CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 maggio 2017
818.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione 5-11354 Oliverio: Conseguenze della nube tossica che ha colpito la via Pontina sugli agricoltori della zona.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La priorità del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è la tutela delle imprese agricole danneggiate da eventi come quelli richiamati dall'interrogante. In attesa dell'esatta rilevazione dei danni subiti dalle imprese, si sta procedendo con una ricognizione degli strumenti di indennizzo utilizzabili. La normativa europea in materia di aiuti di Stato al settore agricolo, purtroppo non contempla interventi ex post a favore delle imprese agricole danneggiate da incidenti ambientali e pertanto non potrebbero essere attivate misure specifiche di aiuto nel caso in questione.
  Tuttavia la Regione Lazio, nel proprio programma di sviluppo rurale, contempla la misura 5.2 per il ripristino del potenziale produttivo danneggiato, anche a seguito di eventi catastrofici come quelli evidenziati dall'interrogante.
  Per quanto concerne invece le perdite subite dalle imprese agricole per l'impossibilità di mettere nel mercato i prodotti eventualmente contaminati o di utilizzarli comunque per l'alimentazione animale si sta valutando l'attivazione di una misura di aiuto nell'ambito del Regolamento (UE) n. 1408/2013, ai sensi del quale possono essere erogati aiuti alle singole imprese fino ad un importo di 15.000 euro in tre anni.

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ALLEGATO 2

Interrogazione 5-11355 Mucci: Semplificazione delle procedure di richiesta dei contributi e di stipula delle assicurazioni da parte delle aziende agricole.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Al fine di alleggerire il carico burocratico che la normativa europea ha introdotto nel settore, con specifico riferimento alla materia dei controlli, è in atto un processo di revisione e semplificazione delle attuali procedure per andare incontro alle esigenze delle imprese agricole. Il buon funzionamento del sistema assicurativo è una priorità del Ministero, proprio perché le polizze agevolate con il 65 per cento a carico dello Stato costituiscono un valido strumento di tutela del reddito degli agricoltori.
  In ogni caso mi preme ricordare che, anche per il corrente anno, in caso di difficoltà per il rilascio della documentazione propedeutica alla stipula delle polizze assicurative agricole agevolate, come ad esempio il Piano assicurativo agricolo individuale, l'agricoltore, previa sottoscrizione della manifestazione di interesse, può comunque procedere alla stipula delle polizze agevolate.
  Sono state poi messe in campo specifiche misure di semplificazione per completare i pagamenti relativi alla campagna 2015, per la quale, ad oggi, risultano ammesse a sostegno più di 50 mila domande, con un contributo pubblico di circa 65 milioni di euro.
  Ricordo, peraltro, che è in corso di completamento il bando di misura per l'anno 2016 per il cui tramite, e stanti le semplificazioni già messe in atto, sarà possibile procedere al pagamento dell'aiuto in maniera molto più rapida rispetto all'anno precedente.
  Sempre nell'ottica della semplificazione, rilevo infine che le proposte di emendamento delle vigenti norme europee relative alla semplificazione, sono state recepite nello schema di Regolamento cosiddetto «Omnibus» di revisione di medio termine della PAC, la cui approvazione è prevista per la fine di quest'anno.

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ALLEGATO 3

Interrogazione 5-11356 Massimiliano Bernini: Costituzione presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di un'adeguata struttura organizzativa in materia di coordinamento forestale nazionale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Tengo a ribadire preliminarmente la particolare attenzione rivolta dal Ministero ai temi del riordino e della semplificazione della normativa in materia di agricoltura, silvicoltura e filiere forestali.
  Quanto alla struttura del Mipaaf cui fa riferimento l'interrogante, come previsto dalla vigente normativa in materia di semplificazione pubblica, essa è adeguata tramite decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri da adottare, su proposta del Ministero competente, di concerto con quelli per la semplificazione e dell'economia.
  In tale direzione, già dal dicembre dello scorso anno e dunque a breve distanza di tempo dalla definitiva approvazione della legge di delega n. 154 del 2016, abbiamo trasmesso alle Amministrazioni concertanti lo schema di decreto per le valutazioni di competenza. La richiesta di talune modifiche e integrazioni da parte di queste ultime ha comportato la necessaria revisione del provvedimento.
  Lo schema di decreto così definito è stato inviato lo scorso 29 marzo al Ministero per la semplificazione, titolare di delega all'adozione del provvedimento e il 6 aprile successivo anche al Ministero dell'economia e finanze, cui, per esigenze di speditezza, abbiamo specificato di esprimere il proprio formale concerto direttamente al Ministero per la semplificazione.

