CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 giugno 2013
35.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 11 giugno 2013.

Audizione di rappresentanti dell'Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica (UNASCA) e di Confederazione autoscuole riunite e consulenti automobilistici (CONFARCA) in merito all'esame della Relazione concernente la liberalizzazione delle attività economiche e la riduzione degli oneri amministrativi sulle imprese (Doc. XXVII, n. 1).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.10 alle 13.50.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 11 giugno 2013. — Presidenza del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI.

  La seduta comincia alle 13.50

Variazione nella composizione della Commissione.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, comunica che il deputato Giancarlo Giorgetti è entrato a far parte della Commissione.

Sui lavori della Commissione.

  Marco DA VILLA (M5S), con riferimento alle notizie apparse sugli organi di stampa circa le intenzioni del Governo di procedere all'emanazione di un nuovo provvedimento in materia di liberalizzazioni, ritiene opportuno sottolineare come sarebbe preferibile che l'Esecutivo completi l'iter attuativo dei provvedimenti di liberalizzazione già approvati nella precedente legislatura, quali ad esempio quello attualmente all'esame della Commissione concernente la liberalizzazione delle attività economiche e la riduzione degli oneri amministrativi sulle imprese (Doc. XXVII, n. 1).

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  Gianluca BENAMATI (PD), con riferimento agli annunciati provvedimenti del Governo in materia di liberalizzazioni, riterrebbe opportuno che la risoluzione che la X Commissione si accinge ad approvare, a conclusione del ciclo di audizioni svolte nell'ambito dell'esame della relazione del Governo in materia di liberalizzazione, sia approvata prima dell'emanazione dell'eventuale nuovo pacchetto di liberalizzazioni annunciato dal Governo.

  Raffaello VIGNALI (PdL) ribadisce l'opportunità di procedere all'audizione del Ministro della pubblica amministrazione e semplificazione, Gianpiero D'Alia, prima di procedere all'approvazione dell'atto di indirizzo della Commissione in materia di liberalizzazioni ed invita la presidenza a garantire che tale audizione possa svolgersi in tempi rapidi.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, assicura che riferirà al presidente Epifani le questioni poste dai colleghi intervenuti.

DL 54/2013: Interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo.
C. 1012 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite VI e XI).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 4 giugno 2013.

  Luigi TARANTO (PD) ritiene opportuno che la Commissione, anche in vista dell'espressione del parere alle Commissioni riunite Finanze e Lavoro, si soffermi su determinati aspetti relativi alla sospensione dell'IMU e, in particolare, sull'impatto della sospensione dell'imposta sugli immobili strumentali per l'esercizio dell'attività di impresa, la cui stima può essere valutata tra gli 8 e i 9 miliardi del gettito complessivo IMU, con un incremento rispetto al precedente regime ICI valutato tra i 4 e i 5 miliardi di euro. Tra gli elementi da considerare nella valutazione di tale impatto occorre tenere presenti diversi fattori: l'aliquota media IMU è superiore a quella dell'ICI, l'incremento dei moltiplicatori catastali, in particolare per la categoria D; il pagamento avviene inoltre sulla base dell'aliquota praticata in corso d'anno e bisogna tenere conto che circa il 50 per cento dei comuni italiani ha elevato l'aliquota di base, il 45,8 per cento l'ha mantenuta stabile e soltanto il 2 per cento l'ha ridotta. Sottolinea altresì l'importanza che la sospensione del pagamento dell'IMU sia stata finalizzata al ridisegno della tassazione sugli immobili e che tra i principi di riforma sia stata segnalata la deducibilità dell'IMU dal reddito di impresa. Si tratta di immobili che possono essere considerati a tutti gli effetti fattori della produzione e che meritano di essere inquadrati all'interno della categoria dei costi di produzione. È stato, tuttavia, rilevato che una detassazione degli immobili strumentali non comporterebbe nessun beneficio per le imprese che non chiudono il loro esercizio in utile ed è stata per questo prospettata la possibilità di estendere la deducibilità non solo al reddito di impresa, ma anche all'IRAP. Ricorda altresì che la Copaff (Commissione paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale) in audizione presso le Commissioni di merito, ha evidenziato che, accanto alla tecnica della deducibilità sarebbe opportuno procedere ad un alleggerimento dell'IMU sugli immobili strumentali soprattutto attraverso interventi diretti sulle aliquote e sui moltiplicatori. Ritiene che questo suggerimento potrebbe essere inserito nella proposta di parere dal formulare alle Commissioni di merito. Sottolinea altresì che, nella transizione dal regime dell'ICI a quello dell'IMU, le imprese – a differenza di quanto avviene per altre categorie di immobili – non hanno beneficiato dell'esenzione ai fini della tassazione sui redditi e questo, a suo avviso, Pag. 130sollecita un intervento compensativo per l'impatto dell'imposta sugli immobili strumentali. Ulteriori questioni meritevoli di essere inserite nella proposta di parere sono la valutazione dell'impatto dell'IMU sull'invenduto dell'edilizia da un periodo di almeno tre anni. Ricorda, infine, che il decreto-legge in esame riguarda anche il rifinanziamento della cassa integrazione guadagni in deroga che trova tra le sue fonti di finanziamento il ricorso al Fondo per la decontribuzione del salario di secondo livello e alle risorse finora destinate ai fondi per la formazione continua. Ritiene che l'operazione meriti questo sacrificio, tuttavia ritiene si possa inserire nel parere un'osservazione volta ad invitare il Governo a valutare l'impatto di queste coperture sugli interventi a legislazione corrente.

  Marco DA VILLA (M5S) esprime forti perplessità sul provvedimento in esame nel suo complesso, sottolineando in particolare l'incongruenza fra quanto dichiarato dall'Agenzia del demanio sui tempi necessari per l'aggiornamento delle rendite catastali (circa cinque anni) e quanto previsto dal provvedimento che ipotizza addirittura la data del prossimo 31 agosto. Ritiene non opportuno svolgere ulteriori considerazioni sul merito del provvedimento, perché reputa si tratti di un provvedimento di immagine che non porterà alcun beneficio ai cittadini.

  Raffaello VIGNALI (PdL) osserva che la sospensione dell'imposta sugli immobili è stata un intervento necessario e non un'operazione di immagine che si risolverebbe in un boomerang per il Governo, se le famiglie italiane il prossimo settembre dovessero pagare una rata doppia dell'imposta municipale sugli immobili. Certamente la copertura è questione di non poco conto, mentre la riforma della tassazione complessiva degli immobili rappresenta un intervento molto complesso che dovrà tenere in considerazione molte fattispecie particolari quali, ad esempio, quella degli immobili posseduti dalle società di comodo.
  Condivide inoltre le considerazioni svolte dal collega Taranto e sollecita, in particolare, il relatore sulla questione della tassazione degli immobili invenduti delle imprese edili, in un momento di fortissima difficoltà del settore immobiliare.
  Esprime alcune perplessità circa l'opportunità di lasciare alla discrezionalità dei comuni la manovrabilità dell'IMU sulle imprese o su particolari categorie di immobili quali la seconda casa. Lamenta che la condizione della finanza pubblica non consente di fare interventi di carattere più generale. Suggerisce tuttavia di inserire nella proposta di parere alcune linee-guida che potranno essere utili, in futuro, alla Commissione Finanze per una riforma più complessiva del sistema fiscale.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, nessun altro chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.