CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 8 giugno 2017
836.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-11280 Scuvera: Sulla valorizzazione del complesso museale della Certosa di Pavia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'onorevole Scuvera, richiede notizie in merito all'attività di restauro e di valorizzazione svolta dal Ministero per la Certosa di Pavia.
  A tale proposito, sentito al riguardo l'Ufficio del Ministero competente in materia di programmazione del Piano strategico «Grandi progetti beni culturali», vorrei evidenziare la corretta indicazione delle fonti finanziarie destinate alla Certosa di Pavia.
  In particolare, il finanziamento riferito alla legge n. 190 del 2014 (pari a 150.000,00 euro) è stato assegnato al Polo Museale Regionale della Lombardia e destinato ad interventi di manutenzione e adeguamento impiantistico del Museo della Certosa che, come noto, è in consegna al Polo stesso.
  Invece il finanziamento relativo al Piano strategico «Grandi progetti beni culturali» – Annualità 2015-2016 (pari a 7.000.000,00 di euro) ha quale beneficiario il Segretariato regionale Lombardia e prevede una serie di attività di restauro del bene già in corso di realizzazione.
  Ho precisato la corretta distribuzione delle risorse proprio per evidenziare il fatto che sulla Certosa confluiranno più finanziamenti e quindi più interventi anche se, come noto all'Onorevole interrogante, questo Ministero ha in consegna soltanto il Museo della Certosa di Pavia e non l'intero complesso certosino.
  Ciononostante i finanziamenti destinati al Museo hanno prodotto, nel corso del 2016, alcuni significativi risultati su molte attività (progettazione di un nuovo apparato didattico, restauri di opere, manutenzione e climatizzazione) che hanno positivamente inciso sul numero di visitatori del Museo, che è aumentato di oltre il 27 per cento, attestandosi su oltre 37.000 presenze.
  La fruibilità del complesso museale non è pertanto legata ai lavori che si stanno realizzando sotto la direzione e con il finanziamento del Ministero: l'ingresso è collegato agli orari di apertura del monumento, orari che sono limitati dalla disponibilità accordata dai frati cistercensi che risiedono nel complesso e dalle connesse esigenze di culto.
  Si potranno comunque prevedere, una volta conclusa la fase di esecuzione degli interventi, forme di collaborazione con l'Ordine Monastico per assicurare una fruizione della Certosa maggiormente omogenea così come suggerito dall'Onorevole Scuvera.

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ALLEGATO 2

5-11287 Ghizzoni e 5-11304 Vacca: Sui corsi a pagamento per l'acquisizione dei crediti formativi universitari per l'accesso ai ruoli di docente.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come è noto, in attuazione della delega legislativa prevista dall'articolo 1, comma 181, lettera b), della legge n. 107 del 2015, il Governo ha emanato il decreto legislativo n. 59 in materia di riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria. Il citato decreto prevede all'articolo 5 il possesso di 24 crediti formativi universitari o accademici ai fini dell'accesso al concorso. Il comma 4 dello stesso articolo stabilisce che, con decreto ministeriale da emanarsi ai sensi del successivo articolo 9, comma 2, sono individuati i settori scientifico-disciplinari all'interno dei quali sono acquisiti i 24 crediti formativi, gli obiettivi formativi, le modalità organizzative del conseguimento dei crediti in forma extra-curricolare e gli eventuali costi a carico degli interessati.
  Gli On.li interroganti, avuta conoscenza di talune iniziative intraprese da soggetti di natura privata che offrono la possibilità di conseguire i crediti in argomento attraverso appositi corsi a pagamento, sollecitano il MIUR affinché sia impedita l'eventuale diffusione, da parte di tali soggetti, di informazioni parziali o inesatte, e siano promossi, in collaborazione con gli Atenei statali, appositi percorsi gratuiti che consentano di non sottoporre i candidati a spese ritenute gravose.
  Al riguardo, si rassicura che il MIUR ha avviato le procedure, in particolare per il profilo universitario, ai fini di dare corretta ed adeguata applicazione al dettato normativo sopra richiamato, anche coinvolgendo, per i relativi pareri, il proprio organo tecnico consultivo, ovverosia il Consiglio universitario nazionale (CUN). Relativamente al settore AFAM, invece, è palese la situazione di vacatio nella quale versa attualmente il corrispondente organismo, cioè il Consiglio nazionale per l'alta formazione artistica e musicale (CNAM).
  Venendo, poi, ai casi menzionati dagli On.li interroganti, relativi sia ad un'Università telematica che alla Società I.CO.TE.A.C.A.T., si precisa che le iniziative rappresentate negli atti di sindacato ispettivo in esame sono state assunte in modo autonomo, senza alcun coinvolgimento dell'Amministrazione centrale del MIUR. Inoltre, si puntualizza che la citata Società in questione non risulta accreditata dal competente Dipartimento al rilascio dei CFU necessari per l'accesso ai concorsi per l'insegnamento.
  Si dà assicurazione che i competenti Uffici terranno in considerazione le problematiche evidenziate negli atti si sindacato ispettivo in discussione nel dar corso a quanto prescritto dalla norma.