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ALLEGATO 4

Interrogazione 5-11353 Zaccagnini: Conseguenze del rogo di Pomezia a danno dei produttori e degli allevatori della zona.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Abbiamo sempre ritenuto prioritario, anche a livello europeo, adottare iniziative a sostegno delle imprese agricole danneggiate da incidenti ambientali. Stiamo seguendo con particolare attenzione il caso di Pomezia affinché non vengano danneggiate ulteriormente le imprese agricole della zona.
  Al riguardo, rilevo che la vigente normativa europea in materia di aiuti di Stato, non prevede un'adeguata copertura a favore delle imprese agricole coinvolte da sinistri come quello cui si fa riferimento nell'interrogazione. In attesa della stima esatta dei danni al settore agricole, si stanno valutando alcuni strumenti di azione.
  Ad esempio la regione Lazio, nel programma di sviluppo rurale, prevede una misura di investimento per il recupero del patrimonio produttivo danneggiato a seguito di «eventi catastrofici», nel cui novero possono essere compresi quelli segnalati dal l'interrogante.
  A livello statale, sempre per quanto concerne le perdite subite dagli allevatori e produttori, dovute al conseguente crollo dei guadagni, è in corso di valutazione l'attivazione di una misura di aiuto nell'ambito del Regolamento (UE) n. 1408/2013 che consenta l'erogazione di contributi alle imprese per un importo massimo di 15.000 euro in tre anni.

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ALLEGATO 5

Indagine conoscitiva sulle assicurazioni contro le avversità atmosferiche in agricoltura.

