CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28 settembre 2017
883.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-12290 Artini: Sulla fase di follow up del progetto SIGNUM.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il progetto SIGNUM, promosso dalla Difesa nel 2004, ha riguardato un campione di circa 1000 militari impiegati in quell'anno in Iraq, allo scopo di individuare possibili fattori di rischio per la loro salute.
  Lo studio è stato articolato in due fasi distinte: una prima fase (tra 2004 e 2005) conclusasi con la stesura di una Relazione sulle indagini svolte e i risultati scientifici conseguiti; una seconda fase, della durata di 10 anni, comprendente il monitoraggio sanitario annuale dei militari che avevano aderito allo studio, terminata inizi 2015.
  Ritenendo opportuno e doveroso analizzare scientificamente e statisticamente i dati acquisiti, l'Ispettorato Generale della Sanità Militare ha richiesto e ottenuto la collaborazione dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha recentemente presentato, al riguardo, un progetto di ricerca, volto ad analizzare i dati del follow-up, la cui fattibilità sarà valutata nel corso della riunione del Comitato per la Ricerca Sanitaria Militare che si terrà il prossimo 4 ottobre.
  In merito al finanziamento del SIGNUM, ai fini di una più agevole consultazione, si allega una tabella dettagliata contenente le informazioni richieste.
  Per quanto riguarda, invece, la fase finale dello studio (ovvero, l'analisi dei dati del monitoraggio), solo agli esiti della citata riunione del 4 ottobre potranno essere quantificati i relativi oneri finanziari.

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ALLEGATO 2

5-12291 Moscatt: Sulla realizzazione del progetto del Pentagono italiano nel Parco di Centocelle.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La realizzazione di ulteriori accessi al comprensorio militare di Centocelle è parte di un progetto, ancora in fase embrionale, che il Dicastero ha condiviso sin dall'inizio con Roma Capitale e le municipalità interessate in maniera trasparente, per armonizzare le esigenze di razionalizzazione della Difesa con quelle di una riqualificazione dell'area, a conferma dello spirito manifestato dall'interrogante.
  Tale progetto prevede, in particolare, l'accentramento degli organi di Vertice della Difesa, caratterizzato da funzionalità, economicità e basso impatto ambientale. Il piano in questione prevede altresì il coinvolgimento delle amministrazioni locali nella redazione di un accordo di programma per il contestuale recupero e sviluppo del Parco di Centocelle che, oltre a veder incrementata la sicurezza in virtù dell'accresciuta presenza della Difesa, beneficerebbe anche di interventi in campo archeologico, storico e ambientale.
  In tale ottica, i contatti da tempo in atto con le citate Amministrazioni hanno portato, lo scorso 1o settembre, ad un primo incontro inclusivo nel quale sono stati esposti i contenuti e le finalità del piano da parte della Difesa e le indicazioni di Roma Capitale in merito ai temi d'interesse comune, tra i quali l'impatto del progetto sulla locale viabilità.
  Per completezza d'informazione, a conferma dello spirito di condivisione con il quale la Difesa ha intrapreso il progetto in questione, si sottolinea che nel corso del citato incontro il Dicastero ha proposto di istituire un tavolo tecnico inter-istituzionale, chiedendo la convocazione del primo incontro per gli inizi del mese di ottobre.
  Si fa infine presente che, per conseguire il massimo coinvolgimento delle realtà istituzionali – locali e statali – sono stati intrapresi contatti anche con la Soprintendenza – MiBACT, in un'ottica di totale apertura e condivisione progettuale.

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ALLEGATO 3

5-12292 Secco: Sul riconoscimento del titolo agli ufficiali che superano il corso IASD.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La problematica posta in evidenza dall'interrogante circa il diverso riconoscimento tra la frequenza del corso IASD e del corso ISSMI in sede di avanzamento e di impiego della dirigenza militare della Difesa si deve, in prima battuta, alle differenti finalità formative dei due corsi.
  Lo IASD persegue obiettivi di alta formazione della dirigenza militare e civile della Difesa e del Corpo della Guardia di Finanza (principalmente nei gradi di Colonnello/Generale di Brigata), con scopi non necessariamente finalizzati all'impiego.
  Di contro, l'ISSMI mira a sviluppare e migliorare l'addestramento professionale e la conoscenza culturale degli ufficiali delle Forze Armate e della Guardia di Finanza (principalmente nei gradi di Maggiore/Tenente Colonnello) destinati ad assumere incarichi di particolare rilievo negli Stati Maggiori, in ambiti Forza Armata, interforze ed internazionale.
  Al di là delle finalità formative, c’è poi un altro aspetto sostanziale che mostra la stretta ed inevitabile correlazione tra la frequenza del corso ISSMI e l'avanzamento degli ufficiali e che consiste nel momento selettivo a premessa della frequenza del corso.
  Lo IASD, infatti, viene frequentato dagli ufficiali designati dalle FA di appartenenza in quanto liberi da impegni di comando o operativi, mentre alla frequenza dell'ISSMI vengono ammessi gli Ufficiali che hanno superato una selezione incentrata sul possesso di requisiti speculari (se non identici) a quelli richiesti per la valutazione al grado superiore.
  E proprio in forza di questo preliminare vaglio selettivo che il legislatore ha voluto esplicitamente affermare al comma 2 dell'articolo 751 del COM richiamato dall'interrogante, che il superamento del corso ISSMI è valutato ai fini dell'avanzamento e dell'impiego dell'Ufficiale, escludendo la possibilità che ciò avvenga per qualsiasi altro corso di alta formazione.

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ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-12293 Corda: Sulla collaborazione tra i rappresentanti civili e militari del Comitato misto paritetico sulle servitù militari (COMIPA).

TESTO DELLA RISPOSTA

  Corre l'obbligo di precisare, in premessa che il programma d'impiego dei poligoni sardi non è un documento coperto da classifica di segretezza, ma viene regolarmente inoltrato alla Presidenza della regione Sardegna all'atto della convocazione del COMIPA.
  Tanto chiarito, per entrare nel merito delle questioni poste, si specifica che la legge richiede due condizioni al fine di avere una deliberazione del Comitato valida ed efficace e, cioè, che la seduta del Comitato veda la partecipazione di un numero minimo di componenti e che la maggioranza di essi si esprima a favore della deliberazione.
  Nel caso evidenziato dall'Onorevole interrogante, entrambi i requisiti risultano soddisfatti.
  Con riferimento al primo di essi, infatti, ai sensi dell'articolo 430, comma 1, del TUOM, affinché la seduta del Comitato possa essere considerata valida, è necessaria la presenza di almeno 7 componenti in prima e seconda convocazione.
  Con riferimento al secondo di essi, ai sensi dell'articolo 322 del COM, relativamente, cioè, alle decisioni relative ai programmi delle esercitazioni a fuoco dei reparti, alle località, agli spazi aerei e marittimi, ai tempi e alle modalità di svolgimento, per l'adozione di valide deliberazioni è richiesta la maggioranza dei presenti.
  Tanto rappresentato, essendo stati soddisfatti nel caso in questione i requisiti richiesti dalla legge, non si ravvedono profili di illegittimità nella riunione del COMIPA.
  In tali casi, il COMIPA esprime una funzione decisoria pienamente valida ed efficace, adottando deliberazioni non soggette a revisione.
  In conclusione, fermo restando che la partecipazione a tutti i COMIPA, da parte del personale della Difesa, è improntata alla massima collaborazione con le autorità regionali e locali, nel caso in esame non sono state impartite disposizioni ai rappresentanti dello Stato, essendo richiesta la mera e pedissequa applicazione della normativa vigente in materia.