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ALLEGATO 3

5-11341 Tino Iannuzzi: Sulla facoltà di medicina dell'università degli studi di Salerno.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Corre l'obbligo informare, in via preliminare, che è in fase di definizione l’iter di approvazione dello Schema di decreto interministeriale concernente la revisione degli standard e dei requisiti delle Scuole di specializzazione di area sanitaria.
  Alla luce di ciò, prima di procedere all'assegnazione dei contratti e all'emanazione del prossimo bando di concorso per l'anno accademico 2016-2017, il Ministero dovrà attendere gli esiti della procedura di accreditamento delle Scuole di specializzazione a fronte dei nuovi standard e requisiti individuati dall'emanando decreto. Si ricorda, appunto, che per poter assegnare i contratti di formazione medica specialistica alle Università, il M.I.U.R. deve conoscere le Scuole di specializzazione di area sanitaria esistenti, già accreditate dal Ministero della salute di concerto con il M.I.U.R. previa espressa istanza da inoltrarsi, a cura degli Atenei, tramite le apposite procedure informatizzate.
  Le Università sono state, quindi, chiamate, entro la fine del mese di maggio 2017, a procedere al «caricamento» dei dati e delle informazioni necessarie per l'accreditamento nell'apposita banca a tal fine predisposta. Tali informazioni, inviate in via informatica al M.I.U.R., sono oggetto del parere dei competenti Organismi e delle competenti istituzioni per ciò che concerne la valutazione degli standard, dei requisiti, degli indicatori di performance e delle strutture da accreditare.
  A tal proposito, giova rammentare che l'organismo competente ad esaminare gli standard e i requisiti delle proposte di istituzione di nuove Scuole di specializzazione è l'Osservatorio nazionale della formazione medica specialistica – ai sensi dell'articolo 43 del decreto legislativo n. 368 del 1999 – mentre l'accreditamento delle singole strutture delle scuole di specializzazione è disposto su proposta dell'Osservatorio, con decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
  Il MIUR provvede, successivamente, con proprio apposito decreto, ad assegnare borse di studio, più precisamente, contratti di formazione medico specialista, alle Scuole di specializzazione che risultano accreditate ai sensi del citato articolo 43, tenuto conto della capacità ricettiva e del volume assistenziale delle strutture sanitarie inserite nella rete formativa delle scuole. L'attivazione di una Scuola di specializzazione avviene, infatti, mediante l'attribuzione di tali contratti ad una scuola che risulta già accreditata ai sensi della citata disposizione normativa.
  Tutto ciò chiarito, si evidenzia che per il prossimo anno accademico 2016/2017, all'esito del sopra descritto processo di accreditamento delle Scuole di specializzazione di area sanitaria alla luce dei nuovi standard e requisiti, il Ministero provvederà ad assegnare i contratti di formazione medico specialistica anche alle scuole dell'Ateneo salernitano che, tra le altre, risulteranno già accreditate.
  L'assegnazione di tali contratti alle scuole salernitane già accreditate avverrà, oltre che in attuazione a quanto previsto dall'articolo 35, comma 2, del più volte citato decreto legislativo, ossia «tenendo conto della capacità ricettiva e del volume Pag. 37assistenziale delle strutture sanitarie inserite nella rete formativa delle scuole», anche sulla base dei criteri che saranno definiti nel decreto, che precederà il bando di concorso, con il quale saranno ripartiti i contratti di formazione medico specialistica, coperti con fondi statali, assegnati alle Scuole di specializzazione universitarie di area sanitaria per l'anno accademico 2016/2017.
  Più precisamente, si terrà conto, a titolo esemplificativo, dei requisiti disciplinari riferiti alla docenza, in particolare nei settori scientifico-disciplinari obbligatori e irrinunciabili della tipologia di scuola, del numero di soggetti iscrivibili alla stessa, nonché del numero degli Atenei che concorrono alla rete formativa complessiva delle singole aggregazioni.
  La citata assegnazione di contratti alle scuole salernitane già accreditate dipenderà, inoltre, dal numero globale di contratti da ripartire tra le singole scuole di specializzazione che il MIUR. avrà a disposizione e che sarà definito prima dell'emanazione del prossimo bando di concorso.
  Il Ministero, nel procedere all'attivazione delle Scuole e all'assegnazione dei contratti di formazione medica specialistica all'Ateneo salernitano, mostrerà la consueta attenzione alle istanze ricevute già riservata negli anni passati, accogliendo, ove possibile e opportune, le richieste pervenute.
  Come è già noto all'On.le interrogante, nel corso della trattazione di precedenti atti di sindacato ispettivo da Lui presentati su analogo argomento, è stato fornito ampio resoconto sul numero e la tipologia di scuole di specializzazione autorizzate all'Università di Salerno per gli anni accademici 2013/2014, 2014/2015 e 2015/2016, cui si rinvia. Ci si riferisce, in particolare, alla risposta resa in riscontro all'interrogazione 5-10161 del 23 febbraio scorso.