva nei veicoli e a promuovere l'incremento dell'applicazione di tecnologie intelligenti su tutte le strade». Esprime parere favorevole sul quinto impegno del dispositivo, a condizione che le parole: «a migliorare le» siano sostituite da: «promuovere il miglioramento delle»; esprime parere favorevole sul sesto impegno del testo unificato delle risoluzioni; sul settimo impegno esprime parere favorevole a condizione che vengano soppresse le parole da: «da parte» fino ad «autostrade»; esprime infine parere favorevole sui restanti impegni del testo unificato.

  Michele DELL'ORCO (M5S), Mario TULLO (PD) e Sandro BIASOTTI (PdL) accettano le riformulazioni proposte dal Governo.

  Ivan CATALANO, presidente, avverte che il testo unificato delle risoluzioni Dell'Orco 7-00011, Tullo 7-00030 e Biasotti 7-00039 assume il numero 8-00004. Pone quindi in votazioni il testo unificato delle tre risoluzioni come riformulato nella seduta odierna.

  La Commissione approva quindi il testo unificato delle tre risoluzioni, come riformulato, che assume il numero 8-00004 (vedi allegato 5).

  La seduta termina alle 15.30.

SEDE REFERENTE

  Martedì 25 giugno 2013. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Rocco Girlanda.

  La seduta comincia alle 15.30.

Modifiche all'articolo 202 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di pagamento delle sanzioni.
C. 997 Meta ed altri.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto.

  Michele Pompeo META, presidente, nell'avvertire che le Commissioni competenti hanno espresso i propri pareri sul provvedimento in esame, fa presente che le Commissioni II (Giustizia), V (Bilancio) e VI (Finanze) hanno espresso parere favorevole, mentre la I Commissione (Affari costituzionali) ha espresso parere favorevole con osservazioni.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA fa presente che la proposta di legge C. 997 è composta di un solo articolo. Osserva che il comma 1, lettera a), prevede la riduzione del venti per cento rispetto al minimo previsto della sanzione amministrativa pecuniaria per violazione delle disposizioni del codice della strada, quando il pagamento sia effettuato entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notificazione. Rileva che, in tal senso viene integrato l'articolo 202 del codice della strada, il quale nel testo attuale consente il pagamento delle sanzioni nella misura minima prevista dalle singole norme, se il pagamento avviene entro sessanta giorni dalla contestazione o dalla notificazione. Al riguardo esprime parere favorevole in quanto tale riduzione produrrebbe da un Pag. 54lato introiti maggiori legati all'incremento del numero di coloro che versano la sanzione pecuniaria e, dall'altro, risparmi in termini di mancate spese correlate alla gestione del contenzioso e alla difficile fase del recupero coattivo delle somme iscritte nei ruoli esattoriali. Sottolinea che tale parere è avvalorato dalle statistiche della Polizia di Stato relative all'anno 2009, riportate in una nota del Ministero dell'economia e delle Finanze, secondo cui solo il 44 per cento dei sanzionati ha pagato entro 60 giorni; il resto delle somme iscritte a ruolo è stato recuperato nella misura del 15 per cento, a cui si aggiungono le spese per il contenzioso e le somme perse. Sul comma 1, lettera b), che aggiunge tra le possibili modalità di pagamento delle sanzioni anche gli strumenti di pagamento elettronico, esprime parere favorevole, in quanto la possibilità di ampliare le modalità di pagamento delle sanzioni mediante l'utilizzo di sportelli bancomat di banche, delle Poste Italiane e di altri intermediari finanziari rappresenterebbe una notevole facilitazione per il soggetto sanzionato ed uno stimolo ulteriore a pagare entro il termine dei cinque giorni.
  Osserva che il comma 1, lettera c), consente, inoltre, in via generale il pagamento immediato delle sanzioni, nella misura ridotta del venti per cento rispetto al minimo, nelle mani dell'agente accertatore mediante strumenti di pagamento elettronico, qualora l'agente accertatore sia dotato di idonea apparecchiatura, mentre il comma 1, lettera d) modifica il comma 2-bis dell'articolo 202 che già attualmente consente il pagamento nella misura minima della sanzione direttamente nelle mani dell'agente accertatore, per determinate tipologie di patente e per determinate infrazioni, prevedendo che, anche in questo caso, il pagamento avvenga nella misura ridotta del venti per cento rispetto al minimo e consentendo il pagamento con mezzi elettronici, qualora l'agente accertatore sia dotato di idonea apparecchiatura. Al riguardo esprime parere favorevole, evidenziando che da tempo gli operatori della polizia stradale hanno in dotazione i POS (Points of sale) per il pagamento immediato, tramite carte di credito, bancomat e postamat, delle violazioni stradali, che semplifica nel contempo l'attività degli operatori e gli adempimenti degli utenti. Osserva tuttavia che non solo la Polizia di Stato, ma anche tutti gli altri organi di polizia legittimati dall'articolo 12 del codice della strada all'espletamento dei servizi di polizia stradale, ossia Carabinieri, Guardia di Finanza, polizie, dovranno dotarsi di POS, per cui sarebbe opportuno accertare se ciò potrà in qualche modo comportare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, considerando, tuttavia, che l'applicazione generalizzata della riduzione della sanzione pecuniaria a gran parte delle violazioni avrà l'effetto di superare i costi iniziali, inevitabilmente legati al nuovo sistema di riscossione.
  Riguardo al comma 2, che stabilisce che il Ministro dell'interno, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, promuova convenzioni con banche, con Poste italiane S.p.A. ed altri intermediari finanziari per favorire la diffusione dei pagamenti delle sanzioni mediante strumenti di pagamento elettronici, esprime parere favorevole, anche se ritiene che vadano meglio precisati i profili applicativi della disposizione che prevede la stipula di convenzioni con banche ed intermediari finanziari, al fine di valutare l'effettiva possibilità di dare attuazione alla norma senza oneri.
  In ordine al comma 3, che demanda a un decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia, dell'economia e delle finanze, delle infrastrutture e dei trasporti e per la pubblica amministrazione e la semplificazione, da emanarsi entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge, la disciplina per la notificazione dei verbali di accertamento delle violazioni del codice della strada mediante posta elettronica certificata nei confronti dei trasgressori abilitati all'utilizzo di tale sistema, esprime parere favorevole, in quanto ciò rappresenterebbe un notevole risparmio per l'Amministrazione in termini di costi di notifica. Inoltre, Pag. 55osserva che la previsione di notificare ai cittadini dotati di domicilio digitale i verbali di accertamento delle violazioni tramite posta elettronica certificata è in linea con le recenti modifiche intervenute con il decreto-legge n. 179 del 2012, convertito, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 17 dicembre 2012, n. 221, che ha introdotto l'A.N.P.R (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente) presso il Ministero dell'interno. Rileva inoltre che, per ridurre ulteriormente i costi di notifica, si potrebbe attingere al data base presso il Ministero stesso, al registro delle imprese, all'albo dei professionisti ed all'Indice Nazionale degli Indirizzi PEC delle Imprese e dei Professionisti (INI-PEC) presso il Ministero dello sviluppo economico.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e propone di fissare il termine per la presentazione di emendamenti a martedì 2 luglio alle ore 17.
  La Commissione concorda.

  Michele Pompeo META, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.
  La seduta termina alle 15.35.

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