PROGRAMMA DELL'INDAGINE

  Nel corso della legislatura, la Commissione Agricoltura, in molteplici occasioni, ha esaminato il problema dell'esposizione degli agricoltori e degli allevatori ai rischi connessi alle avversità climatiche, che spesso causano ingenti danni alle produzioni agricole e zootecniche, alle strutture agricole aziendali e agli impianti produttivi, e ha analizzato gli strumenti previsti dall'ordinamento per far fronte a tali rischi.
  L'attuale sistema prevede che per le calamità naturali in agricoltura a livello nazionale operi il Fondo di solidarietà nazionale, istituito dal decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, allo scopo di promuovere principalmente interventi di prevenzione per far fronte ai danni alle produzioni agricole e zootecniche, alle strutture aziendali agricole, agli impianti produttivi ed alle infrastrutture agricole, che potrebbero essere prodotti da calamità naturali o da eventi eccezionali, alle condizioni e modalità previste dalle disposizioni europee vigenti in materia di aiuti di Stato, entro i limiti delle risorse disponibili sul Fondo stesso.
  Sono considerate calamità naturali o eventi eccezionali quelli previsti dagli orientamenti e dai regolamenti europei in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo, nonché le avverse condizioni atmosferiche previste dagli orientamenti europei.
  Il Fondo di solidarietà nazionale prevede diverse tipologie di intervento: misure volte a incentivare la stipula di contratti assicurativi; interventi compensativi, esclusivamente nel caso di danni a produzioni, strutture e impianti produttivi non inseriti nel Piano assicurativo agricolo annuale, finalizzati alla ripresa economica e produttiva delle imprese agricole che hanno subito danni dai predetti eventi nei limiti previsti dalla normativa europea; interventi di ripristino delle infrastrutture connesse all'attività agricola, tra cui quelle irrigue e di bonifica, compatibilmente con le esigenze primarie delle imprese agricole.
  Al fine di promuovere i predetti interventi di prevenzione, lo Stato concede contributi sui premi assicurativi, in conformità a quanto previsto dagli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo, agli imprenditori agricoli iscritti nel registro delle imprese o nell'anagrafe delle imprese agricole istituita presso le Province autonome. Il contributo dello Stato è concesso fino all'80 per cento del costo dei premi per contratti assicurativi che prevedono un risarcimento qualora il danno sia superiore al 30 per cento della produzione.
  Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali sono stabiliti i termini, le modalità e le procedure di erogazione del contributo sui premi assicurativi. La sottoscrizione delle polizze assicurative è volontaria e può avvenire in forma collettiva o individuale. Possono deliberare di far ricorso a forme assicurative collettive i consorzi di difesa – costituiti da imprenditori agricoli per l'attuazione di iniziative di difesa attiva e passiva delle produzioni – nonché le cooperative agricole e loro consorzi.
  I prezzi unitari di mercato delle produzioni agricole per la determinazione dei Pag. 88valori assicurabili con polizze agevolate sono stabiliti sulla base delle rilevazioni almeno triennali dell'ISMEA.
  Annualmente il MIPAAF, sulla base delle informazioni e dei dati di carattere statistico-assicurativo rilevati dalla Banca dati sui rischi agricoli, approva il Piano assicurativo agricolo annuale nel quale vengono definiti: l'entità del contributo pubblico sui premi assicurativi ed i parametri per calcolarlo distinti per: tipologia di polizza assicurativa; area territoriale identificata sulla base delle proposte delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano; calamità naturali ed altri eventi eccezionali, avversità atmosferiche, garanzia; tipo di coltura, impianti produttivi, produzioni zootecniche, strutture.
  Negli ultimi mesi, il verificarsi di anomale, ma purtroppo ormai ricorrenti, condizioni meteoriche (caratterizzate da un lungo periodo di siccità al quale sono seguiti bruschi abbassamenti delle temperature ed ingenti precipitazioni atmosferiche) ha fatto emergere la drammatica situazione di molti operatori del comparto che hanno subìto ingenti danni e che, non avendo stipulato alcuna polizza assicurativa agevolata a copertura dei rischi – in assenza di una previsione legislativa ad hoc derogatoria della disciplina sui criteri di accesso al Fondo – non possono accedere agli interventi compensativi previsti dal medesimo Fondo.
  Più in generale, è emerso che il ricorso alla copertura assicurativa nel settore agricolo non ha raggiunto i livelli auspicati e che tale situazione si è determinata per un insieme di fattori, tra i quali, l'estrema complessità burocratica delle procedure, i ritardi nel pagamento dei contributi agli agricoltori – che in taluni casi inducono gli stessi a sottoscrivere polizze di copertura dei rischi a libero mercato, sostenendo per intero la spesa per il pagamento del premio, senza beneficiare dell'aiuto pubblico – e la non adeguata conoscenza da parte degli imprenditori agricoli delle opportunità offerte dallo strumento assicurativo.
  Su tali aspetti la Commissione si è soffermata in occasione dell'esame di risoluzioni aventi ad oggetto iniziative a favore degli agricoltori colpiti da calamità naturali, e, da ultimo, nell'esprimere il proprio parere sui provvedimenti d'urgenza emanati a seguito degli eventi sismici del 2016 e del 2017 (decreto-legge n. 189 del 2016 e n. 8 del 2017) e sul Documento di economia e finanza 2017.
  Anche alla luce delle avversità atmosferiche verificatesi, da ultimo, nel mese di aprile, la Commissione ritiene indispensabile svolgere un'indagine conoscitiva al fine di approfondire la conoscenza dei concreti meccanismi di funzionamento delle polizze assicurative agevolate, con particolare attenzione ai profili di coordinamento tra le attività dei diversi soggetti coinvolti, per individuare le criticità che rendono non soddisfacente nel complesso il funzionamento del sistema ed incentivare la configurazione di strumenti assicurativi idonei a rispondere alle esigenze del comparto.
  Per acquisire elementi di conoscenza e di valutazione sugli aspetti sopra indicati, la Commissione intende procedere all'audizione di tutti i soggetti che possono dare un utile contributo in vista della elaborazione di strategie di intervento, di soluzione dei problemi e di prevenzione di situazioni di emergenza.
  In particolare, potranno aver luogo le seguenti audizioni:
   Rappresentanti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
   Rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome;
   Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA);
   Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA);
   Associazione Nazionale dei Consorzi di difesa (ASNACODI);
   Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA);Pag. 89
   Organizzazioni professionali e cooperative agricole e altre organizzazioni di categoria interessate ai temi oggetto dell'indagine;
   ulteriori soggetti pubblici e privati che possono fornire un contributo all'analisi di tutti gli aspetti della situazione finanziaria del comparto agricolo;
   studiosi ed esperti della materia.

  L'indagine si concluderà entro la fine del mese di dicembre 2017.